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Mestre: bus cade da un cavalcavia

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2024 10:06
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08/10/2023 04:44

E' stato dimesso dall'ospedale di Mestre il primo dei feriti nell'incidente del bus.

Si tratta di un cittadino tedesco di 28 anni, le cui condizioni erano migliorate negli ultimi giorni.

Lo riferisce la Regione Veneto.

Si registra un lieve miglioramento rispetto a ieri per un altro paziente tedesco, sempre di 33 anni, ricoverato all'ospedale di Treviso, le cui condizioni nei giorni sorsi erano risultate critiche. In costante miglioramento anche una paziente ucraina 33enne ricoverata in Terapia intensiva a Treviso. La situazione degli altri pazienti risulta invariata rispetto alle comunicazioni diffuse ieri.

Attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto 14 pazienti; nove di loro (8 adulti e un minorenne) sono in terapia intensiva, quattro in chirurgia, uno in pediatria.

A Mestre, dei 4 pazienti rimanenti dopo la dimissione odierna, tre ucraini e uno tedesco, uno è ancora in condizioni critiche, due in condizioni discrete e uno in decorso regolare.

A Dolo un paziente francese è in decorso regolare.

Stessa condizione per un croato ricoverato a Mirano .

A Treviso, dei 5 pazienti - tre tedeschi, uno spagnolo e un'ucraina - quattro sono in decorso regolare; uno è in lieve miglioramento. A Padova le 3 pazienti - due donne ucraine e una spagnola - sono ancora in condizioni critiche.
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10/10/2023 18:12

È una verità in gran parte ancora da scrivere quella sull'incidente del pullman di turisti a Mestre.

Dal Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, è giunto un altro mezzo rinvio sulle risposte attese per stabilire la causa dell'incidente, in un primo tempo ipotizzata nel possibile malore dell'autista, tra i 21 deceduti.

"Abbiamo acquisito dati dal Comune sul cavalcavia dell'incidente - ha detto Cherchi - e attendiamo ora le relazioni della Polizia locale e dei Vigili del fuoco, valutando quali perizie bisogna fare e a quali tecnici affidarle". Così i cronisti, accorsi a palazzo di Giustizia per avere informazioni soprattutto sui primi esiti dell'autopsia, eseguita a Padova, sono rimasti con un palmo di naso. "L'autopsia sul corpo dell'autista è stata eseguita - ha solo confermato il capo della Procura - L'esito lo avremo tra una decina di giorni. Ci vuole tempo ed attendiamo la relazione finale. Non ci servono informazioni spezzettate che poi vengono smentite".

Un modo per far capire che la prima relazione dell'anatomopatologo non è ancora dirimente sulle cause dell'arresto cardiaco fatale che avrebbe colpito Alberto Rizzotto, il conducente 40enne del bus. I magistrati veneziani hanno chiesto infatti tutta una serie di accertamenti di natura istologica e tossicologica che potrebbe dare una risposta sulla vera causa dell'arresto, al netto di eventuali cardiopatie che i medici legali potrebbero aver rilevato.

Ma per sgombrare il campo sull'ipotesi - al momento remota - dell'assunzione di alcol o sostanze bisognerà attendere il risultato dei tossicologici, appunto, con tempi più lunghi.

Sulla dinamica dello schianto, invece, Cherchi ha affermato che "quello che è certo, e che hanno riferito i testimoni, è che il bus ha strisciato sul guardrail con la fiancata destra, sulla sinistra, è stato accertato, non c'è alcun segno".

Tra domani e dopodomani arriverà a palazzo di Giustizia anche il dossier sull'incidente cui ha lavorato la Polizia locale di Venezia, titolare dell'indagine.

Secondo fonti accreditate, mancano solo dettagli, passaggi formali per chiudere la relazione. I dati delle due schede sim del cellulare dell'autista, una privata ed una aziendale, saranno invece consegnati dal gestore direttamente alla Procura.


Gli accertamenti sull'apparecchio erano stati fatti dalla Polizia locale, ed entreranno nella documentazione. Quanto agli atti sulle criticità del vecchio cavalcavia della Vempa, che sarebbero già giunti alla Procura un anno fa, Cherchi ha chiarito: "del presunto fascicolo relativo a dei crolli di cemento dal cavalcavia dell'incidente, segnalati alla Procura negli anni scorsi, stiamo facendo accertamenti, io non ne ho memoria". In Procura "nessuno si ricorda della vicenda - ha rilevato - stiamo facendo accertamenti. Ma, ad esempio, se non c'è stato reato penale scatta l'archiviazione perché manca il delitto".

Dall'obitorio dell'ospedale di Mestre sono partite intanto oggi, per il rimpatrio, le prime salme.

Caricate su un unico furgone hanno così lasciato la cella mortuaria le quattro bare di un'intera famiglia romena, padre e madre di 42 e 45 anni, con le due figlie, di 13 e 8 anni. Domani mattina partiranno invece, per il trasferimento con volo aereo, i corpi dei 9 ucraini deceduti nell'incidente, il gruppo nazionale più numeroso.
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10/10/2023 18:21

Questa mattina il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha incontrato nel Municipio di Mestre Bujar Bucaj, Boubacar Toure' e Godstime Erheneden, tra i primi a prestare soccorso sul luogo dell'incidente del bus.

"Questi ragazzi hanno dimostrato cos'è l'animo umano - ha sottolineato -hanno dimostrato che la solidarietà non è solo a parole ma significa atti concreti.

A questi ragazzi va il mio ringraziamento personale ma anche quello di tutta la nostra città per il loro grande atto di coraggio e di umanità.

Questo è un vero esempio di integrazione e noi lavoreremo proprio perché questo gesto di coraggio sia raccontato ai bambini, a dimostrazione che non ci sono differenze tra le persone, le differenze sono tra le azioni e i gesti che le persone fanno", ha concluso.
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12/10/2023 02:43

Tre persone sono indagate nell'inchiesta della Procura di Venezia sulla strage del bus di turisti precipitato a Mestre, costata la vita a 21 persone.

Secondo quanto scrive 'Il Gazzettino', si tratta dell'amministratore delegato della società 'La Linea', proprietaria del mezzo, e di due funzionari del Comune di Venezia: il dirigente del settore Viabilità e mobilità per la terraferma e quello del settore Manutenzione viabilità stradale.

Nei loro confronti il pm Laura Cameli ipotizza i reati di omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.
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12/10/2023 18:32

Inizierà le attività operative sul cavalcavia di Mestre il 25 ottobre Placido Migliorino, l'ispettore del Mit - già consulente di alcune indagini sul ponte Morandi - nominato dalla Procura di Venezia per la perizia tecnica sul guardrail.

"Il mandato - spiega Migliorino all'ANSA - riguarda principalmente il funzionamento svolto dalle barriere laterali di protezione, la loro conservazione e quella della struttura che le sosteneva, per chiarire la dinamica dell'incidente".

L'esperto avrà 120 giorni di tempo per consegnare la sua relazione. Migliorino ha già compiuto oggi un sopralluogo "del tutto informale", sul luogo del disastro.
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13/10/2023 18:41

Le prime risposte dell'autopsia eseguita sull'autista del bus precipitato a Mestre escluderebbero chiare evidenze di un malore occorso all'uomo mentre era alla guida.

L'esame non avrebbe individuato problemi di qualche natura al cuore. Lo scrive il 'Corriere del Veneto'.

Si tratta comunque di risultati parziali perché l'esame - del quale la Procura di Venezia ha incaricato i medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini, dell'istituto di Padova - proseguono con ulteriori accertamenti, uno dei quali, importante al fine della relazione finale, è in programma la prossima settimana.
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25/10/2023 18:48

E' iniziata intorno alle ore 13 sul cavalcavia superiore di Mestre la perizia del consulente della Procura di Venezia, Placido Migliorino, per accertare lo stato e la sicurezza della struttura, da cui il 3 ottobre scorso cadde il bus de 'La Linea', provocando 21 vittime.

Sul posto, interdetto, al traffico per alcune ore, oltre a Migliorino è presente la Pm Laura Cameli, titolare del fascicolo di inchiesta, e gli avvocati e consulenti delle parti.

Tra gli indagati è presente l'amministratore delegato della società di trasporto, Massimo Fiorese.

Migliorino si avvale per le misurazioni di un drone, che è stato fatto sorvolare lungo il tratto da cui è precipitato il pullman.

Le operazioni si dovrebbero concludere nel primo pomeriggio. Un ulteriore sopralluogo è stato programmato per il 9 novembre.
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25/10/2023 18:49

Si sono dati appuntamento alle ore 13.00 sulla sommità del cavalcavia di Mestre, come previsto, tecnici, avvocati, vigili del fuoco e forze dell'ordine, per gli accertamenti che la procura della Repubblica di Venezia ha affidato al perito Placido Migliorino, il super esperto del Mit già impegnato negli esami successivi al crollo del Ponte Morandi di Genova.

Scopo delle verifiche è quello di accertare lo stato e la sicurezza della struttura, da cui il 3 ottobre scorso cadde il bus de 'La Linea', provocando 21 vittime. Si tratta di dipanare una delle tre piste d'indagine, quella fisica, in attesa dei risultati dell'autopsia sul corpo dell'autista Alberto Rizzotto, e quella sullo stesso mezzo elettrico, di fabbricazione cinese. Il cavalcavia è rimasto interdetto al traffico per tre ore, per consentire misurazioni e accertamenti, per i quali Migliorino si è servito anche di un drone del 'Niat', il Nucleo investigativo antincendio territoriale dei Vigili del fuoco.

Non ha disdegnato anche di prendere di persona qualche misura con il metro. Oltre a Migliorino si è recata sul posto la sostituto procuratore Laura Cameli, titolare dell'indagine, con gli avvocati e i consulenti delle parti. Tra gli indagati è stato presente di persone l'amministratore delegato de La Linea, Massimo Fiorese. Il gruppo, di una trentina di persone circa, si è spostato più volte lungo la struttura, tra la sommità e il punto della caduta Nell'ordinanza di conferimento della perizia, il magistrato ha chiesto a Migliorino di specificare "se vi fosse una situazione di precarietà o di pericolo imminente" nelle strutture e nel punto della caduta del 3 ottobre scorso. L'incarico al tecnico del Mit chiede inoltre di accertare "lo stato attuale delle barriere" del cavalcavia, di evidenziare se le barriere del guardrail "rispondevano agli standard di sicurezza" e se la loro "installazione e geometria garantivano il contenimento" prescritto dalla legge. Un ulteriore sopralluogo è stato programmato per il 9 novembre, ma per la consegna della relazione completa in Procura si dovrà attendere il periodo dopo Natale, nei primi mesi del prossimo anno. Più breve l'attesa per gli esami susseguenti l'autopsia su Rizzotto, che da un primo esame morfologico non presentava difetti al cuore ma su cui sono in corso approfondimenti microbiologici.
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26/10/2023 09:54

Re:
(max77), 25/10/2023 18:49:

Più breve l'attesa per gli esami susseguenti l'autopsia su Rizzotto, che da un primo esame morfologico non presentava difetti al cuore ma su cui sono in corso approfondimenti microbiologici.




Ma perchè in questo caso occorre così tanto tempo per conoscere e divulgare l'esito dell'autopsia?
C'è forse qualcosa di scomodo da nascondere all'opinione pubblica? Perchè in questo particolare caso sono necessarie ulteriori indagini microbiologiche?
Intanto non si potrebbe comunicare alla stampa quello che i medici legali hanno scoperto dalle indagini autoptiche finora? Nel dettaglio scientifico intendo. [SM=x44473]
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06/11/2023 18:15

Il Pm di Venezia Laura Cameli ha affidato una nuova perizia medica sul cuore dell'autista morto.

Alberto Rizzotto, morto assieme a 20 passeggeri nell'incidente del pullman avvenuto a Mestre il 3 ottobre scorso.

Lo si apprende dai legali dei tre indagati, l'ad della compagnia di trasporto e due funzionari del Comune, che nell'udienza di stamane hanno potuto inserire i propri esperti.

In precedenza sul corpo era stata effettuata l'autopsia, ma oltre al medico legale era presente, non essendoci ancora indagati, il solo consulente nominato dalla famiglia dell'uomo.

"Si tratta - dice Paola Bosio legale di uno degli indagati - di permettere a tutte le parti di partecipare ad una fase fondamentale in ambito peritale.Non ci aspettiamo grandi risultati ma apprezziamo il fatto che con questo atto la Procura ci permetta di sopperire a quanto non era stato possibile fare prima".

Il perito della Procura è la professoressa Cristina Basso, che inizierà l'esame il 28 novembre, con termine ultimo per il deposito della relazione il 10 gennaio 2024.

Sono in corso nel frattempo le altre perizie, ovvero quella sul cavalcavia e un tratto di guardrail, per cui è prevista il 9 una nuova indagine in loco, quella sul telefono dell'autista e sulla scatola nera del mezzo Si attende, infine, l'incarico per le perizie sull'autobus messo sotto sequestro dopo l'incidente.
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28/11/2023 17:44

E' iniziata oggi l'attesa perizia sul bus elettrico di produzione cinese Yutong E 12 precipitato da un cavalcavia di Mestre il 3 ottobre scorso provocando 21 morti.

All'ex mercato ortofrutticolo di Mestre, dove il mezzo è ricoverato sotto sequestro giudiziario, si sono dati appuntamento gli esperti della procura, due ingegneri meccanici dell'Università di Padova, e i periti ed i legali dei tre indagati: l'Ad de La Linea, società di trasporto privato, e due funzionari del comune.

Si è provveduto a smontare la barra di collegamento dello sterzo con le ruote anteriori con i relativi perni, il destro andato distrutto e il sinistra ancora integro.

Proprio il confronto tra i materiali potrà essere un elemento dirimente sul fatto che ci sia stato o meno un cedimento strutturale o se la causa, eventualmente da stabilire, sia stata la serie di urti contro il guardrail prima che il mezzo precipitasse.

Non è stato stabilito, al momento, un cronoprogramma per i prossimi interventi.

Proseguono intanto le perizie sulle telecamere di bordo, ne è stata fatta copia, e della cosiddetta 'scatola nera', ovvero la scheda Ssd sui dati di navigazione. Di quest'ultima è stata fatta copia ma non è accessibile perché mancano i codici di accesso probabilmente disponibili solo all'azienda di fabbricazione.

Solo nei primi giorni di dicembre, il termine è il 5, si saprà qualcosa su telecamere e scheda mentre gli esiti sull'esame autoptico del cuore dell'autista, una vittima italiana bisognerà attendere il 10 dello stesso mese. Per l'autopsia su corpo invece il termine è il 24 febbraio 2024. Per la perizia che inizierà domani sono stati dati 90 giorni di tempo agli esperti.
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30/11/2023 12:47

Re:
(max77), 28/11/2023 17:44:


Proseguono intanto le perizie sulle telecamere di bordo, ne è stata fatta copia, e della cosiddetta 'scatola nera', ovvero la scheda Ssd sui dati di navigazione. Di quest'ultima è stata fatta copia ma non è accessibile perché mancano i codici di accesso probabilmente disponibili solo all'azienda di fabbricazione.

Solo nei primi giorni di dicembre, il termine è il 5, si saprà qualcosa su telecamere e scheda mentre gli esiti sull'esame autoptico del cuore dell'autista, una vittima italiana bisognerà attendere il 10 dello stesso mese. Per l'autopsia su corpo invece il termine è il 24 febbraio 2024. Per la perizia che inizierà domani sono stati dati 90 giorni di tempo agli esperti.




Sono sempre più convinto che le risposte potranno venire dall'autopsia, perchè l'autista aveva già avuto molti problemi di salute nel periodo immediatamente precedente, come dimostrano diversi accessi a pronto soccorso e strutture mediche per malori non meglio identificati....
non capisco perchè si debba attendere ancora fino al 24 Febbraio 2024 e perchè non si possa concentrare l'attenzione sulle sue cartelle cliniche. [SM=x44473]
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04/04/2024 18:15

E' morta stamane all'ospedale di Padova la turista spagnola Rosalia Rodriguez Mendez, 52 anni, una dei 15 passeggeri rimasti gravemente feriti nell'incidente del bus di Mestre, il 3 ottobre scorso.

Con il suo decesso, il conto delle vittime della tragedia sale a 22.

La donna era ricoverata da 6 mesi nel nosocomio patavino.

Soccorsa in condizioni gravissime, assieme ad altri 14 feriti, la turista spagnola ha lottato con tutte le forze contro le conseguenze drammatiche dell'incidente e delle ustioni, ma oggi purtroppo è spirata.

A darne la notizia è stato il presidente della Regione, Luca Zaia, infornato dai sanitari dell'ospedale.

Zauia ha espresso il proprio cordoglio e le condoglianze alla famiglia della donna, "in particolare - ha aggiunto - al fratello della signora, anche lui ricoverato tra i feriti del terribile incidente, ma dimesso il 26 ottobre scorso". "Rosalia Rodriguez Mendez - ha ricordato - era una persona di grande spessore, innamorata della vita, della cultura e dell'arte".

Degli iniziali 15 feriti nel disatro, resta ancora ricoverata una bambina di quattro anni, il cui decorso nel reparto di chirurgia plastica, risulta regolare.
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05/04/2024 07:37

Mi dispiace, ma ancora non sono arrivate risposte chiare sulle condizioni di salute dell'autista prima dell'incidente.

Perchè era stato lasciato lavorare come autista di autobus in quelle condizioni di salute?

E poi dopo l'ondata massiccia di vaccinazioni anti-Covid si dovrebbe intensificare il monitoraggio di salute di tanti lavoratori,
visto che sono aumentati esponenzialmente i casi di complicazioni cardiache, miocardite e sempre meno rare morti improvvise anche trai i giovanissimi.... [SM=x44465]
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05/04/2024 10:06

Re:
camilllo mandrilllo, 05/04/2024 07:37:

Mi dispiace, ma ancora non sono arrivate risposte chiare sulle condizioni di salute dell'autista prima dell'incidente.

Perchè era stato lasciato lavorare come autista di autobus in quelle condizioni di salute?

E poi dopo l'ondata massiccia di vaccinazioni anti-Covid si dovrebbe intensificare il monitoraggio di salute di tanti lavoratori,
visto che sono aumentati esponenzialmente i casi di complicazioni cardiache, miocardite e sempre meno rare morti improvvise anche trai i giovanissimi.... [SM=x44465]




A queste notizie non possono dare troppo risalto, altrimenti pensa a tutti quelli che si son fatti i vaccini Covid...
cadrebbero nel panico e intaserebbero gli ospedali per visite, controlli e analisi che poi non riuscirebbero nemmeno a risolvere nulla... ormai [SM=x44464]
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