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Le quattro stagioni si raccontano

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2023 13:07
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Giudice*****
27/11/2023 20:56
 
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🦔 SESTO POSTO 🦔


Titolo: Avec toi, la liberté
Autore: sweetnightmare_


Pacchetto: primavera 3 → Genere: introspettivo; condizione meteorologica: piena fioritura; oggetto: giacchetta di jeans; frase: Quello che stai vedendo è l'incanto dei fiori sbocciano profumando l’aria e riempendo ogni angolo di dolcezza e vita

NESSUN PUNTO BONUS


VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS


Scrittura: 7/10

• Grammatica: 2/2
Il testo è ben curato, anche se non perfetto. Ho dato punteggio pieno perché gli errori presenti sono pochissimi e poco rilevanti; lascio di seguito i refusi che ho trovato.
“Vent’anni dopo, il giorno del mio ventesimo compleanno” qui si sta raccontando un avvenimento accaduto vent’anni dopo la nascita della protagonista, quindi è superfluo specificare di nuovo che si tratta del suo ventesimo compleanno; “Ho sicuramente fatto anche tanti sbagli: il primo, quello di essermi bloccata e non aver voluto proseguire alla conoscenza oltre quanto recitava la lettera” seppur si capisca il senso generale, la frase risulta eccessivamente contorta e a tratti un filo sconclusionata (per esempio, avrei scritto semplicemente: …quello di essermi bloccata e non aver voluto approfondire oltre la conoscenza con l’autrice della lettera); “è consunta è rovinata” la seconda “è” non dovrebbe essere accentata; “Mi guardo intorno: tutto intorno a me prende forme” dovrebbe essere “forma”.
• Stile: 5/8
Lo stile di scrittura mi è piaciuto, l’ho trovato molto semplice eppure delicato nelle descrizioni: lo stile perfetto per un racconto introspettivo. Sei riuscita a rendere molto bene sia le sfumature più melanconiche che quelle più dolci e delicate. Tuttavia segnalo che alcune frasi erano eccessivamente contorte e molto difficili da comprendere a una prima lettura.

Storia: 5/10

• Trama: 2/5
La struttura principale della storia (ovvero le memorie di un’anziana che riflette sulla propria vita e sul suo rapporto con la famiglia) c’è anche se non è solidissima (ne parlerò meglio nel criterio riservato ai personaggi), si tratta di una struttura molto semplice e lineare, ma trattandosi di un racconto introspettivo l’ho trovata assolutamente adatta al genere. Il problema emerge quando andiamo a osservare le strutture secondarie (l’abbandono della madre e il panorama di guerra). Leggendo questa storia ho avuto l’impressione che tu volessi inserire molti elementi secondari per arricchire il tutto, ma che all’ultimo tu non sia riuscita a renderli al meglio (immagino per la mancanza di tempo, come tu stessa hai detto nelle note). Questo testo è ricco di non detti che, se analizzati con un attimo di attenzione, si trasformano in incoerenze e buchi di trama.
Prima di tutto non ho capito perché hai dovuto citare il 25 aprile (creando così un legame tra la Festa della Liberazione e il nome della protagonista Liberté) perché, essendo una festività solo italiana, in Francia non ha alcun valore. Inoltre non mi è chiaro il motivo per cui la madre di Liberté ha dovuto partorire in segreto, inizialmente pensavo c’entrassero le leggi raziali, ma la nascita della protagonista risale al 1936 (le leggi raziali vengono ideate tra il 1936-37 ma emanate nel 1938) quindi non ho saputo darmi una spiegazione a riguardo.
Altro punto critico (anzi, forse la criticità principale) è il perché la madre di Liberté l’abbia data in adozione e, sotto questo aspetto, il testo è estremamente contradditorio: prima si cita il fatto che la vita della bambina sia a rischio e che la madre sacrificherebbe la propria per proteggerla (quindi si lascia intendere che la bambina fosse effettivamente amata dalla madre ma che continuerebbe a restare in pericolo se le restasse vicina), poi viene detto che la madre “l’ha lasciata per sempre” poche ore dopo il parto (e questo fa pensare che sia morta, appunto, di parto), poi però viene citato il fatto che Liberté non è mai riuscita a superare l’abbandono della madre e che non abbia mai cercato di approfondire il rapporto con lei dopo aver letto la sua lettera-confessione (e questo lascia intendere che la madre fosse ancora in vita). È stato questo aspetto che ha penalizzato maggiormente la storia perché, mentre gli altri punti che ho citato erano legati ad accadimenti storici (quindi elementi non cruciali in una storia introspettiva), questo va a influenzare molto negativamente su uno dei fulcri centrali del racconto, ovvero il mancato rapporto madre-figlia che strazia l’anziana Liberté e la spinge alle sue riflessioni.
• Personaggi: 3/5
La mancanza di contesto che ho evidenziato nel criterio precedente si ripercuote anche su questo punto. Essendo una storia basata sui rapporti familiari, avere così tanti punti d’ombra mi ha impedito di immedesimarmi completamente coi personaggi e di comprendere appieno diverse vicende. Nonostante questo, ho provato moltissima simpatica per l’anziana Liberté che, a tratti, mi ha ricordato la nonnetta Sophie del Castello Errante di Howl. Tutti gli altri personaggi secondari vengono solo citati e mai approfonditi; ho già delineato le mancanze della figura della madre quindi non mi ripeterò, ma aggiungo che ho avuto molte perplessità anche sulla figura di Olympe. Viene descritta come la carissima amica della madre che adotterà e crescerà Liberté, quindi direi che le cose da dire su di lei, o sul loro rapporto, non mancavano eppure resta solo un nome vuoto che viene citato ma mai riempito con delle caratteristiche vere e proprie. Altra questione che non è stata approfondita è il rapporto tra Liberté e sua figlia: ci viene detto che il loro è stato un rapporto difficile proprio perché Liberté non è mai riuscita a superare il trauma dell’abbandono, ma nulla di più. La questione mi era apparsa estremamente interessante quindi sono rimasta molto dispiaciuta nel vedere che non è stata per nulla approfondita, penso sia stato perso uno spunto estremamente interessante.

Pacchetto: 9/20

• Stagione/ambientazione: 3/5
Inizio subito col dire che avrei preferito molte più descrizioni ambientali e della stagione in generale, ma nonostante questa mancanza ho percepito molto e con piacere l’atmosfera primaverile. La protagonista è un’anziana che riflette sulla sua vita con serenità e che confida tutte le sue riflessioni alla piccolissima nipote che porta il suo stesso nome, quasi a rappresentare una sorta di rinascita. In questo racconto si percepisce moltissimo la calma che è scaturita dopo la tempesta (ovvero l’accettazione arrivata dopo una vita di tristezze e rancori), una calma che osserviamo sia in Liberté che nell’ambiente sereno, solare e primaverile che la circonda. Mi è piaciuta molto come atmosfera (anche qui mi ha ricordato il Castello Errante di Howl) e mi sono piaciute anche le descrizioni ambientali che hai inserito ma, come accennavo prima, secondo me avresti dovuto inserirne di più o dedicare maggiore spazio a quelle già presenti.
• Condizione metereologica: 2/5
Su questo punto mi ritrovo un po’ a ripetermi. I fiori ci sono e vengono citati, ma il tutto risulta abbastanza sbrigativo e monotono: ti sei limitata a scrivere che i fiori sono appena sbocciati e che profumano, utilizzando in tre o quattro occasioni sempre le stesse parole. Mi è piaciuto come hai inserito questo elemento all’interno della storia, ma l’ho trovato anche estremamente sbrigativo e poco sviluppato.
• Oggetto: 1/5
La giacchetta di jeans viene citata una sola volta all’interno del testo e non ha praticamente un ruolo all’interno della narrazione: si tratta solo di una comparsa che a malapena si nota. Per questo motivo, purtroppo ho dato un voto molto basso.
• Frase: 3/5
La frase del pacchetto è stata inserita nella lettera materna e, come idea, mi è piaciuta molto. Tuttavia si tratta di una lettera di cui non si sa assolutamente niente se non le righe conclusive, possiamo intuirne il contenuto, questo sì… però confesso che fa un poco storcere il naso il fatto che l’unica frase che emerge dalla lettera (un elemento estremamente importante ai fini della storia) sia proprio quella del contest messa giù senza ulteriori approfondimenti. Anche qui: ho apprezzato moltissimo l’idea, ma non il suo svolgimento.

Gradimento personale: 4/5
La storia in generale mi è piaciuta molto e l’ho trovata estremamente gradevole. Tuttavia, vi ho notato anche molte mancanze che non le hanno permesso di emergere al meglio delle sue potenzialità; ma, ripeto, l’ho trovata molto carina e ben scritta.

TOTALE: 25/45

VALUTAZIONE DI ELLI2998


Scrittura: 8/10

• Grammatica: 2/2
Non ho sinceramente trovato particolari errori grammaticali, a parte qualche virgola in più e due frasi che non suonano nel migliore dei modi, è una storia senza dubbio con una grammatica curata che si legge in modo molto scorrevole. Ottimo lavoro!
• Stile: 6/8
Mi è piaciuto molto il tuo stile, è una storia breve che grazie anche ad uno stile accattivante si legge tutta d'un fiato e risulta tutto sommato ben calibrata a livello di ritmo, perché seguiamo il racconto/le riflessioni di questa donna in un susseguirsi continuo che porta ad una conclusione che reca con sé un augurio nei confronti della bambina, Liberté. Il mio problema risiede nell'aver trovato la storia a tratti confusa, come dicevo il ritmo generale funziona a livello di introduzione iniziale, racconto e finale, ma in alcuni punti si salta da un argomento all'altro o comunque si tratta della parentesi storica per poi concentrarsi subito sulla bambina, sulla famiglia della narratrice, insomma c'è un fil rouge, ma a volte le scene si accavallano l'una sull'altra. In più come dicevo ci sono due frasi in particolare, a mio vedere poco chiare o che non suonano nel migliore dei modi, la prima è: “Ho sicuramente fatto anche tanti sbagli: il primo, quello di essermi bloccata e non aver voluto proseguire alla conoscenza oltre quanto recitava la lettera.” Questa frase non è grammaticalmente parlando errata, ma non suona bene in considerazione allo stile utilizzato nel racconto che risulta fluido, qui invece il periodo formulato non scorre del tutto, ripeto non è un errore, ma dato che stiamo parlando di stile ho trovato questa frase leggermente fuori tono. La seconda è: “Ti dono questa lettera, Libertè, che hai il mio stesso nome, assieme alla speranza che un domani, a ottantadue anni, rileggerai queste parole e capirai che per tutta la tua vita tu abbia perseguito, amato e tenuta stretta la libertà [...]” Qui il problema si trova nella seconda parte della frase, potrebbe esserci anche un errore nella scelta di “capirai” al posto di un altro termine/verbo che situato lì non rende fluida la frase anzi la fa sembrare un poco confusa considerandola in toto.

Storia: 7/10

• Trama: 3/5
Dunque, qui torna la componente legata alla confusione citata prima nello stile, si salta da un evento all'altro e nonostante si comprenda il senso generale della storia e gli eventi narrati, resta questa sensazione. È una storia che segue il flusso di pensieri della narratrice senza dubbio, ma questo saltare da un ricordo all'altro senza terminare totalmente il ragionamento legato a quell'immagine, rende la lettura discontinua. Ci sono anche molti elementi inseriti in questo racconto, storici e non ed alcune conclusioni vengono lasciate al lettore come scritto nelle note finali, e se da una parte ho apprezzato l'intreccio narrativo che viene dipanato, dall'altro ho trovato un po' un mix a livello storico. Siamo in Francia con personaggi francesi, ma sembra di essere più in Italia, anche perché solitamente il 25 aprile è una festa nazionale puramente italiana legata appunto alla Liberazione, ma anche per altri elementi. A parte questi aspetti che non rendono del tutto fluida e lineare la trama è comunque una storia con una sua struttura e questo l'ho apprezzato.
• Personaggi: 4/5
Allora, se dovessi valutare solo il personaggio della narratrice probabilmente il mio voto sarebbe più alto perché ascoltando il suo racconto arriviamo a conoscerla, a comprendere i suoi pensieri, si racconta e ci lascia entrare in ciò che si raccoglie anche nel corso di una vita, rimpianti, paure, nostalgia e ricordi. Ma guardando con un occhio generale non sappiamo molto sugli altri personaggi che vengono citati, ad esempio la madre (le madri) di Liberté, sia la bambina che la narratrice, avrei gradito più approfondimento nei pensieri della narratrice riguardo a sua figlia, la madre della nipote, soprattutto magari sull'infanzia di questa, per comprendere al meglio l'evoluzione del rapporto fra madre e figlia. A parte questo comunque mi è piaciuto il modo in cui hai costruito i personaggi, riescono ad emergere.

Pacchetto: 14/20

• Stagione/Ambientazione: 4/5
C'è la primavera, che compare a tratti soprattutto per le caratteristiche legate alla fioritura tenendo presente anche la condizione metereologica. Si sente la presenza della primavera e anche il mood generale di speranza e eredità che si trasmette di generazione in generazione rinnovando una storia, guardando al futuro con ottimismo, ricorda ciò che si associa appunto alla primavera. Non assegno un punteggio pieno perché per quello avrei puntato ad una maggiore presenza della stagione/ambientazione, ma di certo è presente e spunta con frequenza nel racconto.
• Condizione Meterologica: 4/5
Vale lo stesso discorso del criterio precedente, c'è la fioritura, comprare in più punti chiave, ma per assegnare punteggio pieno avrei gradito una presenza maggiore. Non si può negare il fatto però che i fiori che sbocciano, la piena fioritura e queste immagini colorate e vivide siano una caratteristica forte del racconto.
• Oggetto: 3/5
Compare la giacchetta di jeans, ma rispetto agli altri elementi del pacchetto non ha a mio vedere lo stesso impatto, è comunque un elemento presente e distintivo però se devo considerare tutti gli elementi del pacchetto, quello dell'oggetto non ha lo stesso inserimento ben riuscito del tutto come gli altri sopracitati.
• Frase: 3/5
La frase anche qui è presente, ma non ho amato questa ripetizione finale che risulta eccessiva secondo me. Però di certo la frase funziona bene come coronamento dell'intera storia, per il susseguirsi di immagini a cui abbiamo assistito, con la primavera e la fioritura, risulta un buon punto finale.

Gradimento Personale: 4/5
Mi è piaciuta la tua storia, lo stile scorrevole, il senso generale di amore e futuro nella narrazione di questa donna vicina alla fine della sua vita, che guarda la nipote e ripensa a ciò che ha vissuto e l'ha portata, nonostante tutto, a dove è ora. In racconti introspettivi di questo tipo uno dei rischi è quello di non riuscire del tutto ad entrare nella psiche di chi narra, non riuscire a sentirlo vicino come personaggio nonostante l'apertura in pensieri intimi. Ebbene qui questo non accade, risulta facile empatizzare con la narratrice e comprendere le ragioni umane di certe sue scelte e riflessioni. Sotto il profilo umano legato ai personaggi hai fatto un ottimo lavoro, assegno questo punteggio per il senso di confusione legato a ripetuti “salti” nella narrazione e una parentesi storica da approfondire.

TOTALE: 33/45

PUNTEGGIO TOTALE: 58/90

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