Mh, credo che la verrosimiglianza sia un territorio spinoso, sia per gli scrittori che per gli autori di fanfiction.
Immagino che sempre e comunque uno scrittore (libri o ff) cerchI di rendere il suo personaggio "migliore della media", oppure uscirebbe un mattone di mille pagine ciascuno.
Mi spiego meglio: prendo ad esempio un thriller.
Nella maggior parte dei thriller e gialli che ho letto, il caso viene risolto da una sola persona; nealla realtà non è così, perché un caso SE viene risolto è grazie all'intelligenza di più persone messe insieme, anche perché nella vita reale non è tutto deciso a tavolino. Gli indizi, nella vita reale, ci sono ma spesso non sono visibili; in un libro ti accorgi di un particolare, una nota stonata, che è messo lì apposta per farti arrivare al colpevole. Quando mai nella vita reale è così? Quando mia gli uomini confessano tranquillamente un omicidio? Quando mai un poliziotto ricorda di un particolare incastrante ammesso in un discoso avuto col colpevole qualche settimana prima? Quando mai gli alibi meno perfetti sono quelli del colpevole? Chi ha avuto un padre poliziotto come me SA che gli alibi più sono precisi più sembrano una corazza costruita, anche perché se ti capita tra capo e collo un'accusa per omicidio non è che ti stai a ricorda l'ora in cui sei uscito di casa, perché nella realtà buona parte della gente non ricorda neppure cosa ha mangiato per colazione.
Tanto per dire, eh!
Generalemnte, in libri particolari si parla di aventi particolari. Andrò controcorrente, ma per esempio i libri di Moccia SONO verosimili, perché ESISTONO ragazzine che si persono in poesia d'amore già il primo giorno di fidanzamento; non ci piace l'autore o la storia, è sciocco/a, ma è pur vero che succede. Quindi, tecnicamente, è verosimile.
credo che un libro o una ff sia fatto per sognare o leggere di qualcosa di meglio della realtà; tanto per ritornare al discorso di prima, la realtà nelle coppie è che ci sono pochi uomini e pcohe sonne assolutamente innamorati per tutta la vita: la maggior parte delle volte, per esempio, ci sono di mezzo corna, sguardi focosi con altri, tradimenti, problemi di vario tipo, robe così.
Una ragazzina legge un libro di Moccia perché lì la storia è tutta rosa e fiori, mentre nella realtà non è così. Si legge di un giallo di Agatha Chirstie perché lì l'assassino viene sempre scoperto, quando invece non è così; si legge di u mondo fantastico o di libri sui vampiri perché nella realtà niente di tutto questo esiste.
Insomma, la verosimiglianza sì, ma fino ad un certo punto. Un libro è fatto proprio per staccare dalla realtà; se fosse uguale ad essa mi metterei su facebook a leggere gli aggiornamenti di stato, è più rapido e mi farei anche più fatti altrui.
Insomma, io NON ho mai trovato un libro, film, anime, manga, telefilm completamente verosimile, perché basato sull'immaginazione dell'autore e quella si discosta sempre dalla realtà.
Anche quando si parla di un uomo normalissimo che conduce una vita normalissima, come in How I met Your Mother, c'è sempre qualcosa che non è verosimile: un Barney che è stato con centinaia di donne, un Ted che ci messe settemial episodi a raccontare come ha conosciuto la madre dei suoi figli, è tutto estremizzato.
Ripeto: se le storie di Moccio (heheheheeee) fossero scritte in maniera decente sarebbero la cosa più verosimile che io abbia mai letto. se Steppino fosse un po' meno Gary Stu sarebbe verosimilissimo.
Credo che il vero problema sia come si scrive la storia: se la si infarcisce troppo di particolari aulici o marysueschi o quel che vi pare è ovio che poi il panzerotto letterario viene male. Secondo me ci sono autori meravigliosi e autori bravi e autori pessimi: i primi mi renderebbero verosimile anche una storia di vampiri (vedi Stephen King con Le notti di Salem, quante notti ho passato insonne...), i secondi fanno eorriri che mi saltano meglio all'occhio ma sopporto, e gli ultimi non mi darebbero la Verosimilità neppure se narrassero passo per passo la mia vita (vedi Moccia). Ma dipende anche dai MIEI gusti, quello che mi piace, quello che voglio leggere, dalla mia maturità letteraria o quel che vi pare.
Diciamo che dipende un buon settanta percento da noi, se ci piace come lo scrittore narra (perché poi se la storia coinvolge si può anche parlare di Spock e Kirk a Disneyland, ci piacerà lo stesso), e un ventotto percento dall'abilità dell'autore (dato che, per esempio, un obbrobrio come Twillight fa cagar, ma non è che possiamo seriamente giudicare la Meyer, visto che lei è scrittrice e noi non siamo critici, e poi si tratta pur sempre di opinioni personali) e un buon due percento .da quel che vogliamo leggere in quel momento (dico così perché anche se volessi leggere un harmony e invece incappassi in un libro di King, anche se non fossi del'umore giusto mi piacerebbe comunque).
IMHO :D
mizzica che papiro.
[Modificato da Erena-chan 28/02/2012 23:50]
Erena "Posso avere una Proroga?"-chan