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Carolina Invernizio e la verosimiglianza

Ultimo Aggiornamento: 29/02/2012 13:14
Autore
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Post: 995
Utente Senior
ONLINE
28/02/2012 16:58
 
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Per discutere di questo, partirò da un dato personale. Ho scoperto che il venditore dell'usato vicino a casa mia ha una discreta raccolta di romanzi di Carolina Invernizio e, complice un buon prezzo, li sto acquistando.
Ora,avevo già letto un romanzo di questa autrice, precisamente "il bacio di una morta" e devo dire che mi era piaciuto discretamente. Ho finito di recente "Idillio tragico" e devo dire che non mi è dispiaciuto manco quello.
Ora, si è detto di questa autrice che era piuttosto inverosimile nei suoi espedienti, molto enfatica e tendente agli eventi lacrimevoli.
Ora, però, mi chiedo io, cosa è la verosimiglianza quando si scrive?
Nei due romanzi che ho letto, Carolina Invernizio è molto enfatica, è vero, caratterizza i suoi cattivi come tali perchè sì (questo per esempio è il caso di Nara ne "il bacio di una morta"), tuttavia i suoi protagonisti, per quanto eccessivi (specialmente le donne), hanno delle reazioni umane.
Un esempio di questo è Lucietta di "Idillio tragico", che, dopo avere subito diverse sofferenze a causa del marito e di paesani malvagi, non ha pace finché non si vendica di chi l'ha fatta soffrire.
E solo

Testo nascosto - clicca qui


Questa autrice è giudicata inverosimile, eppure si pubblicano boiate come quelle di Moccia, dove è possibile vedere due ragazzini che si comportano come due fidanzatini "NELLO STESSO GIORNO IN CUI SI SONO CONOSCIUTI" (per citare le parole di quel genio di Yotobi)
E una cosa simile è verosimile? Non credo, anzi, fa ridere i polli.
O meglio, i polli si sono ammazzati dentro la gabbia dei quattro capponi di Renzo.
E, ovviamente, in fatto di verosimiglianza le fanfic vanno tutte appresso al modello di Moccia o, peggio, a quella boiata di Twilight.
E assistiamo a donne vilipese (che termine aulico) che però perdonano tutto per la figaggine del maschio, maschi che sono degli emeriti idioti resi fighi e tante altre cose.

Insomma, che cosa è alla fine la verosomiglianza?
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

Il mio archivio[URL]
Post: 384
Giudice**
Utente Senior
OFFLINE
28/02/2012 18:08
 
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Ho sentito parlare di questa autrice solo pochi mesi fa, ma le trame e la descrizione dei suoi temi mi avevano incuriosito tanto che ho recuperato qualche suo libro e l'ho letto.
Sono verosimili? Ovvio che no! E non hanno mai tentato di sembrarlo. Lei stessa diceva che voleva parlare "al cuore" delle fanciulle, cosa carina per dire che mirava a raccontare storie d'amore strappalacrime.
C'è qualcosa di male? No.
Come hai detto tu, c'è molto di peggio oggi come oggi. Anzi, devo dire che le sue atmosfere belle goticone e romantiche a me piacciono molto, meglio la Invernizio che gli Harmony, ad esempio.

Lei ha scontato molto il fatto di essere diventata una delle prime scrittrici best-seller italiane. Non solo, ha "osato" vendere di più di sue colleghe serie con storiette da servitù. Ai primi del novecento era ancora strano che il libro potesse essere popolare, c'era ancora molto l'idea della lettura come esperienza culturale e non ludica. Ergo, racconti che piacevano, vendevano molto ma non avevano grandi pretese letterarie = cacca.
In più, a inizio '900 la moda letteraria preferiva grandi romanzi storici, meglio se con un interesse sociale. Credo che la critica alla poca verosimiglianza derivi da qui: se il tuo modello è Verga (o la Morante), ovvio che libretti di 100 pagine non bastano per accontentare i tuoi parametri.

Forse adesso saremmo molto più indulgenti con la Invernizio e i suoi racconti (anzi, rispetto a molte produzioni sono grasso che cola).
Post: 96
Utente Junior
OFFLINE
28/02/2012 19:09
 
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Allora, la Invernizio (mi risparmio certe battutacce) era una scrittrice in un determinato contesto letterario dove si stava molto attenti non solamente alla "superficie" del romanzo (la figaggine della tematica o la ripresa di determinati archetipi) ma anche a qualcosa che sta all'interno della storia come trama o altro, focalizzandosi perfino nei particolari. Quindi la Invernizio con alcuni cliche risultava inverosimile per l'epoca

Attualmente (diciamo da circa 10-15 anni a questa parte) la massima importanza la si dà a cose come la "coppia" o la "figaggine" della tematica trattata (che alla fine diciamo che la "figaggine" della tematica te la possono imporre anche i gusti che ti dettano i mass media.

In sostanza il concetto di verosomiglianza non può essere scisso dall'epoca in cui è stata scritta l'opera.
Semplicemente l'invernizio per la sua epoca è inverosimile alle volte, per la nostra epoca risulterebbe perfino attendibile.

Vuol dire che la nostra epoca ha una qualità media dei lettori più bassa? SI vedendo certe amenità tipo Moccia o la Meyer


Tornando al topic la verosomiglianza dipende anche dall'epoca in cui si è, non solamente però per questioni come la "cultura" del libro ma anche l'intelligenza media dei lettori.
Post: 2.239
Utente Veteran
Imperatrice dei Pigri: quel che posso far domani, non farò oggi!
OFFLINE
28/02/2012 23:33
 
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Mh, credo che la verrosimiglianza sia un territorio spinoso, sia per gli scrittori che per gli autori di fanfiction.
Immagino che sempre e comunque uno scrittore (libri o ff) cerchI di rendere il suo personaggio "migliore della media", oppure uscirebbe un mattone di mille pagine ciascuno.
Mi spiego meglio: prendo ad esempio un thriller.
Nella maggior parte dei thriller e gialli che ho letto, il caso viene risolto da una sola persona; nealla realtà non è così, perché un caso SE viene risolto è grazie all'intelligenza di più persone messe insieme, anche perché nella vita reale non è tutto deciso a tavolino. Gli indizi, nella vita reale, ci sono ma spesso non sono visibili; in un libro ti accorgi di un particolare, una nota stonata, che è messo lì apposta per farti arrivare al colpevole. Quando mai nella vita reale è così? Quando mia gli uomini confessano tranquillamente un omicidio? Quando mai un poliziotto ricorda di un particolare incastrante ammesso in un discoso avuto col colpevole qualche settimana prima? Quando mai gli alibi meno perfetti sono quelli del colpevole? Chi ha avuto un padre poliziotto come me SA che gli alibi più sono precisi più sembrano una corazza costruita, anche perché se ti capita tra capo e collo un'accusa per omicidio non è che ti stai a ricorda l'ora in cui sei uscito di casa, perché nella realtà buona parte della gente non ricorda neppure cosa ha mangiato per colazione.
Tanto per dire, eh!
Generalemnte, in libri particolari si parla di aventi particolari. Andrò controcorrente, ma per esempio i libri di Moccia SONO verosimili, perché ESISTONO ragazzine che si persono in poesia d'amore già il primo giorno di fidanzamento; non ci piace l'autore o la storia, è sciocco/a, ma è pur vero che succede. Quindi, tecnicamente, è verosimile.
credo che un libro o una ff sia fatto per sognare o leggere di qualcosa di meglio della realtà; tanto per ritornare al discorso di prima, la realtà nelle coppie è che ci sono pochi uomini e pcohe sonne assolutamente innamorati per tutta la vita: la maggior parte delle volte, per esempio, ci sono di mezzo corna, sguardi focosi con altri, tradimenti, problemi di vario tipo, robe così.
Una ragazzina legge un libro di Moccia perché lì la storia è tutta rosa e fiori, mentre nella realtà non è così. Si legge di un giallo di Agatha Chirstie perché lì l'assassino viene sempre scoperto, quando invece non è così; si legge di u mondo fantastico o di libri sui vampiri perché nella realtà niente di tutto questo esiste.

Insomma, la verosimiglianza sì, ma fino ad un certo punto. Un libro è fatto proprio per staccare dalla realtà; se fosse uguale ad essa mi metterei su facebook a leggere gli aggiornamenti di stato, è più rapido e mi farei anche più fatti altrui.

Insomma, io NON ho mai trovato un libro, film, anime, manga, telefilm completamente verosimile, perché basato sull'immaginazione dell'autore e quella si discosta sempre dalla realtà.

Anche quando si parla di un uomo normalissimo che conduce una vita normalissima, come in How I met Your Mother, c'è sempre qualcosa che non è verosimile: un Barney che è stato con centinaia di donne, un Ted che ci messe settemial episodi a raccontare come ha conosciuto la madre dei suoi figli, è tutto estremizzato.
Ripeto: se le storie di Moccio (heheheheeee) fossero scritte in maniera decente sarebbero la cosa più verosimile che io abbia mai letto. se Steppino fosse un po' meno Gary Stu sarebbe verosimilissimo.

Credo che il vero problema sia come si scrive la storia: se la si infarcisce troppo di particolari aulici o marysueschi o quel che vi pare è ovio che poi il panzerotto letterario viene male. Secondo me ci sono autori meravigliosi e autori bravi e autori pessimi: i primi mi renderebbero verosimile anche una storia di vampiri (vedi Stephen King con Le notti di Salem, quante notti ho passato insonne...), i secondi fanno eorriri che mi saltano meglio all'occhio ma sopporto, e gli ultimi non mi darebbero la Verosimilità neppure se narrassero passo per passo la mia vita (vedi Moccia). Ma dipende anche dai MIEI gusti, quello che mi piace, quello che voglio leggere, dalla mia maturità letteraria o quel che vi pare.
Diciamo che dipende un buon settanta percento da noi, se ci piace come lo scrittore narra (perché poi se la storia coinvolge si può anche parlare di Spock e Kirk a Disneyland, ci piacerà lo stesso), e un ventotto percento dall'abilità dell'autore (dato che, per esempio, un obbrobrio come Twillight fa cagar, ma non è che possiamo seriamente giudicare la Meyer, visto che lei è scrittrice e noi non siamo critici, e poi si tratta pur sempre di opinioni personali) e un buon due percento .da quel che vogliamo leggere in quel momento (dico così perché anche se volessi leggere un harmony e invece incappassi in un libro di King, anche se non fossi del'umore giusto mi piacerebbe comunque).

IMHO :D


mizzica che papiro.
[Modificato da Erena-chan 28/02/2012 23:50]
Erena "Posso avere una Proroga?"-chan
Post: 384
Giudice**
Utente Senior
OFFLINE
29/02/2012 07:39
 
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In sostanza il concetto di verosomiglianza non può essere scisso dall'epoca in cui è stata scritta l'opera.
Semplicemente l'invernizio per la sua epoca è inverosimile alle volte, per la nostra epoca risulterebbe perfino attendibile.
Vuol dire che la nostra epoca ha una qualità media dei lettori più bassa? SI vedendo certe amenità tipo Moccia o la Meyer
Tornando al topic la verosomiglianza dipende anche dall'epoca in cui si è, non solamente però per questioni come la "cultura" del libro ma anche l'intelligenza media dei lettori.




Io sostituirei intelligenza con numero dei lettori. Non bisogna dimenticare che all'epoca della Invernizio chi sapeva leggere e scrivere era circa un 10% della popolazione. Allargandosi i lettori, sono arrivati anche libri più "facili".

Poi, sia chiaro, che la Morante si studi a scuola e la Invernizio no è sacrosanto, solamente lei ha avuto un po' la sfiga di essere una delle prime scrittrici leggere, con tanto di simpatici commenti sulla sua produzione. Per me lei è meglio di Meyer e Moccia anche per il semplice fatto che dichiarava apertamente di scrivere romanzetti d'amore, non si è mai sognata di dire che faceva alta letteratura. Adesso invece i libri che puntano sulla "figaggine" pretendono pure di essere fighi in tutto. Questo è davvero antipatico.

Per superficie e contenuto: per fortuna esiste ancora differenza tra libro commerciale e bel libro. Quest'ultimo ha anche un contenuto degno della confezione. La cosa triste, al limite, è come i bestseller siano i commerciali.

Ps: sono mie scoperte recenti, ma assicuro che si sei spulcia la storia della letteratura, di schifezze inimmaginabili ce ne sono in tutte le epoche. Non le conosciamo perché, appunto, sono schifezze e sono cadute nell'oblio.
Post: 96
Utente Junior
OFFLINE
29/02/2012 13:14
 
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Re:
OttoNoveTre, 29/02/2012 07.39:


In sostanza il concetto di verosomiglianza non può essere scisso dall'epoca in cui è stata scritta l'opera.
Semplicemente l'invernizio per la sua epoca è inverosimile alle volte, per la nostra epoca risulterebbe perfino attendibile.
Vuol dire che la nostra epoca ha una qualità media dei lettori più bassa? SI vedendo certe amenità tipo Moccia o la Meyer
Tornando al topic la verosomiglianza dipende anche dall'epoca in cui si è, non solamente però per questioni come la "cultura" del libro ma anche l'intelligenza media dei lettori.




Io sostituirei intelligenza con numero dei lettori. Non bisogna dimenticare che all'epoca della Invernizio chi sapeva leggere e scrivere era circa un 10% della popolazione. Allargandosi i lettori, sono arrivati anche libri più "facili".

Poi, sia chiaro, che la Morante si studi a scuola e la Invernizio no è sacrosanto, solamente lei ha avuto un po' la sfiga di essere una delle prime scrittrici leggere, con tanto di simpatici commenti sulla sua produzione. Per me lei è meglio di Meyer e Moccia anche per il semplice fatto che dichiarava apertamente di scrivere romanzetti d'amore, non si è mai sognata di dire che faceva alta letteratura. Adesso invece i libri che puntano sulla "figaggine" pretendono pure di essere fighi in tutto. Questo è davvero antipatico.

Per superficie e contenuto: per fortuna esiste ancora differenza tra libro commerciale e bel libro. Quest'ultimo ha anche un contenuto degno della confezione. La cosa triste, al limite, è come i bestseller siano i commerciali.

Ps: sono mie scoperte recenti, ma assicuro che si sei spulcia la storia della letteratura, di schifezze inimmaginabili ce ne sono in tutte le epoche. Non le conosciamo perché, appunto, sono schifezze e sono cadute nell'oblio.



Allora intendo dire che anche libri "di evasione" come le carrè sono confinati all'interno di un genere preciso ma non si possono definire come "poco attendibili" (In quanto il caro le carrè ha lavorato all'interno del controspionaggio britannico).
Intendo dire che non è che negli ultimi vent'anni si sia allargato a dismisura il campo dei lettori quindi si è abbassata la qualità dei lettori. Probabilmente è dovuta alla "relativizzazione" di tutto e quindi alla relativizzazione dei valori e all'apoteosi della psicologia.
Vota: 15MediaObject3,074636
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