| | | | Post: 1.290 | Giudice**** | Utente Veteran | | OFFLINE | |
|
  07/03/2013 20:28 | |
Per chi non lo sapesse, «il BookCrossing, letteralmente "incrocio di libri", è un'iniziativa che nasce dalla convinzione che i libri non debbano rimanere relegati sopra scaffali polverosi ma essere lasciati liberi di raccontare la propria storia a chi la vuole raccogliere. L'idea è nata in America, e nel giro di pochi mesi, grazie al passaparola e al sito ufficiale, si è diffusa a livello internazionale. Ed è proprio su internet che si può seguire il viaggio del libro di mano in mano: la regola fondamentale, comunque non esclusiva, del gioco è segnalare gli eventuali ritrovamenti o i rilasci che si intendono fare seguendo le istruzioni riportate sui "libri liberati" o sulle pagine del sito.
Teoricamente la forza di quest'idea sta nella sua semplicità: non costa nulla e non si vince nulla, c'è solo il desiderio dettato da un certo romanticismo - stile "messaggio nella bottiglia" - che il tuo libro venga raccolto, e la soddisfazione gratuita di vederlo circolare fra persone sognatrici come te.
In pratica… beh, le cose sono un po' più complicate. Non abbiamo resistito infatti alla tentazione di provare, e abbiamo concluso che, forse, trovare un ago in un pagliaio è molto più semplice.
Dopo alcuni tiepidi tentativi, incominciamo a consultare giornalmente il sito, nell'attesa di qualche nuova segnalazione di un libro in libertà: ed ecco che non distante dalla nostra postazione è stato appena lasciato un romanzo della Allende, sulle panchine di fronte al Museo del cinema. Ci precipitiamo in loco, e… sorpresa: gli operatori dell'Amiat stanno annaffiando le panchine di pietra. Del libro nessuna traccia. Con aria vaga chiediamo agli operatori se per caso hanno notato qualcosa, ma ci rassicurano che è tutto sotto controllo. Incassiamo lo smacco e ce ne andiamo.
I successivi tentativi ufficiali sono stati anche più disastrosi: neanche con una segnalazione "su appuntamento", e cioè conoscendo in anticipo l'ora del rilascio, siamo riusciti a metter le mani sul tesoro.
Ma non tutto è perduto. C'è un modo sicuro per scovare questi testi vagabondi: esistono infatti le cosiddette "Zone di scambio", cioè locali in cui si possono lasciare i propri libri con la certezza che il proprietario non li userà come sottotavolo per gambe un po' smangiate. Una è la Tisaneria della Consolata: i bookcorsari più fedeli ci si ritrovano abitualmente per scambiare libri e parole. L'altro locale è… beh, scopritelo da soli! E state attenti: i libri sono tra noi…
Info e curiosità
L'etichetta all'interno del libro è inequivocabile: "Sono un libro speciale: sono in viaggio per il mondo in cerca di nuovi amici che vorranno leggermi…". E gli amici stanno aumentando sempre di più: in Italia sono più di settemila i bookcorsari ufficiali. Nella sola città di Torino si contano circa duecentocinquanta appassionati: lo "zoccolo duro" sabaudo ha addirittura istituito un comitato letterario chiamato "Gli Ottomani".
Tra i titoli abbandonati prevale la letteratura, spesso di autori minori: non è fondamentale, a quanto sembra, lasciare libri che per forza sono piaciuti…
Qualche curiosità? Uno dei libri che ha viaggiato più lontano è Novecento di Baricco, che è arrivato a New York come il suo protagonista. Il testo più anomalo? I pensieri dei Bookcorsari, un libro senza fine annotato dai lettori di volta in volta, arrivato al terzo volume.» (da Informa Giovani)
Sito italiano: http://www.rinaldiweb.it/eurobc/it/index.html
Cosa ne pensate? Anche voi lo fareste? Io la trovo una cosa intringantissima @_@ |
|
| | | | Post: 611 | Utente Senior | | OFFLINE | |
|
| 07/03/2013 21:08 | |
La mia famiglia l'ha fatto. Io personalmente non ricordo di aver mai rinunciato a nessuno dei miei bimbi... ahem... libri per il progetto, ma mia madre sì.
E con questo sistema i libri possono arrivare lontanissimo: nell'estate 2007, ci stavamo riposando durante una delle soste di un'estenuante crociera sul Tamigi che copriva un po' tutti i fondamentali di Londra più Greenwich, dove ci trovavamo in quel momento, ed ecco che una tizia tira fuori un librone dalla borsa, lo lascia lì con estrema discrezione e se ne va. Noi aspettiamo giusto due minuti, cerchiamo di valutare se qualcun altro ha notato la scena, meditiamo sul da farsi, poi un bel respiro profondo e... scopriamo che il volume in questione è una raccolta di tre romanzi di uno degli autori preferiti di mio padre. In inglese, e c'è da dire che lui con la lingua non è un genio, ma quel libro finì nella nostra valigia. Da lì, sinceramente, non ricordo più che fine abbia fatto. SimplyMe514 - La mia pagina su EFP
- Scrittrice in erba.
- La risposta italiana a Hermione Jean Granger, o quasi.
- Hufflepuff and proud.
- ... e lo dico in inglese perché la traduzione mi fa venire l'orticaria.
- Gattofila. Leo, sei il mio Grattastinchi. I love you. |
| | | | Post: 174 | Utente Junior | | OFFLINE | |
|
| 07/03/2013 21:19 | |
Wow! Che figata! Non ne avevo mai sentito parlare (ma io vivo in un piccolo paese del Viterbese).
Sono andata a vedere il sito e ho cominciato a fare la lista mentale dei libri di ci potrei "allegerirmi", notando che fortunatamente c'è uno spazio vicino casa. Sicuramente parteciperò a quest'iniziativa, perchè trovo sia un bel modo di fare cultura e allargare gli orizzonti letterari (in principal modo i miei XD).
Mentre leggevo, ne parlavo con mio marito: spesso evito di comprare libri che mi intrigano perchè non conosco l'autore e ho paura di prendere "la sola" XD e visto che i soldi non crescono sui muri... Potrebbe essere un modo interessante di conoscere nuovi autori e, perchè no, nuovi generi che non si è avuto modo di esplorare.
Grazie della dritta ;) |
| | | | Post: 306 | Utente Senior | | OFFLINE |
|
| 08/03/2013 16:58 | |
L'idea è stupenda, però non potrei mai mollare uno dei miei libri, ai quali sono gelosamente attaccata, neanche fossero persone, per strada, nella speranza che qualcuno lo raccatti e lo legga xd. Innanzitutto non riuscirei a separarmi dai miei libri e poi se per caso nessuno lo raccogliesse e facesse una brutta fine? No, non credo che ce la farei xd. Questo personaggio è già stato immenso nel passato e nel presente, nel mio presente, quello del mio racconto, ma "caro lettore", te ne faccio assaporare solo una minima parte.
J.R.R. Tolkien
ღ Aurore ღ su Efp
  |
| | | | Post: 1.290 | Giudice**** | Utente Veteran | | OFFLINE | |
|
| 11/03/2013 10:25 | |
ღ Aurore ღ, 08/03/2013 16:58:
L'idea è stupenda, però non potrei mai mollare uno dei miei libri, ai quali sono gelosamente attaccata, neanche fossero persone, per strada, nella speranza che qualcuno lo raccatti e lo legga xd. Innanzitutto non riuscirei a separarmi dai miei libri e poi se per caso nessuno lo raccogliesse e facesse una brutta fine? No, non credo che ce la farei xd.
In teoria sono "monitorati" e "salvaguardati", quindi magari proprio una brutta fine non fanno. Però quando ne ho parlato con mio padre, grande lettore e amante dei libri, ha avuto la tua stessa reazione xD Una cosa del tipo: "No no no no no no no, ma sei pazza?!?!" ahahaha xD |
| | | | Post: 39 | Utente Junior | | OFFLINE |
|
| 14/03/2013 23:17 | |
Anche io non conoscevo questa "pratica", però, paradossalmente, l'ho scoperta leggendo un libro di guillaume musso!! ...Però come hanno già detto gli altri, io non riuscirei mai ad "abbandonare" un mio libro xD |
| | | | Post: 1.335 | Utente Veteran | | OFFLINE |
|
| 15/03/2013 12:08 | |
dark moon2510, 14/03/2013 23:17:
Anche io non conoscevo questa "pratica", però, paradossalmente, l'ho scoperta leggendo un libro di guillaume musso!! ...Però come hanno già detto gli altri, io non riuscirei mai ad "abbandonare" un mio libro xD
Quoto!
Io i miei amori li presto pure mal volentieri...
Però riconosco che l'idea è molto bella.
" I cervelli non si vendono al supermercato, e la madre degli imbecilli è sempre incinta"
( Detto popolare) |
|
|
|
|