| | | | Post: 55 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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17/08/2016 13:18 | |
Devo descrive una scena, dove una decina di persone discutono di un furto. Si conoscono nomi e cognomi di tutti.
Visto il numero di personaggi devo sempre mettere il nome per capire chi ha preso la parola. Alterno tra loro nomi e cognomi per evitare inutili ripetizioni. C'è qualche consiglio che mi potete dare per migliorarla?
Quando un personaggio interviene metto il nome e indico se è d'accordo o no con quello che è stato detto. Anche qui ci sono delle espressioni più adatti di altri che potrei usare?
Es di quello che ho usato:
"Ash s'inserì nella discussione e disse...."
"Garrus si fece avanti dicendo come la pensava.... "
" Dasha scosse la testa in segno di diniego e..."
Qualche consiglio? |
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| | | | Post: 173 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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18/08/2016 15:22 | |
Se qualcuno di loro ha un ruolo noto al lettore potresti alternarlo al nome.
Ad esempio se Ash fosse lo sceriffo, nel seguito della storia dopo averlo indicato per nome, potresti scrivere lo sceriffo disse.
Almeno è quello che è funzionato nelle mie fiction quando parlavo di riunioni tra Aurors. [Modificato da lithium26 18/08/2016 15:23] |
| | | | Post: 491 | Utente Senior | | OFFLINE |
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18/08/2016 16:16 | |
sicuramente aiuta la caratterizzazione, se qualcuno parla in modo riconoscibile (ad esempio, inveendo) si può omettere di specificare.
Se magari ci sono degli scambi di battute molto rapidi dove alla fine conta relativamente sapere chi, di preciso, ha detto cosa, si può omettere. ma è a rischio.
un'altra opzione è di giocarsela con dei dialoghi, cioè far discutere due alla volta, in modo da non appesantire il testo specificando sempre chi sta parlando, poi far inserire un terzo, giocarsela a tre par qualche battuta e poi sfilarne uno, facendone continuare solo due, and so on. |
| | | | Post: 55 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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19/08/2016 06:06 | |
Grazie dei Consigli, adesso provo.
Es.tra o presenti c'è Olivia figlia di John e Ash.
Se dicessi " La figlia di Shepard propose ecc.." potrebbe andare? |
| | | | Post: 815 | Giudice***** | Utente Senior | | OFFLINE |
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19/08/2016 12:03 | |
Ciao Uptrand ^.^
Trovo molto giusta e interessante questa tua domanda
Personalmente credo che gestire bene e rendere realistico un dialogo tra tante persone sia una cosa non facile, o almeno per me non lo è stata quelle poche volte che ci ho provato
Ricordo che cercando sul web avevo trovato alcuni articoli, su un paio di blog di scrittura che mi avevano chiarificato un po le idee, te ne linko alcuni, non so se è proprio quello che ti serve, ma magari possono fare comodo:
Dialoghi che funzionano
10 cose da evitare nei dialoghi
Verbo "dire" e simili
Spero di essere stata un pochino utile
ciao ciao |
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19/08/2016 12:53 | |
Se un dialogo tra tante persone si fa troppo complicato da gestire un buon compromesso (ed excamotage) sarebbe alternare i dialoghi veri e propri con la narrazione.
Nei dialoghi potresti trascrivere le parti più importanti, i colpi di scena, quello che fa effetto sentito direttamente dalla bocca dei personaggi. Nella narrazione potresti prendere un personaggio come voce narrante e farlo ragionare su quello che sta ascoltando, sulla natura della riunione, su varie congetture e via dicendo. In questo modo risolveresti anche parte del problema sul "chi sta parlando e cosa sta dicendo". |
| | | | Post: 55 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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21/08/2016 11:55 | |
Grazie a tutti dei consigli |
| | | | Post: 55 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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21/08/2016 13:44 | |
Ho letto i consigli, capito che molte delle cose che ho fatto sono giuste e scoperta una mia mancanza.
La riunione che descrivo è senza "azione ".
Io li immaginavo semplicemente in piedi e in cerchio a parlare. Povero come scenario.
Invece è necessario, in maniera breve e chiara, descrivere un minimo del loro comportamento. [Modificato da Uptrand 21/08/2016 13:44] |
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