Caro Palafiku,
Anche se hai dato un'interpretazione tua di come potrebbe essere corretto grammaticalmente in greco, ti sei corretto nel secondo punto quando dici:
infrangerebbe il monoteismo a cui certamente Giovanni credeva, infatti apparente direbbe che c'è un Dio presso un altro Dio
ed è giusto! Questo contrasta il primo punto che hai dato. Infatti, anticamente Dio aveva detto:
non vi è altro Dio accanto a me
perciò Giovanni non poteva affermare una cosa diversa.
Premetto, la grammatica non è una mia opinione, il soggetto della frase è il Logos perché in greco è preceduto dall'articolo determinativo. Per questo è grammaticalmente scorretto tradurre "Dio era la parola" non per altro, con quella costruzione in italiano dobbiamo scrivere soggetto [la parola] + verbo [era] + predicato nominale [dio]. Il predicato nominale non indica una persona ma indica una qualità o caratteristica del Logos.
A questo punto le versioni che noi abbiamo in italiano: NMT, NR, Gerusalemme ecc., sbagliano perché ognuna traduce con un'interpretazione questo versetto, cioè: La Parola era Dio oppure La Parola era un dio
Non è proprio così, tutte queste traduzioni sono piuttosto letterali, la traduzione sbagliata a mio parere è invece quella che proponi tu [Dio era la parola] perché
va in conflitto con la grammatica che è l'unica cosa che oggettivamente possiamo valutare. Per farti un esempio rovesciato è come se traducessi la famosa frase "Dio è amore" con "l'Amore è un dio"
scambiando soggetto e predicato. Dunque
boccio decisamente la tua traduzione che, non a caso, non è adottata credo da nessun biblista al mondo non per motivi teologici ma perché non è corretta grammaticalmente.
Se la vogliamo tradurre secondo il nostro intento italiano, suona: "la Parola era un dio", oppure "la Parola era Dio", così farà la fine dell'uovo e la gallina
Il punto è capire
che cosa vuol dire "theos" quando è un predicato nominale. Ad esempio nella frase "Marta è una maestra" il nome
Marta è il soggetto mentre
è una maestra rappresenta il predicato nominale.
Dunque Giovanni non sta dicendo che il Logos era la persona di Dio (come se Dio fosse presso se stesso) ma è un essere distinto che ha la qualità di essere "dio", cioè un essere divino, un rappresentante divino, la manifestazione della divinità o simili, ma evidentemente qui si esce dalla grammatica e si entra nella teologia.
Dovremmo allora chiederci quando e come la parola
theos è usata per definire esseri differenti da Dio o dagli dei pagani perché ovviamente come tu osservi Giovanni essendo monoteista non poteva dire che il Logos era un secondo Dio, ma forse dicendo che era "theos" voleva dire altro.
Shalom
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