XVII POSTO
“Ieri”, Anatra.Valeria – 41,65/60
Grammatica e stile: 13,15/20 (10,15 + 3)
Ho riscontrato un paio di errori di punteggiature di base, ma in generale il testo è abbastanza pulito e corretto. In particolare:
- Dopo alcuni discorsi diretti hai inserito la lettera minuscola, quando invece iniziava un nuovo periodo – esempio: “─ Perchè? Perchè te ne sei voluta andare? Perchè non mi vuoi bene? ─ le mani tra i capelli oramai scompigliati, la bocca spalancata ma senza alcun urlo, i denti bianchi che sembravano quasi brillare al buio, gli occhi incavati ed arrossati per i troppi pianti.” (-0,15 per sette volte -> -1,05 -> punteggio cumulativo sottratto: -0,75)
- Spesso hai dimenticato il punto alla fine di un periodo (-0,15 per nove volte -> -1,35 -> punteggio cumulativo sottratto: -1,00)
Per quanto riguarda il resto, invece:
“La ragazza che teneva con dolcezza la foto, vi era ritratta ed osservava sia lei che l'altra ragazza.” -> c’è una virgola di troppo (-0,15)
“Rose era una ragazza di appena 20 anni, sopra le righe, cinica, fredda.” -> “vent’anni”
“sé stessa” -> “se stessa”
“perchè” -> “perché”
“[…] vi passò con violenza un pennarello nero sopra il volto dell'altra ragazza […]” -> dato che hai esplicitato il complemento oggetto (“il volto”) la particella “vi” è superflua (-0,50)
“Gli occhi vitrei ripensavano al ieri […]” -> qui sarebbe più scorrevole ed efficace dire “al passato”
“Hanno sbagliato cazzo!” -> manca una virgola dopo “sbagliato” (-0,15)
“Che mi venga un infarto fulmineo cazzo!” -> manca una virgola dopo “fulmineo” (-0,15)
“Il volto era dipinto di bianco, le orbite degli occhi erano tinti di nero […]” -> “le orbite […] erano tinte”
“Erano le 2 a.m.” -> “le due di notte”
“─ Fuori da casa mia ! ─ tuonò il capofamiglia alzandosi in piedi, ma non si lasciò intimorire la ragazza e ghignò, malignamente, poi estrasse dalla tasca una pistola, un revolver con silenziatore .” -> c’è uno spazio di troppo dopo “mia” e dopo “silenziatore”
“[…] è una cosa così viscida da non volermi uscire dalla testa cazzo!” -> manca una virgola dopo “testa” (-0,15)
“Gocciola il sangue dalla testa della madre, rosso vivido si piazza sopra il tappeto arancione, come la foglia che era appena caduta dall'albero e s'adagiava sulle altre foglie arancioni.” -> qui c’è stato un repentino cambio di tempo verbale, che da passato diventa presente, e che mi sento di contarti come errore dato che non vi ho visto una motivazione particolare (dato che successivamente ritorna passato) (-2,00)
Lo stile è stato abbastanza scorrevole, anche se a tratti un po’ ripetitivo; nel primo paragrafo, ad esempio, c’è una ripetizione della parola “ragazza/e” che salta all’occhio in maniera evidente, e nei successivi ci sono diverse coppie di vocaboli posti proprio uno dopo l’altro. Qualche esempio:
- “Non era mai riuscita a trovar sé stessa e finalmente, dopo tanti anni, sentiva d'essere sé stessa, non una maschera.”
- “[…] vi passò con violenza un pennarello nero sopra il volto dell'altra ragazza, come se volesse cancellarla via, ma quella bile nera non sarebbe uscita via cancellandola e basta.”
- “Rose non riusciva proprio a capirlo, non riusciva proprio a venirne a capo.”
- “Le foglie arancioni ricoprivano i marciapiedi, alcune foglie rossastre spiccavano nel tappeto di fogliame.”
In alcuni punti l’ho trovato inoltre assai spezzettato, con frasi brevissime che spesso sarebbero potute essere unite in maniera immediata e senza alterare altre parti, con l’effetto successivo di rendere la narrazione più fluida e ricca. Viceversa, ci sono state anche diverse frasi che invece mi hanno convinta particolarmente, come “le mani tra i capelli oramai scompigliati, la bocca spalancata ma senza alcun urlo, i denti bianchi che sembravano quasi brillare al buio, gli occhi incavati ed arrossati per i troppi pianti” che hanno ben delineato la condizione d’animo della protagonista e hanno contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e intrigante.
In generale, quindi, ti suggerirei di cercare di essere un po’ più consistente con le tue scelte lessicali, perché le parti più complesse sono state veramente d’effetto, e una rilettura in più ti avrebbe consentito di sistemare qualche dettaglio stonante in modo da creare così un testo compatto.
Trama e originalità: 6,5/10
Sarò sincera: per la maggior parte della storia sono stata colta da una profonda confusione. In primo luogo, non sono riuscita a comprendere il contesto entro cui i personaggi si muovevano, e questo non mi ha permesso di godermi appieno la fic perché ogni scena e ogni nuovo dettaglio, per quanto interessanti, non sono andati ad arricchire un universo, quanto piuttosto a incasinarlo ancora di più.
Anche solo il motivo per cui Rose decide di vendicarsi non mi è risultato chiarissimo: prima si parla di una fantomatica eredità, poi viene menzionato un tradimento di sangue, e in tutto ciò non ho capito che tipo di relazione ci fosse tra la protagonista e la famiglia che uccide. E chi è la seconda ragazza nella fotografia a inizio storia? Inizialmente avevo pensato che le due potessero essere amanti, poi mi è venuto il dubbio che fossero invece parenti, ma più avanti ancora vengono citate due diverse famiglie e una faida tra i genitori di Rose e dell’altra ragazza. Da questo punto di vista, credo che questa oscura figura sia la chiave per capire fino in fondo la situazione, ma viene sempre tenuta in secondo piano e tale mancanza non consente di fare i necessari collegamenti con i pensieri interni di Rose e le sue azioni esterne.
Questa è stata l’unica reale pecca, dato che la seconda metà della storia è stata invece molto più coinvolgente, ricca di azione e di una degenerazione progressiva della salute mentale della protagonista, ma si tratta di un aspetto abbastanza fondamentale, dato che mina le basi dell’intero scritto. Non saprei dire se le omissioni di determinati dettagli sia stata volontaria o meno, ma il quadro d’insieme risulta alquanto caotico e confusionario, tant’è che anche rileggendo lo scritto non sono riuscita a risalire a tutti i particolari che ritengo necessari al funzionamento del testo.
Per quanto riguarda l’atmosfera autunnale, si è percepita tramite le descrizioni delle foglie o dal bellissimo paragone finale – il sangue rosso che cade sul tappetto arancione in modo simile alle foglie – ma avrei voluto vederla un po’ più pronunciata. Ad esempio, citi il fatto che sia Halloween, ma non viene descritto alcun elemento del paesaggio circostante che, in questo periodo dell’anno, dovrebbe essere alquanto diverso dal solito. Avresti potuto mostrare le decorazioni fuori dalle case, oppure delle luci particolari o comunque qualche ulteriore considerazione mentre Rose vaga per le vie verso l’abitazione che le interessa.
In quanto a originalità, invece, sono abbastanza combattuta; da un lato, ho trovato la storia molto interessante e con diversi spunti validi, dall’altro però si tratta di una storia di vendetta per qualcosa che neanche ci viene rivelato in maniera esplicita. L’idea generale, quindi, non è particolarmente inedita – ed è proprio la spiegazione riguardo il motivo di un’azione tanto drastica che avrebbe forse potuto compensare, stupendo e donando più profondità alla sfera psicologica.
Nel complesso, dunque, è una trama sviluppata per certi versi – primo tra tutti, come leggerai tra poco, il delineamento della protagonista –, ma mancante in altri, che dà un accenno di quello che sta succedendo senza però fornire alcune preziose informazioni di cui il lettore ha inevitabilmente bisogno per apprezzare e, soprattutto, comprendere veramente la faccenda.
Caratterizzazione dei personaggi: 7/10
Rose è stata senza dubbio il personaggio meglio caratterizzato della storia. Nonostante la confusione generale di cui parlavo prima, sono riuscita a inquadrare il suo carattere e a individuare determinate peculiarità che vanno a formare una figura complessa e dalle mille sfaccettature.
Non so cosa le sia successo, non so perché si voglia vendicare, non so nemmeno chi siano gli altri personaggi in scena, eppure ho colto non solo una vena sadica – menzionata proprio nel testo – ma anche un animo infuocato, pronto a compiere dei gesti estremi pur di difendere un torto subito. Non si tratta di una pazzia – almeno non inizialmente –, di qualcuno che ha perso il controllo, quanto più di una persona meticolosa che si ritrova incapace di proseguire a vivere finché i conti non saranno pareggiati.
Sarà forse dovuto al fatto che io adoro i personaggi così combattivi, che non si fermano davanti a niente pur di raggiungere i propri obiettivi, ma Rose è stata veramente interessante da leggere. La sua mente è incasinata dalla miriade di sensazioni che prova pensando al passato, ma tra il fervore brilla anche una luce costante, uno scopo ben preciso: la vendetta. Riguardo a questo aspetto, devo dire che mi ha molto colpita il fatto che cerchi di parlare della sua condizione ai famigliari, come se volesse davvero trovare un’altra soluzione oltre all’omicidio, come se non volesse essere cattiva o spaventosa, ma giungendo alla conclusione che solamente vendicandosi riuscirà a essere libera. (Da questo punto di vista sarebbe interessante vedere un seguito di questa storia, lontano dalla cittadina in cui è ambientata, e scoprire se effettivamente Rose si sia tolta un peso o se il suo spasmodico desiderio di infliggere dolore la accompagnerà per il resto dei suoi giorni.)
L’aspetto negativo, come forse avrai già intuito, sono stati tutti altri personaggi menzionati, i quali non hanno un nome, una descrizione fisica o psicologica aldilà della loro “invidia”, non si capisce nemmeno di quale crimine si siano macchiati per attirare su di sé l’ira di Rose. Trovo che siano stati abbandonati a se stessi, come se fossero semplici comparse e, se a prima vista potrebbero effettivamente sembrarlo, sono in realtà ben più importanti, dato che senza di loro la storia non avrebbe modo di esistere. Per loro quindi non c’è caratterizzazione alcuna, motivo principale per la detrazione punti in questo parametro. E, sebbene ormai ovviamente non possa essere presa in considerazione per la valutazione, mi farebbe molto piacere sentire una spiegazione più approfondita di quello che avevi in mente tu, anche per avere una visione più completa della storia.
Utilizzo del pacchetto: 6/8 (3 + 3)
Il tuo pacchetto conteneva il prompt “sorriso” e il sentimento “invidia”; per il primo ti do punteggio pieno perché è un aspetto ricorrente all’interno della storia e che segna anche il progressivo deterioramento della mente di Rose, un simbolo della sua follia sempre più evidente e destabilizzante.
L’invidia, invece, si è percepita di meno, principalmente perché non è provata da Rose, ma dalle persone di cui si vuole vendicare e – come già espresso in precedenza – non è chiaro di cosa effettivamente siano invidiosi. Del denaro? Dell’eredità menzionata? Mi sarebbe piaciuto vedere i motivi e le conseguenze dei loro sentimenti evidenziati in maniera più esplicita, in modo da far intendere al lettore quali siano le dinamiche descritte, senza mezzi termini e senza dubbi. Qui invece vediamo la loro invidia attraverso gli occhi di Rose, la quale a un certo punto diventa anche una sorta di narratore inaffidabile, dato che è consumata dal proprio dolore e incapace di vedere qualsiasi altra cosa, perciò non si ha una completa ed esaustiva esplorazione di questo sentimento, quanto più nozioni frammentate nel corso del testo.
In ogni caso, comunque, l’invidia è l’elemento che ha messo in moto gli eventi, e ha senz’altro un suo ruolo all’interno della narrazione, motivo per cui mi sento di darti un punteggio positivo per aver inserito questo prompt nella storia.
Utilizzo dell’elemento bonus: 2/2
Elementi utilizzati: genere introspettivo, genere dark, avvertimento contenuti forti.
Gradimento personale: 7/10
La storia nel complesso mi è piaciuta e paradossalmente è proprio per i vari aspetti che non mi hanno convinta appieno che mi piacerebbe vedere un seguito o un’esplorazione più approfondita della psiche della protagonista.
I temi trattati sono stati senza dubbio di mio gradimento, e ho trovato l’idea di fondo veramente interessante e azzeccata per le richieste del contest e il periodo dell’anno in cui la fic doveva essere ambientata. Ha avuto toni dark e spesso disturbanti, che hanno creato un’atmosfera cupa e ricca di potenziale, mantenendo però sempre in primo piano l’umanità che la nostra Rose mantiene nonostante le sue azioni disumane.
Sono stata quindi senz’altro felice di avere avuto la possibilità di leggere e valutare questa tua opera, e spero di poter vedere presto nuovi contenuti sul tuo profilo!
Totale: 41,65/60