La Bonelli svende o chiude?

Si accettano scommesse oserei direi.
Se da alcuni anni, a parte gli entusiasmanti bilanci in utile, avevo come la sensazione che qualcosa non andasse per il verso giusto, adesso me ne sono convinto.

Il primo segnale era l'incapacità di trovare nuovi personaggi trainanti. Sebbene Dragonero non sia stato un flop, ormai da tempo la SBE non ne azzecca una.
In qualche caso il prodotto era anche ottimo, vedi ML, ma la storia insegna che poi pubblicare KP o Un uomo un'avventura se, e solo se, hai le spalle coperte dai grandi numeri di Tex, Zagor o DD, altrimenti non funziona.
Invece la casa editrice si è infarcita di scrittori autoriali, senza che questo significhi che sono tutti eccellenti come Bilotta, mentre di trovarne di "popolari" non se n'è parla. Forse non è colpa della SBE e si sono estinti come i dinosauri...
Mi immagino che ora tutti si danneranno per riconvertirsi.
Peraltro vedo che si stanno riducendo a mandare in edicola roba risalente a 50 anni fa e lascia l'amaro in bocca constatare quant'è migliore in confronto alle proposte recenti.

Secondo segnale preoccupante, la crescita esponenziale dei collaterali. Su tutte le serie. E anche qui con effetti nefasti tanto che stanno chiudendo uno dietro l'altro, affondando anche la testata principale. L'archetipo è stato NN che infatti ormai è alla canna del gas...

Terzo. L'uso dei mezzucci tipici di chi non ha più idee. Variant, reboot, merchandising ridicolo come le medagliette in arrivo sui prossimi albi. E sparate in occasione di eventi, tipo annunci di nuove proposte mirabolanti o progetti extra-fumettari, che magari anche noiatri riusciamo a fare sfaceli al box-office come la Marvel con gli Avengers..

Quarto. Svilimento dei prodotti. Copertine infarcite di bollini extra-large e strilli vari a coprire ciò che dovrebbe invece essere in primo piano, ovvero il disegno. Per non dire della pessima grafica delle nuove collane - il Color Tex o l'ultima ristampa del ranger. Aggiungiamo uno scadimento della cura del contenuto. Un tempo trovare un refuso su Tex era un'impresa, mentre ora è immancabile su ogni pubblicazione.

Quinto ed ultimo. Sputtanamento del rapporto di fiducia con il lettore. Tra autori che si divertono a litigare con i "clienti" e casa editrice che li tratta da emeriti rimbambiti con "regali" allegati alle pubblicazioni che aumentano di 50 centesimi, non so chi faccia più danni.

Imho la SBE chiude prima di un lustro. O forse vende l'incredibile magazzino di bellissimi racconti a qualcun altro.

Spero di no, credo di sì.

Se cambiamento sarà, sul medio-lungo periodo vedo più probabile una vendita a quello che è ormai il Big Boss del merchandising&fumetto italiano (ed un pesce non piccolo su vari mercati in giro per il mondo), ovvero la Panini dell'onnipresente Lupoi.

Ma non sarà una svendita, nel senso che -al netto di rovesci di fortuna dovuti alla situazione Covid- la pagheranno una buona cifra.

Poi a sua volta Panini verrà comprata da qualche altro gruppo, ma questa è un'altra storia.

Sash

Con quel titolo, mi hai fatto venire un coccolone!
Che ti devo dire?
In realtà sono tutti aspetti che conosciamo e sensazioni di malessere che si sono acuite, ma che erano ben presenti da anni, addirittura da decenni.
In realtà di cosucce meritevoli ne ha fatte anche la SBE recente: Mercurio Loi è stato eccezionale, e Il Commissario Ricciardi mi dicono che sia molto bello... prima o poi lo leggerò.
Dragonero è un gran bel prodotto. Non un capolavoro, ma molto meritevole.
Il problema principale sono le serie storiche: Tex-Dylan-Martin-Zagor. Nathan lo metterei un livello sotto, non ho la tua stessa percezione: nell'ultimo anno e mezzo abbiamo avuto molte storie di Medda e questo ha inciso davvero positivamente sul giudizio complessivo della serie. In positivo, ovviamente. Diciamo che la saga in nove numeri di un anno fa è finita male (due albi di Vigna), ma ha regalato anche buoni momenti (grazie a Medda) e il 2020 complessivamente lo ritengo un anno valido, per NN. Poi c'è stata la svolta del personaggio, a fine anno scorso o inizio di questo, non rammento. E quel passaggio è potenzialmente il jump the shark della testata. Si è visto il mese successivo, in qualche premessa discutibile, ma si vedrà meglio più in là, secondo me.
Nathan ha però già fatto il salto dello squalo, in passato, ma ha saputo rialzarsi: questo significa avere un grandissimo autore di riferimento, uno dei pochi rimasti in Bonelli.
Glisso su Zagor: ne ho letto troppo poco per poter dire. Ho letto l'ultima annata, però, e di roba buona non ne ho vista. Solo un albo ampiamente sufficiente di Faraci... poi svaccato dalla continuazione della storia.
Scendendo la china, metto Tex, di cui ho letto alcune storie leggibili (e quella di Ruju alla fine lo era), ma mediocri. Il contrasto con gli esordi mi è ogni giorno più doloroso.
Dylan sta molte spanne più sotto e non si salva pressoché nulla di ciò che esce sul mensile... però non è così per le testate extra, che tu giustamente critichi perché proliferate oltre ogni sensatezza, ma che per me sono un appiglio: il Bilotta annuale è un godimento (purtroppo non replicato sulla serie classica, in cui ha fornito una prova deludente), l'Old Boy ha piazzato alcune storie godibili (un anno fa si era arrivati al buono), l'Almanacco/Magazine di pochi giorni fa mi ha inchiodato alla lettura fino all'1 di notte passata. Certo... se si rimuovesse Recchioni, s'immettesse in regia una persona dalle idee più simili a quelle di Bilotta (intervista riportata dal nostro Tristano) e si desse la possibilità al suddetto Bilotta di verificare se sia in grado di sfornarlo, quel Dylan degli esordi, io firmerei subito per la chiusura di 5-6 testate esterne.
In fondo al fosso ci sta Martin, che mi spiace, ma non considero neanche un prodotto pubblicabile.
Se si aggiunge lo svacco di Julia di cui parla Vinnie (mi fido, non l'ho ancora accertato), che testata storicissima non è, ma che i suoi decenni ormai li ha, abbiamo un panorama difficile.
Dal momento che i lettori di queste quattro testate (più Julia?) da soli rappresentano... non so... il 70% dei lettori Bonelli, è inevitabile che la percezione sia drammaticamente negativa.
Io non credo che stiano al punto che riporti tu. Certo il 2020-2021 non avrà aiutato, eh, ma penso ancora positivo.

Carlo non dubito del fatto che Medda e Vigna possano alzare la media qualitativa, né che Bilotta sia una garanzia.
Il fatto è che ci metti decenni a guadagnarti lettori e stima, molto meno per mandare tutto a signorine.
NN ormai venderà 10000 copie se va proprio di lusso, mentre 30 anni fa vendeva più di dieci volte tanto e non c'è modo di riconquistare quei numeri. Anzi basta un soffio di vento che chiuda i battenti.

Il pianeta dei morti sarà anche un bellissimo prodotto, ma si tratta sempre e solo di un albo. Aggiungici pure qualche OldBoy. Resta il fatto che DYD, un clamoroso successo, è ridotto a non arrivare a 100000 copie. E imho forse anche meno di 70000. Un patrimonio dilapidato non certo solo dal Rrobe...

Sash hai ragione. Non sarà un svendita in senso "pecuniario", però lo sarà in un modo ancor più doloroso, ovvero la cessione di un patrimonio culturale unico e di incalcolabile valore.
Questo perché Davide non ha ereditato i geni fumettistici del padre e dei nonni...

Mi auguro di no. Spero che la Bonelli non venda, ma il futuro non lo vedo tanto positivo. Staremo a vedere.

A volte con un amico si parlava proprio di quella che lui definiva "crisi" della Bonelli e che io mi incaponivo a definire un periodo interlocutorio: la vera crisi sarebbe arrivata tra anni e anni, dai...
Anche perché su internet (e anche qui sul forum ) tutti sputtanano la Bonelli ma poi salta fuori che continuano a comprarne gli albi.
Poi però testate sono nate e morte, e intere linee editoriali sono state cancellate: Adam Wild, Saguaro, i Bonelli Kids, la linea Young, Audace da edicola...
E l'uso di mezzucci da mercato USA anni '90 sembra anche a me un modo per fare incasso subito e in maniera poco elegante. Una strategia non dico disperata ma appunto poco elegante, che sfrutta l'interesse del momento senza preoccuparsi di fidelizzare, anche se la speranza sicuramente è quella. E non so cosa pensare del trasferimento in libreria, con volumi che sono sì cartonati e grandi, ma prodotti come se fossero normali albetti 16x21, almeno quelli che ho visto io.
L'ultima volta che ho parlato con l'amico di cui sopra mi diceva che per lui Tex non sopravvivrà altri 10 anni. Io ovviamente gli ho detto che esagera e che Tex forse ci seppellirà tutti, poi mi sono ricordato che per me la Bonelli non era in crisi...
La mia speranza è che salti fuori dal cilindro qualcosa di analogo al Dylan Dog degli anni '80, un fenomeno che risollevi la casa editrice e tutto il settore. Anche perché francamente avrei preferito morire prima di vedere che un pezzo del mio panorama culturale è morto o sta agonizzando.

LucaL@, 31/03/2021 21:30:

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Anche perché francamente avrei preferito morire prima di vedere che un pezzo del mio panorama culturale è morto o sta agonizzando.

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Forse mi è venuta fuori più drammatica di quello che intendevo
Non è che davanti ai segnali inequivocabili delle sorti funeste della Bonelli farò harakiri, ma l'idea di sopravvivere a qualcosa che ha costituito una parte importante del mio mondo mi fa venire i brividi!

LucaL@, 31/03/2021 21:43:

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Forse mi è venuta fuori più drammatica di quello che intendevo
Non è che davanti ai segnali inequivocabili delle sorti funeste della Bonelli farò harakiri, ma l'idea di sopravvivere a qualcosa che ha costituito una parte importante del mio mondo mi fa venire i brividi!

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Claro! Ma dispiace assistere a tutto questo.

LucaL@, 31/03/2021 21:30:

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Poi però testate sono nate e morte, e intere linee editoriali sono state cancellate: Adam Wild, Saguaro, i Bonelli Kids, la linea Young, Audace da edicola...

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Oltre al fatto che, mi pare, negli ultimi anni ci siano stati aumenti dei prezzi più ravvicinati rispetto a quanto si vedeva in passato.

Un altro brutto segnale mi pare sia la trasformazione di MaxiZagor in Zagorpiù. Imho si prosegue sulla strada di diminuzione delle pagine alzando, in tal modo, il prezzo di copertina.
Se poi si pensa all'invenzione (solo per quest'anno?) del numero bis che è l'ennesima spremitura del lettore affezionato, raschiando il fondo del barile.
Cioè tu richiami in servizio, qui porto l'esempio che conosco meglio, Nizzi e affidi soggetti e sceneggiature a forumisti dilettanti da cui posso concludere che lo staff è oltre il massimo sostenibile e aggiungi altre 110 tavole extra?
Questa non è più la SBE che conoscevo e l'immagine è quanto di meno edificante...

BertAdams, 24/05/2021 15:18:

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Se poi si pensa all'invenzione (solo per quest'anno?) del numero bis

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Pensa te che il bis esiste dagli anni '80, lo inventò Castelli

C.Palomar, 24/05/2021 19:36:

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Pensa te che il bis esiste dagli anni '80, lo inventò Castelli

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Ah si, perché a te risulta che esiste un anno che Tex o Zagor abbiano avuto un numero in più?
E non mi riferisco ai bis che tali non sono, come la numerazione del primo MaxiTdx (in realtà non si chiamava ancora così) di Berardi.
Ma so che avevi capito benissimo subito ed è un'uscita solo per fare il bauscia...

C.Palomar, 24/05/2021 19:36:

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Pensa te che il bis esiste dagli anni '80, lo inventò Castelli

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Vero, servirono per pubblicare dei fondi di magazzino. Ma, essendo fondi del Castelli che fu, oscillarono tra il dignitoso e il buono.

La roba che si preparano a pubblicare adesso si preannuncia invece bella fetente degli anni che è rimasta a prender puzza in cantina.

Ma tutto questo è secondario rispetto al fatto che eri in astinenza dal tuo periodico post con cui devi stracciare i coglioni al prossimo.

Anche la miniserie Missione Giove di NN by Vigna sarà un fondo di magazzino?
Il mio fetentometro segnala un possibilità invero bella alta.

jelem, 25/05/2021 09:21:

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Anche la miniserie Missione Giove di NN by Vigna sarà un fondo di magazzino?
Il mio fetentometro segnala un possibilità invero bella alta.

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Vigna ultimamente sta scrivendo un po' di roba. Poi che sia buona o meno se ne può discutere.
La spiegazione più semplice del ritorno dei bis: inserire prodotti nuovi dentro la serie regolare gli garantisce vendite maggiori.
Poi c'è chi vuole far polemica, e quello va beh

C.Palomar, 25/05/2021 11:31:

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Vigna ultimamente sta scrivendo un po' di roba. Poi che sia buona o meno se ne può discutere.
La spiegazione più semplice del ritorno dei bis: inserire prodotti nuovi dentro la serie regolare gli garantisce vendite maggiori.
Poi c'è chi vuole far polemica, e quello va beh

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Avoja, se vuoi introdurre novità la prima cosa che fai è inventarti i bis, così i lettori sono avvertiti della porcata che gli stai propinando e affretti l'affondamento anche della serie.

Quando comincia a essere troppo tempo che non spacchi le palle agli altri tutto fa brodo.

jelem, 25/05/2021 09:21:

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Anche la miniserie Missione Giove di NN by Vigna sarà un fondo di magazzino?
Il mio fetentometro segnala un possibilità invero bella alta.

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Giudicando sulla base dei NN 356-57 lo darei per certo.

Juan Galvez, 24/05/2021 22:04:

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La roba che si preparano a pubblicare adesso si preannuncia invece bella fetente degli anni che è rimasta a prender puzza in cantina.

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Non c'è limite al peggio. 👿