Non so ora dove tu sia
ma rimangono i tuoi acheni
infilati come rosari
con canapa e lino
rubato alle reti dei pescatori.
Quando il mare s'imbruna
ti ho vestita di fronzoli d'oro,
bardata di fiori di sicomoro
e ti ho lasciato parlare
senza aggettivi
finché è sopraggiunto il silenzio
e la notte ha scucito ogni singolo filo
lasciandoti nuda come una rosa
d'inverno,
che si schiude e già brina.
È così il ritmo delle nostre stagioni,
dei ricordi, delle ore passate a suonare
endecasillabi piani e oggi riprendi a frinire
il tuo canto monotono e lento
finché non sopraggiunga la notte
ed il vento ci spettini ancora con umido sale.
Sono graditi commenti e critiche.