“Violenze, vessazioni e punizioni di ogni genere”, è il racconto terribile degli ex ospiti della comunità Shalom in provincia di Brescia che ogni anno accoglie più di 250 ragazzi, anche minorenni, con passati difficili alle spalle, e che vengono sottoposti alla “cristoterapia”, un metodo inventato da Suor Rosalina Ravasio, la fondatrice di questa comunità.
La comunità Shalom sorge a metà strada tra Brescia e Bergamo, nascosta nelle campagne di Palazzolo sull’Oglio. È una comunità di recupero per tossicodipendenti e ogni anno ospita circa 250 persone. "Shalom" in ebraico significa “pace”, ma per centinaia di ragazze e ragazzi questa comunità ha significato violenze di ogni tipo: psicologiche, verbali e fisiche. Secondo le testimonianze che abbiamo raccolto, gli insulti e i maltrattamenti sarebbero una parte integrante del metodo messo a punto dalla fondatrice di questa comunità, suor Rosalina Ravasio.
Il team Backstair di Fanpage.it, dopo aver raccolto 13 testimonianze di persone che per la maggior parte non si conoscono tra di loro e che dentro questa comunità ci hanno vissuto in anni diversi e che raccontano violenze e punizioni ai limiti dell’immaginazione, si è infiltrato dentro la comunità per scoprire la vera natura di Shalom, quella che fino ad ora è riuscita a rimanere lontano dai riflettori, sia dei media che della magistratura.
La comunità Shalom in quasi 40 anni di attività ha ospitato migliaia di persone provenienti da tutta Italia, soprattutto Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, ma anche Lazio e Campania. A fondarla, sul finire degli anni ‘80, quando l’Italia si trovava a fare i conti con il boom dell’eroina, è stata una suora. Il suo nome è suor Rosalina Ravasio e Shalom è una sua creatura.
Gli episodi dell’inchiesta
La comunità di recupero dei vip
Suor Rosalina nel tempo si è fatta conoscere, intessendo rapporti col potere locale ed ecclesiale. Nei pochi giorni all’anno in cui la comunità si apre all’esterno, i saloni di Shalom sono frequentati da sindaci e consiglieri dei comuni vicini, magistrati, poliziotti fuori servizio, facoltosi imprenditori locali, uomini e donne di fede. Ma Suor Rosalina con la sua attività pluridecennale è riuscita ad andare ben oltre i confini della provincia bresciana, attirando anche personaggi di spicco.
Sono tanti i volti noti che hanno frequentato e frequentano la comunità. Il commissario tecnico della nazionale di calcio italiana, Roberto Mancini, è stato alla Shalom più volte, l'ultima durante le festività pasquali del 2023. Suor Rosalina sostiene addirittura che nel 2019 avrebbe profetizzato la vittoria degli Europei, perché Mancini sarebbe stato protetto dalla Madonna. Grazie a questo rapporto i ragazzi della comunità hanno avuto la possibilità di disputare una partita contro la nazionale cantanti. Poi ci sono Marco Masini e Francesco Renga, che in più occasioni hanno fatto visita alla suora e alla sua comunità, Giuseppe Povia che ha cantato in diversi concerti organizzati da suor Rosalina, e Luisa Corna, originaria di Palazzolo e sorella di una delle volontarie della comunità, che ha deciso addirittura di sposarsi all’interno di Shalom, lasciando l’organizzazione delle sue nozze proprio a Suor Rosalina.
"Suor Rosalina è Dio"
Il primo impatto con la comunità Shalom viene descritto da molti in maniera positiva, un luogo in cui i ragazzi che hanno rischiato di perdere la retta via, hanno ritrovato quella diritta grazie alla preghiera e alla pedagogia di Suor Rosalina. "Quando arrivi sembra di ritrovarti in una piccola oasi, – raccontano gli ex ospiti – ma la sensazione paradisiaca dura poco". Chi ha vissuto la vita di comunità di Shalom ha parare discordati sulla sua fondatrice. "Suor Rosalina è Dio", raccontano alcuni. Altri la descrivono come autoritaria e dispotica: “È una manipolatrice, una persona che con la religione non ha nulla a che fare”, ci dice una persona che per anni è stata a stretto contatto con lei e che ora vuole prenderne le distanze.
Un ex ospite, entrato minorenne e uscito dopo tre anni ha un ricordo da incubo del periodo alla Shalom: “Questa comunità sembra un mondo utopico, che vive di provvidenza, dove i ragazzi stanno benissimo e sono sempre sorridenti, dove avvengono i miracoli: entri con un problema ed esci guarito. Ma nessuno dice la verità, cioè che chi esce da lì i problemi ce li ha ancora. Le persone non sanno quello che succede davvero lì dentro”.
continua su:
www.fanpage.it/attualita/shalom-la-comunita-degli-orrori-qui-ci-curano-con-violenze-psicofarmaci-e-pr...
www.fanpage.it/