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Servatis a Maleficum - Gli Editoriali sulla TNA

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2024 08:53
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23/08/2023 08:18
 
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Dai, la metà alla fine l'avevo azzeccata (quello di Doug Williams non conta: gli cancellarono il volo a causa del maltempo - c'era un'attività vulcanica, se non sbaglio - e non riuscì a prendere parte all'evento).

Stavolta niente frecciate, strano [SM=x5891209]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
31/08/2023 14:32
 
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Io ricordo il suo lavoro come newsboarder sulle donne del wrestling, lavoro che valse lui il nickname "Segantis".

Ma era un motu proprio o una politica redazionale?
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01/09/2023 06:06
 
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TNA Ultimate X #6 - RVD Time!!
Il wrestling è veramente bizzarro a volte: basta una manciata di secondi e ogni equilibrio viene sconvolto. Quello che è successo nella puntata di Impact successiva a Lockdown sarà difficilmente dimenticato dai TNA fans: i ratings, ahimè, non ne hanno guadagnato, ma non sono qui per parlare di ascolti, bensì di emozioni, di storie raccontate, di atleti che danno il cento per cento e anche di più. E’ vero, l’idea della Monday Night War può essere entusiasmante e farci venire nostalgia degli anni ’90, ma è anche altrettanto vero che spesso e volentieri si tende a far parlare troppo i dati, le fredde statistiche. Vi piacerebbe se nella recensione di un cd musicale si parlasse esclusivamente del numero di copie vendute? O se si giudicasse un film solo dagli incassi fatti(e in quel caso i film di Boldi e De Sica sarebbero migliori del bellissimo Visions)? Quindi, eccovi il resoconto di queste ultime settimane della Total Nonstop Action, con cambi di titoli, eccezionali ritorni e nuovi entusiasmanti feud.

Come da pronostico, AJ Styles ha conservato il titolo a Lockdown al termine di un ottimo match contro The Pope. La strada per il campione sembrava spianata almeno fino a Slammiversary, se non fino a Bound For Glory, e ci si chiedeva chi sarebbe stato in grado di spodestarlo. Ma il wrestling, come dicevo all’inizio, è veramente bizzarro a volte: il giorno dopo il pay per view, a Impact, Rob Van Dam ha ottenuto una shot al titolo battendo Jeff Hardy, l’ha sfruttata subito ed è riuscito a mettere a segno la sua five star frog splash su The Phenomenal, aggiudicandosi la cintura di fronte a un pubblico a dir poco incredulo! Prima di tutto, bisogna fare i complimenti a Styles, che si è dimostrato un campione convincente sia da face che da heel, che è cresciuto moltissimo in questi mesi, che ha dato veramente tutto per la federazione e che anche da sfidante continuerà sicuramente a regalarci promo e match da favola. Per RVD si tratta invece di un meritato premio per essere riuscito a scaldare così tanto i cuori dei fans: mai un atleta era stato acclamato così tanto nella Impact Zone, mai un wrestler della TNA era arrivato al titolo a così poco tempo dal debutto(i più “veloci” erano stati Rhino e Christian Cage, escludendo ovviamente Shamrock che era stato il primo campione e Ron Killings che lo aveva vinto quando la TNA faceva i pay per view settimanali). Secondo me non sarà un regno lungo, Van Dam funziona più da “cacciatore”, mentre AJ merita di rientrare in possesso del titolo, per poi giocarselo contro Kurt Angle a Bound For Glory.

Proprio l’eroe olimpico ci ha regalato il match della serata in quel di Lockdown, nel quale ha sconfitto Mr Anderson. Contesa violentissima, piena di pathos, incerta fino alla fine, coronata da quel moonsault eseguito dalla cima della gabbia che mi ha letteralmente fatto tremare. Ora Kurt si ferma per un po’ per stare vicino alla famiglia, e ci mancherà non poco, ma al suo ritorno andrà direttamente per quel titolo che merita di vincere ancora. Anderson invece ha iniziato un feud con The Pope, il quale non è uscito per niente ridimensionato dalla sconfitta contro Styles. Entrambi sono dei fenomeni al microfono e già ad Against All Odds hanno dato prova di trovarsi bene uno contro l’altro all’interno del quadrato. La sfida a Sacrifice è solamente da annunciare, mentre è già stato reso ufficiale un altro match, quello tra Jeff Jarrett e Sting. Si tratta di un incontro che si preannuncia molto interessante, poiché in passato i due si sono affrontati diverse volte, ma Sting era sempre il face e Jarrett l’heel, mentre ora i ruoli sono invertiti. The Icon svelerà finalmente il motivo per cui ha cambiato attitudine o Jarrett sarà costretto a pestarlo a sangue per ottenere una risposta?

Il Lethal Lockdown ha visto trionfare il Team Hogan, ma Ric Flair non si è dato per vinto e ha cercato in tutti i modi di prendere l’anello della Hall Of Fame che Hulk Hogan ha regalato ad Abyss. Il risultato? The Nature Boy ha messo in palio il suo anello in un match contro il Mostro e lo ha perso! Interessante il promo che Abyss ha fatto prima dell’incontro, dove ha affermato di sapere che l’anello non ha nessun potere, ma nel web, tanto per cambiare, pochi se ne sono accorti e criticano il modo in cui si è evoluto questo personaggio. Sinceramente ero stanco di vedere Abyss perdere contro chiunque e stare sempre lontano dal main event: ora finalmente vince e convince, presto avrà sicuramente un’altra chanche per il titolo e se il prezzo da pagare è qualche “Hoganata di troppo”, penso davvero che ne valga la pena. Ora resta da vedere chi otterrà l’anello della Hall Of Fame perso da Flair e non mi sorprenderei se ad averlo fosse Jay Lethal, il quale sta finalmente ottenendo un po’ di considerazione, oltre ad essersi reso protagonista di siparietti divertentissimi. Un altro che ha ottenuto visibilità ultimamente è il criticatissimo Rob Terry, il quale si è schierato col Team Hogan per contrastare gli alleati di Flair. Il mastodontico atleta gallese si è lasciato vincere dall’emozione, sbagliando una gorilla press slam su Desmond Wolfe e cadendo durante l’esecuzione di un calcio in rotazione su Sting: sarà dura fargli cambiare attitudine, ma secondo me se Big Rob riesce a superare il terrore di sbagliare e aumenta almeno di un minimo il suo parco mosse, avremo tra le mani un atleta grandioso. Ora lo attende un feud contro l’ambiguo Orlando Jordan, sarà la prova del fuoco per lui.

L’episodio di Impact successivo a Lockdown verrà ricordato non solo per la vittoria del titolo da parte di RVD, ma anche per l’inaspettato ritorno di Samoa Joe, che è tornato a essere la scheggia impazzita di un tempo. Niente più facepaint sul viso, niente più pantaloni strani, addio anche alla Nation Of Violence e all’asciugamano marrone sulla testa: Joe si è presentato esattamente come era nel 2005, con l’asciugamano bianco intorno al collo, i pantaloni corti a due colori e un’aura distruttrice che da sola mette paura a qualsiasi avversario. Nel suo match di ritorno, il samoano ha regalato la vittoria al Team Hogan nella rivincita del Lethal Lockdown(lui e Rob Terry hanno sostituito RVD e Hardy, impegnati nel match per decidere il primo sfidante al titolo di Styles), mentre sette giorni dopo ha inspiegabilmente attaccato il campione della X-Division, Kazarian. Probabile che Joe voglia ripartire dalla X-Division per poi puntare al titolo massimo, resta il fatto che un atleta come lui può fare solo del bene a una categoria finalmente in crescita. Kazarian ha conquistato la cintura a Lockdown in un modo abbastanza ambiguo: con Doug Williams bloccato in Inghilterra a causa dell’eruzione del vulcano in Islanda, la TNA ha deciso di riassegnare il titolo in un match a tre, designando come partecipanti Kaz, Shannon Moore e Homicide(che si è guadagnato un posto nella contesa vincendo un Xscape Match). E’ stato proprio Kazarian a vincere, ma lunedì Doug tornerà finalmente negli USA e farà valere le sue ragioni, senza contare che l’inglese si era portato la cintura con sé, che quindi fisicamente appartiene ancora a lui. Si preannuncia un grandissimo feud per stabilire chi sia il vero campione, se poi avverrà davvero l’inserimento di Joe, potremo assistere a un match nel quale si confronteranno tre stili completamente diversi tra loro!

Sul versante tag team, Matt Morgan continua a tenere i titoli, che difende alleandosi di volta in volta con un wrestler diverso, che poi massacra a fine match. Con questa strategia, però, il Blueprint si è fatto dei nemici: tra questi c’è Shannon Moore, che ha rifiutato l’offerta di fare squadra con lui, andando poi incontro alla vendetta di Matt, il quale gli ha fatto perdere un match valevole per il titolo X-Division. Moore ha salvato Jesse Neal dall’ennesimo massacro post-match di Morgan, poi i due atleti con la cresta hanno stretto un’alleanza e quasi sicuramente a Sacrifice affronteranno il Blueprint, che dovrà trovarsi l’ennesimo tag team partner. Prosegue intanto il feud tra il Team 3-D e The Band: a Lockdown sono stati Ray e Devon ad avere la meglio sulla coppia composta da Scott Hall e Kevin Nash(sostituto di Sean Waltman, il quale non si è presentato al pay per view), aggiungendo gli Outsiders alla lunga lista dei tag team “storici” da loro sconfitti. Non vedremo finezze tecniche, ma si tratta sempre di leggende, quindi tanto di cappello a questi atleti che sputano il sangue sul ring ogni volta che possono. Se invece vogliamo parlare di bravura sul quadrato, i primi due tag team da citare sono i Motor City Machine Guns e i Beer Money, che stanno iniziando una faida che darà sicuramente vita a grandi sfide: la prima, a quanto pare, avverrà nel prossimo Impact, ma intanto vi consiglio di recuperarvi il promo di Shelley e Sabin contro l’eccessivo consumo di birra e l’avidità di denaro, veramente divertentissimo.

La divisione femminile stava tornando nei binari giusti dopo mesi di instabilità, ma ecco che si appresta a perdere un altro dei suoi prezzi più pregiati. Tara, fresca di turn heel avvenuto a Lockdown, sembra intenzionata a non rinnovare il contratto che lo lega alla TNA: il feud contro Angelina Love potrebbe essere l’ultimo della sua carriera a Orlando, o forse proprio della sua carriera in generale. A questo punto, però, capitano a fagiolo i rilasci da parte della WWE di Katie Lea Burchill e Mickie James: soprattutto quest’ultima colmerebbe in poco tempo il vuoto lasciato da Tara e far fare il definitivo salto di qualità alla categoria. Tornando al presente, Angelina Love è diventata ormai la topface della federazione, ma tutte le cinture sono in mano alle sue accerrime rivali, le Beautiful People. Dopo tante umilianti sconfitte, Madison Rayne si è laureata campionessa femminile a Lockdown e da allora ha acquistato un po’ di credibilità, mostrando anche qualche mossa in più sul ring. Effettivamente, va detto che la Rayne è la lottatrice migliore delle Beautiful People e quindi non è stata poi tanto azzardata la scelta di darle la cintura. Penso però che sia arrivato il momento di far rientrare Hamada, Sarita e soprattutto Taylor Wilde(per la quale si vociferava addirittura un licenziamento, ma la lottatrice ha subito smentito) nel giro che conta, in modo da salvare dal baratro la categoria femminile, sulla quale la TNA deve assolutamente puntare.

Prima di lasciarvi, vi ricordo che sul sito ufficiale della TNA potete votare il vostro atleta preferito per il nuovo Ranking Sistem ideato da Eric Bischoff, un’iniziativa molto interessante e innovativa. Per domande, curiosità, insulti a calciatori e alle loro madri scomparse(vergogna!), sbruffonate da forum, proposte di matrimonio o semplicemente per scambiare quattro chiacchiere, il mio indirizzo e mail è sempre alessandro_servatis@hotmail.com

If you don’t know… Now you know!
01/09/2023 11:27
 
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Più leggo e più ammiro l'idealismo di un tempo di Cajun, molto simile al mio. Quasi rimpiango i tempi da niubbo in cui si guardava il Wrestling con emozioni vere, benché i fatti contraddicessero sempre le aspettative. [SM=x5891215]

Alla fine si tornava a sperare sempre che le cose si "aggiustassero".
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01/09/2023 14:45
 
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Ma che sarebbe il bellissimo "Visions"? [SM=p6430689]

Comunque effettivamente mi appare tutta più ridicolo rivisto oggi, con la TNA nel 2009/10 che ci sembrava in rampa di lancio e adesso mi rendo conto che faceva PPV davanti a quattro scemi (di cui due stavano lì per caso) in uno studio televisivo. [SM=p6430680]
01/09/2023 14:57
 
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@Ankie
Ankie, 1/9/2023:

Ma che sarebbe il bellissimo "Visions"?

Comunque effettivamente mi appare tutta più ridicolo rivisto oggi, con la TNA nel 2009/10 che ci sembrava in rampa di lancio e adesso mi rendo conto che faceva PPV davanti a quattro scemi (di cui due stavano lì per caso) in uno studio televisivo.



Ah, non valgono i brividi e le emozioni da uno studio televisivo di Orlando? [SM=x5890716]
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01/09/2023 15:05
 
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Eh no, non vengono bene, sembra tutto plastificato, c'è gente lì per caso, non c'è quella sensazione magica che si può respirare in un'Arena, grande o piccola che sia, mi dà l'idea che ci sia qualcuno che stia lì a dirgli quello che devono fare ai tifosi.
01/09/2023 15:15
 
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Mi stai dicendo in pratica che una porzione essenziale della Storia del Wrestling degli anni 2000 è da buttare nel cesso perché le emozioni provenivano da uno Studio Televisivo.

[SM=g6574163]

Come sostenere che Bocelli crei emozioni solo all'arena di Verona, ma alla Sagra del Carciofo di un ameno paesino no, perché non è il contesto della grande occasione e non c'è il pubblico adeguato.
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01/09/2023 15:21
 
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Eh certo , mi pare ovvio, le Grandi Riprese degli Show di Bocelli le fanno nei Luoghi Suggestivi e col Pubblico più caldo.

Il Pubblico è centrale negli Show dal Vivo, quindi ora dico che della TNA forse è invecchiato meglio lo show televisivo, con la scrittura e i Personaggi, rispetto a tanti Match che perdono di valore in quella cornice.

C'è da dire che Tenay faceva un lavoro mostruoso del colmare quelle lacune, tra Commento Tecnico ed Emozioni.

Io voglio vedere una Bolgia che si emoziona, in TNA questa cosa avveniva a fasi alterne.
03/09/2023 21:39
 
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Visions era un film thriller che mi aveva esaltato ai tempi. Invecchiato malino, direi [SM=x5891211] ma ti ho toccato i cinepanettoni, quindi sei scattato.

La TNA di quei tempi ha scritto pagine importantissime nella storia del wrestling, e poco importa se gli show andavano in onda dagli Universal Studios, i grandi match rimangono, così come le emozioni.
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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12/09/2023 06:27
 
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TNA Ultimate X #7 - I "sacrifici" della TNA


Il nome del pay per view che si svolgerà tra soli due giorni, Sacrifice, si adatta come non mai alla situazione attuale della TNA, che ha appena compiuto un sacrificio, una rinuncia, in un certo senso una dichiarazione di sconfitta. La federazione di Orlando ha infatti riportato Impact al giovedì sera, rinunciando al confronto diretto con la WWE, abbandonando quello che secondo molti è il giorno tradizionale per seguire il wrestling. Una scelta inevitabile, visti i risultati che stava ottenendo, coi ratings che, nonostante show di alta qualità con colpi di scena a non finire e persino un cambio di titolo, erano in continuo ribasso. Si possono andare a cercare mille motivazioni, mille giustificazioni, si possono trovare tanti colpevoli, ma il fatto rimarrà sempre questo, la TNA torna al giovedì e sembra che ci resterà a lungo, intenzionata a imporre Impact come “la tradizione del giovedì sera”. D’altronde, il lunedì non è diventato il giorno del wrestling da un momento all’altro, ci sono voluti mesi, per non dire anni: non è detto che l’impresa non riesca anche alla compagnia di Dixie Carter. Questo è tutto quello che ho da dire a riguardo, dato che scrivo un editoriale che parla di wrestling e voglio continuare a farlo, partendo dalla situazione che si è venuta a creare intorno al titolo dei pesi massimi.

La cintura è nelle mani di Rob Van Dam, che a Sacrifice dovrà difendersi dall’assalto dell’ex campione, AJ Styles. Il feud tra i due a dire il vero non è niente di entusiasmante, ma va detto che, forse per la prima volta in carriera, The Phenomenal si è imposto sul rivale al microfono, sia perché le mic skills di RVD non sono proprio eccelse, sia perché AJ ha finalmente fatto quel salto di qualità che i suoi fans aspettavano da anni. Il fenomeno di ieri contro il fenomeno di oggi: già a Impact questi atleti hanno dato spettacolo, ma a Sacrifice mi aspetto un candidato al titolo di “match dell’anno”: se devo fare un pronostico, punto su Van Dam, ma in cuor mio spero di essere smentito. A differenza di questa rivalità, che punta tutto sulla tecnica dei due lottatori, il feud tra Jeff Jarrett è Sting è basato su una storyline ben costruita e molto avvincente. Il loro odio risale ai tempi della WCW, ma ci sono stati scontri anche in TNA(come dimenticare quello di Bound For Glory 2006?), sempre con Jarrett dalla parte dei cattivi e Sting da quella dei buoni: al momento la situazione si è completamente ribaltata, e lo Stinger continua a non fornire spiegazioni per il suo comportamento. C’era da aspettarlo, d’altronde Sting è sempre stato così, silenzioso e imprevedibile, ma al King Of The Mountain tutto questo non va giù e a Sacrifice si potrebbe avere finalmente una risposta ai suoi dubbi. Io però penso che alla fine sarà Sting a vincere, ma la resa dei conti avverrà a Slammiversary.

Jeff Hardy ha preso il posto di The Pope nel feud che quest’ultimo aveva con Mr Anderson e lo ha fatto a modo suo, attaccando il suo biondo rivale che era arrivato a vestirsi da chierichetto. Anderson ha beneficiato moltissimo del calendario ridotto della TNA e sta finalmente mostrando il suo vero potenziale, mentre Hardy, per quanto a me non abbia mai fatto impazzire, è una superstar a tutti gli effetti, uno di quei lottatori che vengono acclamati dalla folla qualunque cosa facciano. Entrambi usano la swanton bomb e probabilmente la utilizzeranno durante quello che si preannuncia un buon incontro: penso che alla fine vincerà Anderson, che deve riscattare le due sconfitte contro Kurt Angle e deve arrivare lanciato alla sfida contro The Pope, quando quest’ultimo si sarà ripreso del tutto dai vari infortuni. Altro feud di spicco è quello tra Abyss e Desmond Wolfe, nel quale la bella Chelsea e la sua ossessione per l’anello della Hall Of Fame hanno giocato un ruolo importante. E proprio la ragazza e l’anello sono stati messi in palio in questo match: entrambi si sono quindi trovati a dover sacrificare qualcosa di importante pur di raggiungere il proprio obbiettivo. Il mio pronostico va a favore di Desmond Wolfe, sia perché non riesco a immaginarmi Chelsea come valletta di Abyss, sia perché l’ex campione della ROH ha assolutamente bisogno di una vittoria per tornare dove merita, cioè nel main event. E a proposito di Hall Of Fame Ring, come non citare la splendida imitazione di Ric Flair fatta da Jay Lethal nell’ultimo Monday Night Impact?? Black Machismo è stato semplicemente strepitoso, tanto che Flair ha visto del potenziale in lui: affiancargli Randy Savage, anche se per una sera soltanto, sarebbe il massimo, intanto il giovane Lethal si sta pian piano ritagliando un posto tra i grandi nomi della federazione.

Mi è difficile commentare il segmento che ha visto protagonisti Orlando Jordan e Rob Terry, che dopo una rivalità a distanza durata qualche settimana, si sono finalmente trovati faccia a faccia durante il “talk show” dell’atleta di colore. Quest’ultimo si è messo a corteggiare la sagoma di cartone di Terry e, se quest’ultimo non si fosse presentato per minacciarlo, probabilmente avremmo assistito a una scena degna della Hall Of Shame: sono in molti, infatti, a pensare che Jordan fosse intenzionato ad accoppiarsi col cartonato! I due dovrebbero affrontarsi a Sacrifice e probabilmente l’incontro sarà valevole per il Global Title: sono il primo a chiedere che Rob impari a fare incontri più lunghi, ma stavolta esigo uno squash di due o tre minuti, dato che di questo Jordan mi piacciono solo il tema d’entrata (che mi rimbomba in testa da settimane) e la catchphrase (“simply the greatest”, mi permetto di definirla geniale). Si è conclusa l’avventura di Syxx Pac in TNA, stavolta, probabilmente, per sempre: la Band, o Wolfpac, si è ritrovata orfana anche di Bubba The Love Sponge, che finalmente ha avuto il tanto atteso licenziamento. Hall e Nash hanno però trovato subito un alleato in Eric Young, facendo storcere il naso a molti, visto che il canadese e Big Kev sono stati rivali fino a Lockdown, quando Eric è rimasto vittima della Jacknife Powerbomb dell’avversario. Penso però che in questo caso valga la regola del “se non riesci a batterlo, unisciti a lui”: mi viene un fatto accaduto in WWE nel 2001, quando Stone Cold si alleò col suo rivale storico Triple H, che appena un anno e mezzo prima lo aveva fatto investire da un’auto, procurandogli un brutto infortunio. Austin giustificò la sua scelta dicendo che uno che era arrivato a farlo investire con la macchina, era meglio averlo come alleato piuttosto che come nemico. Penso proprio che la situazione sia la stessa e devo anche aggiungere che Young come heel mi mancava, nella World Elite fece un gran bel lavoro e ora ha la possibilità di crescere ulteriormente, anche grazie ai due veterani al suo fianco.

La divisione tag team è in uno stato di forma ottimo e al momento può contare su un’altra coppia, quella formata da Jesse Neal e Shannon Moore, che ha preso il nome di Ink Inc. I due wrestler con la cresta si sono ribellati alle angherie di Matt Morgan, che continua a fare il bello e il cattivo tempo, considerando sé stesso un vero tag team, tanto da parlare al plurale durante le interviste. Il match è alle porte, ma stavolta il compagno di Morgan sarà scelto dalla dirigenza TNA: sono tanti i nomi che circolano, è stato fatto persino il nome di Nathan Jones, ma credo che alla fine assisteremo al ritorno di Hernandez. I due migliori tag team della federazione, i Beer Money e i Motor City Machine Guns, si stanno dando battaglia in una faida che promette scintille. Già in passato abbiamo assistito a contese bellissime tra queste due coppie, stavolta però spero in una vittoria di Sabin e Shelley, che devono arrivare assolutamente alle cinture entro la fine di quest’anno. Non dimentichiamo, però, che ci sono anche il Team 3-D e i Generation ME, che ogni volta che vengono chiamati in causa si fanno trovare pronti, sfoderando grandi prestazioni. Nella X-Division continua il feud tra il campione Kazarian e il detentore della cintura, Doug Williams: una situazione ambigua che verrà risolta molto probabilmente a Sacrifice. Non è però da sottovalutare la mina vagante, rappresentata da un Samoa Joe che da quando è tornato se l’è presa solo con gli atleti della X-Division. Il samoano sembra intenzionato a tentare di ammazzare la categoria, proprio come nel 2005, quando arrivò al titolo in pochi mesi. Se a Sacrifice la Samoan Submission Machine non verrà inserita nella contesa e se ne rimarrà buona fino alla fine dell’incontro, a parer mio Kazarian riuscirà finalmente a battere Doug Williams e ad appropriarsi, oltre che del titolo di campione che già detiene, della cintura: un giusto e meritato riconoscimento per quello che ha fatto negli ultimi anni.

Nella divisione femminile è scoppiato il caso Tara: i rumours si susseguono, c’è chi dice che vuole tornare in WWE, chi sostiene che è odiata dalle colleghe, che si è rifiutata di lavorare con le Beautiful People, e chi più ne ha più ne metta. Dixie Carter ha prontamente smentito tutto, ma resta il fatto che il contratto della lottatrice è in scadenza e che quello contro la campionessa Madison Rayne potrebbe essere il suo ultimo match nella compagnia di Orlando. D’altro canto, la Rayne si sta comportando benissimo da quando ha la cintura intorno alla vita, riesce a farsi odiare e a offrire prestazioni convincenti sul ring, ragion per cui toglierle la corona adesso sarebbe un grave errore, anche perché il titolo femminile è passato di mano troppe volte in troppo poco tempo. Al contrario, i titoli femminili sono stati decisamente svalutati da Velvet Sky e dalla Von Erich, che li difendono pochissime volte e combattendo abbastanza male. Si sono riviste finalmente on screen Sarita e Taylor Wilde, la speranza è che questo formidabile duo possa riconquistare le cinture.

E’ tutto per oggi, auguro a tutti un buon pay per view e ricordo che per qualsiasi cosa (oggi non ho voglia di fare l’elenco, l’ultima volta c’è stato qualcuno che ha piagnucolato in altri lidi) potete scrivermi al seguente indirizzo e-mail: alessandro_servatis@hotmail.it

If you don’t know… Now You know!
12/09/2023 08:38
 
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"C’era da aspettarlo" oh no [SM=p6430653]

Il segmento Jordan-Terry lo avevo rimosso [SM=p6430660]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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17/09/2023 07:06
 
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TNA Ultimate X #8 - Verso l'anniversario
Sono sei anni ormai che scrivo editoriali sul wrestling e mai finora mi era capitato di pubblicarne uno il giorno del mio compleanno. Ma si sa, c’è sempre una prima volta, e quindi eccomi qua, neo-ventiseienne, pronto a festeggiare con voi, miei cari lettori, e a condividere i miei pensieri su questa TNA che, grazie al ritorno di Impact al giovedì sera, ma anche a un Sacrifice decisamente positivo, sta ottenendo finalmente dei buoni dati d’ascolto. Partiamo però da una cosa che non mi è piaciuta, ovvero il ranking system: si parlava tanto di interazione coi fans, ci è stata data l’illusione di poter scegliere gli sfidanti al titolo, ma poi sono saltati fuori gli altri due fattori (vittorie e titoli in carriera e vittorie e titoli in TNA) e soprattutto non è stato dato alcun riferimento numerico. Ed è così che ci ritroviamo Desmond Wolfe, amatissimo dal pubblico, nelle ultime posizioni, mentre in testa c’è Sting, che onestamente non penso che abbia ricevuto tanti voti. Come ciliegina sulla torta c’è la paura che il King Of The Mountain Match in favore di un incontro classico tra lo Stinger e il campione Rob Van Dam: spero che la situazione venga ribaltata in fretta, Slammiversary senza il KOTM è un po’ come la Royal Rumble senza la rissa reale.

Come ho già anticipato, RVD ha tenuto il titolo, al termine di un incontro mozzafiato contro AJ Styles. Quest’ultimo ha dato sfoggio di tutta la sua abilità, rispolverando un paio di mosse che non eseguiva da tempo. Il regno di Van Dam si sta rivelando ottimo, mentre l’ex campione si sta trovando benissimo anche da sfidante; è stato decisivo, però, l’intervento di Jay Lethal, il quale nella successiva puntata di Impact ha fatto coppia proprio con Rob. L’atleta di colore sta facendo finalmente il salto di qualità che molti aspettavano da anni: si è scrollato di dosso la gimmick di Black Machismo proprio al momento giusto e ora ha un feud col leggendario Ric Flair, che sembra essere rimasto impressionato dalle doti interpretative del suo giovane rivale. E’ probabile un match tra i due a Slammiversary, con l’allievo che cercherà di sconfiggere il maestro. Rob Van Dam, invece, deve guardarsi da Sting, che a Sacrifice ha letteralmente massacrato Jeff Jarrett, attaccandolo brutalmente prima del match e continuando a colpirlo anche dopo l’arrivo dei medici. Il termine “scheggia impazzita” è decisamente adatto per descrivere l’attuale Stinger, che mai avevamo visto così arrabbiato e desideroso di far male al prossimo. Anche sul nostro forum c’è chi ha provato a capire il comportamento dell’ormai ex paladino della giustizia, ma alla fine sappiamo bene che sarà soltanto lui a scegliere il momento opportuno per spiegare le sue azioni.

Intanto possiamo dire che a Sacrifice è nata una stella e il suo nome è Mr Anderson, il quale, grazie a quello che finora è il miglior promo del 2010, ha letteralmente conquistato i fans, o, come li chiama lui, i suoi “assholes”. Questo ha dato inizio a quello che, molto probabilmente, sarà il suo turn face: al termine del match, perso, contro Jeff Hardy, ha chiesto all’avversario di stringergli la mano, ma questi ha rifiutato. Anderson ha poi salvato Jeff dall’attacco di Sting, ma The Charismatic Enigma sembra non fidarsi del suo nuovo alleato, il quale fino a qualche settimana prima sputava addosso a Kurt Angle. Non è un caso che io abbia citato proprio l’eroe olimpico, che ha fatto il suo ritorno a Impact e, dopo un lungo e bellissimo discorso, ha deciso di non puntare subito al titolo, ma ha lanciato la sfida a tutti i primi dieci classificati nel ranking system (facendosi estromettere, di fatto, da tale classifica). Una scelta molto interessante la sua, l’inizio di una storyline a lungo termine che ci regalerà una serie di potenziali match a cinque stelle. Passiamo ora al feud tra Desmond Wolfe e Abyss, che dopo un inizio abbastanza stentato, ha finalmente spiccato il volo. A Sacrifice, Abyss si è vendicato del rivale, che lo aveva fatto arrestare a Impact con l’accusa di aver aggredito Chelsea: proprio la ragazza, a causa della stipulazione dell’incontro in pay per view, dovrà passare ben trenta giorni col “mostro”. Wolfe però non ha ceduto facilmente Chelsea al rivale, arrivando a colpirlo con una bottiglia rotta a Impact: qualcosa purtroppo è andato storto e Abyss si è ferito seriamente al braccio, un incidente a parer mio evitabile. Di sicuro i due si scontreranno nuovamente a Slammiversary e il risultato stavolta è più incerto che mai.

La divisione tag team sta vivendo un ottimo momento, dato che ci sono diverse coppie che possono ambire alle cinture. Forse stiamo assistendo a un risveglio generale della categoria, visto che anche la WWE da qualche settimana a questa parte sta rinforzando la sua tag team division. Ma torniamo alla fed di Orlando, dove i campioni, The Band, hanno preso la saggia decisione di difendere i titoli in tre, schierando una diversa formazione a seconda delle circostanze: questo permetterà a Eric Young di sostituire Scott Hall quando ce ne sarà bisogno, e pare che ciò accadrà molto presto, visto che The Bad Guy non ha perso il vizio di ubriacarsi e recentemente si è pure fatto arrestare (ogni ulteriore commento a riguardo è superfluo). I nuovi primi sfidanti sono i Motor City Machine Guns e la speranza è che sia finalmente arrivato per loro il momento di conquistare quelle cinture che, a parer mio, dovrebbero essere nella loro bacheca da molto tempo. A livello qualitativo, sicuramente faranno meglio degli Ink Inc, i quali contro The Band hanno deluso le aspettative, con Moore che è stato letteralmente ignorato dal pubblico e Neal che ha assolutamente bisogno di ampliare il suo parco mosse. La faida col Team 3-D potrebbe però rilanciarli, sappiamo bene come Ray (che in questa versione super-incazzata è letteralmente strepitoso) e Devon (che da buon predicatore cerca di riportare alla calma il compagno) riescono a rendere over i loro avversari. Intanto i sempre bravissimi Beer Money aspettano il loro turno, mentre Matt Morgan scalpita per avere il suo rematch dopo essere stato defraudato dalla Band, ma Hogan gli ha semplicemente augurato buona fortuna nella ricerca del tag team partner (Nathan Jones?). Non dimentichiamoci poi che la TNA può giocarsi la carta Generation ME quando vuole: insomma, se c’è un settore di cui proprio non possiamo lamentarci, è quello delle coppie.

Rob Terry è riuscito a difendere il Global Title dagli assalti di Orlando Jordan, ma a caro prezzo: l’atleta che si ispira a Lady Gaga lo ha infatti infortunato ad una gamba durante il loro match a Sacrifice, per poi completare l’opera durante il successivo episodio di Impact. Devo ammettere che, nonostante sia partito molto male, la loro faida sta venendo su molto bene, senza segmenti eccessivamente trash e con due lottatori che stanno combattendo molto meglio di quanto mi aspettassi. Un rematch a Slammiversary è praticamente d’obbligo, vedremo se Big Rob riuscirà a respingere nuovamente il rivale e a conservare il titolo. L’ex compagno di stable di Terry, Doug Williams, è tornato a essere X-Division Champion a tutti gli effetti, sconfiggendo Kazarian, il quale passerà alla storia per essere stato campione senza mai nemmeno toccare la cintura. L’inglese si è così ripreso ciò che gli era stato giustamente tolto, mentre Kazarian si è stranamente avvicinato a Ric Flair, che lo ha guardato mentre vinceva una X-Division Battle Royal per determinare la decima posizione nel ranking system, dopo l’estromissione di Angle da tale classifica. Effettivamente, nella stable di Flair manca un X-Divisioner (AJ ormai è un peso massimo a tutti gli effetti) e Kaz potrebbe ricoprire tale ruolo: un futuro takeover non sarebbe male, con AJ campione mondiale, i Beer Money campioni tag, Desmond Wolfe col titolo Global e Kazarian con quello X-Division, ma tutto questo, per ora, è fantawrestling. Resta da stabilire il primo sfidante per Doug Williams, secondo me se non sarà Kazarian si tratterà di uno tra Brian Kendrick e Samoa Joe, sempre che quest’ultimo non subisca la vendetta di Matt Morgan, al quale ha fatto perdere i titoli tag.

Goodbye, Tara. Prima di parlare della categoria femminile, mi sembra doveroso scrivere un paio di righe su questa bravissima lottatrice, che ha lasciato la TNA dopo un bellissimo match combattuto a Sacrifice, dove ha eseguito la bellezza di due moonsault. Non è mai stata tra le mie preferite, sia chiaro, ma non posso non riconoscere le sue grandi qualità sul ring e la sua capacità di dare sempre il massimo ogni volta che combatte. E’ quindi giusto augurarle un buon proseguimento di carriera, oltre a ringraziarla per gli incontri che ci ha regalato. Il titolo è rimasto nelle mani di Madison Rayne, un’ottima campionessa che finalmente sta diventando convincente, nonostante la sconfitta patita in un non-title match contro la rientrante Roxxi. Quest’ultima è finalmente riuscita a tornare sul ring dopo un grave infortunio alla caviglia: i fans l’hanno accolta a braccia aperte e, con Angelina Love e Daffney ai box e Mickie James che deve aspettare che scada la clausola no-compete, ora è lei la più accreditata per una sfida titolata contro la campionessa. Intanto si sta per abbattere una tegola sulle Beautiful People, dato che, per motivi personali, Lacey Von Erich potrebbe ritirarsi: un reinserimento di Angelina Love nella stable sarebbe incoerente, ma comprensibile, dato che la bionda canadese non è adatta al ruolo di face. Se invece Velvet e Madison rimarranno sole, per quest’ultima diventerà un problema difendere ben due cinture, ma la soluzione per i Knockout Tag Team Titles è dietro l’angolo, con Taylor Wilde e Sarita che meritano un secondo regno da campionesse.

Per oggi è tutto, per commenti, critiche, complimenti, minacce, auguri di buon compleanno (e questi me li aspetto, eh), auguri per la Tripleta dell’Inter (essì, siamo Campioni d’ Europa: GRAZIE RAGAZZI!) e tanto altro ancora, vi aspetto al solito indirizzo di posta: alessandro_servatis@hotmail.com

If you don’t know… Now you know!
18/09/2023 08:18
 
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26 anni [SM=p6430685] [SM=p6430685]

Ma perché cavolo ho scritto "La Tripleta" anziché "Il Triplete"? [SM=p6430683]

"visto che The Bad Guy non ha perso il vizio di ubriacarsi" oh no, Cajun e gli alcolici! [SM=x5891213]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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22/09/2023 06:09
 
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TNA Ultimate X #9 - Happy Slammiversary!!
La TNA è pronta a festeggiare il suo ottavo anniversario nel migliore dei modi, con uno Slammiversary che sembra destinato a passare alla storia. Una card solida, con tutti gli incontri che, finalmente, sono supportati da feud interessanti. Penso a ciò che ha rappresentato questo pay per view negli anni passati e subito mi viene in mente la grande vittoria di Raven, che si aggiudicò la vittoria in un King Of The Mountain Match valido per il titolo NWA. Era il 2005 e nella stessa sera esordì un certo Samoa Joe; non dimentichiamo poi che il TNA Title fu assegnato per la prima volta in questo pay per view, nel 2007, e fu vinto da Kurt Angle. Ma se dovessi descrivere tutti i momenti emozionanti di questo pay per view, finirei per fare un editoriale a parte: quindi è meglio concentrarsi sul presente, analizzando la card di Slammiversary da cima a fondo.

Partiamo dal main event, il match per il titolo dei pesi massimi, che per la prima volta non sarà un King Of The Mountain: una decisione che ha fatto storcere il naso ad alcuni (me compreso) ma ha fatto gioire altri (chi ha detto Titan Morgan?). Sting tenterà di conquistare il titolo che al momento si trova nelle mani di Rob Van Dam, autore di un regno finora non molto convincente. La rivalità tra i due è molto sentita e il comportamento decisamente ambiguo di Sting, che continua a dire mezze frasi e a rimandare ogni spiegazione su questo suo cambiamento, aggiunge quel pizzico di imprevedibilità che può salvare un match che, sul piano della qualità, pare già condannato. Lo Stinger è ancora infortunato alla spalla e difficilmente riuscirà a recuperare in tempo per il pay per view: è ovvio che la sua prestazione risentirà di questo, quindi già da ora è meglio mettersi l’anima in pace e non aspettarsi un incontro di alta qualità. RVD pare destinato alla vittoria, ma sappiamo bene che in TNA tutto può accadere: staremo a vedere!

I titoli tag probabilmente verranno difesi da The Band contro Matt Morgan e un compagno a sua scelta. Dico “probabilmente” perché Matt Morgan sta cercando di convincere Hogan e Bischoff a sancire questo match, sostenendo di aver trovato un tag team partner straordinario. A questo punto l’ipotesi Nathan Jones diviene molto probabile, anche se credo che in ogni caso non sia ancora arrivato per Hall e Nash il momento di lasciare le cinture. Nel corso dello stesso pay per view, Morgan dovrà affrontare il rientrante Hernandez, desideroso di vendicarsi del suo ex tag team partner, reo di averlo infortunato qualche mese fa. Mi è difficile commentare un match aggiunto alla vigilia di un pay per view, ma va detto che la rivalità tra i due è intensissima e le probabilità che esca fuori una contesa piacevole sono alte. Per la vittoria finale, punto su Morgan, sicuramente in modo sporco, ma la faida tra i due non finirà di certo qui. L’incontro per la cintura della X-Division è invece l’unico senza uno straccio di feud alle spalle: Doug Williams affronta Brian Kendrick, che circa un mese fa schienò l’attuale campione quando non c’era nulla in palio. Nessun alterco, nessun attacco, solo un piccolo promo dell’inglese, per giunta registrato: un vero peccato, visto che il feud portante della X-Division stava venendo su davvero bene. La vittoria dell’inglese appare scontata, anche perché Kendrick prima di poter ambire davvero alla cintura deve prima di tutto tornare quello di un tempo.

Nel momento in cui scrivo non è ancora ufficiale, ma Orlando Jordan dovrebbe affrontare Rob Terry per il Global Title. La loro sfida di Sacrifice è stata altamente godibile, con un Big Rob in netto miglioramento e un Jordan che da quando ha questo nuovo personaggio sembra trovarsi più a suo agio pure sul ring. The Freak sembra destinato a far proseguire la sua striscia vincente, con Jordan che al momento non ha certo bisogno di un titolo per affermarsi, visto che è già riuscito a ottenere l’attenzione di tutti. Uno degli incontri che mi interessano di più è quello valido per il titolo femminile che vedrà la campionessa Madison Rayne opposta alla sfidante Roxxi. Quest’ultima è rientrata da poco, dopo un gravissimo infortunio alla caviglia, ma ha subito messo a segno due vittorie importanti, la prima proprio contro la Rayne in un match non titolato, la seconda contro l’esordiente Rosie Lottalove. L’ex Voodoo Queen ha dato tantissimo alla categoria femminile, regalandoci contese bellissime e accettando di farsi rasare i capelli a zero nel 2008; il ruolo di beniamina del pubblico le calza a pennello (in SHIMMER è più tifata persino di MsChif e di Cheerleader Melissa) e ora ha finalmente la possibilità di far sua quella cintura che merita da tanto, troppo tempo. Il mio pronostico e il mio tifo vanno a suo favore, senza nulla togliere alla Rayne, autrice di un regno fin qui ottimo e che avrà modo in futuro di riconquistare la cintura.

Passiamo ora ai match senza cinture in palio e partiamo da quello tra i Beer Money e l’inedita coppia formata da Jeff Hardy e Mr Anderson. Tutte le attenzioni sono catalizzate su quest’ultimo, vera e propria mina vagante del roster TNA: due mesi fa sputava su Kurt Angle, ora si allea con Jeff Hardy. Mentre non ci sono dubbi sulla qualità della contesa, visto che i Beer Money sono una garanzia e il Charismatic Enigma farà sicuramente qualcosa di spericolato, sappiamo che il risultato finale dipenderà proprio dal comportamento di Anderson, che sicuramente deciderà all’ultimo momento se tradire il suo tag team partner o restare tra le file dei “buoni”. Secondo me sceglierà quest’ultima opzione e sarà questo strano team ad aggiudicarsi la vittoria finale. Dovrebbe essere prevista anche la resa dei conti tra Desmond Wolfe e Abyss, dopo un mese in cui Chelsea è stata costretta a fare la valletta di The Monster. Un feud aspro, sentito, che ha raggiunto nuovi picchi di violenza quando l’inglese ha ferito il braccio di Abyss con una bottiglia di vetro spaccata in precedenza. Non a caso è stata scelta la stipulazione più brutale di tutte, infatti avremo un Monster’s Ball Match, un incontro in cui Abyss è molto esperto; tuttavia, credo che l’ex campione ROH ci metterà poco ad adattarsi a questa tipologia di match. Resta da vedere poi come si comporterà Chelsea, visto che Abyss l’ha sempre trattata con dolcezza, mentre Wolfe è stato sempre abbastanza duro e freddo con lei, trattandola come un oggetto in suo possesso. Ad ogni modo, penso che per Desmond sia arrivato il momento di vincere in pay per view, dopo tante sconfitte che ne hanno minato lo status.

Kurt Angle e Kazarian si riaffrontano a due anni e mezzo dalla sfida che aveva portato l’ex campione della X-Division sotto le luci della ribalta. I due atleti si affrontarono allora per il titolo mondiale e l’eroe olimpico riuscì a vincere per un soffio, sudando freddo in diverse occasioni. Si pensava che Kaz sarebbe diventato presto un main eventer, e invece ha passato due anni di transizione, tra sconfitte, abbandoni e il periodo in cui era mascherato da Suicide. Da qualche settimana qualcosa è finalmente cambiato, Ric Flair ha visto del potenziale in questo giovane ragazzo e ha iniziato a dargli attenzioni, dandogli la fiducia necessaria per fargli vincere la Battle Royal che assegnava la posizione numero 10 nel ranking system. Proprio questo risultato lo ha fatto diventare l’avversario ideale per Kurt Angle, intenzionato a confrontarsi contro tutti e dieci i lottatori del ranking, partendo proprio dal decimo. Qualitativamente, è il potenziale show stealer della serata; per il risultato finale, non vedo altro vincitore che Angle, dato che sarebbe ridicolo che perdesse già all’inizio di questa sua scalata. Di sicuro una sconfitta contro un wrestler di questo calibro non ridimensionerà Kaz, mentre una bella prestazione porterà la dirigenza a puntare maggiormente su di lui. Da quanto Flair si è interessato a Kazarian, si è di fatto allontanato da AJ Styles, il quale si è ingelosito delle attenzioni del Nature Boy verso il suo nuovo “protetto”. A causa di ciò, Kazarian e Styles hanno perso in modo stupido un triangolare contro Jay Lethal, con Flair che se l’è presa con AJ e lo ha accusato di aver perso la testa da quando non è più campione. The Phenomenal vuole dimostrare di essere quello di sempre e ha sfidato Lethal ad un match uno contro uno. L’ormai ex Black Machismo è cresciuto moltissimo ultimamente, soprattutto dal punto di vista del personaggio: e dire che in tanti lo davano per spacciato e a rischio licenziamento… Questo match, viste le doti atletiche dei due, è un altro potenziale show stealer della serata e di sicuro piacerà molto agli amanti della X-Division. AJ Styles ha assolutamente bisogno di vincere, perciò vado con lui per il pronostico: il suo futuro resta incerto, potrebbe esserci il turn face tanto ambito, oppure l’ex campione potrebbe riappacificarsi con Flair proprio in seguito a questo match.

Concludo con un incontro di cui sinceramente non sentivo il bisogno, Brother Ray contro Jesse Neal. Il maestro e l’allievo si affronteranno in una sfida all’ultimo sangue, con i rispettivi compagni di tag che resteranno a guardare, anche se credo che interverranno nel finale. Avrei preferito di gran lunga un feud tra le due coppie, cosa che potrebbe succedere dopo questo match, se finalmente Devon si deciderà ad assecondare il compagno anziché contraddirlo, cancellando così l’ombra di uno split che sta facendo preoccupare tutti i fans (molti non hanno dimenticato cosa successe nel 2002, con Reverend D-Von e un Brother Ray che non aveva nessuna caratterizzazione). A vincere e a dare una lezione all’allievo dovrebbe essere proprio Brother Ray, anche perché Neal lo ha già schienato due volte.

Non mi resta che augurarvi un buon anniversario e ricordarvi il mio indirizzo e-mail: alessandro_servatis@hotmail.com

If You Don’t Know… Now You know!
22/09/2023 09:03
 
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"la grande vittoria di Raven, che si aggiudicò la vittoria" [SM=p6430653]

Rob Terry, come faceva a piacermi? [SM=x5891215]
Invece Roxxy era brava davvero, non averle dato il titolo è stato un errore [SM=p6026369]
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22/09/2023 09:18
 
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Re:
CorporalCajun, 22/09/2023 09:03:



Rob Terry, come faceva a piacermi? [SM=x5891215]




Io invece andavo pazzo per Chris Masters [SM=p6430636]
26/09/2023 14:22
 
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7 anni fa, il Ringside superò per la prima volta le 10.000 letture *___*
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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26/09/2023 14:35
 
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Del Ringside al momento riesco ad aprire solo gli ultimi del 2017.
26/09/2023 14:48
 
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Peccato, sarebbe bello riuscire a recuperarli dal primo numero.
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27/09/2023 10:12
 
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TNA Ultimate X #10 - Luci e ombre
Benvenuti a questa nuova edizione dell’Ultimate X, l’editoriale dedicato al mondo della Total Nonstop Action. Slammiversary è stato consegnato agli archivi e ora si pensa a Victory Road, anche se, a dirla tutta, sembra che ultimamente le puntate di Impact abbiano acquisito un’importanza maggiore rispetto agli eventi in pay per view, tanto che si vocifera addirittura l’abolizione di questi ultimi, che verrebbero sostituiti da show speciali trasmessi gratuitamente. Per ora, tuttavia, sono solo voci da web, così come l’ingaggio di Paul Heyman e la costituzione di un brand estremo, per cui preferisco attendere notizie concrete prima di sbilanciarmi. E’ cosa certa invece che Tommy Dreamer ora fa parte della TNA, lo abbiamo visto sia a Slammiversary che nella successiva puntata di Impact: l’Innovator Of Violence si è semplicemente messo a sedere in mezzo al pubblico, ma tanto è bastato per distrarre Brother Ray e fargli perdere il match contro Jesse Neal. Per un Dreamer che arriva, c’è un Hall che va: l’ex Razor Ramon ha bruciato l’ultima chance della sua carriera e ha, di fatto, danneggiato Eric Young, che grazie agli Outsiders stava lentamente tornando ai fasti del 2009.

Rob Van Dam è ancora il campione del mondo, è riuscito a battere Sting in un match che ha deluso un po’ tutti. Sapevamo che dal punto di vista del wrestling lottato non avremmo potuto sperare nulla, ma tutti si aspettavano un colpo di scena, qualcosa che lasciasse tutti a bocca aperta; invece, c’è stato il prevedibile arrivo di Jeff Jarrett. Non fraintendetemi, non sono uno di quelli che vogliono tutto e subito, ma va detto che quando tiri troppo una corda, questa si spezza e mi sembra che la TNA stia facendo proprio questo con Sting, il quale aveva detto che a Slammiversary si sarebbero scoperte le intenzioni di tutti, quando invece non è successo proprio nulla. Lo stesso è accaduto nelle due settimane successive, con lo Stinger che si è limitato a pronunciare le solite frasi dal significato ambiguo. Tornando al World Title, è stato annunciato che a Victory Road, RVD affronterà Jeff Hardy, Mr Anderson e Abyss, con quest’ultimo che è letteralmente impazzito nel corso della puntata di Impact del 17 giugno. Prima ha rifiutato le avances di Chelsea, che a Slammiversary lo aveva aiutato a battere Desmond Wolfe, poi, al termine di un triple threat finito in no contest, ha attaccato brutalmente sia Jeff Hardy che Mr Anderson. E’ sembrato, finalmente, di rivedere l’Abyss di un tempo, il Mostro, quella macchina da distruzione che non indietreggiava davanti a nessuno, che desiderava solo fare del male. Nella successiva puntata di Impact, The Monster ha attaccato addirittura Hulk Hogan, cercando di fargli ingoiare l’anello dell’Hall OF Fame, e sono dovuti intervenire RVD e Mr Anderson per salvare The Hulkster. Abyss ha parlato di persone che gli hanno detto di comportarsi così e ha continuato a ripetere che “loro stanno arrivando”: a chi si riferirà? Il mistero si infittisce, ma una cosa è certa, ossia che per il match a quattro di Victory Road, Abyss è diventato prepotentemente il favorito per la vittoria finale.

Il 17 giugno è nata una nuova stable, anche se a dire il vero ne è stato semplicemente deciso il nome: Fortune. E’ un gruppo abbastanza “classico” (a differenza della Main Event Mafia, che fu assolutamente innovativa e sulla quale prima o poi scriverò un pezzo) che si rifà un po’ ai Four Horsemen, un po’ all’Evolution. Non a caso, il leader indiscusso di questa stable è Ric Flair, il quale ha scelto personalmente i suoi collaboratori: AJ Styles, Kazarian, i Beer Money e Desmond Wolfe. Paradossalmente, tutti loro hanno perso a Slammiversary, ma Flair crede comunque che questi atleti rappresentino il presente e il futuro del wrestling, un po’ come quando aveva creduto in Barry Windham, Lex Luger, Arn Anderson, Chris Benoit, Dean Malenko, Triple H, Randy Orton, Batista. Le analogie si sprecano, ma intanto dobbiamo dire che Fortune ha le carte in regola per accaparrarsi tutti i titoli messi in palio dalla federazione, eccetto quelli femminili ovviamente. Flair ha trovato la sua nemesi in Jay Lethal, il quale a Slammiversary ha battuto AJ Styles e nella successiva puntata di Impact ha fatto il bis con Desmond Wolfe: ci ha pensato poi Hulk Hogan a mettere ulteriormente i bastoni tra le ruote al Nature Boy, sancendo un match tra Ric e Lethal a Victory Road. Una leggenda contro un atleta in fase di lancio, si tratta di una formula che spesso e volentieri ha funzionato nel wrestling, specie quando la leggenda porta il nome di Ric Flair.

Jeff Hardy e Mr Anderson sembrano andare d’amore e d’accordo, tanto da far pensare che in futuro potrebbero formare un tag team duraturo, anche se a Victory Road saranno avversari nel Fatal 4 Way per il titolo mondiale. Gli ex campioni di coppia Hernandez e Matt Morgan si affronteranno invece in uno Steel Cage Match a Victory Road, che dovrebbe rappresentare la resa dei conti finale. Alla fine, nonostante le tante interferenze, Samoa Joe resta fuori dal feud: per lui dovrebbe esserci Kurt Angle a Victory Road, dato che l’eroe olimpico è intenzionato a continuare la sua scalata nel ranking della federazione fino ad arrivare in cima. I due si sono affrontati diverse volte e tutte le sfide sono state indimenticabili, in particolare quella di Lockdown, che ha rappresentato il punto più alto della carriera della Samoan Submission Machine. La faida tra maestro e allievo intanto continua, con Brother Ray che continua a prendersela con Jessy Neal, mandando su tutte le furie Brother Devon. Proprio un attacco di Ray ai danni di Neal durante un match tra Team 3-D e Beer Money è costato agli ex Dudleyz la qualificazione alla finale del torneo valido per l’assegnazione di una shot ai titoli di coppia, resi vacanti per via del licenziamento di Scott Hall. Il torneo è stato vinto da James Storm e Robert Roode, che a Victory Road affronteranno i Motor City Machine Guns, i quali a loro volta avevano guadagnato la possibilità di competere per i titoli a Sacrifice: i vincitori faranno loro le cinture e questa potrebbe essere la volta buona per Sabin e Shelley.

Mentre il feud per il Global Title tra Rob Terry e Orlando Jordan sembra non trovare più spazio né a Impact né nei pay per view, nella X-Division finalmente la rivalità tra Doug Williams e Brian Kendrick si è fatta interessante. L’inglese ha aggiunto una mossa acrobatica al suo repertorio, un tornado ddt con il quale ha chiuso il suo match di Slammiversary. D’altro canto, sta iniziando finalmente a delinearsi il personaggio di Kendrick, un vero pazzoide, una sorta di mina vagante. Lo so che lo dico sempre, ma stavolta potrebbe essere davvero la volta buona per la X-Division, che ha solo da guadagnare sia da questa storyline, sia dal regno di Williams, che finora si è rivelato il più interessante degli ultimi 2-3 anni: mi aspetto molto dall’Ultimate X (che, come sapete, è la mia stipulazione preferita) che andrà in scena a Victory Road. Una categoria che invece sembra destinata, almeno per il momento, a non uscire dalla crisi è quella femminile. Senza Awesome Kong, Tara, Roxxi, Alissa Flash, ODB e con Hamada, Taylor Wilde e Sarita tenute inspiegabilmente ai box, la Knockout Division si regge solamente sulle Beautiful People, e non è un caso che l’unica che sta contrastando la stable ne abbia fatto parte in passato: ovviamente mi riferisco ad Angelina Love, che si è rimessa dall’infortunio patito qualche mese fa e che a Victory Road se la vedrà con la campionessa Madison Rayne, autrice finora di un buon regno, ravvivato dall’idea di costringere le avversarie a mettere in palio la propria carriera. Menzione a parte per i Knockout Tag Team Titles, che hanno rappresentato una grande conquista per il wrestling femminile, ma che ora sono diventati semplici ornamenti, completamente inutili se non per far apparire maggiormente dominanti le Beautiful People. Non vengono praticamente mai difesi, i tag team veri sono solo due ed è da gennaio che non si vede un match di alto livello per queste cinture. A questo punto, un ritiro dei titoli entro la fine dell’anno non mi sorprenderebbe, ma la priorità va data al rilancio della divisione femminile, che deve tornare a essere uno dei punti di forza della TNA.

E’ tutto per oggi, per complimenti, critiche, curiosità, inviti a tagliarmi i capelli e quant’altro, l’indirizzo è sempre lo stesso: alessandro_servatis@hotmail.com

If you don’t know… now you know!
27/09/2023 11:14
 
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La storyline dei "they" *______________*
Doug Williams l'ho beccato a Vienna l'anno scorso [SM=g6430285]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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02/10/2023 06:25
 
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TNA Ultimate X #11 - Victory Road: meglio di Slammiversary?
L’undicesimo numero dell’Ultimate X ha come argomento principale Victory Road, il pay per view che andrà in onda questa domenica e che, paradossalmente, presenta una card decisamente più interessante rispetto a Slammiversary. Ebbene sì, per una volta inizio il mio pezzo con una piccola critica nei confronti della TNA, perché non riesco ad accettare l’idea che quello che dovrebbe essere un evento “normale” venga infarcito di gimmick match e di sfide supportate da storyline ben costruite, mentre quello che dovrebbe essere il secondo ppv più importante dell’anno sia stato carente da questi due punti di vista. Insomma, a Victory Road avremo un Cage Match, un Ultimate X Match, la resa dei conti tra Angelina Love e le Beautiful People, il ritorno in ring di Ric Flair, una Fatal Four Way per il titolo mondiale; Slammiversary, con solo il Monster’s Ball, esce dal confronto con le ossa rotte. A quel punto, tanto valeva prendere i quattro che si contenderanno il titolo domenica, inserire Sting e permettere lo svolgimento del King Of The Mountain Match, tanto criticato dal buon Titan Morgan ma tanto apprezzato dagli altri.

Come ho già anticipato, il main event di Victory Road sarà un match a quattro, nel quale Rob Van Dam sarà chiamato a difendere il titolo contro Mr Anderson, Jeff Hardy e Abyss. Ho già parlato del grande cambiamento del “Mostro”, che ha finalmente reso felici tutti quelli che criticavano la sua gestione nell’era Hogan e si sono dovuti ricredere sull’operato della dirigenza TNA. Nonostante sia molto probabile un’alleanza momentanea tra gli altri tre per metterlo fuori gioco, continuo a vedere Abyss come favorito per la vittoria di un titolo che non vince dal 2006 (anche se allora si trattava ancora della cintura NWA) e che merita più degli altri tre. Anderson e Hardy non mi sembrano ancora pronti per conquistare l’ambita corona, mentre come ben sapete ho trovato abbastanza incolore il regno di Rob Van Dam, che si ritroverà sicuramente meglio a rincorrere il titolo piuttosto che a difenderlo. Potrebbe essere decisivo l’intervento di quelli che finora sono stati chiamati semplicemente “They” (“Loro”): chi saranno? Si tratta davvero della stable estrema? Nelle ultime settimane abbiamo visto Tommy Dreamer sedersi tra il pubblico, portandosi dietro ogni volta un amico in più: Raven, Stevie Richards e Rhino hanno fatto capolino a Impact al fianco dell’Innovator Of Violence. Questo mi riporta indietro nel tempo, alla gloriosa WCW e a quella Raven’s Flock che inizialmente non combatteva mai, ma si limitava ad assistere allo show dalle prime file. Fu una stable rivoluzionaria, che riuscì, in un periodo in cui l’nWo era l’attrazione principale di Nitro, ad avere un discreto successo e uno spazio sempre maggiore negli show televisivi, fino all’improvviso e inspiegabile accantonamento. Questo gruppo capitanato da Dreamer sembra però puntare più in alto rispetto alla Flock, e se sono vere le voci che dicono che Paul Heyman debutterà già a Victory Road, ne vedremo sicuramente delle belle.

Ric Flair non lotta in un pay per view da quell’indimenticabile match di Wrestlemania di due anni fa: il suo abbraccio con Shawn Michaels ce lo ricordiamo ancora tutti, ma ora è arrivato per il Nature Boy il tempo di uscire dal letargo e affrontare quel Jay Lethal che, secondo il suo punto di vista, gli ha mancato di rispetto per troppe volte. Bisogna fare i complimenti all’ex Black Machismo, che è riuscito a tenere testa al microfono a un veterano come Ric, il quale dal canto suo si sta impegnando al massimo per rendere memorabile questo feud. Ovviamente, non aspettiamoci un match da X-Division, ma tante emozioni e tanto pathos. Credo che alla fine sarà Flair a vincere, dato che dalla sua parte ha la Fortune, mentre Lethal non ha alleati, inoltre una sconfitta sporca per mano di una leggenda non lo affosserà di certo, anzi, qualsiasi cosa accada, Jay è già il vincitore morale, visto che è quello che uscirà maggiormente arricchito dalla storyline. I membri della Fortune non stanno attraversando un buon periodo: AJ Styles sta perdendo praticamente sempre, mentre Kaz finora ha ottenuto poche vittorie, nessuna di spicco. I due si sono affrontati a Impact in un ottimo match, che si è concluso con un doppio count-out: Ric Flair allora ha deciso di farli combattere in coppia a Victory Road, contro un tag team misterioso. AJ e Kazarian sono praticamente obbligati a vincere, sia per le aspettative del loro mentore, sia perché il loro status non può abbassarsi ulteriormente, ma sono sicuro che le incomprensioni non mancheranno, visto che tra i due c’è un odio che dura da diversi anni (non so se vi ricordate il feud del 2004, che culminò in un Ultimate X strepitoso nel quale Kazarian e Michael Shane strapparono il titolo X-Division a AJ Styles).

Kurt Angle vs The Pope? It’s real, it’s damn real! I due si sono confrontati in un promo spettacolare a Impact e ora sono pronti a darsi battaglia sul ring, nel match che segna il ritorno di Dinero, infortunatosi dopo Lockdown; d’altro canto, Angle continua la sua scalata nel discutibile ranking system e ha bisogno di un’altra vittoria per avvicinarsi alle prime posizioni. Mi è piaciuto il fatto che The Pope si sia rivolto a Mr Anderson, reo di averlo massacrato un paio di mesi fa: è la prova che la TNA non lascia nulla al caso e che il turn face improvviso di Anderson non abbia cancellato una storyline dal potenziale immenso. Dubito comunque che l’atleta di colore esca vincitore dal match contro l’eroe olimpico, il quale ora ha bisogno di tante vittorie per arrivare lanciatissimo a Bound For Glory, dove sicuramente sarà uno dei protagonisti principali. I grandi esclusi del ppv sembrano essere Sting, Samoa Joe e Desmond Wolfe: il primo è stato sospeso da Dixie Carter per problemi comportamentali, ma non è escluso che possa interferire in qualche match, magari per allearsi con “They”; il secondo continua a vincere incontri a Impact(escludendo la sconfitta, del tutto fortuita, contro RVD), ma poi non ottiene mai spazio in pay per view, anche se va detto che pure lui è legato a “Loro”, dato che ne aveva parlato poco prima del suo rientro; il terzo invece continua a perdere contro chiunque ed è diventato l’ombra di quel temibile wrestler che era all’esordio. C’è grande attesa per il Cage Match tra Matt Morgan ed Hernandez, due grandi big man per i quali è finalmente arrivato il momento cruciale. Si tratta infatti della resa dei conti, dopodiché starà a loro iniziare la scalata che porta al main event, anche se devo dire che al momento il Blueprint è anni luce avanti rispetto al Supermex, che come personaggio non riesce proprio a imporsi e a far presa sul pubblico. Proprio per questo, però, penso che Hernandez uscirà vittorioso dall’incontro, perché una sconfitta lo affosserebbe molto, mentre per Morgan si tratterebbe solo di un incidente di percorso.

Chi saranno i nuovi campioni di coppia? I Beer Money o i Motor City Machine Guns? A Victory Road avremo il verdetto, per ora l’unica certezza è che assisteremo a un grandissimo match, dato che si troveranno davanti due dei tag team migliori degli ultimi anni. Si tratta, ahimè, dell’unico match della card senza un feud vero e proprio alle spalle, ma è anche vero che basta guardare al passato per rendersi conto dell’odio che scorre tra le due coppie, che tante volte si sono affrontate, con risultati alterni. In questo pronostico voglio seguire il cuore e andare con Sabin e Shelley, perché è vero che amo i Beer Money, ma i MCMG meritano le cinture da anni e questo è il momento giusto per dargliele. Nel pay per view ci sarà anche spazio per un triangolare, quello tra Brother Ray, Brother Devon e Jesse Neal: non è la prima volta che i membri del Team 3-D si trovano uno contro l’altro (ricordate la Fatal Four Way di Against All Odds 2009?) e si spera che anche stavolta alla fine del match cessino anche l’ostilità, perché dividere un tag team del genere sarebbe orrendo. Punto quindi su una vittoria di Brother Ray, per merito di Devon, il quale finalmente mostrerà la sua vera natura. Domenica ci sarà il ritorno del mitico Ultimate X, un gimmick match che ha fatto la storia della TNA e che per fortuna non è stato soppresso come un certo King Of The Mountain Match. L’incontro avrà regole un po’ diverse rispetto al solito, infatti potrà concludersi anche se uno dei due contendenti cede a una presa di sottomissione: questa scelta è coerente con la storyline che vede Doug Williams e il suo stile di lotta fatto di mosse tecniche e submission moves opporsi a Brian Kendrick e al suo high flying, un modo di combattere tipico degli alteti che fanno parte della X-Division. Finalmente il feud tra i due è riuscito a decollare e abbiamo avuto promo, attacchi, minacce, tutto quello che deve avere una rivalità per attirare i fans. Tutto questo fa bene alla categoria ed è proprio per il bene della X-Division che Doug Williams deve uscire vincitore, in modo che la gente inizi davvero a chiedersi chi sarà il flyer che riuscirà a batterlo senza snaturare il proprio stile di lotta.

In campo femminile, lo split tra Taylor Wilde e Sarita ha dato il colpo di grazia alla categoria tag team (che, a questo punto, va soppressa il prima possibile) ma ci ha restituito due atlete validissime per quanto riguarda i match singoli. Tutte e due possono tranquillamente puntare al titolo: stiamo parlando di due combattenti eccezionali, non dimentichiamoci che Taylor è stata una delle prime a battere Awesome Kong, mentre Sarita ha fatto faville in SHIMMER e nelle federazioni messicane. A Victory Road, però, la cintura se la giocheranno la tanto (e, a parer mio, ingiustamente) criticata Madison Rayne e un’agguerritissima Angelina Love, con quest’ultima che ha letteralmente massacrato Lacey Von Erich e Velvet Sky; il match è un altro Title vs Career, con la cintura che passerà anche in caso di squalifica. Nonostante ciò, si vocifera che le due campionesse di coppia siano pronte a tradire Madison per allearsi con la fondatrice delle Beautiful People: in questo caso riavremmo Angelina nei panni della cattiva, e va detto che si trova decisamente meglio in questo ruolo (da face è parecchio anonima), mentre la Rayne rischierebbe di finire in un limbo, visto che senza una stable che la supporta non riesce proprio a stare al passo con le altre. A questo punto, però, mi viene in mente, un’altra, pazza ipotesi: e se assistessimo a una versione femminile del “Fingerpoke Of Doom”?? Per me sarebbe una cosa intrigante, altri storcerebbero il naso, ma resta il fatto che a parer mio una vittoria della Love è praticamente scontata.

Per oggi è tutto, come al solito vi lascio il mio indirizzo e-mail per critiche, commenti, barzellette, ecc.: alessandro_servatis@hotmail.com

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02/10/2023 08:20
 
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Le frecciate a Titan Morgan per il King of the Mountain Match [SM=x5891211]

Cannai gran parte dei pronostici mi sa, ma è vero che il regno di RVD fu bruttino.
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07/10/2023 13:45
 
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TNA Ultimate X #12 - ECW! ECW! ECW!
Conoscete il detto “non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”? Il finale dell’episodio di Impact andato in onda il 15 luglio non si sottrae a questa regola: c’è chi ha gridato al miracolo, chi si è esaltato, chi ha espresso le sue teorie sulle storyline future, ma anche chi ha parlato di confusione, banalità, plagio della WWE. Ma nessuno, e dico nessuno, non solo tra gli esperti del wrestling web ma anche tra gli “sputa-sentenze” di cui internet è pieno (di quelli che mancano di rispetto a chi ha una carriera da editorialista assolutamente invidiabile) non hanno potuto fare a meno di dire la loro a riguardo. Insomma, l’attacco degli ex-ECW ai danni di Abyss e la conseguente rissa tra coloro che hanno fatto parte della gloriosa federazione di Philadelphia e quelli che invece rappresentano la TNA è un episodio che difficilmente riusciremo a scordare, inoltre ha creato un hype pazzesco per le prossime puntate di Impact e per il prossimo pay per view, Hard Justice. Nessuna federazione è rimasta nei cuori dei fans come la ECW, neppure la World Championship Wrestling: già nel 2005 la WWE era stata praticamente costretta a fare uno show in onore della federazione, quel One Night Stand che fu letteralmente un trionfo. Già allora la TNA era salita sul carro del vincitore, facendo vincere il titolo a un ECW Original come Raven e mettendo sotto contratto l’ultimo campione ECW della storia, Rhino; sono passati cinque anni da allora e la voglia di ECW è ancora lì, più forte che mai, tanto da convincere la dirigenza TNA a organizzare un evento in pay per view dedicato a questa gloriosa federazione. Le premesse per un evento ai livelli di One Night Stand ci sono tutte, ma resta da vedere chi poi resterà in TNA e che ruolo rivestirà.

Una cosa però è certa, l’attacco ad Abyss ha scagionato gli ex-ECW dall’accusa di essere “They”, che mai avrebbero attaccato il loro protetto, senza contare il fatto che Dreamer e compagni sono stati invitati da Dixie Carter, con la quale “They” ce l’hanno a morte. Il mistero comunque è pronto per essere svelato e sono sicuro che la TNA ci sorprenderà ancora. Abyss intanto sta diventando sempre più pazzo, ha dato un nome alla sua mazza chiodata e l’ha definita “la sua donna”, arrivando persino a limonarci! Ammetto che quando si è messo a spaccare un quarto di bue in mezzo al ring, ho temuto che arrivassero i medici a suturare le carni dell’animale, ma poi mi sono ricordato che, grazie al cielo, non esiste nessuna TNA-Kids e che anche un ventiseienne come me può gustarsi un episodio di Impact senza doversi rimettere il pannolino. Ebbene si, questa è una polemica voluta e chi vuole può rispondermi sia nei commenti, sia all’indirizzo mail che scriverò alla fine del pezzo: accetterò ogni critica e replicherò in modo educato e costruttivo. Ma torniamo ad Abyss, che sta portando avanti praticamente da solo il feud contro un Rob Van Dam sempre fenomenale sul ring, ma sempre abbastanza anonimo come campione. Dare il titolo a The Monster adesso sarebbe una scelta saggia, anche perché costringerebbe, di fatto, “They” a uscire allo scoperto: inoltre sarebbe un giusto premio al grandissimo lavoro che Abyss ha svolto non solo negli ultimi mesi, ma anche negli ultimi anni, interpretando alla grande qualsiasi tipo di personaggio gli venisse imposto e regalandoci match a cinque stelle.

AJ Styles e Kazarian hanno finalmente deciso di unire le forze e ora la nuova stable di Ric Flair, la Fortune, si presenta più agguerrita che mai, anche se al momento è in cerca di un nuovo membro, il Lex Luger della situazione. Desmond Wolfe, divenuto ormai una sorta di job-machine, sta cercando in tutti i modi di rientrare nel gruppo dopo esserne stato sbattuto fuori da Flair in persona, ma viene puntualmente ignorato e deriso non solo dal Nature Boy, ma anche da Styles e Kaz. Chi invece ha ottime chanches di entrare a far parte della stable è Matt Morgan, nonostante le sconfitte patite contro Hernandez in pay per view e contro The Pope a Impact. Quest’ultimo, autore tra l’altro di un signor match a Victory Road contro Kurt Angle, è stato inaspettatamente salvato da Mr Anderson, il quale lo aveva infortunato qualche mese fa: si va sulla via della riconciliazione, ma Dinero non sembra ancora disposto a perdonare del tutto il suo biondo rivale. Continua intanto la scalata nel ranking da parte di Kurt Angle, che a breve dovrà vedersela con Hernandez per cercare di scavalcarlo: per il messicano sarà un test importante, non solo per la prestazione sul ring, ma anche per la reazione del pubblico, che dovrà scegliere se schierarsi dalla sua parte o da quella dell’eroe olimpico. Chi sta attraversando un ottimo momento è sicuramente Jay Lethal, il quale a Victory Road ha coronato un sogno, sconfiggendo il suo idolo Ric Flair e prendendosi una rivincita su chi qualche mese fa lo definiva un wrestler finito, impantanato per sempre nella sua gimmick di Black Machismo. Il ragazzo ha dimostrato di avere grande personalità e merita ampiamente il successo che sta avendo. Nell’ultimo Impact, Kevin Nash, che si lamentava di essere ignorato da Hogan e Bischoff, ha avuto un alterco con Jeff Jarrett, suo rivale di vecchia data (come dimenticare il lungo feud in WCW nel 2000, durante il quale i due si scambiarono più volte il titolo massimo?): i due non sono più giovani e forti come dieci anni fa, ma possono dare vita a una rivalità molto sentita e a un match per lo meno decente, visto che i due sono eccellenti quando si tratta di raccontare una storia sul ring.

Victory Road è stato un pay per view pieno di alti e bassi, ma c’è stato un momento tra i più emozionanti dell’anno: vedere i Motor City Machine Guns alzare finalmente i Tag Team Titles al cielo vale da solo l’intero prezzo dell’evento. Come ho già scritto sul forum, ho visto crescere questi ragazzi fino a diventare gli uomini che sono adesso, li ho visti passare momenti difficilissimi, fare qualche ragazzata e subire punizioni eccessive, arrivare vicinissimi alla vittoria dei titoli per poi vederseli soffiare, ma li ho visti anche rialzarsi, stringere i denti e dare sempre il 110% sul ring, offrendo prestazioni che pochissimi altri wrestlers riescono a garantirti. Ora sono finalmente lì, in cima a una divisione che in TNA è una vera e propria elite, visti i tag team che ne fanno parte. Onore anche ai loro avversari, i sempre bravissimi Beer Money contro i quali ora sono impegnati in una sfida al meglio dei cinque incontri: il primo, un Ladder Match, è stato vinto da Roode e Storm, i quali hanno scelto la stipulazione per la seconda contesa, che sarà uno Street Fight. Ogni loro match è un’autentica garanzia e sembra di essere tornati nel 2004, quando i Triple X e gli America’s Most Wanted si affrontarono a più riprese, fino ad arrivare a quel glorioso Six Sides Of Steel Cage Match di Turning Point. Mentre i Generation ME attendono i vincitori di questo feud, il Team 3-D resta fermo ai box per via delle divergenze tra Ray e Devon sulla questione Jesse Neal. Quest’ultimo ha colpito per sbaglio Devon con la spear a Victory Road e questo episodio potrebbe portare a un riavvicinamento tra i due ex ECW: chi finora è rimasto quasi del tutto tagliato fuori dalla faida è Shannon Moore, sempre più anonimo e ignorato dai fans. Dopo l’ottima prestazione a Victory Road, il Global Champion Rob Terry è finalmente ricomparso a Impact e gli avversari non gli mancano: da un lato c’è Brutus Magnus, che cova ancora un forte desiderio di vendetta, dall’altro c’è Samoa Joe, amico-rivale col quale prima o poi si dovrà confrontare. La Samoan Submission Machine non ha ancora vinto un titolo nel 2010 e quello Global potrebbe essere il primo, un piccolo trampolino di lancio per tornare nel main event. Il regno di Big Rob finora non è stato nulla di trascendentale, ma l’atleta gallese si è ben comportato, aggiungendo mosse al suo repertorio e crescendo anche a livello di presenza scenica.

La X-Division ha subito un durissimo colpo proprio nel momento in cui si stava rilanciando: l’Ultimate X Match di Victory Road è stato qualcosa di vergognoso e inguardabile, un po’ per colpa di un booking a dir poco scandaloso, un po’ per colpa dei due atleti coinvolti, che di sicuro non hanno dato il massimo. La nuova fobia di Doug Williams è semplicemente ridicola, l’anno scorso a Bound For Glory ha vinto i titoli di coppia in un Ladder Match e ora scopre di temere le grandi altezze: non è la prima volta che in TNA assistiamo a scene del genere, mi viene in mente James Storm che scoprì di avere la stessa fobia di Williams prima dell’Elevation X con Rhino, e anche allora fummo costretti ad assistere un match orrendo. E così, con un Doug Williams limitato e un Brian Kendrick sempre svogliato si sta rovinando un feud potenzialmente validissimo, quello che potrebbe sbloccare la X-Division e farla uscire dalla mediocrità alla quale, ahimè, ci stiamo progressivamente abituando. La categoria femminile ha invece fatto diversi passi avanti nelle ultime settimane: Angelina Love è la nuova campionessa, ma rischia di essere privata del titolo, Madison Rayne si è alleata con una misteriosa motociclista ed è stata sbattuta fuori dalle Beautiful People, Velvet Sky al momento odia sia la Love che la Rayne, Sarita e Taylor Wilde se le sono date di santa ragione in uno Street Fight molto violento e ben riuscito. Insomma, tanta carne al fuoco, feud incrociati, incontri finalmente buoni e storyline che sembrano avere un senso (non mi sbilancio per paura che la storia della motociclista si riveli un flop, ma personalmente dubito che sia così): siamo ancora lontani dai fasti del 2008, ma la strada intrapresa è quella giusta, quindi godiamoci questo momento, nella speranza che in futuro arrivi anche qualche rinforzo.

E anche oggi siamo arrivati alla fine, per commenti, insulti, richieste, curiosità, ecc. vi rimando al solito indirizzo e-mail, che è alessandro_servatis@hotmail.com

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07/10/2023 13:52
 
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Avevo un po' il dente avvelenato contro il vecchio sito/forum [SM=x5891209]
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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12/10/2023 08:18
 
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TNA Ultimate X #13 - Tra ECW e TNA
Benvenuti a questa nuova edizione dell’Ultimate X, l’ultima prima della settimana di fuoco della TNA, che ci regalerà prima Hardcore Justice, poi una puntata speciale di Impact nella quale verranno disputati dei match che in genere vanno in scena nei pay per view. Va subito detto che ultimamente la qualità degli episodi di Impact è cresciuta vertiginosamente e i ratings finalmente stanno salendo: non solo, tutta questa voglia di ECW ha fatto bene persino al mio editoriale, che ha superato per la prima volta le 300 hits e che si appresta a raggiungere i “ratings” del “The Line Is Crossed” di dicembre (quello su Kurt Angle, per intenderci). E’ incredibile come, ciclicamente, la federazione di Philadelphia che ha cambiato il modo di concepire il wrestling torni di moda, incollando i fans giovani e vecchi sullo schermo, così come è incredibile che certe rivalità non muoiano mai. Ovviamente, mi riferisco all’interminabile feud tra Raven e Tommy Dreamer, una di quelle rivalità che resero grande la ECW: i due si scontrarono anche in WWE, e ora si ritrovano nuovamente uno contro l’altro. Il 29 luglio, Raven ha steso Dreamer dopo il suo match contro Abyss, per poi leccargli la faccia e urlargli “Ti piace questo, Tommy? Eh?”: un segmento di altri tempi, di quelli che in altre compagnie troppo “politically correct” non rivedremo per un bel pezzo. Per quanto mi intrighi un RVD vs Jerry Lynn, il ritorno di Sabu e gli altri match che saranno sicuramente interessanti, l’incontro che attendo con maggiore impazienza è proprio quello tra Raven e Dreamer: i due non saranno al massimo della forma, ma porteranno sul ring un quantitativo d’odio e di violenza inimmaginabili! Insomma, il vero spirito della ECW rivivrà in questo magico incontro: ma ora è giusto dare spazio al presente, alla TNA.

Il campione Rob Van Dam si ritrova a difendere nuovamente la cintura contro Abyss, stavolta in uno “Stairway To Janice Match”: la mazza chiodata del “Mostro” sarà sospesa in aria e uno dei due contendenti potrà prenderla soltanto usando la scala. Sarà sicuramente un match incerto fino alla fine ed è possibile che “They” facciano finalmente la loro comparsa, aiutando Abyss a portare a casa l’ambito trofeo, che manca nella sua bacheca dal lontano 2006. The Monster sta mostrando tutto il suo potenziale, non solo come combattente, ma anche come personaggio: niente più pagliacciate, anelli o robe simili, ma solo violenza, sangue e grida. RVD, al contrario, continua a perdersi nella sua ripetitività, a dire le solite frasi fatte al microfono e a non convincermi come campione. Per questo spero vivamente che sia Abyss a conquistare la cintura, dando il via a un regno di assoluto terrore. Jeff Hardy e Mr Anderson continuano a fare coppia, ma se il primo al momento non ha nessun feud in corso (tanto da essere costretto a lanciare l’ “Open Challenge” nella puntata di Impact del 12 agosto), il secondo deve fronteggiare ben due lottatori. Il primo è The Pope, che, nonostante un piccolo riavvicinamento, non riesce a perdonarlo per averlo infortunato nel momento migliore della sua carriera; il secondo è Matt Morgan, che in ogni puntata di Impact non perde l’occasione per attaccarlo e cercare di metterlo fuori gioco. Pope e Anderson risolveranno tutto il 12 agosto, mentre la sfida con Morgan molto probabilmente andrà in scena in pay per view. Tutto sembra ruotare intorno al personaggio di Anderson, che è capace di catalizzare l’attenzione su di sé come pochi altri.

Dopo un inizio a dir poco disastroso, la Fortune sembra aver finalmente ingranato la marcia per il successo: ora appaiono forti e uniti, specie dopo la vittoria del primo titolo. AJ Styles ha infatti conquistato il Global Title ai danni di Rob Terry, cambiandogli poi il nome in Television Title e stabilendo che questa cintura verrà difesa soprattutto negli show televisivi. Era una soluzione che molti fans si auspicavano da tempo: in questo modo la cintura acquisterà valore e diventerà un traguardo importante da raggiungere per i wrestler che ancora non sono in grado di arrivare o di ritornare nel main event. Inoltre, con questa vittoria AJ si è laureato per la seconda volta Grand Slam Winner, in concomitanza con la sua nomina di wrestler dell’anno da parte di PWI; insomma, dopo un paio di mesi allo sbando, The Phenomenal One può tornare a sorridere. Il 12 agosto, AJ dovrà vedersela con uno dei suoi nemici storici, quel Kurt Angle col quale ha disputato quello che finora è, a mio avviso, il match dell’anno: l’eroe olimpico ha bisogno di una vittoria per scalare il ranking, inoltre il TV Title non sarà in palio, per cui il risultato appare scontato.

Samoa Joe è stato sospeso dalla TNA per un mese a causa di un diverbio avuto con la dirigenza. Un episodio spiacevole, un’altra battuta d’arresto per il samoano, che è uno dei pochi veri errori commessi dalla compagnia di Orlando in questo periodo. Tra questi citiamo anche Desmond Wolfe, per il quale però si prospetta una soluzione di ripiego col suo inserimento nella tag team division insieme a Brutus Magnus, ed Eric Young. Quest’ultimo, dopo una botta in testa subita a Xplosion, si è completamente rimbecillito, tornando così a essere quello Showtime che credeva in Babbo Natale, andava a cercare Elvis, creava il circolo dei supereroi con Curry Man e Shark Boy, ecc. Un vero e proprio passo indietro per Young, che nel periodo della World Elite ci aveva dimostrato di non avere nulla da invidiare agli altri heel della federazione, riuscendo a tenere testa a Kurt Angle e dando filo da torcere alla Main Event Mafia. Hernandez, invece, rischia di finire nel limbo per il semplice fatto di non essere riuscito a far presa sui fans. Come avevo immaginato, Matt Morgan, pur perdendo, è uscito dal Cage Match da vincitore morale, mentre il Supermex non solo non ha ricevuto il tifo che sperava, ma successivamente si è ritrovato ad affrontare Kurt Angle, che ovviamente è stato acclamato molto più di lui. La riunione degli LAX sarebbe una buona soluzione per salvare il messicano, il quale al momento non sembra avere i requisiti giusti per entrare nel giro che conta. Sul feud Jarrett-Nash mi sono già espresso due settimane fa, aggiungo solo una piccola considerazione: mi ha fatto molto piacere vedere Big Kev incrociare Kurt Angle e mostrargli rispetto, in nome della gloriosa Main Event Mafia, che fu ingiustamente affossata da dei fans troppo dipendenti da internet.

Il “Best Of 5 Series” tra Motor City Machine Guns e Beer Money Inc. ci sta regalando delle contese a dir poco spettacolari. Qualsiasi stipulazione ci sia, i due tag team riescono sempre a sorprendere con degli spot ad alto rischio e finali assolutamente imprevedibili. Sabin e Shelley stanno dimostrando di meritare le cinture che hanno conquistato il mese scorso, ma c’è da dire che Storm e Roode non sono da meno: questo feud potrebbe andare avanti per anni senza mai stancare, un po’ come quello tra gli Hardy Boyz ed Edge&Christian; o quello tra gli America’s Most Wanted e i Triple X. Intanto, gli Ink Inc. e i Generation ME attendono il loro turno, così come il Team 3-D, recentemente riunitosi in nome della ECW; non dimentichiamoci poi della nuova coppia composta da Brutus Magnus e Desmond Wolfe, che potrebbe bruciare le tappe. Insomma, la divisione tag gode di ottima salute, al contrario di una X-Division che continua ad essere agonizzante. Le ultime scialbe prestazioni di Kendrick e la mancanza di una proposta alternativa all’ex Spanky hanno rovinato, di fatto, il regno di Doug Williams, che era iniziato benissimo e che ci aveva dato qualche speranza. Serve uno scossone vero e proprio, non importa che provenga da un nuovo atleta, da un ex TNA che ritorna o da uno di quelli parcheggiati ai box: a volte basta davvero poco per fare un passo avanti e la Knockout Division lo dimostra. E’ bastato creare un paio di storyline e riportare un paio di lottatrici sotto i riflettori ed ecco che abbiamo una categoria finalmente rinnovata, che può, a parer mio, raggiungere i fasti del passato. Nell’ultimo Impact sono stati addirittura difesi i Tag Team Titles (cosa che non accadeva da tempo) e abbiamo assistito al ritorno di Hamada, lottatrice validissima che potrà sicuramente dire la sua, così come Taylor Wilde e Sarita. La storyline principale, poi, è piena di mistero: chi si cela sotto il casco della motociclista che aiuta sempre Madison Rayne? Le Beautiful People resteranno unite o Velvet Sky riformerà il duo originario con Angelina Love? Il 12 agosto probabilmente avremo qualche risposta, visto che andrà in scena l’attesissimo match titolato tra la Rayne e la Love.

Per oggi è tutto, vi ricordo che potete scrivermi a questo indirizzo di posta: alessandro_servatis@hotmail.com

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12/10/2023 08:41
 
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Mi esaltavo per 300 visite, va detto che ai tempi e coi mezzi che avevamo, erano tanta roba, soprattutto per un editoriale sulla TNA. Per il resto, frecciatine in pausa stavolta [SM=x5891209]
Ho scritto "rivalità" due volte in due frasi, odio quando faccio questi errori [SM=x5891208]
E quanto ero nostalgico per la mEm, era passato solo un anno!
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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18/10/2023 05:50
 
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TNA Ultimate X #14 - Hardcore F'N Show
Benvenuti a questa quattordicesima edizione dell’Ultimate X: spero che abbiate passato un buon ferragosto, ma mi auguro anche che vi siate goduti la magnifica settimana di wrestling, iniziata con Hardcore Justice e conclusa con Summerslam, con in mezzo lo strepitoso Whole F’N Show. Insomma, il nostro amato sport non va mai in vacanza, così come gli editoriali di World Of Wrestling, i quali sono addirittura in aumento: vi segnalo infatti l’imminente esordio di X-Rays, partorito dalla mente di un grande esperto della WWE, Girolamo “The Great One” De Nicolo. Detto questo, possiamo cominciare a parlare di una TNA che ultimamente è in forma strepitosa: lasciatemelo dire, al diavolo i sapientoni, al diavolo i Paul Heyman, questo è il tipo di wrestling che voglio vedere, questi sono gli show che mi tengono incollato allo schermo per ore!

Hardcore Justice è stato un vero capolavoro, un revival coi fiocchi che non ha nulla da invidiare al ben più blasonato One Night Stand. In particolare, il match tra Raven e Tommy Dreamer è destinato a rimanere impresso nella nostra memoria: non poteva esserci conclusione migliore per un feud iniziato ben quindici anni fa. Anche Whole F’N Show non è stato da meno, con dei match favolosi (e dire che si trattava di uno show settimanale!) e quel finale che ha lasciato tutti a bocca aperta. L’attacco dei componenti della Fortune ai danni degli ex ECW è stato a dir poco brutale e a farne le spese sono stati soprattutto Dreamer, Raven (che ha messo da parte le sue rivalità personali per andare ad aiutare gli ex compagni di mille battaglie) e il campione Rob Van Dam: quest’ultimo è stato ritrovato privo di sensi nel backstage, pieno di ferite e ricoperto di sangue, mentre un Abyss triofante teneva Janice tra le sue braccia. Sia chiaro, anche io avrei voluto assistere al momento dell’utilizzo di Janice sul povero RVD, ma ciò non toglie che questo sia stato un segmento riuscitissimo anche senza questa scena, che probabilmente vedremo più in là; ancora una volta basta saper aspettare anziché sputare subito sentenze. Questa sfida Fortune vs EV 2.0 può fare solo del bene a AJ e soci, che guadagneranno visibilità e prestigio, mentre Abyss rimane il contendente numero uno al titolo, in attesa che “They” facciano la loro comparsa…. ammesso che non si trovino già nell’Impact Zone, sotto mentite spoglie.

Kurt Angle sta continuando a scalare le posizioni nel ranking system: la sua ultima vittima è stato AJ Styles, col quale ha combattuto l’ennesimo match strepitoso, il modo migliore per aprire una puntata di Impact. D’altro canto, AJ continua ad avere il titolo televisivo attorno alla vita e sono sicuro che questa cintura diventerà molto prestigiosa. Non mi è piaciuta invece l’Open Challenge di Jeff Hardy, sarà perché mi aspettavo qualche debutto (Gregory Helms? Jimmy Yang?), sarà perché Shannon Moore non riesce proprio ad entusiasmarmi. Il loro match, nonostante dei buoni spot, è stato insipido, anonimo, con un finale troppo smielato per i miei gusti. Breve ma intenso, invece, il triangolare nel quale Matt Morgan ha ribaltato ogni pronostico, sconfiggendo The Pope e Mr Anderson. Si tratta di tre personaggi in continua crescita, che meritano di stare nel main event: ieri su facebook Dixie Carter ci ha ricordato che Dinero ha esordito in TNA solo un anno fa e c’è da dire che ha fatto passi da gigante da quando era semplicemente “l’ex Elijah Burke che ha attaccato Suicide”. Già tempo fa avevo azzardato un paragone, e ancora adesso ritengo che la TNA abbia tra le mani un piccolo John Cena e debba solo sfruttare al meglio il suo enorme potenziale.

Mi è piaciuto tantissimo il ritorno di Sting, non tanto per il suo inserimento nel feud tra Kevin Nash e il trio Jarrett-Hogan-Bischoff, bensì per il suo nuovo facepaint rosso e nero, che mi ha fatto letteralmente tornare indietro di dodici anni! Era infatti il 1998 quando lo Stinger divenne un membro del Wolfpac, capeggiato proprio da Nash, e cambiò il suo trucco da bianco a rosso per onorare i colori di questa particolare versione dell’ nWo. Ora la storia si ripete, anche se potrebbe esserci un altro intreccio: prima abbiamo avuto il segno di riverenza da parte di Big Kev verso Kurt Angle, ora c’è questa alleanza e tutto ciò mi fa sperare che la tanto bistrattata main Event mafia possa finalmente rinascere dalle proprie ceneri. Fantawrestling a parte, l’attesa per il match tra Nash e Jarrett è grande, specie ora che abbiamo Sting come mina vagante e Hogan come “paladino della giustizia”. Chi invece continua a non convincermi è questo nuovo Eric Young, sempre più stupido e grottesco, così come Orlando Jordan, che ormai è diventato una macchietta che non fa scandalizzare più nessuno. Sono due gimmick che andrebbero buttate nella spazzatura, mentre chi, a parer mio, va assolutamente recuperato è Rob Terry, il quale è stato affossato dalle ultime due sconfitte contro AJ Styles. L’atleta gallese sta migliorando e bisogna dargli fiducia, continuando a pusharlo nonostante lo scetticismo del pubblico: d’altronde, anche il The Rock degli esordi veniva sonoramente fischiato. Da vedere poi quale sarà la collocazione di Samoa Joe non appena tornerà dalla sospensione, magari sarà inserito nel feud TNA vs Ev 2.0 e magari assisteremo al dream match contro Taz.

Il Best Of Five Series più bello della storia del wrestling ha visto trionfare i Motor City Machine Guns, al termine di un 2 Of 3 Falls Match che è stato l’incontro migliore di Whole F’N Show. I Beer Money non escono ridimensionati dalla sconfitta, visto che hanno ottenuto visibilità e hanno dimostrato ancora una volta di essere uno dei migliori tag team al mondo; d’altro canto, Sabin e Shelley hanno dato prova di essere dei campioni all’altezza, un duo capace di ribaltare ogni pronostico. Chi, come me, ama il wrestling deve solo dire grazie a queste due coppie che hanno rischiato l’osso del collo per regalarci cinque dei migliori match dell’anno, ma va ringraziata anche la dirigenza TNA per aver puntato su di loro e per avergli permesso di esprimere tutto il loro potenziale, senza limitazioni di sorta e con stipulazioni ogni volta più estreme. Ora per i Guns si prospetta un’altra sfida interessante, quella contro il nuovo duo inglese composto da Brutus Magnus e un Desmond Wolfe che cerca di rilanciarsi dopo un deludente stint da singolo. Questo tag team ha ottenuto una title shot battendo i sempre più anonimi Ink Inc. e molto probabilmente la sfrutteranno a No Surrender, dove mi aspetto un grande match. Resta da vedere poi quale sarà il comportamento del Team 3-D, ora che Ray e Devon hanno fatto pace: è vero che per ora sono coinvolti nel feud tra gli ex ECW e il Fortune, ma non è detto che un giorno non si rimettano sulle tracce di Jessy Neal o arrivino a puntare ai Tag Team Titles.

L’inserimento di Doug Williams nel Fortune può fare del bene alla X-Division e riportarla finalmente sotto i riflettori. Incrociamo le dita ancora una volta, sperando che sia quella buona: il suo attacco a Jay Lethal potrebbe riportare l’atleta di colore a competere per l’X-Title, ma visto che Doug ha colpito anche gli ex ECW non vedrei male un inserimento di Little Guido ma soprattutto di 2 Cold Scorpio (il quale mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta con le sue manovre aeree ad Hardcore Justice) nella categoria. A questo punto, Brian Kendrick resta tagliato fuori e la cosa non mi dispiace, visto che ha avuto tante opportunità ma non le ha sapute sfruttare. Continua intanto il buon periodo della divisione femminile: Angelina Love è la nuova campionessa, il mistero della motociclista continua, le Beautiful People hanno perso i loro titoli nel giro di una settimana e stanno per separarsi definitivamente, Taylor Wilde e Hamada sono pronte a ridare prestigio ai Tag Team Titles. Insomma, la categoria gode di ottima salute e a mio avviso con l’aggiunta di qualche nome importante e l’aumento della qualità dei match (che può realizzarsi subito, se la Wilde, Sarita e Hamada salgono sul ring più spesso) si possono raggiungere se non addirittura superare i livelli di un tempo.

Per oggi è tutto, l’indirizzo e-mail al quale potete scrivermi resta sempre il solito: alessandro_servatis@hotmail.com

If you don’t know… Now you know!
18/10/2023 08:55
 
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Con "The Pope piccolo John Cena" l'avevo sparata grossa [SM=x5891211]
La marchetta a Girolamo, con cui sono rimasto in ottimi rapporti nonostante il suo passaggio a Zona Wrestling ^^
Era un buon periodo per la TNA, ma secondo me fino a inizio 2011 le cose stavano andando bene.
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Capitano dell'Arca di Noè dei Friends (2023)
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