Letture da recuperare

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Scritto da: Tora. 24/03/2005 8.30
Detesto il Punitore di Ennis. Per me ha snaturato Castle. Le storie possono piacere e non piacere, ma non sono storie di frank Castle.

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Non è abbastanza cattivo?

V.

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Scritto da: Juan Galvez 24/03/2005 8.41
Non è abbastanza cattivo?

V.

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Lo è troppo. Il vero Punitore non era così cinico. Ennis ha sempre detto (parole testuali) di odiare e detestare i supereroi, e di considerare il suo Punisher come una divertissment, una caricatura umoristica di quello vero. Ok. Come non prenderne atto?

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Scritto da: Tora. 24/03/2005 8.46


Lo è troppo. Il vero Punitore non era così cinico. Ennis ha sempre detto (parole testuali) di odiare e detestare i supereroi, e di considerare il suo Punisher come una divertissment, una caricatura umoristica di quello vero. Ok. Come non prenderne atto?

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Senza dubbio un divertissement, ma incredibilmente vero, un vero Punitore :-)

V.

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Scritto da: Juan Galvez 24/03/2005 10.12
Senza dubbio un divertissement, ma incredibilmente vero, un vero Punitore :-)

V.

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Punitore sì, Frank Castle no.

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Scritto da: Tora. 24/03/2005 8.46


Lo è troppo. Il vero Punitore non era così cinico.

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Mah, forse è per questo che a un certo punto ha smesso di funzionare, per una certa vena "buonista" che in fin dei conti lo stava trasformando in un secondo Batman -un giustiziere che combatte i criminali per impedire che altri soffrano come lui- più che in Frank Castle alias The Punisher -un killer che combatte i criminali per odio e...perchè è matto come un cavallo! - non trovate?
Per me Ennis ha dato un' interpretazione davvero centrata del Punitore, non scevra di sana ironia, alla quale non manca neppure una certa profondità, se vogliamo: indicativa in questo senso la sequenza finale di "Bentornato, Frank!" nella quale Castle lascia il patrimonio di ma' Gnucci ai suoi coinquilini, fatto che sottolinea la presenza di un briciolo di umanità nel personaggio, umanità che rende ancora più drammatica e alienante la sua follia.
Ps=grazie per le info;-)

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Scritto da: Cortushka 24/03/2005 10.49


Mah, forse è per questo che a un certo punto ha smesso di funzionare, per una certa vena "buonista" che in fin dei conti lo stava trasformando in un secondo Batman -un giustiziere che combatte i criminali per impedire che altri soffrano come lui- più che in Frank Castle alias The Punisher -un killer che combatte i criminali per odio e...perchè è matto come un cavallo! - non trovate?
Per me Ennis ha dato un' interpretazione davvero centrata del Punitore, non scevra di sana ironia, alla quale non manca neppure una certa profondità, se vogliamo: indicativa in questo senso la sequenza finale di "Bentornato, Frank!" nella quale Castle lascia il patrimonio di ma' Gnucci ai suoi coinquilini, fatto che sottolinea la presenza di un briciolo di umanità nel personaggio, umanità che rende ancora più drammatica e alienante la sua follia.
Ps=grazie per le info;-)

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Il Punitore E' Batman, il Batman della marvel, con un pizzico di tormento tipico si Spider-Man. Ripeto... (secondo me) come Punitore funziona, ma Frank Castle aveva altro carattere e altre motivazioni. E funzionava... in mano a scrittori degni di questo titolo ha sempre funzionato.

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Scritto da: Cortushka 24/03/2005 10.49
Per me Ennis ha dato un' interpretazione davvero centrata del Punitore, non scevra di sana ironia, alla quale non manca neppure una certa profondità, se vogliamo: indicativa in questo senso la sequenza finale di "Bentornato, Frank!" nella quale Castle lascia il patrimonio di ma' Gnucci ai suoi coinquilini, fatto che sottolinea la presenza di un briciolo di umanità nel personaggio, umanità che rende ancora più drammatica e alienante la sua follia.

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Sono d'accordo e rilancio: l'interpretazione di Ennis è la sola che renda il personaggio interessante e leggibile. Un character come il Punitore o è condito di una dose (molto) sovrabbondante di ironia e carica grottesca, o diventa un'apologia acritica del fascismo, ma soprattutto un personaggio vuoto.

V.

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Scritto da: Juan Galvez 24/03/2005 11.58
Sono d'accordo e rilancio: l'interpretazione di Ennis è la sola che renda il personaggio interessante e leggibile. Un character come il Punitore o è condito di una dose (molto) sovrabbondante di ironia e carica grottesca, o diventa un'apologia acritica del fascismo, ma soprattutto un personaggio vuoto.

V.

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Mi chiedo cosa abbiate letto del personaggio. Che possa piacere Ennis non discuto, ma assolutismi quali "l'interpretazione di Ennis è la sola che renda il personaggio interessante e leggibile" li trovo moooooolto esagerati. Apologia del fascismo? Personaggio vuoto? Davvero... mi chiedo cosa abbiate letto.

Sono d'accordo e rilancio: l'interpretazione di Ennis è la sola che mi renda il personaggio interessante e leggibile. Un character come il Punitore o è condito di una dose (molto) sovrabbondante di ironia e carica grottesca, o per me diventa un'apologia acritica del fascismo, ma soprattutto perde ogni interesse ai miei occhi.

V.

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Scritto da: Juan Galvez 24/03/2005 12.03
Sono d'accordo e rilancio: l'interpretazione di Ennis è la sola che mi renda il personaggio interessante e leggibile. Un character come il Punitore o è condito di una dose (molto) sovrabbondante di ironia e carica grottesca, o per me diventa un'apologia acritica del fascismo, ma soprattutto perde ogni interesse ai miei occhi.

V.

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Ah, ecco. Sui gusti non discuto.

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Scritto da: Tora. 24/03/2005 12.05


Ah, ecco. Sui gusti non discuto.

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Ci vuol poco a far felici le tigri

(o Azuf-cosi che di si voglia )

V.

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Scritto da: Juan Galvez 24/03/2005 12.50
Ci vuol poco a far felici le tigri

(o Azuf-cosi che di si voglia )

V.

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AZAFUSE!!!

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Scritto da: Tora. 24/03/2005 13.16


AZAFUSE!!!

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Sì, Aza-cosi!

V.

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Scritto da: Juan Galvez 24/03/2005 11.58
Sono d'accordo e rilancio: l'interpretazione di Ennis è la sola che renda il personaggio interessante e leggibile. Un character come il Punitore o è condito di una dose (molto) sovrabbondante di ironia e carica grottesca, o diventa un'apologia acritica del fascismo, ma soprattutto un personaggio vuoto.

V.

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Sottoscrivo in pieno! Non sono mai stato fan di Castle (a cominciare dal nome...ma dài, a me "Punitore" sa più di nomignolo da porno-star! ) però almeno quel poco che ho letto di Ennis era carino, molto pulp (laddove caratteristica principale del pulp è imho quella di riuscire a rappresentare abissi di violenza in modo leggero e, per quanto possa sembrare strano, perfino divertente). Senza quella vena ironica il Punisher rimane solo un nazi, imho...

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Scritto da: Takeshi Hirano 24/03/2005 18.31
Senza quella vena ironica il Punisher rimane solo un nazi, imho...

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L'ironia nel Punitore non l'ha mica inventata Ennis. La sua è più una parodia (per sua stessa ammissione). Però continuo a domandarmi, oltre a Ennis, cosa avete letto?

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Scritto da: Tora. 24/03/2005 18.47


L'ironia nel Punitore non l'ha mica inventata Ennis. La sua è più una parodia (per sua stessa ammissione). Però continuo a domandarmi, oltre a Ennis, cosa avete letto?

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Organicamente? Nulla, sono stato respinto dalle storie: immediatamente, in poche vignette. Anni fa. E onestamente non ricordo di chi fossero. Ci ho riprovato con Ennis, confidando nella sua vena più smargiassa, che mi sembrava perfetta per un personaggio del genere... e ho verificato che era perfetta . Così come ho avuto la controprova del fatto con Nick Fury, che Garth ha forse realizzato meglio dello stesso Punitore.

V.

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Scritto da: Juan Galvez 24/03/2005 18.57
Organicamente? Nulla, sono stato respinto dalle storie: immediatamente, in poche vignette. Anni fa. E onestamente non ricordo di chi fossero.
V.

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Ho capito. Come con Buffy e Friends...

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Scritto da: Tora. 24/03/2005 18.47 ...continuo a domandarmi, oltre a Ennis, cosa avete letto?

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Non molto (manco del Punisher ellisiano, peraltro )...ho letto tutte le storie vecchie di spidey in cui c'era il Punisher (che se non rammento male nacque proprio in una storia del buon Parker) e qualche numero sparso del monografico che aveva pubblicato la Star...ma ammetto che il personaggio proprio non mi ha mai "preso" (non amo i giustizieri, specie quando si prendono così sul serio... )

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Scritto da: Tora. 25/03/2005 7.45


Ho capito. Come con Buffy e Friends...

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Sicuramente, ma nel metodo non c'è nulla di errato, anzi è il solo ragionevolmente utilizzabile per non sprecare tempo ed energie. Se dovessi leggere (vedere) tutto di un personaggio o di una serie per poter giudicare, praticamente potrei godere di un centesimo di quel che leggo e vedo, e perderei molta parte della mia vita dietro a cose che non mi piacciono invece di dedicarne a quelle che apprezzerei. Chiaro che se dovessi scrivere un testo approfondito su tutto Punisher (Buffy, Friends), è naturale che leggerei (vedrei) tutto quanto è stato scritto (filmato), o quanto meno un ragionevole 80-90%. Ma questo sarebbe "lavoro". Viceversa, per la fruizione personale supplisce l'esperienza maturata in decenni di letture e visioni, che ha portato a formarmi una certa capacità critica, che mi guida nel comprendere quanto posso aspettarmi da un personaggio o da un'opera. Capacità che ovviamente non è infallibile, ma che sottoposta ad alcune verifiche, ho trovato ragionevolmente e soddisfacentemente affidabile: se dopo tre puntate del telefilm X (dove X non è Buffy o Friends ) quel telefilm mi fa ca*are, ho la ragionevole sicurezza statistica che mi farà sempre ca*are. Ovvio che se arrivasse uno staff creativo affatto nuovo che ne cambiasse radicalmente l'impostazione dalle fondamenta il mio giudizio potrebbe mutare conseguentemente.

Esulando dal discorso artistico, per sapere che Berlusconi avrebbe sgovernato l'Italia già non avevo bisogno di votarlo alle elezioni del 1994, e tanto meno avevo bisogno che qualcuno ritenesse che finalmente lo si dovesse lasciar governare dal 2001.

Per venire all'argomento specifico, il pochissimo letto di Punisher mi aveva fatto ca*are e non mi aveva lasciato alcuna voglia di leggerne le storie, e tuttavia una curiosità latente per il personaggio potenziale me l'aveva instillata. Così, quando un autore come Ennis, che mi appariva particolarmente adatto a sviluppare quelle potenzialità, è approdato al personaggio, ho letto quelle storie. E ho trovato una conferma - una mia conferma - alle mie impressioni.

V.

Questione di punti di vista. Il "metodo" con cui mi faccio un'idea di qualcosa differisce dal tuo, non che ci sia niente di male in questo. Il mondo è bello perchè è avariato.