Forse....sono in partenza

La società pe la quale lavoro sta per essere acquisita da un altra di Genova. Tutto questo sta mettendo tanta agitazione.
La paura è di rimanere con contratto a progetto o essere licenziato.
Qulache giorno fa ho ricevuto una offerta da Trento. E sto accettando.
Lunedì ho il colloquio. Vedremo.
Spero di usare questa opportunità come arma per farmi assumere dalla società di Genova e quindi rimanere a Palermo.
Ad ogni modo se la mia società e/o quella di Genova, mi rispondesse picche, io accetterò l'offerta per Trento

Mio padre mi sta stressando facendomi pesare la sua attuale e prossima solitudine. Ma io mi sono rotto. Mi sono rotto della solitudine di mio padre, mi sono rotto di non avere un lavoro "serio". Quindi parto.
So che non troverò oro. Ma se la predo bene mi diverto pure.
Ad ogni modo spero che mio padre non mi chiami tutti i giorni perchè se partirò al sud non ci ritorno più, questo è mooooooolto probabile

Chi stà al nord di voi?

io.

ciao Sergetto ..certo il fatto del lavoro sempre precario e' un casino...spero ci siano davvero opportunita' migliori o possibilita di migliorare al nord come dici appunto....ma a te piacerebbe andare via in maniera definitiva dal sud o lo dici perche' comunque immagini che una volta iniziato un percorso lavorativo altrove e' difficile che poi si torni sui propri passi anche come opportunita' lavorative?
Sergio io non conosco tuo padre ma comunque tantissimi genitori hanno questo tipo di egoismo vuoi dettato dall'affetto vuoi dettato dall'egoismo personale puro...ma in ambo i casi spesso si bloccano i figli nella propria crescita ...succede troppo spesso purtroppo...poi c'e il fatto della difficolta' a trovare un lavoro dove vivi e questo sarebbe un motivo in piu' per provare ...io credo sia giusto che tu ti allontani almeno un periodo specie alla luce del fatto che tu sei stato sempre quello su cui tuo papa' si e' poggiato occupandosi poco dei tuoi bisogni a mio avviso (scusa Sergio se dico sta cosa ...)ed alla luce di questo io partirei...credo tu ne abbia bisogno e visto che il destino ti pone davanti a questa scelta obbligata praticamente per questioni di lavoro non ci penserei molto...tuo papa' lo capira' alla fine vedrai...
poi sul fatto di non tornare piu'...questa e' una cosa che valuterai a tempo debito no?
parlane anche col tuo analista...

per quanto riguarda la tua domanda di chi di noi sia al nord io sono a Roma come sai..
baciotti Daniela

sì hai ragione raggio, troppi genitori sono invidiosi e gelosi della vita privata autonoma dei figli.
però scappare secondo me non serve.
serve guardarsi dentro.
perché a volte si scappa solo dalle nostre paure, andando lontano con molta fatica e poca soddisfazione.
bisogna riuscire a staccarsi dalle menate dei genitori e costruire qualcosa per noi, che vogliamo noi.
decidere davvero in modo autonomo, può anche voler dire capire di avere bisogno di un luogo, perché ti piace e ci sei affezionato; oppure che te ne vuoi proprio andare in quella città là perché ti piace l'idea.
ma andarsene per staccarsi e basta, non serve andare a novecento chilometri.... basta cominciare a farsi la propria vita, in un appartamento che non sia dei genitori...
insomma, io ho sofferto sempre i distacchi e ho sempre cercato di fuggire. enon ci riuscivo mai davvero.
tornav dopo un po' con la coda tra le gambe e le ansie..
fino a quando ho capito che la fatica di fuggire ce l'avevo io dentro.
perché il mio legame con la famiglia, e con mia madre in particolare, era troppo forte perché si potesse rompere così.
ci vogliono dei motivi validi, intesi con la pancia non con il cervello.
dopo aver capito questo ho smesso di combattere ed aver paura, ho seguito l'istinto. l'ansia non mi faceva allontanare da casa perché erano vecchi e malati. e io facevo quello che mi sentivo, non resistevo stoicamente per poter star male e basta... non mi ha mai dato niente così, solo frustrazione e chiedersi "ma perché sono così? perché tutti escono e io no?"
quando mia madre è morta si è rotto un legame e di conseguenza le cose sono cambiate. sono cambiata io.
probabilmente c'è interazione tra le nevrosi ossessive dei genitori e le paure dei figli a staccarsi.
bisogna solo capire qual è la la tua vera natura. e sbattersene dei consigli. io l'ho risolta così.
un gran lavoro su di me, finché ho detto che non era importante essere considerata una scema perché a trentanni vivevo da sola una settimana sì e tre no.
insomma, è difficile. ognuno sente il suo momento.
forse roma non andava bene per sergio, forse c'è bisogno qualcos'altro, genova trento trieste siracusa.. chi lo sa cosa ha in mente il giovane?

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Scritto da: Zen 22/10/2004 21.12
La società pe la quale lavoro sta per essere acquisita da un altra di Genova. Tutto questo sta mettendo tanta agitazione.
La paura è di rimanere con contratto a progetto o essere licenziato.
Qulache giorno fa ho ricevuto una offerta da Trento. E sto accettando.
Lunedì ho il colloquio. Vedremo.
Spero di usare questa opportunità come arma per farmi assumere dalla società di Genova e quindi rimanere a Palermo.
Ad ogni modo se la mia società e/o quella di Genova, mi rispondesse picche, io accetterò l'offerta per Trento

Mio padre mi sta stressando facendomi pesare la sua attuale e prossima solitudine. Ma io mi sono rotto. Mi sono rotto della solitudine di mio padre, mi sono rotto di non avere un lavoro "serio". Quindi parto.
So che non troverò oro. Ma se la predo bene mi diverto pure.
Ad ogni modo spero che mio padre non mi chiami tutti i giorni perchè se partirò al sud non ci ritorno più, questo è mooooooolto probabile

Chi stà al nord di voi?

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Prima di prendere qualsiasi decisione mi permetto di consigliarti di considerare il costo della vita a Trento . Un dettaglio che non dovresti trascurare .A meno che tu non abbia voglia di fare una nuova esperienza .

Auguri, Sergio.

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Scritto da: iamfree 23/10/2004 11.20



Prima di prendere qualsiasi decisione mi permetto di consigliarti di considerare il costo della vita a Trento . Un dettaglio che non dovresti trascurare .A meno che tu non abbia voglia di fare una nuova esperienza .

Auguri, Sergio.

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Avrei vitto e aloggio offerti dal datore di lavoro più un buono stipendio. L'impegno sarebbe per un anno...rinovabile.
Però domani ho il colloqio e quindi tutto si deve anche vedere....

Si. Anc'io ho difficolta a staccarmi dalla famiglia. Mi fa paura il bisogno che mio padre ha di me. Perchè io ho bisogno di trovare la mia strada e mi sembra di camminare con il freno a mano inserito.
Del resto non riesco a parlare con mio padre di queste cose.
Ha già incominciato con i giochetti dei sensi di colpa.
Per esempio, mi ha chiesto se mi può accompagnare per portarmi altre cose con un altra auto. Io l'ho guardato senza proferire parola e mio padre ha detto: "AH, ma se ti rompo le palle, no!?! Eh?!"
Riesce sempre a farmi sentire in colpa e rimango senza parole perchè vorrei digli "che mi rompe le palle", ma non posso. Mi toglierebbe la parola a vita. Mi angoscerebbe un sacco.
Insomma !!! Mica posso angosciarmi per queste cose.
Ha sicuramente ragione anche il mio psicologo. Cioè: anche io sono legato molto a mio padre e quindi certe cose me le vado a cercare. E poi mi faccio influenzare troppo da quel che dice mio padre. Come se fossi un bambino che vede il padre come onnipotente e quindi come se qualche motivo quel che dice mio padre si avverasse!
Vorrei maturare. Sarà ancora un percorso da percorrere.

Ad ogni modo la scelta l'ho già presa. Io voglio partire per non sottostare ai padroni del meridione e alla loro strafottenza. Dopo un po della sicilia mi stanco, ma poi provo nostalgia.
Stavolta quando mi stancherò del nord, vedrò di farmelo piacere

infatti..la nostalgia e' il problema a volte....quello che dici e' giusto Sergetto..devi cominciare a staccarti da tuo padre per crescere...questo non vuol dire litigarci ma cominciare a vivere la propria vita seguendo le proprie scelte ...il lavoro di cui parli visto che ha vitto e alloggio e un buono stipendio diciamo che potrebbe davvero essere una buona cosa...
E' vero che la fuga non risolve ma nel tuo caso c'e da dire che piu' che fuga mi sembra l'unica alternativa per vivere un po' da solo e cominciare a crescere...insomma l'ideale sarebbe trovare un posticino li dove sei e dove sono i tuoi amici ma credo di capire che li non ci sono possibilita' di lavoro e senza soldi niente casa per conto proprio quindi ripeto mi sembra l'unica alternativa (al momento ovviamente) per poter cercare di vivere la propria vita seguendo le proprie scelte e non quelle di tuo padre...
per quanto riguarda il fatto che tuo padre voglia accompagnarti lo escluderei ...ma mi sembra che lo escludi anche tu ...
baciotti Sergio ed in bocca la lupo per il colloquio

anche i distacchi lenti a volte servono. io non ho mai chiesto a mia madre di venire a vedere la casa che presi in affitto da ragazza. e lei non ci è mai venuta, di sua volontà.
finchè una volta ho avuto bisogno perché stavo molto male e dovevo andare là a portare dei mobiletti.
allora io e il mio ragazzo siamo andati, con mia madre e sorella forse..
mi ha persino aiutata a pulire i mobili, che non mi sentivo per niente bene.
insomma, è stata di aiuto mentre pensavo che fosse solamente ostile e contraria, perché io mi allontanavo e a loro non andava affatto perché ero sola. non sposata.

e poi, forse oggi credo di sapere tutto io, ma mi hanno detto che certi posti in sicilia sono così belli che.. posso credere che ti venga nostalgia!

Sergì...hai fatto trenta fai trentuno!
Se anche volesse accompagnarti, giusto per visualizzare dove ti troverai, che male c'è?
La tua vita poi da quel momento sarà più libera, vivrete separati e lontani.
Per me, il mio consiglio è: chiudi questa parentesi in bellezza
Ciao Là

....eppoi le trentine sono davvero BBone,certe figone! Vuoi mettere?!

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Scritto da: pispola 23/10/2004 14.12
e poi, forse oggi credo di sapere tutto io, ma mi hanno detto che certi posti in sicilia sono così belli che.. posso credere che ti venga nostalgia!

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Non è solo il fatto che ci sono posti belli. Il fatto è che è casa mia e che ci sono cresciuto.
Conosco la mentalità, mi piace l'odore del pane che sento quando passo vicino ad un panificio, amo la cucina siciliana e come cucina mio padre, mi piace il mare, amo questo clima temperato. Poi Palermo in particolare, non è una città ne troppo piccola ne troppo grossa. Potrei dire che è a dimensione d'uomo.
Però sicuramente ci sono tanti difetti. ...poco lavoro, la mafia, l'inciviltà (il non voler rispettare le regole).

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Scritto da: falcoscuro 24/10/2004 2.23
....eppoi le trentine sono davvero BBone,certe figone! Vuoi mettere?!

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Eheheheh, questo non lo sapevo

Ormai è sicuro.
Quegli stronzi capi della mia azienda non hanno voluto assumermi.
E io ho deciso di partire come avevo promesso.
Sono un po' triste e un po' allegro.
Sono allegro e voglio fare nuove esperienze.
Mi dispiace un po' per Papà. Ma pasienza.
Purtroppo devo seguire la mia strada.
Allegriiaaa, vado a trovare posti nuovi e conoscere nuove persone.
Tutto nuovo !!!!

ma zen,
... purtroppo.. quegli stronzi.. mi dispiace un po'...
ma sei convinto?
hai già preso la decisione, su due piedi?
auguri comunque se decidi e vai,
voi nomadi del lavoro mi lasciate di merda. mi sento "cacca di mosca" al confronto, non so perché..

in bocca al lupo Zen... facci sapere

Son contenta per te
Se ti mette allegria vuol dire che va bene così
Ciao, un abbraccione Là

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Scritto da: pispola 26/10/2004 19.56
ma zen,
... purtroppo.. quegli stronzi.. mi dispiace un po'...
ma sei convinto?
hai già preso la decisione, su due piedi?
auguri comunque se decidi e vai,
voi nomadi del lavoro mi lasciate di merda. mi sento "cacca di mosca" al confronto, non so perché..

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Si, ho già accettato.
Avere coraggio non significa essere migliori.
Comunque i cambiamenti se da una parte spaventano, dall'altra sono anche fonte di entusiasmo.

[Modificato da Zen 26/10/2004 20.26]

Ho un grande desiderio che devo assolutamente realizzare in questa vita. Voglio andare a New York. Voglio, devo, devo e voglio Sono anni che ci penso!
Per fortuna Londra e Parigi le ho già viste quando ancora stavo bene. Ma ora tocca alla Big Apple.
Perchè?
Perchè non lo so. Mi piace quella città. Voglio mettere i piedi sul suolo di Manhattan. Lì c'è tutta la cinematografia che ho più amato nella mia vita.
Dico questo per riallacciarmi a ciò che diceva Zen e anche Ruby nel suo "elastico".
Mi chiedessero: vuoi andare a New York???? SI - NO - NON POSSO - VORREI MA.....
....questo finchè son stata molto male...
Ma ora sento che potrei farcela. Sono troppo motivata.
Quando?
E chi lo sa!
Non è un viaggetto da niente. Bisogna anche organizzarlo bene.

Vabbè, vi ho raccontato un sogno
Ciao Là

Io sto al nord....ma lontana da Trento..
Secondo me hai fatto bene.

Maya

Navigando per il forum ho trovato questo mio vecchio topic !
Che nostalgia di quei tempi. Come vorrei riprendere la valigia per andare lontano.
Come mi sono trovato bene a Trento e sopratutto a Bolzano !!!!
Gli amici tedesci, austriaci, bolzanini...mi mancano.

E già mio padre mi ha "aiutato" a trovare questo posto in sicilia e io son tornato. Io non volevo scendere. E' sempre la solitudine di mio padre che mi attira a se.

E però non posso sempre scappare. Ma la decisione di tornare a vivere di nuovo con papà mi fa sentire un ragazzino. E vabbè con lo stipendio che ho non posso permettermi terapia e "vivere da solo". Almeno così potrò pagarmi la terapia.

Ah nota positiva: ho trovato una psicologa "cognitivo-comportamentale" spero che mi riesca ad aiutare per sconfiggere questo maledettissimo sintomo. Porcacc..
Si, fede ci vuole. Vedrete che ci riuscirò. Speriamo.

'Notte ! :)