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Ri-Presentazione dell'High Flyin di The Rob in Town

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2023 10:26
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07/11/2019 15:51
 
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HIGH FLYIN 44 - TUTTI GLI UOMINI DEL CHAIRMAN


A cura di The Rob In Town 79

Spesso sento chiedere come fosse il wrestling prima dell'avvento del wrestling web. Diverso, questo senz'altro. Forse c'erano meno finti sapientoni e si creavano meno stupide mode, ma secondo me alla fine il bilancio è positivo. Ora si può discutere insieme di una passione e condividerla con altri fans. Lo scambio di idee e di informazioni aiuta a comprendere più velocemente le dinamiche del business. Certo, il wrestling perde un po' della sua magia, ma acquista altre caratteristiche interessanti. Volete sapere il perché di questa lunga premessa? Semplice, ho notato che ultimamente si parla anche su forum dell'editoriale, tanto che da una chiacchierata avuta via FFZ con un utente, che mi ha posto all'attenzione molte riflessioni intelligenti, è nato mezzo editoriale odierno.

TUTTI GLI UOMINI DEL CHAIRMAN

“Governare è far credere”, Niccolò Macchiavelli.

Tra 19 giorni è Wrestlemania e ci troviamo dinnanzi alle solite domande che ogni anno ci si pone prima dell'evento: perché hanno pushato Tizio invece di Caio? Perché non combatte Sempronio che è una grande leggenda? Perché Mevio ha osato attaccare la WWE in un'intervista? Perchè? Perché, perché, perché?

Hogan parla al Bubba Love Radio Show e se la prende con Vince McMahon: da' troppo potere ad alcuni wrestlers che se ne approfittano per dettare legge nel backstage, litiga con lui per questione di soldi e di avversari e non esclude di andare a rinforzare le fila della concorrenza perché ritiene che in WWE ci si sia rilassati troppo sul monopolio e ci si sia dimenticati di fare del buon wrestling. Hogan a Wrestlemania 23 voleva affrontare l'amico Big Show; una volta diventata impossibile quell'opzione, avrebbe anche apprezzato l'opzione Shane; Vince invece gli ha proposto un surrogato di Big Show, ovvero il gigante indiano Singh, che però Hogan considera un non wrestler e col quale non ha voluto combattere.

Anche Angle è ospite fisso in una trasmissione radiofonica: se la prende con Batista, che ritiene un lottatore orribile (opinione peraltro condivisa anche da tutto il backstage WWE, che considera l'Animale un wrestler arrivato al successo solo perché raccomandato da quei famosi “alcuni wrestlers” di cui sopra), se la prende sempre con gli stessi “alcuni wrestlers” con cui se la prende Hogan e per gli stessi identici motivi, e come Hogan ritiene che in WWE le qualità sono diventate secondarie. La WWE, al contrario del periodo in cui Angle entrò in federazione, punta più su altri aspetti d'entertainment e sempre meno sul wrestling.

Angle e Hogan parlano male della WWE? E la WWE risponde indirettamente ma neanche troppo. Prima esce fuori la notizia di Angle indagato per uso di prescrizioni mediche non autorizzate, risalenti al periodo in cui l'eroe olimpico militava a Stamford. Ovviamente è una coincidenza che tale voce, probabilmente vera ma altrettanto probabilmente riguardante ogni singolo atleta o quasi che lavora in WWE, sia uscita proprio nel periodo in cui Angle ha cambiato federazione e continua a parlare di WWE nelle sue interviste. Mentre Jillian Hall, da sempre poco usata in WWE, da un mese continua a cantare. Si dice che nelle intenzioni di Stephanie McMahon e Triple H tale personaggio sia una parodia della figlia di Hogan, Brooke. E nonostante le risposte negative di prammatica la realtà pare proprio questa, a meno che non sia anch'essa una coincidenza.

Angle dice, colpevolmente estremizzando: “la WWE è un circo”. In realtà poi ascoltando bene le sue dichiarazioni dice: “in WWE non ci si occupa più di wrestling”. Che poi è la critica che tutti, fans e addetti ai lavori, spesso rivolgono al Grande Capo WWE. L'eredità McMahon vede due visioni contrapposte: per una Stephanie che vede da sempre i suoi wrestlers preferiti gravitare nel main event e i suoi wrestlers meno favoriti subire uno scontato depush, abbiamo uno Shane McMahon (che da una compagnia di marketing per la televisione americana è stato evidenziato come il personaggio che, in assoluto, riesce maggiormente a catalizzare l'attenzione degli spettatori sullo schermo tra i protagonisti degli show di wrestling, pur non essendo propriamente un wrestler, e non essendo propriamente un entertainer) che ha spesso visto i suoi wrestlers preferiti (da Blackman a RVD, da Test a Foley) subire clamorosi depush e/o licenziamenti. Diverse concezioni del business: una visione legata al concetto di sport-entertainment e una legata al concetto di lotta, quasi shootfighting (non è un mistero che Shane sia gran tifoso delle MMA). La prima concezione, facente capo alla Billion Dollar Princess, a Stamford sta trionfando su tutta la linea.

D'altronde Kevin Dunn, il numero due della federazione, non vuole sentire parlare di “wrestling” ma solo di “sport-entertainment”, mentre il numero uno della federazione, Vince McMahon himself, sembra pensare più alla sua futura carriera politica che non alle qualità dei suoi dipendenti.

Sì, alla sua carriera politica. Non può non essere infatti balzata agli occhi una “curiosa coincidenza”. Guardiamo i push e i depush dati ai singoli atleti.

Michaels da quando è tornato nel 2002 ha sempre occupato una parte principale negli shows. Bè, non ci vedo nulla di strano; è uno dei migliori wrestlers della storia e fin dai tempi della Kliq ha sempre avuto una significativa “libertà creativa” e decisionale per gli aspetti che lo riguardano. Ed è un cristiano rinato.

Un altro cristiano rinato era Eddie Guerrero. Il quale, al ritorno dai famigerati guai personali, è presto diventato un idolo del pubblico, l'indiscusso top face di Smackdown, e ha così potuto coronare il suo sogno personale, assolutamente inimmaginabile anche soltanto pochi mesi prima, di diventare campione dei pesi massimi. E quando il suo regno è diventato traballante, a chi si è rivolto Vince McMahon? A un midcarder la cui futura carriera politica, di indirizzo teocon, è già stata segnata: John “Bradshaw” Layfield.

L'anno scorso poi è nata la ECW. Per valorizzarla è stato mandato ai massimi livelli della federazione colui che della federazione è stato negli ultimi anni un, se non “il”, top face: Rob Van Dam. Wrestler da sempre inviso a Stephanie McMahon e a suo marito, l'onnipotente e vero capo del booking team Triple H, e da sempre stimatissimo da Shane McMahon, il quale ultimamente è andato personalmente a caldeggiare il rinnovo del contratto per il lottatore di Battle Creek e a lamentarsi per l'eccessivo depush datogli. Dopo lo scandalo marijuana, che aveva creato problemi a Vince presso l'elettorato più conservatore ma non presso il grande pubblico, RVD era stato riportato nei vertici ECW, battendo più volte il campione in carica, per poi subire le conseguenze di un secondo, più grave scandalo: la mancata partenza per l'Iraq.

Come è infatti noto, da qualche anno la WWE organizza nel periodo natalizio una tournee in zone di guerra per portare il proprio personale sostegno ai soldati, i quali stanno combattendo guerre sostenute dalla attuale maggioranza teocon e criticata dalla avversa parte democratica. E benché la scelta di partire per le zone di guerra fosse facoltativa, ben si sapeva nel backstage che rifiutare significasse un immediato depush. I desideri del capo vanno sempre assecondati. Tra l'altro quando RVD fu squalificato chi divenne campione? Un wrestler che aveva appena abbracciato la dottrina dei cristiani rinati, Big Show.

Ed è notizia di pochi giorni fa che Vince McMahon ha dato ordine al booking team di pushare soprattutto due wrestlers: Bobby Lashley, ex marine che è stato due volte campione di lotta nelle forze armate e medaglia d'argento nei campionati del mondo organizzati dal CISM (Consiglio Internazionale degli Sport Militari) e John Cena, che sugli schermi ha interpretato la parte del Marine.

Invece un wrestler che ha avuto problemi con l'esercito, Randy Orton, ultimamente non sta avendo una gran vita in quel di Stamford.

Ed è sempre notizia di pochi giorni fa che dovrebbe ritornare in WWE, con un adeguato push, Chris Palumbo, il quale è peraltro annunciato in non grandissime condizioni fisiche, ma il cui ritorno è riannunciato da quando, ormai quindici mesi fa, Bradshaw disse alle truppe che in WWE combatteva anche il fratello di un loro commilitone, il fratello del tenente Palumbo…

Un anno fa un wrestler in punta di lancio sembrava (purtroppo) Trevor Murdoch: erano state girati numerosi segmenti in cui Trevor Murdoch riprendeva le tematiche del film più di successo l'anno scorso in America, Brokeback Mountain: erano già girati rumors che volevano il pupillo di Dusty Rhodes strappare il titolo Intercontinentale a Ric Flair, quando all'improvviso la WWE lasciò perdere il personaggio. Giova ricordare che il film, che parlava di due cowboy gay, fu aspramente e violentemente criticato dalla lobby teocon; e, come per magia, un mese dopo quale film usa Stone Cold per denigrare JBL, che lo aveva citato nel discorso, nel “beer contest” disputatosi al Saturday Night's main event?

Ma torniamo a Lashley: nel frattempo è rimasto coinvolto nella “Battle of the Billionaires”, nella quale sarà il protetto di Donald Trump. Ora, molti si sono chiesti perché mai il pubblico dovrebbe tifare per un miliardario, sebbene vada contro Vince McMahon. E molti si sono chiesti perché debba essere Lashley a rappresentarlo. Se è vero come è vero che la WWE stia puntando molto sulle tematiche teocon, non si può non tenere presente che in America le dottrine religiose conservatrici si basano principalmente su tematiche derivanti dal calvinismo, e nel calvinismo il successo negli affari è strettamente legato alla protezione di Dio; perciò ovviamente il pupillo del “protetto da Dio” per via transitiva è egli stesso protetto.

Qualcuno ora potrebbe dirmi: coincidenze. E' sbagliato farsi simili discorsi, sono paranoie dettate da eccessive “seghe mentali” e a giustificazione di altrimenti indecifrabili push e depush. Intendiamoci, mi sono posto anch'io tale problema. Poi però vedo durante l'Impact scorso arrivare Christian e i due suoi fidi scudieri: nome della nuova stable, la “Christian Coalition”. Un'ulteriore coincidenza o un riuscito tentativo di prendere in giro la concorrenza con un metodo tanto sottile quanto “cattivo” e intelligente? Usando un metodo implicito alla quale la WWE non può replicare se non rendendo palese il suo background teocon? Una stable che nonostante il nome si presenta come il gruppo top heel della federazione, al contrario di quanto avviene a Stamford? Christian Coalition, un nome un programma.

Tutte coincidenze? Sarà, ma come sa benissimo lo staff di Wrestling4ever, “io non credo alle coincidenze”…

Stay Tuned. Rob.
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