La conversione da 'buono' a 'cattivo', è molto più facile di quella opposta: in generale, il punto di partenza può essere un torto che il 'buono' subisce, che magari non lo fa cambiare di colpo, ma comincia a incinare i rapporti e a far irrigidire le parti dando luogo a una qualche escalation.
Trovo abbastanza interessanti i personaggi di questo tipo (per dirne uno, Anakin Skywalker), e nei miei racconti ne ho affrontato più di uno.
Il tragitto opposto... come si può immaginarlo? Credo che bisognerebbe distinguere il caso in cui il 'cattivo' era un pericolo pubblico riconosciuto e ampiamente detestato da quello in cui era un 'cattivo dentro' che però non andava contro la disapprovazione generale. In quest'ultimo caso, la redenzione dovuta ad un amore è più credibile, anche se non garantisce certo da una ricaduta.
Però i 'cattivi dentro' non sono bei personaggi di cui scrivere, rispetto agli antagonisti dichiarati.
Il problema con questi ultimi è che se qualcuno si innamora di loro, di solito è perchè è affascinato dal loro carisma; questo però tende a venire meno proprio con la conversione a 'buono'.
Al che mi chiedo se un antagonista, per essere redento, dovrebbe prima subire una sconfitta, anzichè essere nel pieno del carisma.
In questo caso, penso però che l'antagonista sconfitto non potrebbe essere redento dai suoi vecchi nemici, ma ci vorrebbe un personaggio nuovo che lo faccia uscire dall'ottica precedente; nel momento in cui tornasse a confrontarsi con i vecchi schemi, è facile che i rancori tornerebbero a riemergere.
Per chi è interessato a vedere dei passaggi molto interessanti da 'buono' a 'cattivo' o viceversa, credo che potrebbe trovare spunti notevoli nella vecchia serie del manga 'Alita', dove molti personggi e la stessa protagonista possiedono, in momenti diversi, le valenze di 'buono', di 'cattivo' o una credibile mescolanza dei due.
MaxT
[Modificato da MaxT.M 11/10/2011 11:28]