[fanfiction e originali] Scriptophobia

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Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 18:57
OTTAVA CLASSIFICATA (PARIMERITO)

“~ In the moonlight” di foschi16_





Grammatica e stile: 9/10


Dal punto di vista grammaticale non ho nulla in particolare da segnalare; ti vorrei solo segnalare una scelta lessicale in una frase che non mi ha del tutto convinto:
“crogiolandosi per quell’abbraccio dolce”
Io ho sempre sentito dire ‘crogiolare in’ e non ‘per’. Quindi sarebbe stato più corretto dire “crogiolandosi in quell’abbraccio” ^^
Poi ti segnalo anche una piccola svista qui:
“sembrava una bambola di porcella”
Immagino sia un errore di battitura e tu intendessi ‘porcellana’. Quanto odio per gli errori di battitura, sono una delle più grandi piaghe degli scrittori XD
Ho poi un’altra cosetta da appuntare, che però riguarda la punteggiatura nei pressi dei dialoghi. Per parlartene meglio, ti copio un esempio dal testo:
“«Sto bene, Karen.» il sorriso della bella Principessa sirena nascondeva una dolce irritazione per quella situazione «Vieni qui, si sta meravigliosamente.»”
Il punto dentro le virgolette, subito dopo ‘Karen’, ci sta benissimo perché la frase indiretta subito successiva non è strettamente legata al dialogo; tuttavia, dato che comunque è presente un punto (anche se all’interno delle virgolette), la ‘i’ di ‘il’ dovrebbe essere maiuscola. Se dopo il dialogo ci fosse stato un verbo come ‘disse’, ‘rispose’ o altri simili, che quindi implicavano una continuità della frase fuori dal discorso diretto, sarebbe stato corretto inserire la minuscola, ma qui la frase è indipendente.
Allo stesso modo, dopo la parola ‘situazione’, subito prima di riaprire le virgolette, ci sarebbe voluto un punto, dato che la battuta successiva è completamente slegata e indipendente.
Ho notato in genere questi piccolissimi difetti un po’ in tutti i dialoghi, che comunque non sono una cosa gravissima, anzi: non esiste un modo univoco per inserire la punteggiatura presso i dialoghi, anche nei libri può variare da una casa editrice e l’altra, quindi questo potrebbe creare un po’ di confusione, ma in linea di massima nei casi di cui ti ho parlato ho sempre visto i punti e le maiuscole utilizzati in questo modo, forse anche per una questione di correttezza grammaticale (in fondo viene naturale mettere la maiuscola dopo un punto fermo, se ci pensi ^^).
A parte queste mie piccole pignolerie (XD), devo farti davvero tantissimi complimenti per lo stile: è molto pulito ed equilibrato, hai una buona padronanza e coerenza lessicale, sai bene come inserire la punteggiatura e formulare le frasi senza creare disordine, e questo contribuisce a rendere il testo pulito e scorrevole, molto piacevole da leggere. Inoltre, andando a capo nei punti giusti e frammentando dove è più giusto farlo, riesci a rendere ogni scena dinamica e coinvolgente, anche quelle che dal punto di vista della trama sono più ‘statiche’.
Nota di merito anche per l’atmosfera che sei riuscita a creare, soprattutto tramite le descrizioni disseminate qua e là, mai troppo pesanti e calibrate sapientemente. Davvero, ho apprezzato un sacco il modo in cui hai scritto questo testo, l’ho letto molto volentieri!
Mi dispiace averti sottratto un pochino di punteggio per dei piccoli dettagli, che non erano nemmeno tanti, ma ho preso in considerazione anche la brevità del testo per valutare questo parametro ^^


Trama e personaggi: 9/10

Il tuo scritto è una sorta di missing moment (di una vicenda che, ahimè, ricordo solo in maniera vaga, ho visto quest’anime secoli fa -.-) ma non si limita a questo, perché si regge perfettamente in piedi da solo e ha una trama ben definita, seppur molto breve e semplice.
Non ho trovato alcun buco di trama, ogni più piccolo dettaglio è spiegato alla perfezione, anche attraverso i ricordi e i pensieri di Karen: ha paura della luce della luna e sappiamo il perché, lei e sua sorella vivono una sorta di relazione incestuosa e sappiamo com’è nata; insomma, ti sei riferita a una trama più grande, ma senza perdertici dentro e dare nulla per scontato, il che non è una cosa da poco – sia che si parli di un fandom che di una storia originale.
Oltretutto la trama e ogni singola scena sono sviluppate in maniera perfetta, ogni cosa si prende il suo tempo senza correre né rallentare, il testo ha un andamento costante e incalzante che cattura l’attenzione e non lascia dei punti di stallo durante la lettura. Credo che tu abbia saputo gestire la vicenda splendidamente!
Per quanto riguarda invece i personaggi, ho trovato che Noel sia stata caratterizzata in maniera fortissima. La vediamo dagli occhi della gemella e forse è proprio questo che ci aiuta a costruirci un’immagine così definita di lei: è una ragazza dolce, preziosa, con una risata cristallina che addirittura riesce a far apparire la luna ancora più bianca. Dimostra tutto il suo affetto e tutto il suo calore a Karen quando la consola e la rassicura, è senz’altro una presenza positiva e rassicurante.
Karen invece mi ha convinto un pochino meno: emergono meno dettagli su di lei e sulla sua personalità, a parte ciò che riguarda la sua fragilità (cosa che comunque ti è riuscita molto bene), ma a parte questo l’ho trovata leggermente meno ‘presente’ di Noel e ho avuto più difficoltà a inquadrarla. Questo non perché tu non l’abbia saputa caratterizzare, ma diciamo che è un rischio che si corre scrivendo una storia piuttosto breve, dove non si può esplorare ogni sfaccettatura di ogni personaggio.
Magari con qualche dialogo in più saresti riuscita a rendere Karen (ma in generale entrambi i personaggi) più tridimensionale, perché io sono dell’idea (ed è da tre anni che rompo le scatole ai miei partecipanti con questa cosa, secondo me stanno iniziando a odiarmi ahahaha) che non c’è modo migliore di caratterizzare dei dialoghi e delle azioni dei personaggi, perché in fondo anche nella realtà siamo ciò che diciamo e facciamo, è tramite queste cose che gli altri si fanno un’idea di noi ^^
Comunque in linea di massima non posso che farti i complimenti, hai fatto davvero un gran lavoro!


Utilizzo del pacchetto: 8/10

Hai preso la Selenofobia e l’hai resa protagonista di questa storia, in quanto la luna ricorda a Karen un trauma, un’immagine che le è rimasta impressa e l’ha segnata. Dunque hai innanzitutto motivato la fobia, le hai dato un senso e le hai dato modo di poggiare su basi solide e credibili per svilupparsi.
La prima scena poi, quella in cui Karen scappa dalla luce della luna e si nasconde, mi ha fatto percepire la sua paura: la luna sembra non volerla lasciare in pace, così come i suoi ricordi, anche se tenta di evitarla in tutti i modi.
Ci sino principalmente due motivi per cui però ho deciso di non attribuirti il punteggio pieno.
Il primo è che, soprattutto nella seconda parte della storia, il tema della fobia mi è parso leggermente trascurato: c’è un momento, da quando Noel cerca di convincere Karen che non se ne andrà più a quando Karen si ritrova a guardare la luna e non averne più paura, in cui l’argomento viene messo da parte e non viene specificato se la ragazza è esposta o meno alla luce lunare, se le dà fastidio o meno. Sembra una fesseria, ma una persona in preda a una fobia non potrebbe fare a meno di pensarci, anche solo per un momento.
L’altro motivo è che, essendo la storia narrata dal punto di vista di Karen, ovvero di colei che soffre di Selenofobia, mi aspettavo qualche descrizione in più riguardo alle sue sensazioni, a ciò che prova stando sotto la luna e a ciò che le suscita proprio a livello sensoriale ed emotivo. Questo punto non è stato del tutto trascurato, per esempio ho trovato ben riuscita la prima parte, ma mi sarebbe piaciuto leggere qualcosina in più, entrare maggiormente nella dinamica della fobia e nell’emotività di Karen.
Tuttavia sappi che ho apprezzato molto il modo in cui hai intrecciato la Selenofobia alla trama, il modo in cui nasce e il modo in cui Karen riesce a superarla!


Gradimento personale: 5/5

Non mi aspettavo che qualcuno scrivesse davvero una storia su questo fandom, che io ho amato alla follia fin da quando ero minuscola e che mi è sempre rimasto nel cuore… e non posso che ringraziarti tantissimo, perché ora mi hai messo una voglia matta di riguardarlo e recuperare anche ciò che non ho visto ai tempi *-*
Poi sono davvero colpita dalla scelta dei personaggi: come dici anche tu nelle NdA, Karen e Noel sono piuttosto snobbate (poi non so se nella seconda stagione recupereranno) e sono felice che tu invece hai voluto scrivere proprio su di loro ^^
Ma poi vogliamo parlare della meravigliosa delicatezza di questo testo? Sei riuscita non solo a trasportarmi nella storia insieme a loro, a dipingermi chiaramente delle immagini nella mia mente, ma anche a descrivere un rapporto così dolce e forte che forse nessuno può realmente capire, a farlo apparire come il legame più giusto e naturale al mondo anche se moralmente lo reputeremmo sbagliato.
Le descrizioni, i gesti… era tutto assolutamente meraviglioso, calibrato, importante. Ecco, si percepisce proprio l’importanza che hanno queste ragazze l’una per l’altra, e questa cosa mi ha totalmente rapito il cuore!
Ho davvero adorato questa storia, dalla prima all’ultima parola, se potessi ti assegnerei più di 5 in questo parametro! *-*


Totale: 31/35

Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 18:58
OTTAVA CLASSIFICATA (PARIMERITO)

“Quanto pesa uno sguardo” di Filosofa Pagana





Grammatica e stile: 7/10

Sia dal punto di vista grammaticale che stilistico non ho trovato grandi problemi, solo una serie di piccoli difetti che purtroppo sono andati sommandosi. Ora te li segnalo ^^
“Quel “tu” solo pensato le provò uno scossone nello stomaco.”
Penso che questo sia un errore di battitura e intendessi ‘le provocò’.
“La verità è che quella mattina si era spogliata”
Questo è un errore che capita spesso di fare anche a me: essendo la storia scritta al passato remoto, sarebbe più corretto dire ‘la verità era che’, e non ‘è’.
“non del suo sobbalzo ne del gemito che si era lasciata sfuggire”
Il ‘né’ inteso come negazione vuole sempre l’accento ^^
“Ehi,Francé”
Questo è soltanto un errore di battitura, manca lo spazio dopo la virgola. Ne approfitto anche per farti notare che il diminutivo di Francesca non l’ho trovato sempre con lo stesso accento: a volte era “Francé” e altre volte “Francè”. Per una questione di coerenza, ti suggerisco di scegliere tra accento acuto o grave e utilizzare quello per tutto il testo :)
Poi.. un’altra cosa che ho notato riguarda i due punti nei pressi dei dialoghi. Certe volte li avrei evitati, come per esempio in questo caso:
“Abbassò gli occhi ancora di più, nella speranza di scoraggiare la conversazione: “Sì, ci vengo con Anna””
In genere i due punti prima di un dialogo si inseriscono quando a precederli c’è una frase strettamente legata alla battuta che segue, per esempio quando sono preceduti da verbi come ‘disse’, ‘rispose’ ecc, che quindi implicano il parlare. In questo caso invece ci sarebbe stato meglio un punto prima delle virgolette ^^
Un’altra cosa che ho riscontrato in alcune frasi riguarda il momento in cui racconti di ciò che Francesca ha fatto quella mattina, quando si è spogliata e guardata allo specchio. Dato che il tempo verbale principale della storia è il passato remoto, per inserire una digressione hai giustamente utilizzato il trapassato remoto, che è stato una costante per quasi tutta la scena, tranne in questo punto, in cui hai ricominciato a utilizzare il passato remoto nonostante stessi continuando a parlare di quella mattina:
“Anna finì per terra con i vestiti, gli occhi insostenibili rivolti al pavimento e schiacciati sotto i piedi.
Nessuno doveva vedere cosa c’era sotto la maglietta a maniche lunghe, inadatta a quel caldo terribile, sotto la gonna al ginocchio che la faceva somigliare a sua madre.
Uscì dalla stanza camminando lentamente, la furia sepolta sotto gli abiti con i lividi e i tagli, sul viso l’espressione apatica e chiusa con cui teneva il mondo lontano.”
Avresti dovuto usare il trapassato anche in questo caso: ‘era finita’, ‘era uscita’… perché poi, quando ha ripreso la narrazione principale, ci ho impiegato qualche secondo per capire cosa stesse succedendo XD è un errore che capita anche a me e comunque è solo per poche frasi, ti basterà correggere solo un paio di verbi!
L’ultima cosa che voglio segnalarti (ora ti sembra che io ti stia torturando, ma ti giuro che ho in serbo anche dei complimenti XD) riguarda la formulazione delle frasi, che in certi casi mi è risultata un pochino confusionaria. Non perché le frasi siano formulate male, anzi, è principalmente per una questione di punteggiatura: ho notato infatti che tendi a creare dei periodi abbastanza lunghi, ma intervallati soltanto da virgole e nessun altro segno di punteggiatura. Per superare questo piccolo ostacolo ti potrebbero senz’altro aiutare altri segni di punteggiatura, come i due punti, i punti e virgola o i trattini dentro i quali si inseriscono gli incisi; una gamma più vasta di segni di interpunzione ti potrebbe dare una mano a creare dei periodi anche abbastanza lunghi, ma dal significato chiaro e immediato.
(Caspita, mi sorprende un sacco dare questi consigli dopo che io stessa sono stata ‘ripresa’ per gli stessi motivi durante i miei primi anni su EFP XD non fosse stato per i giudici dei contest a cui ho partecipato, sarei ancora in alto mare con la punteggiatura, è una vera piaga per gli scrittori! Ok, chiusa parentesi delirio/autobiografica, torno seria :P)
L’uso della punteggiatura è una cosa che si esercita col tempo, ma intanto posso farti qualche esempio per chiarire ancora meglio cosa intendo ^^
“Anna che cercava sul vocabolario i sinonimi, livido, ecchimosi, tumefazione, per dare un nome a quel male inspiegabile, immotivato; ma tanto non cambiava niente, che si nominasse o meno restavano le chiazze viola e restava il dolore.”
Qui ho molto apprezzato l’uso del punto e virgola, azzeccatissimo, ma avrei inserito i due punti subito dopo ‘sinonimi’, in quanto poi ha inizio una sorta di elenco dei sinonimi e quindi una ‘spiegazione’ più dettagliata di ciò che si è appena detto. Inoltre il ‘per dare un nome […] immotivata’ l’avrei inserito prima, suonerebbe in maniera più fluida:
“Anna che cercava sul vocabolario i sinonimi per dare un nome a quel male inspiegabile e immotivato: livido, ecchimosi, tumefazione; ma tanto non cambiava niente (ecc…)”
Ovviamente io non posso dirti cosa è meglio o meno perché è una questione di gusti, ma dal punto di vista della chiarezza e della scorrevolezza, hai anche tu l’impressione che così suoni molto bene? ;)
Altro esempio:
“l’altra la afferrò per il polso, trascinandola nel corridoio scuro e odoroso di fumo e sapone, un odore di casa, ignara della pelle offesa che pulsava sotto le dita.”
Quel ‘ignara’, per come è formulata la frase, sembra riferito a ‘casa’, mentre invece è Anna a essere ignara. Un suggerimento per rendere la frase più fluida sarebbe questo:
“l’altra la afferrò per il polso, ignara della pelle offesa che pulsava sotto le dita, e la trascinò nel corridoio scuro e odoroso di fumo e sapone, un odore di casa.”
Che ne pensi?
Ultimo esempio:
“Fece l’unica cosa sensata che il cervello le suggeriva in quel momento, correre.”
Qui al posto della virgola inserirei i due punti, perché stai spiegando qual è quest’unica cosa sensata che il cervello le suggerisce. I due punti sono davvero utili in questi casi in cui c’è una ‘spiegazione’ o una specifica.
Spero di essere riuscita a spiegare tutto al meglio, altrimenti per qualsiasi chiarimento io sono qui, chiedimi pure!
Bene, dopo averti rotto un po’ le scatole (XD), passo a commentare altro!
Il tuo stile è stato prevalentemente introspettivo, ci sono stati pochi dialoghi, ma nonostante ciò hai avuto la capacità di non essere mai troppo statica o pesante, anzi! La storia ha una sua dinamicità, è molto scorrevole, e questa è una qualità importantissima per questa tipologia di scritti.
Innanzitutto non ti sei soffermata solo sui pensieri di Francesca, ma ci hai descritto ciò che la circonda, ciò che fa e ciò che prova; ci hai parlato di quello che pensano gli altri di lei, del valore che hanno le persone che la circondano e delle sue sensazioni ogni volta che si trova in una determinata situazione.
Hai costruito un’atmosfera che ha contribuito a dipingere nella mia mente delle immagini vivide, quasi come se potessi vederle e viverle sulla mia pelle, e questo è una fattore importantissimo per l’immedesimazione del lettore. Per esempio, nella frase che ti ho copiato prima (in cui Francesca arriva a casa di Anna e tu scrivi nel corridoio scuro c’è odore di fumo e sapone), hai utilizzato una serie di aggettivi legati strettamente alla sfera sensoriale che hanno perfettamente delineato il luogo e ciò che provano i personaggi standoci.
Tutto ciò anche grazie a delle scelte lessicali davvero azzeccate e sempre adatte alle situazioni. Davvero, se c’è una cosa che ho amato della tua storia è la scelta delle parole, di ogni singolo termine, che sembra inserito lì con uno scopo, mai a caso.
Quindi sappi che ho apprezzato molto il tuo stile, davvero, e mi dispiace di averti dovuto abbassare tanto il punteggio, ma l’ho fatto per il numero di sviste in relazione alla lunghezza della storia: se il testo è breve, ogni errore pesa di più. Comunque spero che i miei consigli, in un modo o nell’altro, possano risultarti utili ^^


Trama e personaggi: 9/10

La trama consiste principalmente in una slice of life, anzi, in una sorta di missing moment nella trama del libro. Questo non la rende più semplice da gestire, anzi, la rende ancora più complicata, perché tutto deve quadrare ed essere coerente con la trama principale; cosa che tu sei riuscita a fare perfettamente perché, nonostante abbia letto il libro da un bel po’ di tempo fa, mi sono ritrovata subito catapultata nella sua atmosfera, nella sua storia, tra i suoi personaggi… come se non fosse passato nemmeno un istante.
Nonostante ciò, la trama è talmente pulita e chiara che la storia si reggerebbe in piedi da sola a prescindere, anche per chi non conosce il fandom.
Stessa cosa vale per i personaggi, gestiti davvero egregiamente e caratterizzati in maniera perfetta: è facile capirli, lo è stato per me che li conosco e lo sarebbe anche per una persona che non ha mai letto il libro.
Abbiamo Francesca, una ragazza che subisce continue violenze dal padre e si porta appresso i lividi, i segni sulla pelle, a testimoniare ciò che è costretta a vivere ogni giorno. L’umiliazione è talmente grande che prova un’immensa vergogna verso se stessa e il suo corpo, non sopporta che la gente la guardi e soprattutto che qualcuno incroci il suo sguardo, perché non vuole che nessuno le legga dentro.
Il fatto che spesso e volentieri non reagisca, si tenga tutto dentro e si limiti a ‘implodere’ ci dice tanto di lei, di quanto sia orgogliosa ma al contempo fragile, di quanto si vergogni a chiedere aiuto ma allo stesso tempo di quanto ne abbia bisogno.
Cerca sostegno in Anna, la sua migliore amica e l’unica che sa; Anna che è così diversa da lei, sorride sempre, è più ingenua e spensierata, si lascia attrarre dalle novità (come Mattia) e questa sua natura la si percepisce perfettamente tramite i pensieri di Francesca.
Non solo la loro singola caratterizzazione, ma anche il loro rapporto ti ha aiutato a caratterizzarle e creare una dualità, evidenziare quanto sono diverse e spesso agli antipodi.
Forse l’unica cosa che avrei indagato leggermente di più è la figura di Alessio: si percepisce che ha una certa importanza nella storia, ma al contempo rimane un po’ marginale. Credo che sarebbero bastato giusto un paio di frasi in più ^^ ma magari è solo la mia impressione!
Invece l’unico piccolo ‘intoppo’ a livello di comprensione della trama dipende da quei verbi al passato remoto invece che al trapassato, che mi hanno un pochino confuso e quindi mi hanno costretto a rileggere quella parte una seconda volta, ma non voglio penalizzarti troppo per questa piccola svista ;)
Ma, a parte questi piccoli dettagli, penso che tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro, sia con la trama che con i personaggi!


Utilizzo del pacchetto: 10/10

Hai preso l’Ommetafobia e l’hai cucita addosso al personaggio perfetto per questo tipo di paura: una ragazza che si porta appresso tanti traumi, vittima di violenze e completamente annullata da esse.
Va da sé che quindi la fobia sia stata perfettamente motivata: Francesca non vuole essere guardata, ma non vuole nemmeno guardare gli altri per paura che capiscano ciò che sta vivendo, qualcosa che lui vuole nascondere – come denota anche la sua maglietta a maniche lunghe in piena estate.
Ci hai mostrato anche come questa fobia la condizioni: in questa storia si è semplicemente recata a casa della sua migliore amica, qualcosa di assolutamente comune e banale nella vita di tutti, ma che lei non riesce a vivere tranquillamente, tanto è ossessionata dagli sguardi altrui. Non è mai serena perché deve sempre stare attenta a non sollevare gli occhi, a non attirare l’attenzione su di sé, e ogni occhiata la mette in agitazione, facendole vivere con angoscia il contatto con le altre persone.
Infine ci mostri come, dopo aver per sbaglio guardato Alessio negli occhi, viene presa dal panico, tanto da scappare via e nascondersi in un luogo in cui non è costretta a interagire con altre persone.
Il tutto è arricchito dal fatto che Francesca non riesce più a sentire addosso gli occhi dell’unica persona in grado di capirla e di leggerla dentro, quindi ha l’impressione che Anna si sia allontanata da lei.
Insomma, la fobia è presente e pressante per tutta la storia, ha le sue cause e le sue conseguenze, è la fonte dell’angoscia della protagonista e permea ogni suo pensiero. L’hai gestita in maniera completa e coerente, brava!


Gradimento personale: 5/5

La storia mi è piaciuta tantissimo, innanzitutto perché hai ricalcato tantissimo l’atmosfera del libro e mi è parso quasi di leggere un estratto dal libro stesso! Hai preso le sue tematiche delicate e le hai trattate col giusto rispetto e con la giusta delicatezza, colpendomi dritta al cuore e facendomi riflettere.
Già le tematiche delicate e le storie drammatiche sono tra le mie preferite, quindi sei andata sul sicuro *-*
Poi ho adorato il modo in cui hai delineato i personaggi e i luoghi, ti faccio ancora una volta i complimenti per le scelte linguistiche e lessicali che hai fatto perché sono state vincenti!
Insomma, a prescindere da tutto, sappi che la tua storia mi ha coinvolto tantissimo e non ti ringrazierò mai abbastanza per aver scritto una storia su questo libro che mi ha letteralmente rubato il cuore! Poi siamo riuscite a far aprire la categoria, quindi direi che c’è solo da festeggiare!!! *_____*


Totale: 31/35

Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 19:00
SETTIMA CLASSIFICATA

“18th February” di Kim WinterNight





Grammatica e stile: 9,5/10


Dal punto di vista grammaticale, come al solito, non ho trovato nessun tipo di problema, la storia è scritta davvero bene, chiara e pulita come mi hai abituato a trovare nelle tue storie. Ho individuato solo un paio di errori di battitura, che comunque ho deciso di non contare perché sono proprio due e sono delle minuscole sviste ^^
Eccoli qua:
“dispensava sostante letali”  sostanze
“Traccio con lo sguardo la piccola E”  tracciò
Dal punto di vista stilistico, anche qui ho trovato la solita accuratezza tipica di ogni tuo testo: le parole sono scivolate sotto il mio sguardo con una facilità incredibile, coinvolgendomi e permettendomi di entrare veramente nella storia, creando nella mia mente immagini nitide e soprattutto facendomi provare sulla pelle le emozioni che in quel momento stava provando il tuo Ethan. Questo è il segno che sei riuscita ancora una volta a essere equilibrata tra azioni, pensieri, dialoghi e sensazioni.
C’è solo una piccolissima carenza che ho trovato in questo testo, ma forse sono io a essere scema (probabile XD): non ho trovato quasi nessuna descrizione. Tu, che mi conosci bene, sai che non sono una fan delle descrizioni troppo dettagliate e pesanti che prendono un intero paragrafo, anzi sono dell’idea che debbano essere inserite a piccole dosi all’interno delle azione e senza fermare del tutto la narrazione per periodi interi; ma sono anche dell’idea che siano piuttosto importanti per creare l’atmosfera della storia. Anche semplicemente accennare al colore delle pareti o del pavimento, accennare al freddo di febbraio, alla scarsa o alla forte luminosità all’interno di un posto, al silenzio o rumori di sottofondo, a un odore particolare (esempio: chiuso, umidità…) può trasmettere delle sensazione, può rendere più vivida l’atmosfera e dia un’idea di quello che hai in mente (esempio: atmosfera estiva, invernale, di squallore, scolastica, spensierata…).
Spero di essere riuscita a spiegarmi XD forse ultimamente sono un po’ pignola, ma questa cosa dell’atmosfera è una cosa che sto sperimentando molto nelle mie storie e che riscontrando anche nei testi che leggo, e mi sto rendendo conto di quanto sia importante!
Parlando invece della punteggiatura, l’ho trovata sempre ben inserita e adatta ai periodi che sei andata a costruire. Il testo in questo modo ha assunto un andamento molto fluido, a tratti veloce e frammentato, perfetto per il contesto della storia e i personaggi di cui hai raccontato. Del resto, tra i pensieri di un ragazzo come Ethan non mi sarei mai aspettato grandi fronzoli e giri di parole, e questo emerge anche se la storia è scritta in terza persona e non in prima. Ottimo!


Trama e personaggi: 10/10

Una cosa che mi ha piacevolmente sorpreso di questa tua storia è che sei riuscita a inserire una miriade di dettagli in una trama relativamente breve, o comunque sviluppata in poche parole, senza mai dare l’impressione che fosse troppo tutto insieme, senza correre e senza rendere una scena più o meno importante di un’altra. Si può dire che la tua sia una sorta di slice of life, perché racconti un susseguirsi di eventi riguardanti un determinato periodo della vita di Ethan, ma che non hanno né un inizio né una fine. Sono semplicemente dei momenti che, accavallandosi tutti insieme, plasmano e scolpiscono il suo personaggio.
Ci parli prima della sua fobia degli aghi tramite il suo dialogo con Dave (da cui emerge poi la faccenda dell’eroina accaduta diversi anni prima), del suo tatuaggio, della tragica morte di Laudir e dell’omosessualità di Ethan; sono tantissime cose che si susseguono quasi senza dare fiato al lettore (e al protagonista), ma allo stesso tempo con quella giusta rilassatezza, quella che quando leggi ti fa pensare “stava per superare il limite di parole e quindi ha dovuto tagliare”. Il tutto senza mai trascurare i pensieri e le reazioni di Ethan. Sembra quasi una magia, infatti al termine della lettura mi sembrava di aver letto una storia molto più lunga!
Anche dal punto di vista della coerenza, non ho riscontrato nessun buco di trama e tutto è chiaro e si tiene in piedi da solo, nonostante la storia faccia parte di una storia e può capitare, in questi casi, di trascurare alcuni dettagli inseriti in altre storie e dandoli per scontato. Ottimo!
Passiamo ora ai personaggi!
La storia non presenta un grandissimo numero di dialoghi e io dico sempre che far parlare i personaggi è il modo migliore per farli emergere e caratterizzarli; tuttavia in questo caso non parliamo di quantità, quanto di qualità, perché gli scambi di battute che ci hai proposto – insieme a tutto il resto, specialmente l’introspezione – sono stati quelli giusti, li hai gestiti bene e sono riusciti a delineare perfettamente non solo il protagonista, ma anche tutti gli altri.
Ethan è un ragazzino ferito dalla vita e forgiato dal dolore che suo padre ha lasciato dietro di sé, suicidandosi egoisticamente e lasciando suo figlio al suo destino. È convinto di non provare più niente nei confronti di nessuno, di essere grande e forte e che ormai nulla può più fargli paura e impressione, ma poi lo vediamo crollare diverse volte nel corso della storia, segno che ha un bisogno di affetto e di attenzioni davvero enorme e di cui nemmeno lui si rende.
Lo vediamo crollare quando ammette davanti a Dave di essere terrorizzato dagli aghi per via del modo in cui si è martoriato il braccio a undici anni, poi lo vediamo crollare di nuovo sul finale, quando piange per la morte del fratello acquisito e si lascia andare tra le braccia di Dave, mostrando tutta la sua fragilità e lasciando che quel ragazzo più grande di lui gli doni affetto.
Ed entrambe le volte crolla di fronte a Dave, a lui e nessun altro, cosa che ho trovato molto coerente nella costruzione dei personaggi e del loro rapporto: Ethan ha trovato qualcuno di cui fidarsi, a cui affidarsi e con cui non prova la stessa vergogna a mostrare le sue debolezze, e infatti Dave è l’unico con cui riesce a lasciarsi andare.
Parlando di Dave, che è quasi un co-protagonista, ho semplicemente adorato come hai gestito il suo personaggio e come l’hai caratterizzato! Dave è carismatico, è un modello da seguire, un’ispirazione per Ethan. È una persona che il protagonista non vuole deludere, anzi, vuole assomigliargli… forse anche perché è invaghito di lui, come ci suggerisce quel disagio che prova ogni volta che gli sta accanto. Sembra essere l’unica persona per cui Ethan prova affetto, anche perché in un certo senso Dave lo tratta con rispetto, cerca di dissuaderlo dal provare l’eroina, si interessa a lui – anche se magari in un modo un po’ sbagliato, perché in certe situazioni squallide le cose girano in maniera differente da come siamo abituati, i sentimenti si manifestano diversamente.
Trovo che anche il loro rapporto ti abbia aiutato a portare fuori la loro caratterizzazione, ha aggiunto qualcosa in più a quello che sarebbero stati presi singolarmente, e secondo me hai gestito egregiamente questo dettaglio!


Utilizzo del pacchetto: 7/10

Mi dispiace davvero tanto penalizzarti in questo parametro, ma purtroppo non ho potuto metterti un punteggio più alto, principalmente per due motivi.
Ma prima di parlare, ci tengo a dirti che ho, in linea di massima, apprezzato il modo in cui hai gestito la paura di Ethan: nei hai innanzitutto spiegato i motivi e il trauma che l’ha portato al rifiuto degli aghi, dando a tutto il testo un “senso” diverso. Spesso le fobie provengono da qualche evento passato che si è impresso negativamente nella memoria di una persona e mi piace che tu ne abbia parlato, “arricchendo” la fobia.
Poi ho apprezzato il modo in cui Ethan si è imposto di superarla e i motivi che l’hanno portato a farlo: vuole dimostrare a se stesso di non essere più un bambino impaurito, a Laudir che è degno di rispetto e a Dave che vuole veramente entrare nel giro in maniera effettiva.
E ora passiamo alle note dolenti.
Nella scena in cui Kit stava per fare il tatuaggio a Ethan, non ho percepito nel protagonista quell’agitazione che avrebbe dovuto avere una persona in preda a una fobia che lo terrorizza. Mi spiego meglio: ci sta che non voglia mostrare apertamente la sua paura nel momento, ma ci sono alcune reazioni che non si possono controllare, soprattutto al suo interno, per esempio il cuore che batte all’impazzata, le mani che sudano, i tremori… mi è parso che Ethan abbia superato troppo “facilmente” questa fobia, che non assume quindi l’aspetto di una vera e propria fobia, ma di una paura quasi passeggera e nemmeno troppo opprimente. Spero di essere riuscita a spiegarmi XD
Il secondo motivo che mi ha portato ad abbassarti il punteggio è che la fobia non ha avuto una gran centralità nella storia, soprattutto nella seconda metà della storia, dove è stata completamente messa da parte. Non dico che non abbia avuto il suo perché (Ethan, una volta superata la sua fobia e fatto il tatuaggio, voleva mostrarlo a Laudir per ottenere il suo rispetto ma non ha fatto in tempo), ma non l’ho comunque trovato strettamente legato alla fobia, soprattutto l’ultima scena in cui Ethan si lascia andare alle cure di Dave. Forse mi aspettavo qualcosa di più “mirato”, soprattutto considerando il limite di parole piuttosto ristretto che ho deciso.
Comunque mi piace il background che hai intessuto dietro la fobia, quindi ho deciso di non far crollare troppo il punteggio, perché ho riconosciuto molto impegno nella tua idea ^^


Gradimento personale: 5/5

Ovunque ci sia Ethan (di qualsiasi Ethan si tratti), io sono felicissima ed è LOGICO che metto il massimo dei punti in gradimento personale *___*
A parte il fatto che questo tuo OC mi intriga molto e mi fa un sacco piacere conoscere man mano dei nuovi pezzetti della sua vita, questa storia in particolare mi è piaciuta un sacco! La trama, i personaggi, come si sono evolute le cose… veramente, si può dire che sia la mia seconda storia preferita della serie (perché sul trono rimane sempre la prima della serie, quella che ha visto la nascita di Ethan in relazione a Roddy *-*). Sarà che ho un debole per queste tematiche delicate, sarà che nutro un profondo amore per i protagonisti così giovani, sarà che mi ha conquistato il rapporto particolare e indefinito tra Ethan e Dave, ma l’ho adorata, non solo perché sei tu o perché lui è Ethan, ma perché è proprio una bella storia, ben scritta e ben pensata, coinvolgente dalla prima all’ultima parola!
Il dettaglio che hanno sparato a Laudir poi l’ho trovato un tocco di classe, non so nemmeno io perché, ma ha aggiunto quel qualcosa alla storia che l’ha resa ancora più speciale e toccante! Brava!


Totale: 31,5/35

Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 19:02
SESTA CLASSIFICATA e vincitrice del premio speciale “Razionalità”

“Occhi” di fiore di girasole





Grammatica e stile: 7,5/10


Ciao carissima, sono davvero contenta di averti anche stavolta a un mio contest, e con questi personaggi poi!
Ma passiamo subito a parlare di questo parametro ^^
Dal punto di vista grammaticale non ho trovato nessun errore (complimenti!) e non mi è saltato all’occhio nemmeno un errore di battitura, e tutto ciò ha conferito al tuo testo un aspetto molto pulito e scorrevole!
Parlando invece dello stile, ho alcune cosette da evidenziare, ma sono comunque delle piccolezze – il motivo per cui ho abbassato un po’ il punteggio è che, essendo una storia molto molto breve, ogni piccolezza che ho notato ha avuto comunque il suo peso.
La prima cosa che vorrei dirti è che, a parte dove i paragrafi erano suddivisi o c’erano dei dialoghi, sei andata a capo di rado; questo ha conferito al testo un aspetto molto “attaccato” ed è il principale fattore che ha reso un po’ meno scorrevole la lettura, in quanto non ho avuto molto modo di “prendere fiato” (in maniera metaforica, dato che stavo leggendo con gli occhi XD). Non so se sia stata una scelta stilistica, ma trovo che gli a capo siano qualcosa di molto importante nei flussi di pensiero, aiutano a calibrarli e renderli più fluidi agli occhi del lettore ^^
Altri dettagli su cui mi sono trovata in disaccordo sono l’uso della punteggiatura e la formulazione di qualche frase. Per esempio ho trovato molti punti esclamativi che io personalmente non avrei inserito, perché non sempre si trattava di esclamazioni vere e proprie.
Per esempio qui:
“Non l'ultima volta, però!”
Se questa frase fosse stata pronunciata da un personaggio in un discorso diretto ci sarebbe stato bene, o al massimo se avesse fatto parte dei pensieri del personaggio in prima persona, ma in un discorso indiretto e peraltro in terza persona ho avuto l’impressione che stonasse. Ci sono vari esempi come questo nel corso del testo.
Ma, anche qui, potrebbe essere una tua scelta stilistica e non devi per forza essere d’accordo col mio punto di vista, io ovviamente ti faccio notare ciò che il testo suscita in me ^^
Un’altra cosa che ho trovato e che ho deciso di farti notare, anche se in realtà è molto soggettiva, si trova in questa frase:
“[…]il calore e l'odore del fuoco... E, dopo giorni[…]”
Io ho sempre saputo, e nei libri ho sempre visto, che dopo i puntini di sospensione ci vuole la lettera minuscola. Tuttavia molte persone sostengono che, se dopo i puntini comincia una nuova frase, si può utilizzare la maiuscola, e questa tesi è avvalorata anche da alcune case editrici, seppur una minoranza. Ora, io non voglio sottrarti punti per via di questa pignoleria, anche perché ancora non mi è chiaro se sia un errore effettivo oppure no, ma comunque te l’ho voluto dire e io personalmente ti consiglierei di utilizzare la minuscola dopo i puntini, perché è la versione più frequente ^^
Poi ci sono state due frasi in particolare che mi hanno lasciato perplessa per quanto riguarda la punteggiatura:
Piansero tutti e due, Eric colpito al cuore dall'ennesima consapevolezza che il suo uomo non sarebbe mai stato completamente suo; Chris dalla disperazione che quegli sguardi riaffiorati alla memoria sembravano volerlo dilaniare per vendicarsi.”
Qui penso che ci sarebbero stati meglio i due punti prima di ‘Eric’, in quanto vai a spiegare il motivo per cui entrambi piangono; utilizzando questa formula, sarebbe anche più azzeccato sostituire il punto e virgola con una semplice virgola. La frase risulterebbe in questo modo:
“Piansero tutti e due: Eric colpito al cuore dall'ennesima consapevolezza che il suo uomo non sarebbe mai stato completamente suo, Chris dalla disperazione che quegli sguardi riaffiorati alla memoria sembravano volerlo dilaniare per vendicarsi.”
Non trovi che abbia un andamento più scorrevole e sia più immediata? ;)
A riguardo di questa frase invece:
“un folle un assassino per hobby”
Tra ‘folle’ e ‘un’ ci vorrebbe una virgola (un folle, un assassino), in quanto è una sorta di elenco di ciò che Chris è. Questo è un vero e proprio errore.
Infine ti segnalo questa frase, perché credo abbia una formulazione un po’ confusionaria e ci ho messo un po’ a capirne il senso:
“Come quelli di sua madre, quelli di Alan, quelli che aveva strappato al farabutto che lo fece sentire una puttana, e non era bastato neanche staccargli il braccio che l'aveva toccato avidamente.”
Una cosa che ho capito, per esempio, è se il ‘farabutto’ sia riferito ad Alan e quindi se l’intera frase sia riferito a lui (forse anche perché non ho letto tutte le storie della serie e non so come siano andate le cose). Poi mi fa un po’ strano “il braccio che l’aveva toccato”, perché in genere sono le mani a toccare e non le braccia, a meno che tu non intendessi qualcosa che non sono riuscita a cogliere e in tal caso mi scuso!
Comunque, a parte queste piccolezze, il tuo stile mi è piaciuto moltissimo e trovo che, soprattutto in alcuni punti, tu sia stata incredibilmente d’impatto e, tramite le tue parole, sei riuscita a creare delle scene vivide e molto toccanti. Il testo scorre bene e il tuo stile è molto gradevole, quindi non ho altro da segnalarti ^^


Trama e personaggi: 9,5/10

È piuttosto difficile valutare una storia che fa parte di una serie perché, avendo già letto altro di quella serie, ho già il quadro ben chiaro in mente e non mi rendo conto di quelle che potrebbero essere le eventuali ‘lacune’ o i punti non chiari della trama.
In particolare qui ti riferisci ampiamente al prequel di questa storia, ovvero la serie di omicidi che Eric e Chris hanno commesso a Natale e di cui io ho letto. Ciò che mi è piaciuto è che, nonostante facesse parte di una storia a sé, hai fatto un sacco di riferimenti a ciò che è accaduto quella notte, riportando tutti i dettagli più importanti e che possano rendere la storia accessibile anche a chi non conosce la storia! Complimenti, non sei caduta nella classica trappola della serie – una trappola che temo tantissimo anch’io!
L’unico motivo per cui ti ho sottratto quel mezzo punto è che hai comunque inserito questi dettagli in maniera molto sparsa e confusionaria. Per quanto io abbia trovato astuto questo metodo (i ricordi frammentati di Chris rispecchiano la confusione che ha in testa), la comprensione di ciò che è accaduto la notte di Natale non è comunque troppo immediata, a meno che non si sia letta la storia precedente; quindi, anche se la trama e il ‘missing moment’ – come tu l’hai definito – si regge bene in piedi da solo, gli antefatti non sono altrettanto definiti, non nell’immediatezza almeno.
Parlando invece della trama in sé, e quindi della successione dei fatti e dei pensieri, hai costruito una scena piuttosto lineare e breve, ma incredibilmente intensa e calibrata in ogni sua parte. Vediamo Chris – un sadico assassino – che si risveglia in preda a qualcosa che lo tormenta, forse paura o forse sensi di colpa (o entrambi) e non riesce a scacciare questi pensieri, finché non risveglia il suo ragazzo che lo consola. La scena in cui si percuote da solo è davvero impressionante, quella e gli abbracci di Eric sono un punto centrale e davvero importante del testo, a cui tu hai saputo dare la giusta importanza e il giusto spazio, senza però trascurare l’introspezione.
Trama ben pensata e ben gestita, che potrebbe sembrare semplice ma presentava molti punti di possibile difficoltà. Brava!
Mi è piaciuto moltissimo, poi, il modo in cui hai caratterizzato i personaggi. Ci dici che Chris è sempre stato il dominante nella coppia, ma quando c’era da commettere degli omicidi a sangue freddo è stato Eric a prendere il controllo. Questa definizione dei personaggi rimane coerente per tutto il corso della narrazione, in base alle reazione che quella nottata suscita in loro.
Tra i due quello a essere stato trascinato è Chris, che infatti si rivela essere il più ‘debole’ tra i due e si porta dietro l’incubo degli omicidi, i sensi di colpa e quegli sguardi che in realtà non ha visto. Anche a tal proposito, si vede quanto Eric abbia protetto il suo ragazzo, impedendogli di guardare gli occhi delle loro vittime, forse consapevole che Chris non sarebbe riuscito a sopportarlo.
Ma poi, oltre alla parte più spregevole di questi personaggi, di questi due killer, ci mostri anche quanto sono affiatati, la loro voglia di proteggersi e amarsi nonostante tutto, la tenerezza che possono dimostrarsi a vicenda nonostante le loro menti malate. Si capisce quanto effettivamente sono legati dal modo in cui Chris parla degli occhi di Eric e dal modo in cui Eric abbraccia Chris per consolarlo, dal modo in cui piangono insieme e si consolano a vicenda, perché hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere e salvarsi da loro stessi, almeno in minima parte.
Hai fatto un lavoro mozzafiato, perché la tua storia aveva poco più di mille parole e nonostante ciò sei riuscita a dare un quadro assolutamente chiaro e completo del carattere dei personaggi e del loro rapporto. Complimenti davvero, caratterizzazione esemplare!


Utilizzo del pacchetto: 10/10

Sono davvero sbalordita dal modo assolutamente originale in cui hai sviluppato la fobia! Quando ho inserito l’Ommetafobia, non mi è affatto venuta in mente che qualcuno potesse usarla per parlare di omicidi e assassini, ma ora che ci penso il collegamento per te è stato immediato, visto i precedenti (penali XD) dei tuoi personaggi. Davvero, non so come spiegarti quanto ho profondamente AMATO come hai sviluppato questo prompt! All’inizio non avevo ben capito dove saresti andata a parare, ma quando l’ho capito ho trovato che fosse geniale!
Ma non solo ci hai reso partecipe dei pensieri di Chris, no, hai dato un quadro ancora più completo tramite la sua reazione, il suo andare fuori di testa con l’intento di scacciare quelli sguardi dalla sua mente, rendendo il suo terrore ancora più tangibile e vivo, mostrandoci come affronta questa cosa e quali sono le sue reazioni.
Insomma, hai trattato una fobia a tutto tondo, mostrandocela sia dall’interno che dall’esterno, ed era esattamente questo che chiedevo nel contest!
Poi io non sono un medico, una psicologa (spero di diventarlo, ma per il momento ancora no XD) né tanto meno un’esperta di Ommetafobia (di cui non soffro) e non so quante sfaccettature possa assumere, quali sono le più comuni, ma sicuramente il modo in cui l’hai sviluppata tu è insolito e molto particolare! Bravissima!


Gradimento personale: 5/5

Che altro aggiungere? La tua storia mi è piaciuta un sacco e, come al solito quando si parla di questi personaggi, mi ha confuso XD perché da una parte viene spontaneo disprezzarli e detestarli per ciò che sono e ciò che fanno, dall’altra parte si prova quasi tenerezza quando si mostrano in tutta la loro fragilità. Sicuramente loro due hanno a loro volta vissuto dei traumi non indifferenti che li hanno portati a essere ciò che sono (perché boh, non credo che uno nasca criminale, in genere c’è sempre qualcosa dietro) e quindi viene spontaneo domandarsi fino a che punto sono vittime e carnefici. Come al soliti mi hai dato tanto su cui riflettere.
Poi già conoscevo questi personaggi e leggere ancora una volta di questo ‘fandom’, conoscere ulteriori dettagli su di loro, la loro storia e i loro caratteri è sempre un enorme piacere *-*
E, fattore non di certo secondario, AMO le storie drammatiche e le tematiche delicate, non mi stancherò mai di leggerne!!
Grazie per questa lettura davvero intensa, che mi ha emozionato e profondamente colpito!


Totale: 32/35
Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 19:03
QUINTA CLASSIFICATA

“Forse un giorno” di Marika Ciarrocchi





Grammatica e stile: 9/10


Dal punto di vista grammaticale non ho trovato nessun grave problema; l’unica cosa che ti segnalo si trova in questa frase:
“infondo è tutto quel che è”. In questo caso ‘in fondo’ si scrive staccato, perché ‘infondo’ tutto attaccato è voce del verbo infondere ^^ ma è un errore comunissimo, lo noto spesso, sono in molti a non saperlo!
Ma, come ti dicevo, a parte questo la storia è scritta veramente bene, si presenta molto pulita e scorrevole e questo non può che agevolarne la lettura!
Per quanto riguarda la punteggiatura, ho notato che hai utilizzato prevalentemente virgole e punti, e questo ha conferito al testo un aspetto molto frammentato. Caratteristica che ho davvero adorato e trovato perfettamente calzante con la storia e con il suo intento: quando si parla di paura, di fobia, di panico, non c’è niente di razionale, i i nostri pensieri sono frenetici e si susseguono veloci, si sovrappongono… e tutto ciò si percepisce perfettamente nelle tue frasi, la loro rapidità trasmette quella frenesia che ci si aspetterebbe in una storia del genere, quindi ottima scelta!
L’unica cosa che mi sento di segnalarti riguarda l’andare a capo. In certi momenti ne ho un po’ sentito la mancanza, il testo aveva un aspetto compatto e che non permetteva di ‘prendere fiato’ (che, visto il contesto, potrebbe anche essere voluto XD), di assimilare tutte le sensazioni. Quando si scrive di questi momenti, prevalentemente descrittivi, bisogna giocare molto anche sugli a capo, cosa che tu in alcuni passaggi hai gestito egregiamente, mentre in altri ne avrei preferito qualcuno in più.
Poi in alcune frasi io avrei inserito qualche virgola in più, ma quella penso sia una questione di gusti personali e, dopotutto, hai fatto bene a non eccedere con le virgole in frasi così brevi, avresti rischiato di appesantirle ^^
Per il resto, il tuo stile è davvero molto fluido, mai pesante, e ho apprezzato un sacco anche le scelte lessicali. Per non parlare delle metafore e delle immagini molto vivide che sei riuscita a trasmettere e che sono state davvero d’impatto! Davvero, mi è piaciuto molto come hai gestito questa storia, rendendola leggera e piacevole nonos6ante non ci sia una vera e propria sequenza di fatti o dei dialoghi che lo rendessero vivace. Insomma, sei riuscita a rendere dinamico uno scritto che rischiava di essere statico e ti faccio tanti complimenti!


Trama e personaggi: 9/10

La trama consiste in un susseguirsi di momenti, che però hanno un senso e uno scopo ben definito. Innanzitutto ci racconti un sogno, ma in maniera talmente vivida che, proprio come la protagonista, non ci rendiamo conto che si tratta di un sogno e c’è anche una sorta di effetto sorpresa, che ho trovato assolutamente geniale e che hai gestito benissimo!
Poi ci mostri come Retasu prova le stesse sensazioni nella realtà quando si reca al mare, dal momento che è preda di una fobia. Mi è piaciuto molto questo parallelismo tra sogno e realtà, che sei riuscita a delineare e rendere bene nonostante la brevità della storia.
La trama quindi potrebbe in apparenza sembrare semplice, invece ha una struttura ben pensata e studiata. Oltre a ciò, sei riuscita a svilupparla splendidamente, in maniera equilibrata e molto nitida!
Per quanto riguarda i personaggi, la storia presenta una sola e assoluta protagonista, ovvero Retasu. Non solo ce la racconti tramite la sua fobia e le sue sensazioni, ma ci spieghi anche quali sono gli eventi che hanno preceduto la sua vita da Mew e come questo, un giorno, possa aiutarla a superare la sua Talassofobia. Mi piace perché sei riuscita a introdurre un background e legarti benissimo al fandom e a quella che è la sua reale storia.
Tuttavia, forse per la brevità della storia e forse perché è uno scritto quasi interamente introspettivo, il carattere di Retasu non riesce a emergere del tutto, non riesco a farmi un’idea precisa del personaggio. Se non fosse per il fatto che la “conosco” già tramite il fandom, non saprei inquadrarla solo grazie a questo scritto; capisco perfettamente che l’intento della storia non era quello e infatti non me la sento di rimproverarti troppo, volevi concentrarti sulla fobia e ci sei riuscita alla perfezione, ma logicamente questo è il parametro e non posso ignorare del tutto questo fattore ^^


Utilizzo del pacchetto: 10/10

Adoro davvero il modo in cui hai trattato la Talassofobia! Oltre al modo in cui l’hai legata al fandom, in maniera veramente efficace e ben pensata, mi hai presentato esattamente ciò che volevo leggere per questo contest: aneddoti di paura, di panico, sensazioni vivide e incontrollabili. La prima parte della storia in particolare, ovvero quella dei sogno, mi ha parecchio colpito e l’ho sentita molto reale: ti sei impegnata a fondo per descrivere le sensazioni di Retasu e la sua ansia di affogare, non hai lasciato nulla al caso e ho quasi potuto percepire sulla pelle le sue stesse sensazioni!
Hai fatto un ottimo lavoro, hai trattato la fobia a tutto tondo e l’ultimo paragrafo – quello in cui la ragazza spera di riuscire un giorno a superare la sua paura – l’ho trovato una conclusione perfetta, che lascia trapelare un raggio di speranza.
Complimenti, ottimo lavoro!


Gradimento personale: 4,5/5

La tua storia mi è piaciuta molto, anche e soprattutto perché sono riuscita a empatizzare con Retasu, pur non soffrendo della sua stessa fobia! Ho seguito le vicende con interesse e quasi ansia, sei riuscita a coinvolgermi e mi hai presentato una sorta di missing moment che mi ha fatto davvero piacere leggere!
Nota di merito anche allo stile, che ha contribuito al mio coinvolgimento, essendo davvero molto scorrevole ^^
Infine, lo devo ammettere, sono felice che hai scelto proprio Retasu come protagonista, a volte viene lasciata un po’ da parte e mi dispiace molto perché sono sempre un sacco curiosa nei suoi confronti *-* quindi grazie per avermi fatto immergere nei suoi pensieri!
L’unico motivo per cui ti ho sottratto quel mezzo punto – mi vuoi picchiare, ammettilo XD – è che, in generale, preferisco storie più ‘dinamiche’ e d’azione, più ‘concrete’ in un certo senso. Fortunatamente tu sei riuscita a mantenere queste caratteristiche nel tuo scritto, anche se in maniera limitata, essendo uno scritto prettamente introspettivo e con un solo personaggio ^^


Totale: 32,5/35
Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 19:05
QUARTA CLASSIFICATA (PARIMERITO)

“Il Parco Giochi dei Vetri Rotti” di Inchiostro_nel_Sangue





Grammatica e stile: 9/10


Dal punto di vista grammaticale non ho trovato nessuna imprecisione e nessun problema, hai fatto un ottimo lavoro e la storia scorreva benissimo, in maniera pulita e fluida, durante la lettura!
Ti segnalo solo questo piccolo errore di battitura:
“quel vetro resterà intanto”  intatto.
Anche dal punto di vista stilistico non posso che farti i complimenti: la tua storia, anche grazie alle frasi frammentate e alla divisione in paragrafi, ha un andamento incalzante e incredibilmente scorrevole, che permette al lettore di arrivare subito in fondo senza fatica e con un gran coinvolgimento. Tuttavia la formulazione delle frasi non è mai troppo semplice e scontata, ma si adatta alla situazione in ogni momento; ti sei fatta aiutare anche da una punteggiatura variegata e sempre al suo posto. Complimenti davvero, ho amato leggere questa storia anche per via dello stile gradevole e dinamico!
Una cosa che però vorrei segnalarti riguarda i puntini di sospensione. Ho notato che dopo questo segno di punteggiatura hai sempre inserito la maiuscola (esempio: “Altrimenti sarebbe tutto così semplice… Basterebbe sfiorare quella maniglia”), mentre io nella maggior parte dei libri trovo sempre la minuscola e so che comunque sarebbe più corretto così. Ora, io non lo conto come un vero e proprio errore, perché alcuni sostengono che se dopo i puntini comincia una nuova frase la maiuscola è lecita (anche una minoranza di case editrici utilizzano questa formula); la questione non è molto chiara e non me la sento di penalizzarti per un fattore così soggettivo, ma comunque te lo segnalo perché io ho sempre visto la minuscola e credo che, in linea di massima, sia più corretta ^^
Altra piccola cosa che vorrei segnalarti riguarda le parole che stanno a indicare i suoni onomatopeici (quindi tutti i vari “crick” e “crack”): malgrado io non sia una grande fan delle parole scritte tutte in maiuscolo all’interno dei testi, perché non le trovo esteticamente carine, non mi sento di correggertele perché, in questa storia nello specifico, le ho trovate una scelta efficace e d’impatto. Tuttavia sarebbe stato meglio se, comunque, avessi messo dei punti o dei punti esclamativi al termine, sono comunque delle parole a sé stanti e senza un punto paiono un po’ ‘sospese’, soprattutto dal momento in cui andavi a capo subito dopo.
Ma queste cosette che ti ho detto sono comunque delle piccolezze che non ti hanno troppo penalizzato, anche perché dalla tua hai uno stile davvero invidiabile! Ottimo lavoro!


Trama e personaggi: 9/10

La storia è una nonsense e quindi non mi sarei dovuta aspettare chissà quale trama elaborata, se non ci fosse stata saresti stata giustificata. E invece ogni parole, ogni frase e ogni scena ha avuto un suo perché; nel suo essere surreale, quasi un sogno, la storia ha un suo senso e ho adorato il modo in cui l’hai gestita!
Ci hai spiegato la prigionia di questa ragazza, sola con la sua stanza e con la sua fobia, con un migliaio di vetri rotti. L’immagine dei Parco Giochi dei Vetri Rotti poi è assolutamente meravigliosa e d’impatto *-*
Mi piace anche come hai saputo rendere il fatto che la ragazza non si sposti affatto, alternando scene in cui è nella stanza ad altre in cui si trovava nel parco giochi, come se in realtà fossero esattamente lo stesso posto. Potrebbero sembrare dei buchi di trama e delle incongruenze, ma tu sei stata abile a trasmettere che in realtà non è così.
Un’altra cosa che ho apprezzato moltissimo della gestione della trama è che hai calcato la mano su alcuni piccoli dettagli, che però si sono fatti grandi e importantissimi, come il frammento di vetro che dondola avanti e indietro, avvicinandosi sempre più al piede della protagonista. Hai dato anche a questi piccoli dettagli il tempo e il modo di emergere, soffermandoti il necessario, ma senza mai appesantire lo scritto.
Per non parlare del modo in cui hai sviluppato l’utilità della finestra! Prima questo dettaglio viene inserito nella descrizione della stanza e passa quasi inosservato, anche se ci si potrebbe domandare come mai questa ragazza non la sfonda e la utilizza per fuggire. Forse ha delle guardie? Forse la finestra ha delle sbarre? O forse è fatta di vetro troppo spesso per essere infranto?
In un secondo momento, poi, viene rivelata la centralità della finestra e il vero motivo per cui la ragazza non la distrugge: la sua paura di tagliarsi è tale che preferisce la prigionia. Un’immagine davvero molto forte e incredibilmente importante all’interno della storia, adoro il modo in cui l’hai svelata pian piano!
Fantastico, davvero, sei stata magistrale!
Dal punto di vista dei personaggi, devo assolutamente dirti che ho amato alla follia il personaggio del bigliettaio e il modo in cui l’hai delineato! La protagonista in un primo momento l’ha descritto fisicamente e ha detto che sarebbe stato un bell’uomo se non fosse stato per i suoi tratti ‘spigolosi’, e questo piccolo dettaglio mi è passato davanti senza che io lo notassi veramente. Più tardi, dopo che hai descritto il parco giochi e poi il bigliettaio è ricomparso, ho avuto l’illuminazione (pensa quanto sono sveglia e perspicace AHAHAH) e ho capito che nemmeno il sorriso ‘tagliente’ era posto lì a caso: il bigliettaio sembra l’incarnazione del suo parco giochi, così spigoloso, tagliente, acuminato in ogni suo tratto fisico. Non so, l’ho trovato davvero geniale… e poi devo ammettere che mi sta simpatico XD
Per quanto invece riguarda la protagonista, viviamo i suoi pensieri scanditi attraverso la sua fobia e la sua prigionia. Ho trovato davvero ben riuscito il modo in cui l’hai gestita, fatta muovere e fatta pensare, questo suo essere alla mercé di quello che le capita, questo suo osservare la realtà da dietro un vetro – bellissima metafora di quanto la sua paura la imprigioni, in fondo è soltanto una sottile lastra di vetro a dividerla dalla realtà.
Tuttavia è proprio a causa sua che ho dovuto sottrarti un punto: oltre alla sua Belonefobia, non sappiamo altro di lei, non abbiamo dei tratti caratteriali particolari che la distinguono. Se questa scelta è stata molto astuta per permettere al lettore una più profonda immedesimazione, va purtroppo a intaccare quella che è la caratterizzazione del personaggio stesso.
Non penso che tu abbia sbagliato a gestirla in questo modo, anzi sono convinta che sia stata la scelta più intelligente, ma allo stesso tempo mi baso su determinati parametri per valutare e non posso trascurare questo fattore.
Comunque in generale davvero ottimo lavoro anche qui!


Utilizzo del pacchetto: 10/10

Ero indecisa fino all’ultimo su che punteggio assegnarti in questo parametro, lo ammetto. Certo, la fobia è senza dubbio l’argomento centrale della storia, ma inizialmente, a una lettura un po’ superficiale, mi sono detta che la paura e l’ansia non erano state affrontate in maniera troppo evidente.
Ma poi, quando ho letto della ragazza che non rompe il vetro per scappare, ho percepito davvero quanto questa fobia fosse forte ed esercitasse la sua potenza su di lei. Come accennavo nell’altro parametro, l’ho trovata una riflessione davvero fondamentale e centrale nel testo, tra quelle che mi hanno colpito di più.
Se una persona preferisce la prigionia al rischio di potersi tagliare, questo significa che la sua Belonefobia la annienta totalmente.
Un’altra immagine che ho davvero adorato è stata il frammento di vetro che dondola fino ad avvicinarsi sempre più a lei, come se la volesse rincorrere, e questa cosa è stata in grado di mettere una grande ansia a me, che non soffro di questa fobia XD Mi ha fatto pensare, per esempio, ai claustrofobici che hanno l’impressione di essere soffocati dalle pareti e che queste si stringano attorno a lui, quindi come se improvvisamente gli oggetti prendessero vita apposta per terrorizzare.
Alla luce di tutte queste riflessioni, mi sono dovuta ricredere: hai affrontato la fobia certamente in maniera originale e non convenzionale, ma questo non ha tolto niente allo sviluppo del pacchetto, anzi, l’ha arricchito, perché sei stata originalissima!


Gradimento personale: 5/5

Cosa c’è da aggiungere? Praticamente ti ho riempito di complimenti in ogni parametro, mi pare pure LOGICO che la storia mi sia piaciuta! Anzi, che dico? L’ho letteralmente adorata *____*
In primis mi piacciono un sacco questi testi particolari, un po’ nonsense ma che mirano a insinuarsi nella mente del lettore, a creare immagini forti e raccontare sensazioni. Mi è sembrato di leggere – di vivere – un pazzesco sogno all’insegna del panico, mi sono sentita divisa anch’io tra due alternative (la prigionia e il tagliarsi) che per la protagonista erano una peggio dell’altra, ho avuto l’impressione di vedere tutto quel vetro in frantumi che luccicava e l’ho quasi percepito sulla pelle. Mi hai coinvolto in maniera incredibile!
Oltre ciò, sei stata in grado di farmi riflettere tanto e sono davvero sorpresa della quantità di dettagli che sei riuscita a inserire in questo testo!
Grazie davvero per avermi consegnato questa storia, ho adorato leggerla, dalla prima all’ultima riga! *-*


Totale: 33/35

Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 19:07
QUARTA CLASSIFICATA (PARIMERITO) e vincitrice del premio speciale “Vera Fobia”

“You make my skin burn” di evelyn80





Grammatica e stile: 9/10

Evelyn! Tranquilla, non c’è problema: se mai ci dovessimo incontrare, lo faremo di giorno ^^
Chiusa questa parentesi idiota… benvenuta al mio contest! E passiamo subito a parlare di questo parametro!
La prima cosa che voglio dirti è che, per assegnarti questo punteggio, sono stata attenta a ogni singolo dettaglio, in quanto la storia era molto breve. Quindi non “spaventarti” se vedi un punto in meno, la storia è scritta benissimo e il tuo stile è sempre pulito e scorrevole, solo si sono sentite di più alcune sbavature ^^
Per esempio, in alcuni casi non mi sono trovata d’accordo con la punteggiatura, ho trovato che ci fossero troppe virgole o che si potessero utilizzare altri segni di punteggiatura per rendere meglio certi periodi. Ti faccio due esempi!
“Non accendo la lampada. Mio figlio e mio marito dormono pacificamente, e io non voglio disturbarli.”
In questo caso avrei evitato quel punto fermo, sostituendolo con i due punti (in quanto ciò che segue è l’esplicazione del motivo per cui non accendi la lampada) e avrei evitato quella virgola prima della ‘e’, sia perché la frase è molto breve e non ha bisogno di essere frammentata, sia perché raramente la virgola e la ‘e’ congiunzione vengono inserite insieme, soprattutto in periodi brevi. Quindi, riassumendo, avrei scritto così:
“Non accendo la lampada: mio figlio e mio marito dormono pacificamente e io non voglio disturbarli.”
Altro esempio:
“Ma, allora, perché adoro i fuochi d'artificio?”
Anche qui, trattandosi di un periodo molto breve, le virgole che ‘circondano’ la parola “allora” mi sembrano in eccesso, appesantiscono una frase che altrimenti avrebbe un’incredibile fluidità ^^
Ti segnalo anche un’altra svista, che è solo una e quindi non avrebbe senso mandarti in privato:
“ma è così da quando sono bambina”
Molte persone non lo sanno, perché ormai è una forma usatissima, ma dire “da quando sono bambino/a” è sbagliato, a meno che non sia un bambino a parlare. Per esprimere qualcosa che abbia un senso equivalente a “fin da quando…”, si dovrebbe utilizzare la forma “da quando ero bambino”. Al passato, dal momento che colui che parla non lo è più.
Spero di essere riuscita a spiegarmi e non aver fatto confusione XD
A parte queste piccolezze che ho notato, il testo è scritto davvero bene e in particolare ho apprezzato lo stile piuttosto frammentato che hai utilizzato, utile a esprimere alla perfezione le sensazioni provate, la paura e anche le scene e i pensieri che si susseguono in maniera frenetica e fuggevole.
Allo stesso tempo non hai tolto nulla alla parte descrittiva, che è stata assolutamente divina, mai troppo pesante ma calibrata quel tanto che serve per creare la giusta atmosfera, suggestiva e coinvolgente. Poi penso che in uno scritto del genere, dove il principale obiettivo è trasmettere sensazioni, l’atmosfera sia una cosa fondamentale e tu hai fatto davvero un ottimo lavoro!


Trama e personaggi: 9/10

Per quanto la storia sia molto molto breve, non la si può definire un flusso di pensieri fine a se stesso, anzi c’è una mini-trama: racconti un episodio realmente accaduto e che accade spesso, si svolge sempre allo stesso modo.
Mi è piaciuto come hai introdotto la fobia, la consapevolezza di dover passare sotto il lucernario senza poterne fare a meno, la “corsa” verso il bagno che poi si tramuta nella frustrazione, quasi nella vergogna, per ciò che si è appena vissuto. E, nel tornare indietro, c’è poi il provare ad affrontare questa paura, rivolgendo lo sguardo alla luna e cercando di resistere, per quanto sia possibile. Infine ho trovato perfetto il finale, col ritorno a letto e la consapevolezza di non riuscire a prendere sonno – perché un sentimento di paura è in grado di risvegliare totalmente i sensi – ma anche il rannicchiarsi sotto le coperte, nella speranza di scacciare tutto ciò che è accaduto.
È una trama molto più ricca e piena di tanti significati impliciti, mi piace come l’hai sviluppata e l’ho trovata molto coerente, brava!
Dal punto di vista dei personaggi, abbiamo solo una protagonista (tu, come ci spieghi nelle NdA), lei che è sola con la sua paura.
Il modo in cui la affronta e le sensazioni che prova (in particolare quando sente la luce della luna bruciarle la pelle) ci raccontano parecchio di lei, perché ho visto qualcosa di molto “personale” in tutto ciò, anche nel modo stesso di interpretare la fobia. Sicuramente il fatto che tu la viva ti ha aiutato molto nell’immedesimazione e quindi nella trattazione di tutte le sensazioni, facendo empatizzare il lettore con lo scritto.
Tuttavia non me la sono sentita di assegnarti il punteggio pieno perché non conosciamo tanto di questa protagonista, la vediamo solo e unicamente in relazione alla sua paura. Lo so, il tuo intento era proprio questo, ma io dovendo valutare questo parametro, e tenendo conto anche delle altre storie partecipanti al contest, non posso ignorare questo fattore.
Ma nulla da rimproverarti, penso che la storia vada benissimo così com’è, sei stata essenziale ma concisa!


Utilizzo del pacchetto: 10/10

La Selenofobia è praticamente l’unico argomento presente nella storia, dunque direi che è super centrale!
Ma non è solo questo il motivo per cui ti ho assegnato il punteggio pieno! Come diceva negli altri parametri, sei riuscita a creare innanzitutto la giusta atmosfera, poi hai raccontato egregiamente le sensazioni che la protagonista ha provato mentre passava sotto il lucernario. Tramite i suoi gesti (come per esempio correre per raggiungere il bagno, serrare le palpebre) si percepisce l’agitazione e la vera e propria paura che la luna scatena.
Ma ci sono state due cose in particolare che mi hanno colpito.
La prima è il concetto della luce della luna che brucia la pelle. La trovo un’immagine molto forte e che descrive in maniera vivida cosa prova una persona che soffre di Selenofobia, sei riuscita a far arrivare tutto ciò anche a me, che non riuscivo proprio a capire cosa si provasse. È stato un colpo di genio, davvero!
Per questo ti faccio i complimenti anche per il titolo, perfetto riassunto di ciò che racconti in questo testo (a parte che sembra il titolo di una qualsiasi canzone di Myles AHAHAHAHAH XD ok, fine del delirio)!
L’altra cosa che mi ha particolarmente colpito è l’aspetto che hai deciso di conferire alla luna, anche questo incredibilmente d’impatto. Il fatto che tu l’abbia “personificata” mi ha intrigato e messo i brividi allo stesso tempo, perché l’idea di un volto sopra la testa, che ci osserva e monitora, in effetti fa proprio inquietudine. E forse anche questo mi ha aiutato a capire veramente cosa intendi e cosa si prova.
Poi quando scrivi che sostieni il suo sguardo… quella parte l’ho amata alla follia!
Insomma, mi hai descritto in tutto e per tutto una fobia, mi hai parlato di tutto ciò che questa ti fa provare e l’hai fatto utilizzando delle meravigliose metafore, che molte volte sono più efficaci di migliaia di giri di parole. Brava, punteggio pieno e meritatissimo!


Gradimento personale: 5/5

La storia, nella sua disarmante semplicità, mi è piaciuta da matti! Credo che raccontare un momento del genere, al posto di concentrarsi su chissà quale complessa trama, sia stata la scelta più azzeccata: mi sono immedesimata come se stessi vedendo e vivendo quello che hai raccontato, e già il coinvolgimento è una cosa fondamentale affinché una storia mi rimanga nel cuore!
Non l’ho trovata per nulla banale, non l’ho trovata striminzita, l’ho adorata dalla prima all’ultima parola così com’è e, continuerò a dirlo, le metafore che hai scelto mi sono rimaste nel cuore!
Bravissima, complimenti davvero! *-*


Totale: 33/35

Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 19:08
TERZA CLASSIFICATA e vincitrice del premio speciale “Empatia”

“Le fate nascono dal ghiaccio” di Sabriel_Little Storm





Grammatica e stile: 8,5/10

La storia è scritta davvero bene, sia dal punto grammaticale sia da quello stilistico; ho trovato solo alcuni problemini che ora ti segnalo ^^
Uno di questi è ricorrente (ed è anche l’unico costante che ho trovato) e riguarda i congiuntivi: in alcune frasi ho trovato dei verbi coniugati al congiuntivo anche laddove non era necessario e ci sarebbe stato meglio un imperfetto. Ti faccio alcuni esempi:
“il che poteva significare solamente che si trattasse davvero di qualcosa di grave”  che si trattava.
“Jan aveva compreso che la paura di Sindy, in realtà, consistesse in una vera e propria fobia”  si trattava.
“anche se sapeva che a volte accadesse”  accadeva.
Non per forza i verbi dopo il ‘che’ vanno messi al congiuntivo, dipende da che senso assumono nella frase e qual è la loro funzione ^^
Questo errore purtroppo ti ha sottratto un po’ di punteggio, e credimi, mi dispiace tantissimo, perché la storia è scritta davvero davvero bene!
Ti segnalo qui anche un altro paio di cose isolate che ho notato:
“dì alle ragazze che arriverò tra poco”
Dì con l’accento significa ‘giorno’; quando si tratta invece del verbo ‘dire’, quindi ‘di’ inteso come troncamento di ‘dimmi’, ‘dicci’ ecc, si scrive con l’apostrofo: di’. Proprio perché è un troncamento!
Questo è un errore comunissimo che fanno tantissimi autori ^^
Poi…
“gettandosi sul pavimento coprendosi il capo con le mani”
Mi suona strano che questa frase non abbia né una virgola né la ‘e’ congiunzione, in quanto ci sono due verbi e quindi due frasi facenti parte dello stesso periodo. Io avrei scritto “gettandosi sul pavimento e coprendosi il capo con le mani”.
“«Allora è davvero una strega...» pensò Jan ad alta voce, stringendo la sua bambina tra le braccia. «Oh, sì! La maestra Sandra è una delle peggiori streghe, di quelle con il naso a punta che di notte si trasformano e vengono a trovarmi nei sogni!» si infervorò la piccola. «Invece, le fate...»”
Qui non sei andata a capo, nonostante la prima frase fosse pronunciata da Jan e l’altra da Sindy. In genere, quando ci sono dei discorsi diretti, si va a capo ogni volta che i personaggi ‘si passano la palla’, cioè non si devono mai lasciare due battute di due persone diverse nella stessa riga, anche per differenziare meglio chi sta parlando e rendere il dialogo più chiaro. Io sarei andata a capo in questo punto:
“«Allora è davvero una strega...» pensò Jan ad alta voce, stringendo la sua bambina tra le braccia.
«Oh, sì! La maestra Sandra è una delle peggiori streghe, di quelle con il naso a punta che di notte si trasformano e vengono a trovarmi nei sogni!» si infervorò la piccola. «Invece, le fate...»”
Spero di essere riuscita a spiegare tutto al meglio, altrimenti sai che puoi sempre chiedere chiarimenti, io sono qui ^^
Come vedi, non sono errori gravi, ma essendo la storia piuttosto breve sono andati a sommarsi e ho dovuto abbassarti un pochino il punteggio!
Come ti dicevo, la cosa mi dispiace davvero tanto, perché lo stile di questa storia è pazzesco, scorrevole in una maniera sorprendente, hai fatto un lavoro mozzafiato e devo assolutamente farti tanti complimenti! Forse è perché ho seguito i tuoi progressi come scrittrice, ma ho notato in questa storia un miglioramento incredibile, anche e soprattutto per quanto riguarda la dinamicità e la fluidità: la formulazione delle frasi è fluida e il testo scorre perfettamente, sei riuscita ad amalgamare perfettamente descrizioni, azioni, pensieri e dialoghi, senza mai far prevalere una di queste cose sulle altre.
La storia, forse anche grazie alle scelte lessicali e alla descrizione delle situazione, è parsa vivida e credibile, concreta, vicina a noi e a quello che ognuno di noi vive nella sua quotidianità.
Bravissima, stilisticamente ho trovato davvero un grande lavoro in questa storia!


Trama e personaggi: 10/10

La trama è abbastanza semplice e lineare, ma in realtà si percepisce che apre una finestra più grande sulla vita di questi personaggi.
Tutto parte con Jan, il padre adottivo di Sindy, che viene chiamato dalla scuola perché apparentemente la bambina si è comportata male. Da qui salta fuori la paura di Sindy per i rumori forti e, oltre ciò, hai avuto modo di parlare anche del passato della bambina, di quando e come si sono incontrati, di frammenti di vita passata di Jan e Sindy che permette di inquadrare benissimo la situazione e permette a questa storia di reggersi in piedi anche da sola, nonostante faccia parte di una serie.
Sei partita da un piccolo aneddoto quotidiano per aprire una parentesi più grande e, nonostante la brevità della storia, ci sei riuscita magnificamente! Inoltre tutta la vicenda ha una grande coerenza, ha un suo perché, e la sua naturale conclusione è stata tenerissima!
Per quanto riguarda poi l’andamento della storia, hai mantenuto un ritmo incalzante e costante per tutta la narrazione, non ci sono stati punti morti o di stallo, il testo si è sempre mantenuto dinamico e ha permesso di mantenere alta la mia attenzione dalla prima all’ultima riga. Sviluppo perfetto, quindi: non ho avvertito alcuna mancanza, non sei mai andata di corsa né troppo lenta, hai dato a ogni scena il giusto tempo per svilupparsi e srotolarsi davanti ai miei occhi. Ottimo, sei stata molto equilibrata!
Per quanto riguarda i personaggi, anche qui non posso che notare i tuoi miglioramenti: hai delineato ogni personaggio con una nitidezza impressionante, sei riuscita a farmi capire perfettamente i loro caratteri attraverso il modo in cui hanno reagito nella situazione in cui li hai inseriti. Come dico sempre io, inserire i personaggi in delle situazioni quotidiane, farli interagire col mondo esterno e con altri personaggi è sempre il modo migliore per farli emergere *-*
Jan dà l’idea di essere un uomo rilassato, che ironizza su tutto e cerca di mantenere la calma (lo dimostra soprattutto con l’atteggiamento che assume con Sindy), ma con un forte senso morale e di giustizia, tanto che quando si trova di fronte a q quelle che reputa crudeltà e ingiustizie non può fare a meno di infervorarsi. La sua insofferenza nei confronti della maestra Sandra, il cercare di immedesimarsi sempre nei panni di Sindy e il suo sbraitare e perdere la calma nell’ufficio del preside ci parlano tanto di lui, ci permettono davvero di capirlo e farci un’idea su come reagisce davanti alle situazioni più disparate.
Idem Sindy, una bambina silenziosa e restia a manifestare ciò che prova e pensa. Non si difende apertamente quando la maestra la accusa di cose che non ha fatto (come invece avrebbe fatto qualunque altro bambino), ma allo stesso modo non scoppia a piangere, si limita a non reagire perché è troppo riservata e troppo silenziosa, forse anche spaventata dalle situazioni seppur non lo dia a vedere.
Ho trovato perfettamente gestiti anche la maestra Sandra e il preside che, anche se marginali, hai dipinto benissimo e hai reso quasi caricaturali, mi hanno fatto morire dal ridere e li ho trovati assolutamente perfetti XD
Insomma, ho adorato davvero tutto di questa trama e di questi personaggi, hai gestito ogni cosa in maniera spettacolare e non posso che farti tantissimi complimenti!


Utilizzo del pacchetto: 10/10

Per quanto la Liguirofobia possa sembrare marginale nella vicenda, perché il punto di vista non è quello di Sindy, io l’ho invece trovata centralissima, anzi, è praticamente la causa scatenante di tutto!
La bimba scappa dalla classe (a detta della maestra, si comporta male) proprio perché i compagni, la maestra e i palloncini fanno baccano, ci sono troppi suoni forti che le danno fastidio e lei si ritrova a reagire di conseguenza, cercando di sfuggire a tutto ciò.
Ma la cosa non finisce qui: questo fenomeno non traspare soltanto dal racconto della maestra, ma abbiamo modo di vederlo con i nostri occhi quando Jan la rimprovera e lei si accovaccia sul pavimento, terrorizzata. Per rincarare la dose, tra l’altro, ci riporti altri eventi di questo tipo tramite la memoria di Jan, per esempio i fuochi d’artificio del Capodanno. Insomma, hai inserito tanti fattori scatenanti e ci hai mostrare la conseguente reazione di paura.
Ma non ti sei limitata a questo, ci hai anche fornito quali potrebbero essere i traumi che hanno causato la fobia: Sindy ha vissuto per un periodo nella foresta, dove doveva sempre stare all’erta per ogni minimo rumore e ha quindi sviluppato una maggiore sensibilità uditiva. Questa ulteriore motivazione rende la sua fobia ancora più concreta.
Ma la cosa che in assoluto mi ha convinto di più è che non ti sei limitata a parlare della fobia in sé, magari raccontando un semplice aneddoto con un inizio e una fine, ma ci hai intessuto sopra una vicenda più grande, che si ricollega alla vita di Jan e Sindy e ha delle conseguenze. Spesso, quando abbiamo delle paure o delle ansie, queste si riflettono nella nostra vita di tutti i giorni perché ci impediscono di fare delle cose, di cogliere delle opportunità o ci mettono davanti a situazioni che non riusciamo ad affrontare; tu hai affrontato ed evidenziato tutto ciò, addirittura Sindy rischia di perdere l’anno per colpa della sua fobia e dell’incomprensione da parte della sua maestra.
Davvero, adoro come l’hai sviluppata, si vede che dietro c’è un grande lavoro e l’hai elaborata parecchio! È esattamente quello che speravo di leggere in questo contest!


Gradimento personale: 5/5

C’è altro da aggiungere forse? Ho amato alla follia questa storia, dalla prima all’ultima parola, mi ha tenuto incollata allo schermo e tutto il mondo attorno a me è scomparso per alcuni minuti *-*
Innanzitutto sai che adoro Sindy, Jan e tutta la tua serie, quindi per la scelta del ‘fandom’ sei andata a colpo sicuro!
Poi adoro le vicende in cui i protagonisti sono dei bambini, non sono molto brava a scriverle ma adoro leggerle.
E il modo in cui hai scritto questa storia… assolutamente divino, tra lo stile fantastico e i personaggi fortissimi mi sono proprio innamorata di questo scritto, non posso che ringraziarti per avermelo consegnato e fatto leggere!
…e, inutile negarlo, è sempre una grande soddisfazione quando vedo gli autori che conosco fare tanti progressi e passi avanti :3


Totale: 33,5/35

Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 19:10
SECONDA CLASSIFICATA

“My heart is crushable” di HarrietStrimell





Grammatica e stile: 10/10

Ciao Harriet, e FINALMENTE benvenuta a un mio contest XD
Dal punto di vista grammaticale non ho trovato nessun tipo di errore e non mi è parso di scorgere nemmeno un errore di battitura o di distrazione, segno che la storia è stata davvero curata nei minimi dettagli; il tutto ha reso il tuo testo molto pulito, fluido e piacevole da leggere!
L’unica frase che mi ha lasciato perplessa è questa, per via dell’utilizzo dei trattini:
“Avere a che fare giorno – e a quanto pare anche notte – con un idiota”
I trattini generalmente servono per racchiudere degli incisivi che posso evidenziare un determinato concetto o aggiungere qualcosa al periodo in cui sono inseriti, ma la frase deve funzionare e avere senso anche senza di essi. Ora, se nella frase che ti ho copiato elimini la parte tra trattini, risulterebbe così:
“Avere a che fare giorno con un idiota…”
Perché la frase abbia un senso, manca ‘e notte’ subito dopo ‘giorno’. Dunque sarebbe meglio impostarla in questo modo, così che abbia senso con o senza incisivo:
“Avere a che fare giorno e – a quanto pare – anche notte – con un idiota…”
Dato che ti ho copiato questa frase, ti segnalo anche che, essendo la storia scritta al passato remoto, sarebbe più giusto scrivere ‘a quanto pareva’ e non ‘a quanto pare’, in modo che l’imperfetto si concordi col resto della storia ^^
A parte questo piccolo dettaglio, per cui però ho deciso di non sottrarti punteggio perché è davvero una piccolezza su un testo scritto davvero bene, non ho nient’altro da segnalarti!
Per quanto riguarda lo stile, l’ho trovato molto scorrevole, anche grazie alla formulazione delle frasi e all’utilizzo della punteggiatura: ogni virgola è al suo posto, i periodi non sono eccessivamente lunghi ed elaborati ma nemmeno troppo frammentati. Vai spesso a capo e anche questo permette di far “respirare” il lettore, così come la divisione in paragrafi.
Sicuramente nel tuo stile c’è una prevalenza di introspezione, ti prendi il tuo tempo per far emergere i pensieri e le sensazioni dei personaggi, ma non trascuri comunque tutti gli altri elementi della narrazione: le descrizioni sono ben calibrate, mai eccessivamente dettagliate ma sparse per tutto il testo, e contribuiscono a creare la giusta atmosfera; i dialoghi a volte procedono con lentezza, intervallati da alcuni paragrafi di discorso indiretto, ma vengono poi compensati da dei botta e risposta molto efficaci e credibili, e tutto ciò aiuta a definire anche la velocità con cui le battute si susseguono; le azioni sono descritte con precisione e mai lasciate al caso.
inoltre i piccoli paragrafi in cui ci hai spiegato la vita di tutti i giorni di entrambi i personaggi sono stati molto utili per riuscire a inquadrarli e a capire in che rapporti fossero, ma sei stata furba a non dilungarti troppo e non ‘bloccare’ troppo la narrazione sul momento.
Generalmente io prediligo le storie molto dinamiche e ricche di dialoghi e azione ma, nonostante la tua storia tendesse parecchio all’introspezione, la cosa non pesa affatto, proprio grazie alla scorrevolezza del testo, che scivola in fretta sotto gli occhi anche nei momenti meno dinamici.
Ti faccio quindi i miei complimenti, sei riuscita a calibrare tutto nel miglior modo possibile e rendere la tua storia godibile!


Trama e personaggi: 9/10

La trama si svolge con molta fluidità ed è – a parte per alcuni punti che ti esporrò tra poco – chiara e lineare, non presenta buchi e ogni cosa ha il suo perché.
Non ha un andamento omogeneo, nel senso che momenti di pura introspezione sono alternati ad altri più dinamici e addirittura a dei botta e risposta, ma il risultato finale risulta abbastanza gradevole e la cosa non pesa per niente, anzi, si vede che hai mischiato questi due diversi metodi volutamente. Devo riconoscere che, anche a livello di svolgimento della trama, è stata una scelta efficace!
Passiamo invece a quei dubbi che ti dicevo sopra. Onestamente non so se questo sia il parametro giusto in cui segnalarti questo paio di cose che ho notato, ma è il luogo che mi pareva più azzeccato. Poi magari sono pure delle cretinate e sono io un po’ tarda (il che è molto probabile AHAHAHAH XD).
Allora, la prima riguarda il dialogo in cui Atsushi chiede ad Akutagawa di chiudere la finestra. Ora, considerando che la storia si svolge a dicembre, immagino che la finestra fosse già ben chiusa e che, per non far entrare la luce della luna, bisognerebbe chiudere tipo le imposte o la tenda o la tapparella ^^ ripeto, magari è una fesseria e semplicemente hai fatto una scelta lessicale non azzeccatissima, ma che avrebbe funzionato alla perfezione se la storia fosse ambientata in estate… non picchiarmi, ti prego XD
L’altra cosa – ma qui ho seriamente paura di aver frainteso qualcosa io – si trova nella scena in cui i due decidono di dormire insieme. Tutto lascia intendere che si trovassero in camera di Akutagawa (quest’ultimo ha chiesto ad Atsushi di andare con lui, se non erro), però subito dopo dice ad Atsushi che, al minimo rumore disturbante, l’avrebbe buttato fuori dalla ‘sua stessa stanza’, come se si trovassero in camera di Atsushi. Quindi penso di non aver ben capito dove si trovassero il realtà, questa parte mi ha un po’ confuso XD
Ma, ripeto, magari sono cretina io e in realtà tu volevi intendere qualcos’altro che non ho colto ;P nel caso sia così, perdonami!
Chiusa la parentesi della trama, passiamo ai personaggi!
Ho veramente adorato la caratterizzazione che sei riuscita a conferire a entrambi, davvero, hai fatto un lavoro magistrale! Innanzitutto non sei caduta nella trappola del fandom, prendendo quindi per scontato la caratterizzazione originale dei personaggi, ma l’hai presentata anche nella storia, facendoli conoscere anche a me e piuttosto attingendo dal fandom stesso per dipingerli attraverso le loro particolarità.
Akutagawa, la principale voce narrante, ha una personalità davvero forte: duro, diretto, irritabile e irascibile. Dà l’idea del classico ragazzo che non si fa scalfire da niente e da nessuno (a tal proposito, molto efficace l’immagine dell’armatura nera che utilizza come corazza per proteggersi dalle emozioni), che non ha pazienza né voglia di stare appresso agli altri, probabilmente non ha fiducia negli esseri umani e nel tempo ha sviluppato una sorta di egoismo.
Questo lo si evince quando si mostra infastidito dai rumori di Atsushi in cucina e, quando lo vede in preda all’angoscia, inizialmente non si scompone più di tanto, anzi, lo prende in giro nella sua mente per il fatto che sia spaventato dalla luna.
Tuttavia Atsushi è anche l’unico in grado di infrangere quest’armatura, è l’unico con cui Akutagawa dimostra un minimo di pazienza e di comprensione: probabilmente intenerito da lui, gli prepara il tè e lo ascolta, fin quando non si rende conto di tutti i fattori che li accomunano e infine, guidato da un istinto che probabilmente nemmeno lui riesce a spiegarsi, gli concede di dormire insieme a lui e lo aiuta a superare la sua paura. Sempre con i suoi modi un po’ rozzi, però è palese che alla fine si sia lasciato andare con Atsushi ^^
Atsushi è uno di quei personaggi che definirei “alla Steven”, e tu che hai dovuto sopportare i miei deliri sai cosa intendo XD è un ragazzo troppo buono per questo mondo, talmente tanto che finisce per subire senza mai sapersi ribellare, che non smetterà mai di sperare e amare il prossimo nonostante tutto ciò che ha passato. È uno di quei tipici personaggi che mi fanno uscire di testa, l’ho veramente adorato e mi ha fatto un sacco di tenerezza! Quando ha cominciato a parlare dell’orfanotrofio, sarei voluta entrare nella storia e abbracciarlo, te lo giuro!
Una cosa che mi ha particolarmente colpito della sua caratterizzazione e che lo ha reso ancora più coerente in tutto il testo, è stato il suo continuo scusarsi per qualsiasi cosa. Come se, a prescindere, stesse commettendo qualche sbaglio e temesse di offendere o infastidire Akutagawa in qualche modo. Sarà anche un piccolo dettaglio, ma che mi ha detto davvero tanto di lui ^^
Concludo dicendo – e sono felice di affermarlo, dato che in genere nelle storie trovo un personaggio ‘forte’ e uno ‘debole’ – che nessuno dei due ha prevalso sull’altro e che entrambe le caratterizzazioni sono emerse allo stesso modo, entrambi forti e ben definite! Sarà il fatto che sono due opposti, quindi calcare la mano sulle loro differenze ti ha aiutato a delinearli, ma entrambi mi sembrano degnamente trattati! Complimenti!


Utilizzo del pacchetto: 10/10

Non soffro di Selenofobia e prima di indire questo contest non avevo nemmeno idea che esistesse questa fobia, quindi non so cosa realmente si provi ad avere paura della luna. Tuttavia non è la prima volta che sento questa cosa della “faccia della luna”, ovvero quando si ha l’impressione che la luna abbia un volto e quindi possa osservare. Questa è una delle manifestazioni più comuni della Selenofobia e ho trovato molto azzeccato che tu l’abbia in qualche modo inserita nella storia.
Inoltre ti sei anche impegnata a motivare la fobia di Atsushi, spiegandoci che la luna è un’indifferente testimone di tutto ciò che il ragazzo ha subito fin dalla tenera età e quindi è in lei che ritrova tutti i suoi traumi. Non sempre si riesce a spiegare perché una determinata fobia si manifesta, ma tu l’hai resa ancora più tangibile tramite una motivazione e anche questo ti ha fatto guadagnare punteggio!
Per quanto invece riguarda la manifestazione della paura, non ce ne hai fatto una descrizione in prima persona, dal momento che il punto di vista è principalmente quello di Akutagawa; tuttavia ci hai permesso di osservare Atsushi tramite i suoi occhi e scorgere in lui tutta la tensione e l’angoscia che lo attanagliava: l’espressione del viso, i movimenti maldestri, il desiderio di sfuggire a quella luce e il fastidio che prova quando si ritrova a ‘incrociare lo sguardo’ della luna. La sua fobia si può percepire chiaramente nonostante sia narrata dall’esterno, ed era esattamente questo ciò a cui puntavo con questo contest!
Ma tu non ti sei limitata solo a mostrarci la Selenofobia, ti sei addirittura spinta oltre e hai raccontato il modo in cui Atsushi, tramite l’aiuto di Akutagawa, tenta di superarla: vuole che la luna gli venga descritta… e il modo in cui Akutagawa lo fa, attraverso delle citazioni letterarie, è qualcosa che mi ha lasciato a bocca aperta per la sua originalità! Davvero, ho amato come hai sviluppato questo aspetto, sei stata super innovativa e non posso che farti i complimenti per la splendida idea – oltre che molto poetica!
Che dire quindi di questo parametro? Fobia trattata a tutto tondo, in ogni sua sfaccettatura! Mi hai dato esattamente il tipo di storia che volevo leggere per questo contest *-*


Gradimento personale: 5/5

Come se ci fosse altro da aggiungere XD
Ho amato alla follia la tua storia, mi è davvero piaciuta un sacco! Innanzitutto l’ho letta con enorme piacere per via del tuo stile fantastico, e per me lo stile di un autore è fondamentale affinché una storia mi piaccia! Ma, per quanto ti riguarda, su quello andiamo sul sicuro!
Poi ho davvero amato i personaggi e il modo in cui me li hai presentati, la vicenda in cui li hai inseriti, come hai delineato le scene… alla fine sei stata fluff ma non sei scaduta nello sdolcinato, cosa che io ADORO, e la scena in cui Akutagawa portava fuori le citazioni… no vabbè, ho veramente adorato questo dettaglio, continuerò a farti i complimenti per l’idea meravigliosa che hai avuto!
Infine c’è un elemento che mi manda davvero fuori di testa nelle storie: vedere un personaggio duro e “forte” che cede, si ammorbidisce, si lascia influenzare da un evento o da una persona. E in questo caso è Akutagawa, che esce dai suoi schemi per aiutare Atsushi e finisce per affezionarsi tanto a lui.
Man mano che Atsushi supera la sua Selenofobia, Akutagawa supera la sua spontanea diffidenza e la sua ostilità nei confronti del prossimo. Entrambi cambiano e crescono, ognuno a suo modo, ma insieme. Un’immagine davvero stupenda!
Grazie per avermi consegnato questa storia, ho amato leggerla *-*


Totale: 34/35

Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 19:11
PRIMA CLASSIFICATA e vincitrice del premio speciale “Sorpresa”

“No one’s here to sleep” di GiuniaPalma





Grammatica e stile: 10/10

Dal punto di vista grammaticale, come al solito, non ho riscontrato alcun tipo di problema. Non mi è parso di scorgere nemmeno degli errori di battitura, il che denota la cura con cui hai scritto e revisionato questo testo; tutto ciò ha permesso alla tua storia di essere scorrevole, pulita e perfettamente godibile, l’ho letteralmente divorata!
L’unico piccolo suggerimento che mi sento di darti riguarda la punteggiatura, nello specifico questa frase:
“Non hai avuto contratti finora giusto?”
Qui ci vorrebbe una virgola tra ‘finora’ e ‘giusto’ per conferire una migliore intonazione alla frase ^^
Ma a parte questo piccolissimo dettaglio non ho altro da segnalare e non mi sembrava quindi il caso di sottrarre punti ^^
Per quanto riguarda punteggiatura, formulazione delle frasi e stile, come al solito hai fatto un lavoro magistrale, il testo è perfettamente equilibrato e di una fluidità allucinante, sono arrivata in fondo in un batter d’occhio! Come sempre sei riuscita a coinvolgermi e delineare all’interno della mia mente situazioni, immagini, pensieri e dialoghi come se li stessi vedendo con i miei occhi. Bravissima!


Trama e personaggi: 10/10

ADORO il modo in cui hai gestito soprattutto la prima parte della trama, con l’effetto sorpresa che è stato micidiale e mi ha fatto spalancare occhi e bocca! Nulla lasciava presagire che la badante fosse per la protagonista stessa, anche il fatto che aveva ingurgitato una gran dose di caffè nei giorni precedenti poteva far pensare che non aveva dormito granché perché doveva assistere la madre.
E invece si scopre che è una pazza da clinica psichiatrica XD adoro!
Ma, in generale, la trama è gestita in maniera perfetta, col giusto ritmo in tutti i punti, con la giusta attenzione per ogni scena! Vediamo l’incontro tra Sun e la signora Oleandro, il loro dialogo che si prende il suo tempo (giustamente, per creare la suspence), vediamo quali sono le folli abitudini della protagonista, la cui camera è praticamente una stanza d’ospedale, e pian piano scopriamo che ha montato addirittura delle telecamere per monitorare se stessa e chi lavora per lei. Il finale poi è qualcosa di assurdo: adoro il modo in cui hai mischiato la vicenda con la situazione di emergenza che stiamo vivendo in questo periodo, ciò ti ha permesso di rendere ancora più drastica la situazione della signora Oleandro e allo stesso tempo conferire alla storia una nota fresca e attuale!
I personaggi poi… la protagonista è al limite dell’assurdo, hai fatto emergere tutta la sua follia tramite le sue assurde richieste, le sue scenate, le manie di controllo, ma anche quei piccoli dettagli che l’hanno resa unica e caratteristica. Non so, il suo modo di pensare, di parlare e di fare l’hanno resa vivida e ben delineata, sei riuscita a darle un carattere e renderla un personaggio a sé stante nonostante la brevità della storia. Ottimo lavoro!
Per quanto riguarda Sun, di lei sappiamo meno perché ovviamente la storia è scritta in prima persona dal pov signora Oleandro, quindi l’immagine della ragazza è filtrata attraverso i suoi occhi. Ma questo non la rende un personaggio meno forte, anzi, vediamo la sua timidezza, la sua perplessità, addirittura le sue origini (è cinese) e le sue passioni (legge). Tutta una piccola serie di dettagli che ha permesso anche a lei di emergere, nonostante fosse un personaggio secondario e prettamente funzionale alla trama.
Ora mi dispiace anche per lei perché la signora Oleandro le ha spoilerato la morte di Beth, MA COME T.T XD


Utilizzo del pacchetto: 10/10

Sicuramente quando ho inserito la Somnifobia nella lista dei prompt non mi aspettavo che mi venisse consegnata una storia del genere! Io banalmente l’avrei interpretata in chiave romantica o bromance, invece tu… sei stata incredibilmente originale e l’hai interpretata ed elaborata in modo pazzesco! Ma come ti è potuta venire in mente una trama del genere?
A parte questo (sì, mi dispiace non aver inserito il parametro dell’originalità, ma da qualche parte dovevo pur dirti che eri stata super innovativa!), la fobia è stata trattata appieno, nonostante – come hai detto anche tu nelle NdA – non ci sia stata una prevalenza di introspezione, ma non era tassativo e nemmeno necessario per passare al lettore la paura e l’ansia.
In questo caso abbiamo una persona che soffre di Somnifobia perché ha paura di morire nel sonno (e questa era una delle interpretazioni che ho trovato io quando stavo cercando le fobie per il contest, quindi sei stata centratissima), e ce ne spieghi l’origine attraverso il trauma che ha vissuto da piccola attraverso la morte della madre. Questo terrore si è poi ampliato nel tempo fino a diventare una propria ossessione, che ha portato la protagonista a comprare un apparecchio medico in grado di monitorarla tutta la notte (XD ma cosa XD) e assumere qualcuno che potesse avvisarla se qualcosa era fuori posto. Per quanto faccia ridere, è veramente esplicativo di quanto questa fobia sia grave nella mente della signora Oleandro.
Oltretutto mi è piaciuto un sacco come hai gestito i suoi scatti d’ira e d’ansia, rendendo quindi gli effetti della fobia tangibili e visibili.
E forse il tuo è stato uno dei modi più efficaci per affrontare e rendere al meglio il fattore della fobia, l’hai resa molto più reale di quanto una storia prevalentemente introspettiva sarebbe riuscita a fare!
Bravissima, davvero!


Gradimento personale: 5/5

Questo è esattamente il tipo di storia che speravo di ricevere! Qualcosa di fresco, frizzante, dinamico, sorprendente… mi hai davvero strappato un sorriso e lasciato a bocca aperta, quando sono arrivata alla fine ero davvero dispiaciuta che fosse già finita!
Mi piacciono queste situazioni portate all’estremo fino ad apparire ridicole, mi piace leggere di gente pazza e assurda e ho apprezzato tantissimo anche il tuo sdrammatizzare sulla situazione di emergenza che stiamo vivendo. Spesso si tende, in scrittura, a lasciare la realtà da una parte e immergerci in un universo alternativo dove non esistono malattie, quarantene e difficoltà; tu invece sei stata abile a unire realtà e creatività, in maniera spontanea e che fa comunque sorridere.
E niente, anche questa storia mi rimarrà impressa. Tra il tuo stile fantastico, le tue idee incredibili e i personaggi fortissimi che sai gestire magistralmente, mi domando se sia possibile non apprezzare ciò che scrivi! Grazie per avermi fatto leggere l’ennesima bellissima storia *-*


Totale: 35/35
Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 19:12
Ancora tantissimi complimenti a tutti, siete stati fantastici!!! *-*

Questo il riassunto delle recensioni premio:
GiuniaPalma ha vinto 5 recensioni (5/5)
HarrietStrimell ha vinto 3 recensioni (0/3)
Sabriel_Little Storm ha vinto 3 recensioni (3/3)
evelyn80 ha vinto 1 recensione (1/1)
fiore di girasole ha vinto 1 recensione (1/1)

In genere scelgo io gli scritti a cui rilasciare i premi, ma se avete qualche storia in particolare da consigliarmi, fatemelo sapere e cercherò di fare il possibile! Sono disposta a leggere su fandom che non conosco nel caso la storia sia comprensibile ^^

Avete 48 ore di tempo per dirmi se NON volete ricevere il giudizio come valutazione, al termine delle quali inserirò il giudizio a prescindere.

Grazie ancora a tutti per avermi terrorizzato con le vostre fobie XD e per la magnifica esperienza che mi avete permesso di vivere, è sempre un piacere essere la vostra umile giudice :3
Alla prossima!!! ♥

Sabriel_Little Storm
00lunedì 27 aprile 2020 19:38
Soul, io non so cosa dire, credimi.
Ho seguito i risultati "in diretta" e dopo la pubblicazione del quarto posto ho cominciato a pensare che avessi dimenticato di inserire la mia, perché non avrei saputo spiegarmelo altrimenti XD
Ho fatto un gran lavoro su questa storia e sarei stata comunque soddisfatta del risultato, perché mi sono divertita tanto e per me è stato una buona occasione per dare voci alle mie paure, anche se attraverso la mia amata Sindy (ovviamente come poteva non avere le mie stesse fobie, ma scherziamo HAHAHA).
Sono contentissima non solo della valutazione, ma anche del premio, che tantomeno mi sarei aspettata, perché riuscire a coinvolgere chi ti legge e isolarlo dal mondo durante la lettura credo sia il più bel complimento da fare a un autore, ancora prima di tutti i commenti sullo stile o il lessico.
Non so, mi hai lasciato senza parole perché MAI mi sarei aspettata un tale risultato, quindi ora è anche meglio che la smetta di straparlare e per una volta ti risponda alla valutazione sul sito XD
Ti ringrazio di cuore non solo per la celerità e l'impegno che ci metti sempre, che è il motivo principale per cui ti adoro come giudice, ma perché mi hai dato uno spunto magnifico che d'ora in poi sarà quasi una costante nel personaggio. Dopotutto, come dici tu, una fobia torna sempre anche nella vita quotidiana e ultimamente, ti dirò, lo sto davvero notando moltissimo! XD
Grazie di cuore di tutto, davvero, non mi stancherei mai delle tue meravigliose idee e iniziative ❤
inky_clouds
00lunedì 27 aprile 2020 19:41
Non ci sono parole per dirti quanto ti ringrazi.
è primo contest a cui partecipo e non mi aspettavo di arrivare così in altro... che dire... Grazie mille! Sia per la valutazione che per l'occasione che mi hai dato di scrivere questa storia.
Confesso che sono un po' felice di non essere arrivata sul podio perchè sul mio profilo ho solo questa storia... e sarebbero andate sprecate le valutazioni premio.

Per quanto riguarda l'errore di battitura (che odio quando capitano...) posso correggerlo subito o, per regolamento, devo aspettare tot giorni?

Poi avrei un'altra domanda, sarebbe possibile ricevere questa valutazione come recensione al testo? Mi farebbe davvero molto piacere.

Per il resto ti rinnovo i miei più sinceri ringraziamenti... sei stata anche troppo gentile in questa valutazione. Mi hai fatta quasi commuovere.
Grazie mille davvero e alla prossima!
fiore di girasole
00lunedì 27 aprile 2020 19:42
Ciao, sono reduce da una riunione via chat e mi sento stordita da quello, quindi domani leggo con calma, intanto vado dritta al sodo. Riguardo a tutti i suggerimenti ammetto che mi hai dato molti spunti di riflessione. Però ho le idee chiare per tre cose:

- la suddivisione in paragrafi così come l'ho fatta non è voluta, è spontanea. Parlando di fobie io sono agorafobica perciò quando leggo storie con troppe interlinee mi manca l'aria (pensa che una volta, una oneshot COMICA su One Piece, che era veramente da rotolarsi per le risate, l'ho letta in una settimana perché facevo troppa fatica). Di sicuro è anche una questione di gusto personale, nel senso che a parte ciò che ho appena detto (cioè anche se le interlinee non mi mettessero ansia), per me più volte si va a capo e più si frammenta l'emozione.

- Per me dopo i puntini di sospensione ci va la maiuscola.

- per quell' "un" non ho sbagliato la frase, l'ho solo scritto due volte per sbaglio. ^^
Kim WinterNight
00lunedì 27 aprile 2020 20:04
Eccomi!!!!! ♥

LO SAPEVO CHE AVREBBE VINTO LA PALMA *______*
Non lo so, ma quando ho letto quella storia sono rimasta talmente sorpresa che ho visto che aveva un potenziale incredibile sotto tutti i punti di vista!!
Soul, sono arrivata settima, ahahahah, non mi aspettavo granché perché non sei stata l'unica a farmi notare che la fobia non aveva una centralità che permeasse tutta la storia!
Vorrei ovviamente avere la valutazione come recensione, così da poterti rispondere meglio su EFP ^^
Complimenti a tutti, anche se ancora non ho letto tutte le storie, sono certa che sia stato arduo stilare questa classifica!
Alla prossima ♥
foschi16_
00lunedì 27 aprile 2020 20:09
Ti ringrazio tantissimo per il risultato!
Scrivere su personaggi o su un fandom abbandonati mi era sembrata un'impresa ardua, ma sono contenta di essere riuscita a gestire bene tutto! Ammetto che i miei maggiori timori erano proprio sui personaggi e la narrazione del racconto, sono felice che invece sia piaciuta, visto quanto io adori queste Sirene (che, spoiler, no, vengono trascurate abbastanza anche nella seconda stagione😫).
Ti ringrazio per gli errori che mi hai fatto notare: mi era proprio sfuggita la regola della maiuscola dopo il 'punto', anche se dentro le virgolette. 😅
Per i restanti posso dirti con certezza che sono errori di battitura sfuggiti al controllo.
Altra difficoltá è stata proprio la descrizione della paura. All'inizio sono stata più tranquilla, poi mi sono concentrata sulla coppia e ho trascurato il 'prompt', mea culpa.
Comunque sia, sono davvero contenta del risultato e ti ringrazio tanto per la tua precisione! Sono davvero contenta che la storia sia piaciuta, era quello che piú speravo! 😍
Spero di poter partecipare presto ad un altro contest organizzato da te ed ancora complimenti per questo! 😍
Alla prossima,
foschi
Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 20:14
Re:
Sabriel_Little Storm, 27/04/2020 19:38:

Soul, io non so cosa dire, credimi.
Ho seguito i risultati "in diretta" e dopo la pubblicazione del quarto posto ho cominciato a pensare che avessi dimenticato di inserire la mia, perché non avrei saputo spiegarmelo altrimenti XD
Ho fatto un gran lavoro su questa storia e sarei stata comunque soddisfatta del risultato, perché mi sono divertita tanto e per me è stato una buona occasione per dare voci alle mie paure, anche se attraverso la mia amata Sindy (ovviamente come poteva non avere le mie stesse fobie, ma scherziamo HAHAHA).
Sono contentissima non solo della valutazione, ma anche del premio, che tantomeno mi sarei aspettata, perché riuscire a coinvolgere chi ti legge e isolarlo dal mondo durante la lettura credo sia il più bel complimento da fare a un autore, ancora prima di tutti i commenti sullo stile o il lessico.
Non so, mi hai lasciato senza parole perché MAI mi sarei aspettata un tale risultato, quindi ora è anche meglio che la smetta di straparlare e per una volta ti risponda alla valutazione sul sito XD
Ti ringrazio di cuore non solo per la celerità e l'impegno che ci metti sempre, che è il motivo principale per cui ti adoro come giudice, ma perché mi hai dato uno spunto magnifico che d'ora in poi sarà quasi una costante nel personaggio. Dopotutto, come dici tu, una fobia torna sempre anche nella vita quotidiana e ultimamente, ti dirò, lo sto davvero notando moltissimo! XD
Grazie di cuore di tutto, davvero, non mi stancherei mai delle tue meravigliose idee e iniziative ❤




Sabriel! Sono davvero felicissima di vedere tutto questo entusiasmo da parte tua, davvero, felice di averti reso felice XD e sono io a ringraziare te per aver partecipato, per averci messo tanto impegno e per avermi consegnato una storia stupenda *-* è un onore per me sapere di averti dato uno spunto per la caratterizzazione e la storia di Sindy, perché so quanto sia importante per te!
Perfetto, allora tra un paio di giorni passerò a lasciarti la valutazione come recensione! Grazie e ancora tanti complimenti :3
Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 20:20
Re:
Inchiostro_nel_Sangue, 27/04/2020 19:41:

Non ci sono parole per dirti quanto ti ringrazi.
è primo contest a cui partecipo e non mi aspettavo di arrivare così in altro... che dire... Grazie mille! Sia per la valutazione che per l'occasione che mi hai dato di scrivere questa storia.
Confesso che sono un po' felice di non essere arrivata sul podio perchè sul mio profilo ho solo questa storia... e sarebbero andate sprecate le valutazioni premio.

Per quanto riguarda l'errore di battitura (che odio quando capitano...) posso correggerlo subito o, per regolamento, devo aspettare tot giorni?

Poi avrei un'altra domanda, sarebbe possibile ricevere questa valutazione come recensione al testo? Mi farebbe davvero molto piacere.

Per il resto ti rinnovo i miei più sinceri ringraziamenti... sei stata anche troppo gentile in questa valutazione. Mi hai fatta quasi commuovere.
Grazie mille davvero e alla prossima!




Ehi carissima! Ma wow, non mi aspettavo tanta gioia per questa valutazione! *____*
Sono felice che il tuo primo contest sia stata per te una bella esperienza, io ti accoglierò sempre a braccia aperte se vorrai ripetere l'esperienza! E mi ha fatto super piacere leggere e valutare il tuo scritto!
Per quanto riguarda l'errore di battitura, il regolamento dice che dovresti aspettare 15 giorni da questa valutazione per poterlo correggere. A me non cambierebbe niente anche se lo modificassi adesso, ma ti conviene aspettare ^^
Per quanto riguarda la valutazione come recensione, aspetto di vedere se qualcuno mi dice esplicitamente che non la vuole e poi dopodomani passo a rilasciarle a tutti!
Grazie ancora per aver partecipato e sono davvero contentissima che tu abbia apprezzato il mio lavoro di valutazione!!! Alla prossima *-*
Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 20:25
Re:
fiore di girasole, 27/04/2020 19:42:

Ciao, sono reduce da una riunione via chat e mi sento stordita da quello, quindi domani leggo con calma, intanto vado dritta al sodo. Riguardo a tutti i suggerimenti ammetto che mi hai dato molti spunti di riflessione. Però ho le idee chiare per tre cose:

- la suddivisione in paragrafi così come l'ho fatta non è voluta, è spontanea. Parlando di fobie io sono agorafobica perciò quando leggo storie con troppe interlinee mi manca l'aria (pensa che una volta, una oneshot COMICA su One Piece, che era veramente da rotolarsi per le risate, l'ho letta in una settimana perché facevo troppa fatica). Di sicuro è anche una questione di gusto personale, nel senso che a parte ciò che ho appena detto (cioè anche se le interlinee non mi mettessero ansia), per me più volte si va a capo e più si frammenta l'emozione.

- Per me dopo i puntini di sospensione ci va la maiuscola.

- per quell' "un" non ho sbagliato la frase, l'ho solo scritto due volte per sbaglio. ^^




Carissima! No problem, leggi con calma quando puoi ^^
Per quanto riguarda l'andare a capo, vedi quanto è soggettivo? XD è praticamente impossibile fare una valutazione oggettiva, motivo per cui lo ripeto sempre nel discorso pre-risultati :P a me manca l'aria quando non si va spesso a capo perché mi sembra tutto attaccato, a te il contrario! Strana gente noi autori XD
Per quanto riguarda i puntini, io mi baso principalmente su come sono organizzati i libri, ma anche in questo caso rispetto la tua scelta ^^
Grazie ancora per aver partecipato e avermi consegnato quest'interessantissima storia :3
Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 20:27
Re: Eccomi!!!!! ♥
Kim WinterNight, 27/04/2020 20:04:


LO SAPEVO CHE AVREBBE VINTO LA PALMA *______*
Non lo so, ma quando ho letto quella storia sono rimasta talmente sorpresa che ho visto che aveva un potenziale incredibile sotto tutti i punti di vista!!
Soul, sono arrivata settima, ahahahah, non mi aspettavo granché perché non sei stata l'unica a farmi notare che la fobia non aveva una centralità che permeasse tutta la storia!
Vorrei ovviamente avere la valutazione come recensione, così da poterti rispondere meglio su EFP ^^
Complimenti a tutti, anche se ancora non ho letto tutte le storie, sono certa che sia stato arduo stilare questa classifica!
Alla prossima ♥




Kim! Ahahahahahah le scommesse sulla Palma XD
Sei arrivata settima, sì, ma con 31,5 che non è affatto malaccio come punteggio! Purtroppo questo dettaglio sulla fobia ti ha un pochino penalizzato, ma c'è da dire che le storie in concorso erano davvero tutte belle! ^^
Certo che passerò a lasciarti la valutazione come recensione! Grazie mille per aver partecipato :3
Soul Mancini
00lunedì 27 aprile 2020 20:32
Re:
foschi16_, 27/04/2020 20:09:

Ti ringrazio tantissimo per il risultato!
Scrivere su personaggi o su un fandom abbandonati mi era sembrata un'impresa ardua, ma sono contenta di essere riuscita a gestire bene tutto! Ammetto che i miei maggiori timori erano proprio sui personaggi e la narrazione del racconto, sono felice che invece sia piaciuta, visto quanto io adori queste Sirene (che, spoiler, no, vengono trascurate abbastanza anche nella seconda stagione😫).
Ti ringrazio per gli errori che mi hai fatto notare: mi era proprio sfuggita la regola della maiuscola dopo il 'punto', anche se dentro le virgolette. 😅
Per i restanti posso dirti con certezza che sono errori di battitura sfuggiti al controllo.
Altra difficoltá è stata proprio la descrizione della paura. All'inizio sono stata più tranquilla, poi mi sono concentrata sulla coppia e ho trascurato il 'prompt', mea culpa.
Comunque sia, sono davvero contenta del risultato e ti ringrazio tanto per la tua precisione! Sono davvero contenta che la storia sia piaciuta, era quello che piú speravo! 😍
Spero di poter partecipare presto ad un altro contest organizzato da te ed ancora complimenti per questo! 😍
Alla prossima,
foschi




Foschi!
Ero un bel po' arrugginita su questo fandom, lo ammetto (anche se lo ricordo piuttosto bene perché da piccola sono stata fissata per ANNI, avevo i quaderni, l'album di figurine, TUTTO), quindi non posso che ringraziarti per avermelo riportato alla mente in maniera così vivida! Hai fatto stra bene a scrivere in questa categoria, hai di che essere soddisfatta *-*
Sono felice che, nonostante tutto, la valutazione ti sia piaciuta! Ho cercato di evidenziare tutto ciò che ho notato, ma in conclusione ho davvero apprezzato il racconto, quindi grazie per avermelo consegnato e aver partecipato!
Il primo maggio aprirò un nuovo contest, se avremo fortuna ci possiamo beccare lì :P
Alla prossima!!! :3
HarrietStrimell
00lunedì 27 aprile 2020 20:58
S O U L .
Oddio, che cosa sta succedendo nella mia vita? Akutagawa ti ha forse minacciata insieme all'intera Port Mafia? Ti ha forse intimorita con Rashōmon mentre Atsushi gli si era aggrappato a una gamba nel tentativo di fermarlo? (Io gliel'avevo detto di stare buono e tranquillo, LO GIURO!!!)
Scherzi a parte, davvero, sono così felice che la storia ti sia piaciuta tanto e che secondo te meriti il secondo posto! La mia prima medaglia d'argento *^*
Vorrei scrivere un poema, lo giuro, ma sono ancora molto frastornata, quindi opto per risponderti in maniera più dettagliata quando rilascerai la valutazione come recensione (come posso rifiutarla, suvvia), così intanto mi ripiglio un attimo 🙈
Intanto che ci sono, però, ti dico fin da subito che condivido tutte le osservazioni che mi hai fatto, quindi non ho assolutamente nulla da ridire a riguardo, anzi, hai notato delle cose che io ho notato dopo aver pubblicato e mi stavo giusto un po' mangiando le mani, ma dettagli xD
Per quanto riguarda le recensioni premio, sei liberissima di andare dove più preferisci ^^
Complimenti anche a tutti gli altri partecipanti ❤️
Marika Ciarrocchi
00lunedì 27 aprile 2020 21:05
Soul_Shine, 27/04/2020 19:12:

Ancora tantissimi complimenti a tutti, siete stati fantastici!!! *-*

Questo il riassunto delle recensioni premio:
GiuniaPalma ha vinto 5 recensioni (0/5)
HarrietStrimell ha vinto 3 recensioni (0/3)
Sabriel_Little Storm ha vinto 3 recensioni (0/3)
evelyn80 ha vinto 1 recensione (0/1)
fiore di girasole ha vinto 1 recensione (0/1)

In genere scelgo io gli scritti a cui rilasciare i premi, ma se avete qualche storia in particolare da consigliarmi, fatemelo sapere e cercherò di fare il possibile! Sono disposta a leggere su fandom che non conosco nel caso la storia sia comprensibile ^^

Avete 48 ore di tempo per dirmi se NON volete ricevere il giudizio come valutazione, al termine delle quali inserirò il giudizio a prescindere.

Grazie ancora a tutti per avermi terrorizzato con le vostre fobie XD e per la magnifica esperienza che mi avete permesso di vivere, è sempre un piacere essere la vostra umile giudice :3
Alla prossima!!! ♥


Ciaoooo,

Sono molto contenta della valutazione 💕
Mi fa piacere che ti sia piaciuta molto, nonostante io non abbia vinto premi. Io sono molto pigra, quindi mi dispiace che la scelta della grafica attaccata dovuta alla pigrizia mi abbia un po' penalizzata, ma purtroppo sono fatta così haha la cosa che conta per me è piacere a qualcuno, mandare un messaggio. Se poi è in linea con il contest yayyy, come in questo caso. altrimenti sarei stata ugualmente felice nello specifico di questa partecipazione, perché più persone hanno apprezzato la storia su efp e non me l'aspettavo! Quindi sono contenta che tu mi abbia ispirata a scrivere questa os. Poi la valutazione è comunque molto lusinghiera 💞
Grazie ancora per tutto e alla prossima!
Marika
FrenzIsInfected
00lunedì 27 aprile 2020 23:38
Ciao Soul! Nessun problema, tranquilla ;)

Sul giudizio che, ahimè, ha letteralmente affettato il mio punteggio, ho solo da dire una cosa a mia discolpa, e non riguarda tempi verbali" ad minchiam".

Ho scritto la storia su Mac, il cui OS non supporta NVU. Per ottenere la versione della storia in HTML, ho dovuto fare tremila giri in altrettanti siti, che però disastravano la resa grafica del contenuto. Ciò ha catalizzato la mia attenzione sull'esportazione della storia piuttosto che sulla "qualità" di essa. Evidentemente, mi sono preoccupato della cosa sbagliata.

Apporterò le migliorie nei prossimi giorni. "Panika" non merita di continuare a restare su EFP in quelle condizioni.

Grazie ancora per avermi fatto partorire questa storia! Alla prossima!
evelyn80
00martedì 28 aprile 2020 00:24
Ehiiii Soul!
Ancora una volta ti confermi "l'Usain Bolt" delle recensioni, visto che anche stavolta sei stata una scheggia XD.
Ma veniamo subito a noi: sono contentissima della valutazione, e concordo con te su ogni punto. Le virgole, ormai lo sappiamo entrambe, sono la mia "passione": le metto, le tolgo, poi le rimetto e le ritolgo, per infine rimetterle da un'altra parte. Sai, mi sto rendendo conto che, forse, ne metto così tante perché quando rileggo a voce alta, mi piace fare un sacco di pause. A mia discolpa ripeto ciò che ho già detto spesso e volentieri e che ci disse il nostro prof di Italiano in 5° superiore: le virgole, e la punteggiatura in generale, sono soggettive e possono variare da autore ad autore. Comunque, niente da eccepire nel tuo metro di giudizio. Per quanto riguarda l'espressione "fin da quando ecc", in effetti quando l'ho scritta mi pareva ci fosse qualcosa che non quadrava, ma non capivo cosa XD. Ora è tutto più chiaro.
Comunque, per me la cosa veramente importante in questo contest, è stato il mettermi a nudo, parlare della mia fobia e di come la vivo, e per questo non posso fare altro che ringraziarti. Naturalmente lasciami la valutazione come recensione e per il premio... vedi tu ahahahah!
Grazie ancora e complimenti a tutti!
Mari Lace
00martedì 28 aprile 2020 08:40
Re:
Soul_Shine, 4/27/2020 6:55 PM:

NONA CLASSIFICATA (PARIMERITO)

“Will you look at me?” di Lita_EFP





Grammatica e stile: 9,5/10


Dal punto di vista grammaticale non ho trovato nessun tipo di errore, il testo è molto pulito e curato e si percepisce che ogni frase è stata formulata e pensata con attenzione. Da questo punto di vista non posso che farti i complimenti!
Ti segnalo soltanto un paio di frasi che non mi hanno del tutto convinto:
“davvero nessuno ha di meglio da fare che osservare gli altri curioso?”
Qui è quel ‘curioso’ che mi stona nella costruzione della frase, forse sarebbe suonato meglio ‘con curiosità’.
“Il braccio del ragazzo corre a serrarle il polso un istante prima che lei provi a scappare.”
Anche qui è una scelta lessicale ad avermi lasciato stranita: in genere a serrare un polso sarebbe una mano e non un braccio.
Ma sono soltanto delle piccole sottigliezze che comunque non ti hanno pesato molto nella storia, anche perché sono davvero poche in relazione alla lunghezza della storia.
Dal punto di vista stilistico, mi piace come hai gestito il testo: hai fatto delle scelte lessicali molto azzeccate e coerenti, hai anche un’ottima padronanza della punteggiatura e la inserisci sempre in maniera variegata e precisa; questo ti ha permesso di formulare periodi piuttosto lunghi e complessi.
Ed è proprio di questo che vorrei parlarti. In certi punti della narrazione (soprattutto quelli più ‘statici’, come per esempio all’inizio) hai espresso molti concetti nello spesso periodo, che è quindi risultato molto lungo e articolato, ricco di subordinate; questo non è necessariamente un difetto, però a volte è risultato un po’ troppo ‘pesante’, specialmente nei punti in cui la narrazione aveva già rallentato di per sé perché meno ricca di azione. Ovviamente questo dipende molto dal gusto personale – magari io prediligo uno stile più frammentato perché lo trovo più scorrevole e fluido – e per questo non mi va di penalizzarti troppo per questa cosuccia, ma comunque il mio suggerimento è quello di ‘separare’ di più i concetti, magari evitando troppi giri di parole e andando spesso a capo, per conferire una maggiore dinamicità a quelle parti che ne hanno maggiormente bisogno ^^
Cosa che effettivamente ho trovato nei punti in cui erano presenti i dialoghi, che hai gestito stupendamente e mi hanno coinvolto davvero tanto!
Comunque in linea di massima non posso che farti i complimenti, hai uno stile molto curato ^^


Trama e personaggi: 7/10

Hai deciso di sviluppare una trama piuttosto complessa nonostante il limite molto stretto di parole, hai corso un rischio e, se da una parte questo ti è stato d’aiuto, dall’altra parte ti ha penalizzato.
Ti è stato d’aiuto perché ti ha dato modo di non perderti in chiacchiere: la trama è sempre andata avanti in maniera spedita, ogni cosa che hai scritto è stata necessaria per la comprensione della trama e quindi utile.
Allo stesso tempo però questo ti ha penalizzato, principalmente per due motivi.
Il primo è che hai sviluppato una vicenda molto complessa in poco tempo, una vicenda che avrebbe invece voluto il suo tempo per maturare, come per esempio il rapporto che si crea tra Dubhe e Learco, e quindi alcune scene sono parse un po’ di ‘fretta’: in poco tempo ci siamo catapultati in qualcosa di totalmente nuovo, sia per noi lettori che per la stessa protagonista.
Il secondo è che, non potendoti dilungare troppo per poter rientrare nel limite di parole, hai dovuto omettere alcuni dettagli che durante la lettura mi sono mancati, non solo perché non conosco il fandom (hai poi spiegato tutti i riferimenti nelle NdA), ma perché in generale mi sarebbe piaciuto saperne di più. Un esempio è rappresentato dal trauma che Dubhe vive da bambina quando per sbaglio uccide il suo compagno di giochi, ma anche cosa sono questi documenti, perché la ragazza li vuole rubare. Insomma, si percepisce che la storia ruota attorno a una trama più ampia, che però nello stesso testo non ha avuto modo di svilupparsi appieno.
A volte mi capita di avere quest’impressione quando mi ritrovo a leggere storie (originali o su qualche fandom) facenti parte di una serie ed è il rischio più grosso che si corre. Ovviamente questi miei ‘dubbi’ si potrebbero colmare tranquillamente integrando delle scene nella storia, se non fosse che ho messo un limite di 4.000 parole XD
Avevo sconsigliato, quando ho indetto il contest, di elaborare trame troppo complesse; tu hai voluto correre questo rischio e ti dirò che alla fine il risultato non è affatto male, perché a parte questi piccoli dettagli di cui ho sentito la mancanza, la trama ha un suo perché e una sua coerenza: non ci sono dei veri e propri buchi, ma soprattutto sei riuscita a capire quali scene avessero più importanza durante la narrazione e ti ci sei soffermata. Hai comunque giocato d’astuzia e, malgrado tutto, sei riuscita a gestire bene ogni cosa, senza creare troppa confusione ^^
Per quanto riguarda i personaggi, trovo che il più riuscito sia Learco. Lo vediamo principalmente dagli occhi di Dubhe, eppure ogni suo gesto ci parla di lui e della sua personalità: è un ragazzo premuroso e molto spontaneo, curioso e forse un po’ ingenuo, che non fa pesare il fatto di essere un principe ma si comporta come una normalissima persona (forse inconsciamente anche per sfuggire alle pressioni del padre). Lo si può constatare quando, senza nemmeno conoscere la ragazza, la porta in camera sua con la speranza che si riprenda dallo shock appena subito – quello che a tutti gli effetti sembrerebbe un attacco di panico causato dall’Ommetafobia.
Per quanto la storia non sia narrata dal suo punto di vista, ho avuto modo di vederlo all’azione e conoscerlo, capire il suo carattere in base alle sue azioni e parole, quindi ho davvero apprezzato il lavoro che hai fatto su di lui.
Dubhe invece l’ho trovata un pochino meno ‘presente’. Una sfaccettatura di lei che hai trattato in maniera splendida è la sua fobia, di cui comunque parlerò nel prossimo parametro, e il modo in cui questa la porta a desiderare di passare inosservata: non vuole avere interazioni con gli altri per non doverli guardare negli occhi… e quale lavoro migliore per una persona che sta nell’ombra, se non la ladra?
Ciò che mi è un po’ mancato (ma credo che anche questo dipenda dalla forzata brevità della storia) è la parte più emotiva, soprattutto riguardo alla sua nuova e inaspettata vicinanza con Learco, ma anche riguardo alla sua missione alla corte. Insomma, come si sente lei nel vagare la notte col rischio di essere scoperta? Sente l’adrenalina scorrerle nelle vene e il cuore batterle a mille?
E si sente in colpa per essersi avvicinata tanto a Learco per uno scopo così poco nobile? La sua ragione e il suo cuore fanno a pugni?
Spero di essere riuscita a spiegare tutto ^^ e mi spiace di averti un pochino ‘bacchettato’ su questo punto, ma ovviamente ciò che dico io lascia il tempo che trova, non prenderlo per oro colato, io annoto tutto ciò che mi salta all’occhio durante la lettura ma non per forza tutto ciò è condivisibile da tutti! :)


Utilizzo del pacchetto: 9/10

Mi è piaciuto molto il fatto che non ti sei limitata a prendere la fobia e parlarne in maniera diretta e lineare, ma ci hai intessuto sopra una trama complessa, in cui la fobia è presente e amalgamata a tutto il resto. In fondo era proprio questo che chiedevo: leggere degli aneddoti, delle storie, che fossero in qualche modo condizionati da questa morbosa paura, che blocca i personaggi e non consente loro di vivere appieno, che li porta a fare delle scelte.
Tu hai preso l’Ommetafobia e innanzitutto hai cercato di motivarla, facendolo anche in maniera piuttosto innovativa: Dubhe ha paura di incrociare e sostenere gli sguardi per via di un trauma vissuto da bambina, per via di uno sguardo spento e privo di vita che la perseguita e alimenta i suoi sensi di colpa. Hai quindi ‘allestito’ la fobia, hai fornito una causa scatenante molto credibile e già per questo lo sviluppo della fobia poggia su solide basi.
Poi hai raccontato come Dubhe sviluppa una sorta di ‘intolleranza’ alle persone per via di questa paura, che poi la porterà a fare una scelta di vita e diventare una ladra. Questo punto in particolare l’ho trovato fantastico e riuscitissimo!
Poi ci hai anche raccontato delle sue sensazioni quando le capita di incrociare uno sguardo, sia tramite le sue emozioni, sia tramite le reazioni del suo corpo (come quando è scoppiata a piangere), rendendole vivide e palpabili anche per noi lettori. Ho sentito anch’io l’angoscia ogni volta che Dubhe ha incrociato qualche sguardo e ha rivisto gli occhi del suo vecchio amico, è qualcosa di veramente terribile!
Hai quindi esplorato l’Ommetafobia in ogni sua sfaccettatura, facendo a parer mio un ottimo lavoro!
L’unico motivo per cui non sono riuscita ad assegnarti il punteggio massimo è che in alcune parti la fobia mi è parsa un pochino trascurata. Ovviamente è logico, essendo la tua trama abbastanza complessa e non potendosi basare solo su quello, ma da un testo così breve mi aspettavo una maggior centralità, ecco!


Gradimento personale: 3/5

L’unico motivo per cui ti ho tanto abbassato il punteggio in questo parametro è che, mentre leggevo, avevo l’impressione di leggere un racconto storico, e forse in un certo senso è così. Purtroppo è un genere (che implica poi una serie di dinamiche e situazioni) che difficilmente riesco a digerire, quindi non sono riuscita ad apprezzare questo scritto fino in fondo. Mi dispiace tantissimo, non odiarmi T.T
Ci sono stati comunque molti elementi che mi sono piaciuti: innanzitutto i personaggi (sia Dubhe sia Learco) mi hanno incuriosito tantissimo e trovo i loro caratteri davvero interessanti, così opposti eppure in un certo senso complementari!
E poi l’Ommetafobia di Dubhe è qualcosa di spettacolare, che ti ha permesso di introdurre una tematica davvero delicata (e io ADORO le tematiche delicate *-*), un trauma del passato che l’ha segnata per tutta la vita e che tu, peraltro, hai gestito in maniera fantastica!
Forse non sono stata la giudice migliore per questa storia e mi scuso se non sono riuscita ad apprezzarla appieno, davvero, metto le mani avanti e ti dico già che se mi odierai ne avrai tutte le ragioni! Spero solo di non averti in qualche modo offeso e sappi che, a prescindere da punteggi e dettagli, hai di che essere soddisfatta *-*


Totale: 28,5/35





Ciao, Soul!

Sarò sincera, io a questo punto mi aspettavo direttamente l'ultimo posto 😅
Anyway, ovviamente accetto la valutazione che so bene essere soggettiva (lo premetto sempre anch'io, quando valuto).
Detto ciò ci sono alcuni punti su cui non sono propriamente d'accordo e adesso provo a spiegarteli non per polemica ma per confronto, mi sembra anche giusto darti un riscontro. Valutare non è facile. Non è mia intenzione farti cambiare idea, solo darti la mia prospettiva.

Prima di tutto, penso di aver frainteso io due aspetti del bando e perciò mea culpa.

Prima di tutto, sicuramente avrei dovuto pensarci meglio io a scrivere in un fandom che non conosci, ma avevo capito che purché riempissimo le lacune nelle note andasse bene.

Dal momento che io logicamente non conosco tutti i fandom, vi consento di usare i personaggi e anche la loro ambientazione (se rientra nei generi che accetto), purché voi mi forniate le giuste spiegazioni per riuscire a capire la storia e riuscire a leggerla e valutarla nonostante non conosca il fandom di appartenenza. Questo significa che non vi conviene fare tantissimi riferimenti alla trama principale e, se li farete, dovrete mettere delle notine come spiegazione ^^



Mi ha quindi un po' stupita trovare nella valutazione:


Il secondo è che, non potendoti dilungare troppo per poter rientrare nel limite di parole, hai dovuto omettere alcuni dettagli che durante la lettura mi sono mancati, non solo perché non conosco il fandom (hai poi spiegato tutti i riferimenti nelle NdA), ma perché in generale mi sarebbe piaciuto saperne di più. Un esempio è rappresentato dal trauma che Dubhe vive da bambina quando per sbaglio uccide il suo compagno di giochi, ma anche cosa sono questi documenti, perché la ragazza li vuole rubare. Insomma, si percepisce che la storia ruota attorno a una trama più ampia, che però nello stesso testo non ha avuto modo di svilupparsi appieno.
A volte mi capita di avere quest’impressione quando mi ritrovo a leggere storie (originali o su qualche fandom) facenti parte di una serie ed è il rischio più grosso che si corre. Ovviamente questi miei ‘dubbi’ si potrebbero colmare tranquillamente integrando delle scene nella storia, se non fosse che ho messo un limite di 4.000 parole XD



Sul fatto che la trama fosse troppo complessa per la storia sono d'accordo.
Sul fatto che il limite di parole mi abbia portata a omettere delle parti in realtà no, perché non è così. Io ho scritto la storia con quel che volevo dire, pensando poi in seconda battuta alla lunghezza: se avessi superato i limiti avrei provveduto a tagliare qualcosa (avevo già i miei occhi su un paragrafo che quasi quasi avrei fatto meglio a tagliare sul serio, non mi stupirebbe se fosse quello che hai trovato più ""storico"").
Ciò che voglio dire è che non mi sono soffermata su certi dettagli volutamente, non tanto perché li davo per scontati ma più perché ai fini della storia non mi interessavano. I documenti che cerca Dubhe: ho riflettuto se entrare o meno più nel dettaglio, poi ho deciso che era sufficiente far capire che cercava dei documenti privati del re (probabilmente da rivendere, visto che accenna a "sistemarsi dopo il furto"). Il suo trauma: è la prima scena che ho scritto e mi sembrava, mi sembra, "perfetta" così. Dubhe ha ucciso un suo amico per sbaglio e gli occhi del morto la perseguitano per tutta la vita, questo volevo raccontare e nient'altro se non le conseguenze a livello di fobia.
Insomma, non mi sento di aver omesso nulla che non volessi omettere, non per il limite, ma concordo che avrei potuto sviluppare di più questa trama.
All'inizio ero partita con l'idea di un'introspezione pura su Dubhe che avrebbe ovviamente compreso il trauma degli occhi di Gornar ma poco altro, probabilmente avrei dovuto farlo.

Detto questo, sulle caratterizzazioni sono d'accordo. Sono felice che ti sia piaciuto Learco, mi dispiace per Dubhe ma capisco che cosa non ti ha convinta.

D'accordo anche con ciò che dici sulla fobia, anzi grazie, mi fa piacere che tu abbia apprezzato l'uso che ne ho fatto. Temevo che la complessità della trama togliesse un po' di focus alla fobia.


Ora, il gradimento personale è del tutto soggettivo e l'ultima cosa che voglio o pretendo di fare è farti cambiare idea: la storia non ti è piaciuta, punto.


L’unico motivo per cui ti ho tanto abbassato il punteggio in questo parametro è che, mentre leggevo, avevo l’impressione di leggere un racconto storico, e forse in un certo senso è così. Purtroppo è un genere (che implica poi una serie di dinamiche e situazioni) che difficilmente riesco a digerire, quindi non sono riuscita ad apprezzare questo scritto fino in fondo.


Ma onestamente questa frase mi lascia spiazzata.
Prima di tutto, per quel "e forse in un certo senso è così".
Mi dispiace, resto convinta che la mia storia di storico non abbia nulla e mi stupisce trovare questo rimarco dopo lo scambio di ieri. Immagino che tu non sia tornata a "correggere" la valutazione dopo (non il punteggio, solo questa frase) ma mi ha comunque spiazzata.
Più ci ripenso e più mi convinco che avresti potuto rimproverarmi il fantasy, perché scrivendo non ci avevo pensato ma adesso mi rendo conto che dovendo definire l'ambientazione della mia storia questa sarebbe proprio fantasy.
Makrat, capitale della Terra del Sole, è una monarchia senza internet (con in compenso la magia, anche se ho eliminato ogni accenno). Di storico non c'è nulla, di fantasy tutto, volendo.

Tranquilla, se non inserisci gli elementi fantasy (o comunque li inserisci in minima parte) non ci sono problemi :)



Però tolto questo, non ho capito cosa intendi onestamente. "Non ho apprezzato la storia perché mi è sembrata un racconto storico" vuol dire tutto e non vuol dire niente.
Soprattutto, dopo aggiungi che è "un genere che implica una serie di dinamiche e situazioni"... in che senso? Quali sono queste dinamiche e situazioni che non ti sono piaciute?
Lo chiedo per capire, come già detto è ovvio che alcune cose ti piacciano e altre meno, non sindaco sui gusti personali.
Azzarderei che a non piacerti sia stato l'elemento della corte, ma questo l'ho ricavato (e non so se sia corretto) dal primo messaggio che mi hai lasciato e non dalla valutazione.

Volevo dirtelo. Comunque, mi dispiace sinceramente di averti proposto una storia così lontana dai tuoi gusti, non me ne sono proprio resa conto (ovviamente) o non l'avrei fatto.

Naturalmente come già detto non ti odio, né mi sono offesa: mentirei se dicessi che non ci sono rimasta male, ma perché tengo alla storia che ho scritto e mi dispiace che sia stata fraintesa e non sia potuta piacere, ma anche questo succede (non pretendo certo di piacere a tutti) e non la prendo sul personale.
Alla prossima, Soul :)
G RAFFA uwetta
00martedì 28 aprile 2020 16:18
Re:
Soul_Shine, 27/04/2020 18:54:

NONA CLASSIFICATA (PARIMERITO)

“Pieghe tra le lenzuola” di G RAFFA uwetta





Grammatica e stile: 7,5/10


Dal punto di vista grammaticale non mi pare di aver riscontrato nessun problema in particolare; l’unica cosa che mi sento di segnalarti è in questa frase:
“Ma chi vuoi prendere in giro!”
Io ci avrei visto meglio un punto di domanda alla fine, al posto del punto esclamativo, perché questa è a tutti gli effetti una domanda ^^
A parte questo comunque il testo mi è parso corretto e ben scritto per quanto riguarda la grammatica!
Ciò che principalmente mi ha portato ad abbassare un pochino il punteggio riguarda alcune scelte lessicali e la formulazione di alcune frasi che ho trovato un po’ confusionaria, fenomeno che ho riscontrato un po’ in tutto il testo (in particolar modo all’inizio). Ti faccio alcuni esempi.
“Il silenzio della camera aumentava il frastuono del mio battito”
Qui, dopo ‘battito’, avrei aggiunto ‘cardiaco’, giusto per una questione di completezza.
“Strinsi gli occhi”
Anche qui è per una questione lessicale: di solito si stingono le palpebre, non gli occhi, a meno che una persona non stia affilando lo sguardo e allora assottiglia le pupille – ma non è questo il caso ^^
“Mi convinse soddisfatta”
Qui non riesco a capire se si tratta di un errore di battitura o meno, penso che intendessi ‘convinsi’. Ma potrei aver capito male, perché appunto la formulazione di alcuni passaggi mi ha un po’ confuso (o magari sono io che sono leggermente scema e faccio fatica a capire cose che in realtà sono chiarissime ahahahah).
“le mie certezze sgretolavano via”
Non credo sia corretto dire che qualcosa ‘sgretola via’, in genere si dice che ‘si sgretola’ o che ‘scivola via’; questa formulazione mi è risultata piuttosto strana.
Inoltre sarebbe stato più immediato se avessi isolato le frasi scritte in corsivo, mandando a capo la frase subito successiva: avrebbe conferito al testo un aspetto più ordinato. Per esempio, dopo il “Ma chi vuoi prendere in giro!”, avresti potuto mandare a capo la frase successiva, ovvero: “La voce della ragione urlò nella mia testa”.
Ne approfitto anche per fare un’altra piccola annotazione, proprio riguardo l’andare a capo: in certi passaggi mi sono accorta che il testo era molto “compatto” e non permetteva di “prendere fiato”, proprio perché non sei andata spesso a capo. Nelle storie di questo tipo, principalmente descrittive e astratte, gli a capo (così come i punti fermi) sono fondamentali per rendere lo scritto dinamico e non bloccare troppo la narrazione, bisogna assolutamente giocare con questi elementi e al contempo non perdersi troppo in giri di parole. Tu questo lo sai benissimo perché in molti punti l’hai fatto, solo qualche passaggio mi è sembrato leggermente meno riuscito e più ‘statico’ ^^
Forse è soltanto una mia impressione (del resto, per quanto io possa provare a scrivere una valutazione oggettiva, si sta sempre parlando di ciò che ho percepito io durante la lettura), ma tutti questi elementi hanno reso la lettura un po’ meno scorrevole di quanto avrebbe potuto essere… e purtroppo, essendo la storia molto breve, hanno pesato abbastanza. Mi dispiace molto, perché il tuo stile è davvero interessante, semplice e pulito, che in realtà ho molto apprezzato! Poi le metafore che hai inserito, le immagini che sei riuscita a delineare, sono state forti e d’impatto, le ho davvero adorate!


Trama e personaggi: 7/10

Mi è piaciuto molto come hai strutturato la trama, svelando pian piano dove volevi andare a parare. Inizialmente troviamo la protagonista che non riesce a dormire e pare quasi preda dell’insonnia, poi viene fuori che non si vuole addormentare, o meglio che non riesce a farlo, perché ne ha paura.
Una volta ripreso il sonno, ci troviamo catapultati in un sogno che a quanto pare è ricorrente e ci viene spontaneo supporre che la protagonista è perseguitata da qualche incubo, magari proveniente da qualche trauma, e non vuole addormentarsi per non dover rivivere quella scena – supposizione che, anche alla luce dei fatti, potrebbe avere un fondo di verità.
Ma alla fine della storia si scopre il vero motivo per cui la ragazza non voleva addormentarsi: sapeva ciò che l’aspettava al risveglio, sarebbe stata preda di questa paralisi che la terrorizza tanto e le impedisce di reagire e chiedere aiuto.
Sei stata molto furba a non mettere subito in chiaro la causa della Somnifobia, questo ha permesso di incuriosire il lettore e creare anche un interessante effetto sorpresa, quindi ottima scelta!
Tuttavia la narrazione non ha avuto quella fluidità e scorrevolezza che l’avrebbe resa ancora più avvincente: soffermandoti su molte metafore ed esprimendo i concetti in maniera piuttosto astratta, purtroppo la dinamicità dello scritto ne ha risentito, non si è mantenuto per tutto il testo quel ritmo incalzante che avrebbe potuto fare la differenza. In sostanza, è come se la trama fosse andata un po’ ‘a rilento’. Questo non è per forza un difetto, magari era proprio l’effetto che volevi ottenere o comunque non è importante, ma io dovendo valutare la trama non ho potuto fare a meno di notarlo.
Inoltre ho notato una piccola incongruenza, che può sembrare una fesseria ma sul momento mi ha lasciato un attimo perplessa XD ti copio direttamente il passaggio per farti capire:
“Alzai di scatto il capo, lo scossi e mille aghi schizzarono dietro le palpebre. Mi sentivo sospesa, eterea, una foglia sotto lo zoccolo di un cavallo in corsa.
Ripresi fiato, piano, quasi contando i passi che separavano il letto dal bagno. Nel tragitto, ipotizzai ogni ostacolo, ogni angolo, ogni imprevisto, finché l’improvviso fulgore che incendiò la plafoniera non riportò la calma.”
Qui la protagonista alza la testa, poi nella frase sotto si parla di tragitto verso il bagno. La cosa mi ha parecchio confuso perché da nessuna parte si accenna al fatto che si sia alzata, semplicemente solleva il capo e poi la ritroviamo che cammina verso il bagno. Può sembrare una cosetta da poco, ma sul momento mi ha un po’ spiazzato perché avevo l’impressione di essermi persa qualcosa. E quindi forse avrei aggiunto una frasetta, ma giusto poche parole, per specificare che si alza.
Lo so, ora mi starai odiando perché sono stata pignola XD
Per quanto riguarda i personaggi, credo che questa protagonista (che, a giudicare da ciò che hai scritto nelle NdA, potresti essere tu) sia perfettamente funzionale per questa tipologia di storia: l’intento è di parlare di un’esperienza in maniera quasi ‘impersonale’, in modo che chiunque altro si possa immedesimare nella protagonista e possa vivere sulla propria pelle queste sensazioni. Da questo punto di vista, hai gestito davvero bene l’introspezione del personaggio e ci hai descritto perfettamente tutto ciò che pensava e provava, descrivendocelo in maniera vivida e nei minimi dettagli.
Tuttavia, prendendo questo personaggio in generale, non sappiamo quasi niente di lei, del suo carattere, della sua storia, del suo aspetto… è, diciamo, in funzione della storia, è parte della storia in sé e dipende da essa. Anche in questo caso ci tengo a dirti che non è un male e che con questo metodo hai ottenuto l’effetto desiderato, infatti non voglio penalizzarti troppo per questo motivo, ma io ho scelto questi parametri di valutazione e devo giustamente fare i conti con essi, soprattutto se metto a confronto le varie storie che mi hanno consegnato.
Spero davvero che tu non te la prenda, lungi da me affermare che non hai fatto un buon lavoro con questa, solamente io ho dovuto scrivere una valutazione riguardo la trama e i personaggi e ho dovuto stare attenta a ogni cosa, notare ogni minimo dettaglio ^^


Utilizzo del pacchetto: 10/10

All’inizio ammetto che ero un pochino perplessa: la protagonista sembrava in preda all’insonnia e non mi pareva particolarmente spaventata all’idea di addormentarsi. Ma poi, andando avanti con la lettura, ho visto in che modo meraviglioso hai sviluppato la Somnifobia, come gli elementi si sono srotolati davanti ai miei occhi, facendosi sempre più interessanti, riga dopo riga.
Mi hai parlato della paura e dell’agitazione della protagonista, facendomela percepire anche e soprattutto tramite sensazioni, descrizioni sensoriali, che è una cosa che ho adorato! Mi hai parlato delle motivazioni che la portano ad avere quest’ansia, all’inferno che deve vivere ogni notte, dando quindi una perfetta motivazione della sua Somnifobia.
Insomma, hai trattato questa paura sotto tutti i punti di vista: hai spiegato l’origine, le sensazioni e il modo in cui la protagonista la affronta, non hai lasciato nulla al caso e mi hai presentato uno scritto davvero interessante, che mi ha fatto anche scoprire qualcosa che non sapevo!
Ottimo lavoro, davvero!


Gradimento personale: 4/5

Il tuo scritto mi ha dato tanti spunti di riflessione e, come ti dicevo su, mi ha insegnato qualcosa che non sapevo e che mi ha incuriosito molto ^^
Inoltre durante il testo hai inserito alcune metafore e hai dipinto alcune immagini che mi sono rimaste impresse e che ho particolarmente apprezzato, mi piacciono molto le storie evocative e suggestive!
L’unico motivo per cui non sono riuscita a darti il punteggio pieno è che personalmente prediligo dei testi più ‘dinamici’ e un po’ meno ‘astratti’, dunque ho fatto un po’ fatica a leggere questa storia tutta d’un fiato, ma questo appunto è solo il mio parere personale e lascia il tempo che trova XD
Comunque devo riconoscere che in generale hai fatto un buon lavoro ed è evidente che è ben pensato e strutturato, hai riflettuto bene su che immagini trasmettere e come trasmetterle, quindi dovresti davvero ritenerti soddisfatta ;)


Totale: 28,5/35




ciao, grazie del giudizio, che mi piacerebbe avere come commento alla storia.
se posso essere sincera mi sento un po' frastornata. in realtà non avevo idea di come sarebbe stata accolta e il fatto che in qualche maniera le mie scelte ti hanno dato 'da pensare', ecco, direi che un obiettivo l'ho raggiunto.
ogni parola, ogni virgola, ogni a capo, insomma tutto ciò che ho scritto era inteso a far percepire al lettore le sensazioni subite. inoltre, vorrei sottolineare che la protagonista è la fobia. è lei che muove i fili, è lei che crea disagio.
invece, il motivo per cui la fobia si manifesta è spiegato nella prefazione, non c'è nessun trauma a monte. questo lo so bene perché è di me che stiamo parlando.
un'ultima cosa e riguarda gli stacchi tra un'azione e l'altra. anche questi sono voluti. tutta la storia è un insieme di flash che si inseguono con la stessa cadenza tutte le notti (incubo e paralisi nel sonno compresi) ora: non ti è mai capitato di ritrovarti confusa perché non 'ricordi ciò che hai fatto' ma sai di averlo fatto? (oh cielo, credo di averti confuso io ora [SM=g27987] ) alcune azioni marginali le ho date per scontate proprio perché volevo creare questa situazione. ecco, non mi resta che cospargere di sale il capo per la pessima prova.
non so, forse adesso avrai mille e più dubbi! soprattutto sulla mia sanità mentale [SM=g27987]
se hai altre domande, chiedi pure. ancora infinite grazie e complimenti ai vincitori [SM=g28003]








Soul Mancini
00martedì 28 aprile 2020 18:55
Re:
HarrietStrimell, 27/04/2020 20:58:

S O U L .
Oddio, che cosa sta succedendo nella mia vita? Akutagawa ti ha forse minacciata insieme all'intera Port Mafia? Ti ha forse intimorita con Rashōmon mentre Atsushi gli si era aggrappato a una gamba nel tentativo di fermarlo? (Io gliel'avevo detto di stare buono e tranquillo, LO GIURO!!!)
Scherzi a parte, davvero, sono così felice che la storia ti sia piaciuta tanto e che secondo te meriti il secondo posto! La mia prima medaglia d'argento *^*
Vorrei scrivere un poema, lo giuro, ma sono ancora molto frastornata, quindi opto per risponderti in maniera più dettagliata quando rilascerai la valutazione come recensione (come posso rifiutarla, suvvia), così intanto mi ripiglio un attimo 🙈
Intanto che ci sono, però, ti dico fin da subito che condivido tutte le osservazioni che mi hai fatto, quindi non ho assolutamente nulla da ridire a riguardo, anzi, hai notato delle cose che io ho notato dopo aver pubblicato e mi stavo giusto un po' mangiando le mani, ma dettagli xD
Per quanto riguarda le recensioni premio, sei liberissima di andare dove più preferisci ^^
Complimenti anche a tutti gli altri partecipanti ❤️




Harriet!
No no, Akutagawa è stato buono a guardarmi mentre scrivevo la valutazione, non ha aperto bocca e non mi ha minacciato, lo giuro XD se sei arrivata seconda, è merito tuo e della tua carinissima storia *-*
Ma le sviste ci possono stare, dai, raramente mi capita di trovare/pubblicare una storia perfetta ^^
Per quanto riguarda le recensioni premio, dato che praticamente nel tuo profilo non hai storie originali (tranne quella sovrannaturale che non è proprio my cup of tea come genere), se hai qualche storia in particolare in cui indirizzarmi, tanto ormai i miei gusti più o meno li conosci ^^ sono ben contenta di accettare consigli, così magari mi fai fare la conoscenza di qualche personaggio/coppia a cui tieni particolarmente!
Grazie di cuore per aver partecipato, mi ha fatto molto piacere *_____*
Soul Mancini
00martedì 28 aprile 2020 18:59
Re:
Marika Ciarrocchi, 27/04/2020 21:05:

Ciaoooo,

Sono molto contenta della valutazione 💕
Mi fa piacere che ti sia piaciuta molto, nonostante io non abbia vinto premi. Io sono molto pigra, quindi mi dispiace che la scelta della grafica attaccata dovuta alla pigrizia mi abbia un po' penalizzata, ma purtroppo sono fatta così haha la cosa che conta per me è piacere a qualcuno, mandare un messaggio. Se poi è in linea con il contest yayyy, come in questo caso. altrimenti sarei stata ugualmente felice nello specifico di questa partecipazione, perché più persone hanno apprezzato la storia su efp e non me l'aspettavo! Quindi sono contenta che tu mi abbia ispirata a scrivere questa os. Poi la valutazione è comunque molto lusinghiera 💞
Grazie ancora per tutto e alla prossima!
Marika




Marika!
Felice che la valutazione ti abbia soddisfatto *-* e soprattutto sono felice di averti in qualche modo ispirato e dato la possibilità di scrivere qualcosa di nuovo e che magari non avevi mai sperimentato! Mi ha fatto tanto piacere averti tra i partecipanti e leggere la tua storia! *-*
Alla prossima!!!
Soul Mancini
00martedì 28 aprile 2020 19:02
Re:
Frenzthedreamer, 27/04/2020 23:38:

Ciao Soul! Nessun problema, tranquilla ;)

Sul giudizio che, ahimè, ha letteralmente affettato il mio punteggio, ho solo da dire una cosa a mia discolpa, e non riguarda tempi verbali" ad minchiam".

Ho scritto la storia su Mac, il cui OS non supporta NVU. Per ottenere la versione della storia in HTML, ho dovuto fare tremila giri in altrettanti siti, che però disastravano la resa grafica del contenuto. Ciò ha catalizzato la mia attenzione sull'esportazione della storia piuttosto che sulla "qualità" di essa. Evidentemente, mi sono preoccupato della cosa sbagliata.

Apporterò le migliorie nei prossimi giorni. "Panika" non merita di continuare a restare su EFP in quelle condizioni.

Grazie ancora per avermi fatto partorire questa storia! Alla prossima!




Frenz!
Cavolo, mi dispiace molto che questa cosa dell'html ti abbia penalizzato, comunque in linea generale le sviste possono capitare, anche a me capita di rileggere delle storie che ho scritto qualche mese prima e ci trovo tutti i difetti ahahah XD non solo perché alcune cose possono sfuggire al momento della stesura, ma anche - e meno male - perché miglioriamo in continuazione e il nostro stile matura insieme a noi ^^
Comunque la storia è veramente valida e, con le giuste correzioni, hai davvero di che essere fiero, perché a me è piaciuta molto *-*
Grazie di cuore per esserti messo in gioco anche stavolta, alla prossima! :3
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