No. Non sto portando come esempio alcun credente "idealizzato".
Anche se hai virgolettato, é una contraddizione in termini. Non esiste credente non "idealizzato". Forse è per questo che non avevo ben capito il tuo discorso. Quando parlo di credenti, non intendo il tipo: "si, ci credo, ma..."
Al contrario, quello che sto cercando di dire è che moltissime delle persone che definiamo come irrazionali in materia di religioni trascendenti per il semplice fatto che rifiutano argomentazioni cogenti, in realtà rientrano nella categoria che ho descritto sopra. Visto da una prospettiva atea come la nostra, quello che loro dicono non è necessariamente un riflesso accurato della struttura dei loro pensieri.
E quindi non accettano il sovrannaturale a pié pari e, certamente, qualche domanda se la ponevano anche prima che lo facessi tu.
Il pensiero critico è una skill acquisita, non è una cosa con cui si nasce. Se per qualsiasi ragione una convinzione si è insediata nella tua mente senza essere passata attraverso una rigorosa critica, alla tua mente non sembrerà per questo meno affidabile o vera di una convinzione che hai dissezionato e ricontrollato attentamente per anni. Quando ha passato la barriera, ha passato la barriera.
E come si acquisisce? Ponendosi domande e cercando risposte. Se uno, però, dette domande non se le pone, la vedo dura ad acquisire uno spirito critico.
Ciò non significa che se un credente non arrivasse a notare la differenza fra il metodo che ha usato per arrivare alla conclusione che la Terra è rotonda e quello usato per la loro fede, non lo noterebbe. Alcune persone mancano della capacità intellettuale per farlo, ma sono molte meno di quante immagineresti. Il problema è che una persona incapace di farlo è indistinguibile da una persona che potrebbe farlo ma non ha mai realizzato il problema. Un credente, da solo, non riesaminerà le proprie convinzioni basilari in materia di fede più di quanto un ateo non riesaminerebbe la sua convinzione che il cielo è blu.
Infatti é proprio così. Un credo irrazionale insediato nella mente non può essere passato attraverso una rigorosa critica. Lo potrai anche controllare e dissezionare ma se basa su presupposti errati che ritieni intoccabili non ti verrà mai in mente di riguardare le basi.
Prima devi resettarti, "demitizzarti", poi cominciare razionalmente la disamina.
Posso linkarti delle risorse interessanti, se riesci a capire decentemente l'inglese americano parlato (non è niente di aulico, sono conversazioni abbastanza facili da seguire). C'è gente che fa conversazioni di questo genere con credenti di tutte le risme, perfino per strada. Ti sorprenderesti di cosa salta fuori.
Le interviste fatte per strada, davanti a microfono e telecamera non le ritengo molto attendibili. Penso che la gente non si comporti più in maniera naturale e raramente dica ciò pensa realmente.
E comunque, purtroppo, l'americano parlato non lo capisco e... neanche l'inglese scritto.
Tedesco, francese e spagnolo, più in la non vado... però, linka lo stesso!
Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)
" Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)