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Wr-Ink-Tober

Ultimo Aggiornamento: 31/05/2021 22:23
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Post: 978
Giudice*****
30/01/2021 20:36
 
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Re:
fantaysytrash, 30/01/2021 14:44:


XI POSTO

“La pioggia di fuoco”, Inchiostro_nel_Sangue – 51,4/60

Grammatica e stile: 18,4/20 (13,65 + 4,75)

Dal punto di vista grammaticale la storia è pressoché perfetta, con solo qualche imperfezione per quanto riguarda la punteggiatura. In particolare, oltre a un paio di virgole, l’unico vero errore è la mancanza del punto fermo tra due parti di dialogo interrotte da una proposizione – esempio: “Sarai una buona madre…” mi diceva “… un’ottima madre” (-0,15 per sette volte -> -1,05 -> punteggio cumulativo sottratto: -0,75)

Per quanto riguarda il resto, invece:

“«Scusami» allungo una mano e riesco ad accarezzargli il viso. È freddo «Mi fa ancora impressione quando ci ripenso.»” -> sarebbe più corretto inserire un due punti o un punto e virgola dopo “viso” (-0,15)

“lo guardo… Sì, il naso è rimasto lo stesso di vent’anni fa.” -> ci vuole la lettera maiuscola a inizio frase (-0,15)

“Per tutto il viaggio, la piccolina, non aveva pianto.” -> la seconda virgola è superflua, in quanto separa il soggetto dal verbo (-0,15)

“è tempo che ti dia un nome, piccina.” -> ci vuole la lettera maiuscola a inizio frase (-0,15)


Lo stile mi è piaciuto veramente tanto; fin dalle primissime righe è descrittivo e poetico, e per tutta la durata della storia si mantiene molto accattivante e idoneo per le vicende narrate. Ho apprezzato l’alternanza tra periodi ipotattici per le sensazioni che la protagonista prova e frasi invece più corte e immediate quando viene descritto l’ambiente a lei circostante, ad esempio quando – verso il finale della storia – torna nel salotto allagato e con poche nozioni precise viene al tempo stesso messo a fuoco per inquadrare la scena in modo immediato ma allontanato dalla vera azione che si sta svolgendo, ovvero le considerazioni – i deliri, per meglio dire – della protagonista.

Anche la scelta di ripetere determinate frasi per creare enfasi mi ha soddisfatta particolarmente, non solo perché dà un tono ancora più personale alla fic ma anche perché hai scelto di inserire tutto nei punti più significativi, quando l’azione è tesa e l’equilibrio generale è assai precario. Questo ha aumentato il senso di inquietudine generale che si percepisce durante la maggior parte del testo e dal mio punto di vista ha svolto perfettamente lo scopo prefissato, ovvero donare un tono di disperazione e di frenesia alle vicende.

L’unica parte che invece non mi ha convinta è stato l’inserimento delle parentesi nel corso del testo. Le ho trovate molto stonanti con il resto, e credo che dei trattini o anche delle semplici virgole sarebbero risultati molto più efficaci e ben piazzati, sia a livello estetico che per l’intonazione che presuppongono. Non avrebbero tolto niente al significato complessivo delle frasi e avrebbero evitato quella pausa nella lettura che – a mio avviso – è abbastanza evidente, seppur involontaria.


Trama e originalità: 9/10

Nonostante il voluto senso di confusione che la struttura della storia presuppone, sono riuscita a destreggiarmi con relativa facilità all’interno del testo.

Mi è piaciuto come si parti nel vivo dell’azione e si continui a oscillare tra la narrazione presente e i vari retroscena del passato che mostrano come si è giunti a quei risvolti. Sarebbe potuto facilmente essere destabilizzante o confusionario, ma non è stato assolutamente questo il caso, in quanto posizioni le diverse informazioni nei punti più appropriati e il cambiamento dei tempi verbali ha facilitato notevolmente l’orientamento, così come la differenza di virgolette utilizzate nei dialoghi, proprio per separare le due linee temporali.

Il risultato che ne è uscito, dunque, è una storia accattivante e originale, in quanto accenna in continuazione in una direzione per poi virare bruscamente in un’altra, mantenendo vivo l’interesse e la curiosità nello scoprire tutti i dettagli di questa macabra vicenda.

Anche per quanto riguarda l’atmosfera autunnale non posso che farti i miei complimenti perché si è percepita dall’inizio alla fine, e le foglie che cadono dagli alberi paragonate a una pioggia di sangue rappresenta una correlazione appropriata, sia per l’immagine suggestiva che crea, sia per i toni stessi del racconto, che si fanno sempre più oscuri man mano che si prosegue nella lettura.

C’è solo un piccolo particolare che non sono riuscita a comprendere di questi avvicendamenti. Fermo restando che la protagonista è una narratrice non affidabile e altamente instabile, una domanda mi è comunque sorta spontanea: perché Allan la lascia, dopo averle detto che le fa paura, senza tornare? Alla fine si scopre che, nonostante tutto, ha cercato di rintracciare la compagna e soprattutto la figlia, e che quindi non è sparito nel nulla come invece sostiene la donna. Questo significa che è lei stessa a essere scappata prima che lui potesse tornare? O c’è un’altra dinamica di fondo che viene lasciata in sospeso? Lei lascia la città perché crede che lui l’abbia abbandonata per sempre, ma cosa fa esattamente Allan nel tempo successivo alla sua uscita di scena? Perché non torna?

Inizialmente avevo creduto che la donna fosse diventata instabile dopo l’abbandono, ma leggendo più attentamente credo che potrebbe non essere così; afflitta da una qualche malattia o addirittura follia – questo particolare mancante, lo ammetto, non è esattamente rilevante ai fini della storia – non regge tutto quello che la gravidanza comporta e si lascia andare a considerazioni quasi prive di senso. Allan, quindi, non è a conoscenza di questo problema?

A parte questa breve domanda da parte mia, comunque, ho trovato la storia molto ben strutturata, con un ritmo incalzante che ha portato avanti la narrazione con sempre più carisma e tensione, e la risoluzione finale di come si sono svolti gli eventi mi ha particolarmente soddisfatta. Una conclusione tragica di cui probabilmente la protagonista neanche si rende conto fino in fondo; insomma, davvero perfetta per questo tipo di contest!


Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Con la protagonista hai fatto un lavoro magistrale. La sfera preponderante è chiaramente quella psicologica e da questo punto di vista è stato interessante leggere un racconto in prima persona narrato da una figura così instabile. Non solo hai reso la storia imprevedibile, ma hai mostrato i meccanismi contorti dei suoi ragionamenti, le sue visioni distorte della realtà e i suoi comportamenti ancora più sconvolgenti.

In più, non mancano neanche le descrizioni del suo aspetto fisico – che a mio avviso sono molto più difficili da inserire in modo pulito in una narrazione di questo tipo. Invece tu le hai posizionate nella maniera più opportuna, ovvero quando la donna fa il confronto tra il suo corpo di un tempo e quello del presente, e questo ha fatto sì che anche questa informazione si amalgamasse con il resto del testo senza essere messa in evidenza senza motivo.

I pensieri che ci vengono mostrati sono spesso sconcertanti – come le sue considerazioni verso la figlia o il suo bruciarsi le mani per sentire calore – ma in qualche modo essere resi partecipi di una tale mente ha giovato a rendere il tutto molto più avvincente, perché in qualche modo si è portati ad almeno voler comprendere il suo punto di vista – e questo, devo dire, mi ha stupita. Se infatti in un racconto, ad esempio, in terza persona o narrato dal punto di vista di Allan avrebbe reso la protagonista un antagonista, qualcuno da temere o da compatire, in questo modo viene resa la voce della verità, l’unica a cui possiamo attenerci per comprendere le dinamiche in scena. Tutto potrebbe anche essere una menzogna o una versione molto distorta di quello che effettivamente è successo, ma è una figura talmente ben sviscerata che siamo portati a crederle, almeno in parte, nonostante la consapevolezza che non sia attendibile.

Per quanto riguarda il punto sottratto da questo parametro, invece, questo è legato anche a quanto detto in quello precedente e riguarda dunque la mancanza di caratterizzazione del personaggio di Allan, relativamente sostanziale e sentita. Capisco perfettamente che non sia lui il focus dell’azione – e si potrebbe quasi dire che sia una figura secondaria, dato che ciò che conta realmente non è quello che fa lui, ma la reazione della compagna – ma credo che qualche nozione in più avrebbe agevolato la dimestichezza con le vicende narrate.

Di lui non si sa praticamente nulla, nemmeno attraverso lo sguardo storpiato della protagonista, mentre invece avrebbe costituito motivo di interesse vederlo in maniera un po’ più pronunciata, soprattutto circa i suoi comportamenti dinnanzi alla serie di eventi che durano vent’anni. Da questo punto di vista, magari, sarebbe interessante un’altra storia trattante i suoi spostamenti e le sue emozioni… secondo me potrebbe risultare molto avvincente!


Utilizzo del pacchetto: 5/8 (1,5 + 3,5)

Il prompt del tuo pacchetto era “maledizione” e purtroppo l’ho sentito solo molto lontanamente. Il termine è in realtà citato più volte all’interno del testo, eppure non sono riuscita a cogliere la connessione con quello che stava effettivamente succedendo.

Non si dice che cosa affligga la protagonista, ma nella mia interpretazione degli eventi non mi sembra sia una maledizione, quando più una sempre più accentuata follia dovuta a una malattia o un evento fuori scena che non ci è dato sapere. Forse intendevi dire che lei pensa si tratti di una sorta di maledizione, ma il concetto non è approfondito particolarmente, e non mi sento di dire che sia stato lo spunto che ha dato vita alla storia, quanto più un elemento incluso alla larga.

Il sentimento invece era “solitudine”, e per quanto sia senz’altro presente è spesso oscurato dalla pazzia della donna. Sì, si percepisce che sia sola, ma questo è una conseguenza delle sue azioni squilibrate, e durante la lettura non è una caratteristica preponderante e percepibile nelle sue sfumature. È più un qualcosa che si sa – dato che viene mostrato come allontana le uniche due persone con cui abbia una relazione – ma lei stessa si sofferma più su considerazioni circa i rimpianti, la rabbia che prova nell’essere stata abbandonata, i ricordi stessi e, solo in secondo piano, vediamo la solitudine. Proprio perché i suoi pensieri sono così sconclusionati non c’è un ragionamento completo sull’argomento, e questo ha disperso un po’ l’intera questione.

Tuttavia, come puoi notare anche dal punteggio, credo che il concetto della solitudine sia stato affrontato, perciò non mi sento di penalizzarti troppo, anche se credo che avresti potuto affrontare tema un po’ più in profondità.


Utilizzo dell’elemento bonus: 2/2

Elementi utilizzati: genere introspettivo, avvertimento contenuti forti.


Gradimento personale: 8/10

Questa storia è stata molto particolare – in senso più che positivo. In generale l’ho trovata molto originale e intrigante, con diversi colpi di scena assolutamente non banali che hanno reso la mia esperienza di lettura piacevole e tesa al tempo stesso, perché veramente non vedevo l’ora di procedere nella scoperta di tutti i meandri della mente della protagonista.

Sono contenta anche di essere riuscita a ispirarti con questo contest e spero che una prossima occasione possa ripresentarsi presto perché mi farebbe davvero piacere leggere altro scritto da te – e mi auguro che anche per te questa esperienza sia stata soddisfacente.

Grazie per la tua partecipazione, e alla prossima!


Totale: 51,4/60





Eccomi qui! Ti ringrazio davvero per questa valutazione, ha rallegrato una giornata grigia! Sono veramente feliccissima per tutte le cose positive che hai detto e concordo assolutamente con tutte le critiche che hai fatto. Ti ringrazio veramente molto per questo contest perchè mi ha permesso di creare una storia che (sebbene abbia dei difetti) mi riempie di soddisfazione (e mi ha anche permesso di uscire da un periodo di stallo); in futuro vorrei riprenderla in mano e rielaborarla.
Che dire? Ti ringrazio di cuore!

Dimenticavo, non ti chiedo di scrivere questa valutazione come recensione al testo perchè, come ti avevo già anticipato, in questo periodo sento il bisogno di rimuovere tutti i miei testi da internet e dedicarmi solo ai miei libri.
Ti ringrazio moltissimo anche per la comprensione 💗
[Modificato da inky_clouds 30/01/2021 20:39]
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