Martin Mystere

Martin Mystère 309 - Il prigioniero della laguna di Recagno e Coppola.
In verità sono passate già un paio di settimane da questa lettura e della storia mi è già rimasto pochino. Questo dovrebbe dar un'idea di quanto mi sia invero piaciuto l'albo...
Certo è una storia nettamente inferiore alle due che l'hanno preceduta, per quanto qualche spunto interessante abbia anche saputo assestarlo. I disegni di Coppola qui non mi piacciono granchè, ma sono i testi principalmente a deludere.
Il prossimo sarà disegnato da DeVescovi, che non conosco per niente e per fortuna sceneggiato da Vietti!

Sì, per fortuna! Vietti ha scritto pochissimo per Martin, ma è largamente presente nella top two delle storie peggiori :-)

V.

Wow, altro numero da non perdere.

Oh, si non potrei davvero perderlo. Però potrei dimenticarlo in edicola :-)

V.

Fattelo mettere da parte dall'edicolante! :-PPPPPPPPPPP

Sì, ma lo dimentico lo stesso :-P

V.

Detto in sincerità, degli ultimi 14 albi sceneggiati da Vietti che ho letto (corrispettivo di 6 storie), almeno 10-11 mi sono piaciuti (e se non erro 5 storie su 6: una insufficiente, un paio sufficienti con cadute finali, tre tra il discreto e il buono). Precedentemente avevo letto diverse storie sue di Nathan, in questi mesi, che decisamente non mi avevano convinto o che avevo trovato francamente brutte, tuttavia, pur non possedendo le qualità di un Medda o la sensibilità di Ostini, è uno sceneggiatore con i suoi meriti e con qualche valido spunto, non un Ruju o peggio ancora un Aromatico. Ciò detto, e comunque spezzata una lancia a suo favore, ben lo tollero sulle pagine neveriane tanto quanto in effetti mi sorga spontaneo qualche dubbio sulla sua affinità a MM (ma anche DD): sono personaggi con identità molto differenti e secondo me lontanissime dalle sue corde. L'aspetto avventuroso in Martin è essenziale, certo, ma è un'avventura molto diversa da quella di Nathan, nonostante i due personaggi abbiano interagito bene sulla collana fantascientifica, in passato.
Gli sceneggiatori dovrebbero esser associati alle serie in base alle proprie caratteristiche e non alla prolificità...

Carlo Maria, 24/06/2010 21.45:

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non un Ruju o peggio ancora un Aromatico.

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E vabbe', te piace vince facile... ;-)

V.

Carlo Maria, 24/06/2010 21.45:

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Gli sceneggiatori dovrebbero esser associati alle serie in base alle proprie caratteristiche e non alla prolificità...

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Beh, devono poi saper tradurre le "proprie caratteristiche" in buone storie per quel personaggio. Temo però che gli sceneggiatori più prolifici (e scadenti) siano inevitabili quanto i disegnatori più veloci (e scadenti). Ovviamente esistono anche i prolifici eccellenti.
Quali sono in Bonelli?

[POSTQUOti) siano inevitabili quanto i disegnatori più veloci (e scadeTE]

ddvd, 24/06/2010 21.52:

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Ovviamente esistono anche i prolifici eccellenti.
Quali sono in Bonelli?

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Lo so che sembra strano, ma sono tanti :-). Non è detto che riescano a esserlo per tutta la vita professionale, ovviamente. Però, storicamente, ce n'è a bizzeffe. A partire dai Bonelli padre e figlio, continuando con Castelli, in tempi più recenti i Manfredi o i Boselli. Con Julia è arrivato a essere prolifico (seppure in equipe) anche Berardi che sembrava l'antitesi della cosa.

V.

Hai ragione! Per quanto fossi abituato a pensare ai vari Ruju o M&G ho trascurato gli eccellentissimi!

Non trovo citato tra i prolifici, ne' eccellenti che non eccellenti, colui che veniva chiamato il "degno erede nel solco della tradizione ecc ecc......"
Fuori concorso??? :-));-)

Nizzi? ;-)

Letti gli ultimi due MM di Morales: splendido Polvere d'oro, discreto Il tesoro di Didone. In breve, trovo che la prima storia sia annoverabile tra le cose migliori di Morales, mentre la seconda sia un po' troppo routinaria: il che significa comunque ben scritta e godibile, beninteso, ma lontana dall'eccellenza di due mesi prima. Cardinale e Orlandi hanno le proprie colpe, ma la sceneggiatura mi sembra comunque meno ispirata del solito. Ma vabbé, siamo sempre su un altro livello rispetto all'altro Mystère.

Neanche a dirlo, la Morales/Alessandrini di ottobre mi ispira molto.

Attendo con attesa anche io :-P

V.

Martin Mystère 310 - Il carcere degli esseri impossibili di Vietti e Devescovi.

Albo brutto assai, ma proprio assai. I disegni sono legnosi da guinness, i testi di Vietti ripresentano anche qui, in altra salsa, la sua fissa per i dominatori rettiloidi. L'albo è piatto, non presenta un'emozione che sia una e neppure una sequenza inaspettata, i personaggi non mi hanno emozionato per nulla e Martin Mystere e Java sono due pupazzetti rimbalzati qua e là in un discorso che non capiscono dall'inizio alla fine e hanno un ruolo molto marginale.

E' il classico MM di Vietti. Forse perfino peggio di Recagno.

V.

Juan Galvez, 10/09/2010 5.26:

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E' il classico MM di Vietti. Forse perfino peggio di Recagno.

V.

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Bah, penso semplicemente che non sia adeguato al personaggio: è un autore molto prolifico e ciò fa comodo alla Bonelli. Ma scrivere per un personaggio senza averlo fatto proprio significa snaturarlo. Non basta far nicchiare Martin sulla sua proverbiale logorrea per renderlo coerente con se stesso e con la sua storia, così come per esempio non basta far mangiare una montagna di patatine e una bistecca alta due dita a a Kit Carson per scrivere un Tex g.l.bonelliano.
Ahimé, esigenze da pubblicazione a scadenza breve e fissa, direi.

Carlo Maria, 10/09/2010 23.42:

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Ahimé, esigenze da pubblicazione a scadenza breve e fissa, direi.

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Scusa che con il passaggio alla bimestralità non dovrebbe più reggere.

V.

Juan Galvez, 10/09/2010 5.26:

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E' il classico MM di Vietti. Forse perfino peggio di Recagno.

V.

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Io toglierei il "forse", almeno Recagno conosce meglio i personaggi.
Ma il non-contributo di un Devescovi assai sotto tono (e non è che di solito sia tutto questo bel vedere) è imho determinante.