-Kiya-, 04/09/2009 9.21:
Nella stele di Merenptah si parla delle genti di ysrỉr, presumibilmente un popolo nomade, il termine in geroglifico, infatti, non presenta l'ideogramma tipico di stato o paese, bensì quello che associa un uomo e una donna. Inoltre la teoria che possa trattarsi del primo riferimento ad Israele è relativamente moderna e non accettata in senso assoluto.
Riporto da Alan Gardiner, “La civiltà egizia”,
pag. 247
«[…] I principi prosternati gridano «Pietà!» Nessuno alza la testa fra i Nove Archi. Il paese di Tjehnu è distrutto, il Khatti è in pace, Canaan è stata saccheggiata con tutto il male, Ascalona è presa e Gezer catturata, Yenoam è ridotta come se non fosse mai esistita. Israele è desolata e non ha più seme, Khor è rimasta vedova per To-meri. »
Gardiner scrive che in questa frase si può trarre l’unico riferimento in testi egizi del nome Israele e commenta che la scoperta della Stele della Vittoria nel 1869 fu imbarazzante per gli studiosi, la maggior parte dei quali riteneva Merenptah il faraone dell’Esodo.
Pag. 248
«Fra gli altri brani di origine analoga citati a ragione o a torto, come prova del soggiorno degli Israeliti in Egitto c’è il rapporto di un altro funzionario che scriveva:
« Abbiamo finito per concedere alle tribù Shosu (Beduini) di Edom il permesso di passare oltre la fortezza di Merenptah che è nel Tjeku per recarsi agli stagni di Pi-tum di Merenptah che sono nel Tjeku, onde mantenerle in vita e mantenere vivo il loro bestiame grazie alla generosità del faraone, lo splendido sole di ogni paese. Anno 8, terzo giorno epagomeno, anniversario di Seth. »
La Pi-Tum qui nominata è, ovviamente, la Pitom dell’Esodo e, quale che fosse la località esatta, doveva certo trovarsi nello Wadi Tumilat, la fertile depressione che corre attraverso il deserto separando il Delta da Ismailia. »
Commento
Gardiner, che non è certo l’ultimo degli Egittologi, non ha dubbi sul fatto che nella Stele della Vittoria ci si riferisce allo Stato dei discendenti di Giacobbe / Israele, così come ritiene una valida conferma della veridicità dei riferimenti geografici della Bibbia la citazione in un testo egizio della località di Pi-Tum (Per-Atum), località nella quale, secondo la Bibbia, gli ebrei / israeliti stavano lavorando per l’edificazione di una città deposito.