@ rain, cerco di essere sintetica, che finalmente ho due giorni liberi, eppure programmate con diversi impegni.
Il mio esempio medico medicina e Gesù e Spirito santo volevo solo indicare come un paziente connette una sua guarigione alla medicina a lui prescritta così il credente connette le sue esperienze spirituali a Gesù e allo Spirito S. Se si rivole a loro.
E questo a prescindere se queste due persone esistono oppure no.
Ho già detto che i credenti non possono provare lavoro esistenza, ma sentirne li effetti. Ora tu dici, ma se non ha lo prova se esistono come puoi avere la certezza che gli effetti sono da attribuire a loro. Nessuna certezza mattematica, solo quella del cuore e di ragionamenti logici per me,
Devo fare per forza un esempio mio,
Io durante una preghiera carismatica, non in chiesa ma in una sala hotel, ho avuto una guarigione di memoria che riguardava il periodo prenatale nel grembo materno, che aveva come lieto effetto che sono stata guarita dalla mia paura dall' altezza.
Tutto questo capitato in pochi minuti.
Non sto qui a spiegare come cosa ecc.
Io dico, sappiamo tutti che blocchi e trami nella Psychologia sono cose difficili da curare, ci vogliono ore ore di sedute, solo per capire l'evento che ha portato ad un trauma e poi altre ore e ore a scioglierlo .
Ecco, dimmi tu una valida alternativa, se non è stato lo S.S. ad intervenire, come è stato possibile che ho potuto essere sanata durante preghiera fatta da semplici persone secondo il nostro credo avendo i dono carismatici elencati nella lettera di Paulo ( sì lo so chissà se ispirata o no e bla bla) .
Hai tu una valida alternativa?
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)