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19/12/2017 08:58 | |
Moltissimi sarebbero i punti di questa bellissima pagina sui quali meditare, ma vorrei soffermarmi solo su uno: il dubbio. Ciò che è incredibile è che un sacerdote come Zaccarìa, definito giusto, anziano che vive il tempio (quindi, si presuppone conosca di più Dio e la sua bontà), e al quale appare un Angelo, direttamente venuto dal cielo, mandato da Dio a comunicargli che la sua preghiera è stata esaudita e che quindi gli nascerà un figlio, nonostante tutto ciò, Zaccarìa non gli ha creduto. Ma come è possibile? Da un sacerdote ci si aspetti che creda! Eppure il dubbio tocca sempre il cuore dell’uomo, indipendentemente da quale sia la sua posizione. Il dubbio ci mette sempre in un atteggiamento di non fiducia, anche quando Dio ci dimostra la verità delle sue parole. Ho conosciuto un uomo che nella sua vita ne aveva fatte tante, ma veramente tante, ed era realmente pentito. Era disperato. Gli dissi di non temere, frase tanto cara a Dio, e lo invitai a confessarsi; all’inizio non accettò, poi, non so perché, si convinse, ma lo fece con un santo sacerdote e io ne fui molto contento. Dopo essersi confessato, passato qualche giorno, inaspettatamente venne da me e mi disse: “Ma possibile?”. Io risposi: “Cosa è possibile?”. “Il prete mi ha detto che Lui mi ha perdonato tutti i peccati”. “Si è proprio così”, gli dissi io. E riprese: “Ma proprio tutti? Anche i più gravi? Non ci posso credere!”. E vedendolo in lacrime, compresi che il perdono di Dio aveva sortito i suoi effetti nonostante quell’uomo stentasse ancora a crederci. Passano i secoli, cambiano i tempi e le persone, ma l’uomo è sempre lo stesso, fatica a fidarsi di Dio. Meno male che Dio è “testardo” nel bene, e continua a farci del bene anche quando dubitiamo delle sue parole e manchiamo di fede.
PreghieraParola vera, dolcissimo Gesù, fammi credere alla forza delle tue parole. Nella creazione hai solo parlato e tutto è stato chiamato all’esistenza. Parla nella mia vita, e crea in me ciò che ancora manca: la pace, la gioia, la compassione, ma soprattutto crea in me una sconfinata fiducia nelle tue parole.
AgireIl Signore ci chiede una grande fiducia nella sue parole: voglio iniziare a farlo oggi, partendo col fidarmi di un mio fratello.
Meditazione a cura di mons. Giovanni D’Ercole,
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