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03/01/2020 08:23 | |
«E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio»
+ Rev. D. Antoni ORIOL i Tataret
(Vic, Barcelona, Spagna)
Oggi, questo frammento del Vangelo di san Giovanni ci addentra per completo nella dimensione testimoniale che lo distingue. E’ testimone la persona che comparisce per dichiarare l’identità di qualcuno. Or bene, Giovanni ci si presenta come il profeta per eccellenza, che afferma la centralità di Gesù. Vediamolo sotto quattro punti di vista.
In primo luogo lo afferma come un profeta che esorta: «Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!» (Gv 1,29). In secondo luogo, lo fa come un convinto che reitera: «Egli è colui del quale ho detto: «dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me» (Gv 1,30). Lo conferma cosciente della missione che ha ricevuto: «Sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele» (Gv 1,31). Infine, tornando alla sua condizione di veggente, afferma: «Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo. Ed io Lo ho visto» (Gv 1,33-34).
Di fronte a questo testimonio che conserva nella Chiesa la stessa energia di due mila anni fa, domandiamoci, fratelli: -In mezzo di una cultura laicista che nega il peccato, contemplo Gesù come Colui che mi salva dal male morale? -In mezzo ad una corrente di opinioni che solo vede in Gesù un uomo religioso straordinario, credo in Lui come in Colui che esiste da sempre, prima di Giovanni, prima che il mondo fosse creato? –In mezzo ad un mondo disorientato da mille ideologie ed opinioni, accetto Gesù come Colui che da un senso definitivo alla mia vita? –In mezzo di una civiltà che prescinde della fede, adoro Gesù come Colui nel quale riposa pienamente lo Spirito di Dio?
E un’ultima domanda: -Il mio “sì” a Gesù, è così assoluto che anch'io, come Giovanni, proclamo davanti a quelli che conosco e mi circondano: «Do fede che Gesù è il Figlio di Dio!»? |