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Serbava queste cose, meditandole... (Lc.2,19)

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2024 07:59
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09/02/2020 09:56
 
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«Voi siete la luce del mondo»

Rev. D. Josep FONT i Gallart
(Tremp, Lleida, Spagna)

Oggi, il Vangelo ci fa un solenne richiamo ad essere testimoni di Cristo; e ci invita ad esserlo in due modi, apparentemente, contraddittori: come il sale e come la luce.

Il sale no lo si vede , ma ce se ne accorge: condisce, rende il cibo allettante. Ci sono molte persone che “non si lasciano vedere, perchè sono come “formichine” che non cessano di lavorare e di fare il bene. Accanto ad esse si può degustare la pace, la serenità, l’allegria. Hanno –come si suol dire oggi- “buone radiazioni”.

La luce non la si può nascondere. Ci sono persone che “vengono scorte da lontano”: Santa Teresa di Calcutta, il Papa, il Parroco di un paesello. Occupano posti importanti per la loro posizione di preminenza o concretamente per il loro ministero. Sono “sul candelabro”. Come dice il Vangelo di oggi, “sopra un monte” o “sul candelabro” (cf.Mt 5,14-15).

Tutti siamo chiamati ad essere sale e luce. Gesù stesso fu “sale” durante trent’anni di vita occulta a Nazaret. Dicono che san Luigi Gonzaga, al domandarglisi, mentre giocava, che cosa farebbe se sapesse che in breve dovesse morire, rispose: «Continuerei a giocare. Continuerebbe a fare la vita normale di ogni giorno, rendendo piacevole la vita ai compagni di gioco.

Delle volte siamo chiamati ad essere luce; e lo siamo realmente quando professiamo la nostra fede in certi momenti difficili. I martiri sono dei grandi luminari; ed oggi, in certi ambienti, il semplice fatto di andare a messa, è già un motivo di scherno. Andare a Messa è già di per sè “luce”. E la luce la si vede sempre, anche se assai piccola Una piccola luce può cambiare una notte.

Chiediamo al Signore gli uni gli altri, affinchè sappiamo essere sempre sale, sappiamo essere sempre luce quando sia necessario di esserlo. Che il nostro agire di ogni giorno sia tale che, vedendo le nostre opere buone, la gente renda gloria al Padre del cielo (cf.Mt 5,16).
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