Caro domeci,
Ad un'età alla quale è in grado di valutare bene la scelta, magari dopo i 18..20 anni. Non certo nella fase adolescenziale in cui tutto ci sembra possibile e spesso sottovalutiamo le cose
Non tutti gli adolescenti sono come li descrivi, non esiste una regola. Ci sono persone molto consapevoli e responsabili a 14 anni e altre irresponsabili e inaffidabili, che agiscono sull'oda dell'impulso, a 30 anni. D'altronde nessuno obbliga un giovana a dedicarsi a Dio e battezzarsi prima di una certa età, è una sua scelta assolutamente libera e dettata dalla sua personale relazione con Dio. Se dimostra di capire quello che sta facendo nessuno può impedirgli di battezzarsi, sarebbe come
opporsi allo spirito di Dio. Il battesimo non è la tessera di un club, ma è un
momento spirituale, dunque per il credente concerne la propria relazione con Dio, qualcosa di molto personale, legato alla preghiera e alla devozione a Dio.
Tu mi dirai che è libero di farlo ma io ti rispondo che è libero di farlo pagando un prezzo... siamo sicuri che a 14 anni sia così maturo da capire cosa significa pagare quel prezzo? Non credo!
Questo però non sta nè a te nè a me deciderlo, è una questione strettamente personale. Gli adulti, genitori e anziani di congregazione, hano il dovere di spiegare il significato di quella scelta, il "prezzo" da pagare e le "benedizioni" che si ottengno, ma la scelta resta non può che essere individuale.
Tu metti l'accento solo sul prezzo, ma la persona dovota, se pure giovane, vede anche
la ricompensa. Per noi le benedizioni derivate dal battesimo valgono qualcunque prezzo. E' ovviamente un punto di vista spirituale che la persona carnale potrebbe non capire.
Shalom